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@brina98078 ай бұрын
Mio padre fece tutta la Campagna di Russia, tutta la ritirata e combattè a Nikolajewka. Non riusciva a parlare di quella battaglia, i ricordi erano troppo dolorosi. Così come parlò sempre molto poco della Ritirata, le tragedie di cui fu testimone rimasero sempre vive nella sua memoria e nel suo cuore. Il commilitone che conobbe in Russia e che era delle nostre parti rimase amico sincero e fraterno finché ebbero vita. Grazie per questo video
@Dentrolastoria8 ай бұрын
Grazie a te
@ivangiulianotti89458 ай бұрын
Non dimentichiamoli MAI .. senza retorica obbedirono … e persero la cosa più preziosa che abbiamo la VITA
@andreamazza-u1u24 күн бұрын
@@ivangiulianotti8945 ovviamente non vanno dimenticati i sacrifici personali e i morti però non dimentichiamo nemmeno che eravamo noi gli invasori e che eravamo alleati del regime nazista.
@andreacappelletti93459 ай бұрын
Una mia zia, nata nel 1922, era compagna di scuola, non nella stessa classe perchè lui era del 1921, di Raoul Achilli, 5 ° Rgt Alpini Btg Edolo, e Medaglia d' Oro a Nikolajewka, e si ricordava di un ragazzo che affascinava tutte le ragazze dell'epoca.....è morto a 21 anni, a Legnano una Piazza porta il suo nome
@cristianmccuttlefish39035 ай бұрын
Come morì? Cmq è strana la vita, è sopravvissuto alla disastrosa campagna di russia x poi morire pochi anni dopo nella "sua" Italia!!! Onore a lui
@andreacappelletti93455 ай бұрын
@@cristianmccuttlefish3903 è morto là...ma che domanda è ????
@AlessandroMesere-zp3tt2 ай бұрын
Ma il generale Reverberi a Nikolajewka il 26 gennaio 1943 grido' in realtà " Tridentina avanti!". Cesare Aosta Italia
@jeanjeudi636421 күн бұрын
@@cristianmccuttlefish3903 - Se si riferisce al gen. Luigi Reverberi che riuscì a tornare in Italia, anche se disse che voleva morire a Nikolajewka quel giorno. Ebbene Reverberi morì ne 1954 a Milano causa un infarto e con conseguente caduta dalle scale. Aveva 61 anni.
@agostinodellaporta22499 ай бұрын
Bellissima scena nel film "Don Camillo e Peppone", parole di pace e riconciliazione, in anni con ricordi dolorosi ancora vivi. Da Oscar!
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie Agostino
@AlessioFois9 ай бұрын
Anni fa diversi alpini tornarono sul posto, e riattraversando le zone della battaglia trovarono un tunnel già presente al periodo, e percorrendolo si resero conto che lo ricordavano molto più basso; la questione venne spiegata in modo facile e triste: la presenza di decine e decine di cadaveri aveva fatto sì che loro percepissero il livello del pavimento del tunnel più alto, e quindi il soffitto parve loro molto più basso. Per una spiegazione più dettagliata vi rimando alla lezione del prof. Marco Cimino circa la battaglia.
@ninni77018 ай бұрын
Visto da tempo quel seminario; personale attendibile ed affidabile!
@jeanjeudi63648 ай бұрын
Dott. Bettuzzi, sempre precisi e ben documentati sono i suoi racconti video. Ho sentito che ha parlato in tono pietoso del sacrificio dei muli in Russia ma anche in Grecia e nella 1^ guerra mondiale. Un giorno visitando Villa Borghese a Roma mi sono imbattuto in una statua in bronzo di un mulo, il mulo "Scudela" decorato medaglia d'oro al valor militare nella guerra 1915-18 con accanto la statua di un alpino. Gradirei che lei facesse un video anche breve sul sacrificio di cavalli e muli durante la 1^ come nella 2^ guerra mondiale e parlasse della "Preghiera del mulo" con le 21 raccomandazioni che il mulo dice al suo conducente ed infine della dismissione dei muli delle truppe alpine negli anni'90, cogli ultimi muli che dalle stalle delle caserme vennero comprati da vecchi alpini per dar loro una vecchiaia degna di umile animale lavoratore instancabile. Grazie !
@Dentrolastoria8 ай бұрын
Grazie a te
@mattiavicentini35924 ай бұрын
Ho fatto come ultima classe il servizio militare in Tridentina, nel battaglione Edolo. Riascoltando queste storie viene la pelle d'oca. Estremo onore per quegli uomini
@paoloachilli28593 ай бұрын
Estremo onore a loro. Estremo ribrezzo per gli idioti che li hanno mandati a morire
@renzomelchior56329 ай бұрын
Speriamo sia un monito per tutti quelli che credono nella guerra .
@alessandromicheli76739 ай бұрын
Uno dei migliori video di questo canale.complimenti
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie Alessandro!
@savinocicoria48078 ай бұрын
@@Dentrolastoria condivido in pieno, questo è davvero uno dei migliori video. Complimenti per le encomiabili parole utilizzate!
@emilioquartiroli23538 ай бұрын
Mio padre era li ... è riuscito a tornare , ogni tanto raccontava qualcosa di quei momenti , era del 1917 , riposino tutti in pace
@antonellafurlan42589 күн бұрын
Grazie per questo video. Ragazzi ventenni che tanti morirono in sofferenze atroci. Vita disumana e poveri angeli sfortunati.
@Dentrolastoria8 күн бұрын
Grazie a te Antonella
@faustocrespi38639 ай бұрын
Ricordo alcuni conoscenti del bar frequentato da mio papà che, erano reduci della campagna di Russia. Raramente ne parlavano e quando lo facevano, menzionavano di solito, solo il freddo e la fame patita dove, uno di loro, barattava la sua razione di grappa per delle croste di formaggio. E questo mi sembrava gia molto tragico ( ero un bambino ). Poi crescendo, ho letto, anche nikolajewka che tu hai raccontato davvero bene facendomi emozionare! Davvero complimenti.
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie Fausto!
@brina98078 ай бұрын
Anche mio padre parlava, quelle rare volte che lo faceva perché l'emozione fu sempre troppo viva, solo della fame e del freddo che, nei giorni della sacca sul Don, andò oltre i meno 40 gradi.
@cosimotulino35018 ай бұрын
Quando ai spiegato la battaglia di Nicolayenka mi e sembrato di ascoltare mio nonno bravissimo molto bello dettagliato complimenti grazie a nome di mio nonno
@gabrielezambruno10498 ай бұрын
Terribilmente emozionante! Consiglio anche il libro "La ritirata di Russia" di Egisto Corradi. Assurdo, semplicemente assurdo, alcuni pazzi criminali decisero di attaccare un Paese che nulla ci aveva fatto di male, immolando la vita di centinaia di migliaia di giovani che sarebbero stati molto volentieri a casa propria!
@metalmikefreeman8 ай бұрын
Il generale Reverberi era noto anche con il soprannome di "Generale Gazzosa", per Il temperamento quantomeno effervescente e grintoso. Quando i sovietici lo trovarono prigioniero in Polonia un ufficiale dell'armata rossa gli chiese se era lo stesso Reverberi comandante della Tridentina. Sì rispose con orgoglio Sono io, comandavo l'unica divisione che non siete riusciti a prendere. Lo so signor Generale.
@kalz556 ай бұрын
Basta con queste chiacchiere retoriche e bugiarde.
@fabiuslock60358 ай бұрын
Sono Alpino, capogruppo degli alpini del mio paese. Più volte ho accompagnato i pochi reduci rimasti a varie manifestazioni. Vorrei ricordare la divisione Cuneese, unica martire e diretta verso valujki dove fu sterminata
@valentinarizoiu95488 ай бұрын
Poveri ragazzi!...che destino !...dobbiamo fare di tutto che una tragedia così non succeda mai più!...
@HenryChinaski-j7f8 күн бұрын
Due miei vicini di casa, tornarono dalla Russia. Erano artiglieri di montagna e mi raccontarono dopo, e solo dopo che le mogli erano morte dei fatti agghiaccianti. Che riposino in pace, nessun uomo dovrebbe patire situazioni del genere. Furono segnati per tutta la vita.....uno di loro,mi raccontò che qualche anno prima era tornato a Nikolajewka, un viaggio organizzato dal comune del mio paese, in onore di questi anziani, umili e silenziosi.....
@GiovanniFerraris-yh6ez9 ай бұрын
Buongiorno, come sempre grazie per il lavoro che svolge.
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie Giovanni
@mariodatokyo3 ай бұрын
Mio zio, Gianfranco Galbiati, ufficiale del battaglione Vestone, fece tutta la campagna di Russia e combatté a Nikolajevka; si riunì con i suoi commilitoni nel gennaio 1973 a Brescia dove si celebrò il Trentennale della battaglia, ma era molto difficile fargli raccontare quello che aveva vissuto allora.
@riccardoregalli22728 ай бұрын
Ho conosciuto da ragazzo (mia madre aveva un bar -trattoria) anziani che avevano fatto la guerra,chi in Africa/Grecia/Albania.Ma dai loro racconti ,la campagna più terribile fu quella Russa.Alla fine dei loro racconti erano tutti ubriachi di vino e di ricordi orribili.Penso di essere ciò che sono (contro tutte le guerre)grazie a loro. Chi decide una guerra ,va a combatterla. Troppo facile dichiarare guerra e mandare i figli degli altri a combattere.
@cosedamondo8 ай бұрын
In stazione a Kassel Wilhelmshöe incontrai una anziana signora di Korbach, di nome Erin, suo marito fu uno dei pochi 6000 a tornare da Stalingrado. Un racconto straziante.
Grazie per aver raccontato questa storia...non si conosce mai abbastanza... Dopo tutto quello che hanno dato non meritavano quella fine 😢
@Dentrolastoria8 ай бұрын
Grazie a te
@PIWO43789 ай бұрын
Bellissimo video come sempre. Le guerre le fanno i politici che si conoscono, quelli in battaglia non sanno nemmeno chi sono.Ho letto il sergente nella neve di Mario Rigoni, Tridentina Avanti!
@alessandrofarris41499 ай бұрын
Ci sono 3 libri di Aldo Rasero dedicati alle 3 divisioni alpine. Tridentina, Julia, Cuneense.
@PIWO43789 ай бұрын
@@alessandrofarris4149 grazie per l'informazione
@alessandrofarris41499 ай бұрын
@@PIWO4378 ho letto molti libri a riguardo
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie 🙏
@gabrieleconz20358 ай бұрын
Di mio prozio Angelo, artigliere della Julia, è ritornato dopo 75 anni, il suo piastrino di riconoscimento, consegnato ai coniugi Respighi, da un giovanotto che aveva visto il logo dell'A.n.a. sul loro camper, durante il loro viaggio della memoria. Rinvenuto nei pressi di quello che un tempo era il campo di prigionia di Michurinsk dove presumibilmente morì per delle ferite.
@fabiolan19878 ай бұрын
Il fratello della mia nonna fu mandato a combattere in Russia dalle parte della regione di samara; era un calzolaio, dovette ritornare a casa a piedi, arrivato a Padova consegna gli averi militari, alla consegna del fucile, l’addetto all’armeria gli chiese di consegnare i proiettili rimasti, aveva visto il caricatore vuoto, e pensava che li aveva presi, ma lui rispose: signore non ho mai sparato durante la campagna, anche perché non so come si fa, sono un calzolaio non un militare… l’avevano mandato in Russia con un fucile scarico senza colpi.
@lucianocavozzi39627 ай бұрын
Qqq pp
@MrFlaviogiu9 ай бұрын
Durante il mio CAR, maggio 83 a Merano, presso la Caserma Rossi davanti all'ippodromo di Maja Bassa, facevo parte del Btg. Edolo e ci addertravamo nello Spazio Nikolajewka ......
@robertoandreutti77608 ай бұрын
Buonasera, l'estate scorsa ho visto una mostra a Chiusaforte (UD), sulla ritirata di Russia, e uno dei curatori sosteneva che era solo una diceria quella relativa alle suole di cartone dei soldati. Secondo le sue informazioni il problema è che in quelle condizioni il cuoio ha bisogno di una certa manutenzione e cura (come grasso e pulizia periodica) che in quelle circostanze non erano possibili. In condizioni climatiche cosi estreme e senza la dovuta cura gli scarponi si rompevano appunto come fossero di cartone. Complimenti per il video e per tutto il lavoroche fate!!!!
@Dentrolastoria8 ай бұрын
Grazie Roberto!
@Antonio-oj9ih9 ай бұрын
Complimenti... bellissimo video che rende onore a quei Caduti e che fa riflettere. Bravi 👏👏👏👏
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie Antonio!
@andreamontinaro80879 ай бұрын
Ho avuto la fortuna di aver conosciuto due reduci di nikolajavka; dalle loro storie ho scritto una poesia. nikolajewka Piango lacrime ghiacciate Sciolte dal calor fraterno Sciolte dai cari ricordi In cuor mio sgela l’inverno Scendono fiocchi di neve come fossero anime; Io calpesto vite fra fango e sangue Io marcio sulle gelide anime Calpesto i corpi dei miei fratelli Mia anima come nuvola sublima Gela difronte ai volti dilaniati Passano i giorni ma nulla cambia Passano vite davanti ai miei occhi Passano i sorrisi sui volti Passano solo fame e freddo Solo un laccio è rimasto del mio anfibio Solo una fibbia è rimasta del mio zaino Solo una pallottola è rimasta nel mio fucile Solo un’idea permane ; dov’è il nemico? Un sol pensiero è rimasto Casa Una sola parola è rimasta nikolajewka, prima di patria Il colonnello, come un vecchio condottiero Sopra il suo destriero corrazzato Grida: TRIDENTINA AVANTI! Avanzano i militi martoriati Rintoccano i cannoni, augurando morte Sibili falciano la carne congelata Oggi la morte aleggerà su tutti noi Marciano disintegrati alla vittoria La vostra tomba fratelli ha un nome nikolajewka Una sola parola è rimasta, prima di patria nikolajewka
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie Andrea
@silviacuni22569 ай бұрын
Mi scende una lacrima, grazie
@brina98078 ай бұрын
Nel ricordo di mio padre che combattè a Nikolajewka e ne uscì vivo, ti ringrazio con tutto il cuore per questa poesia. Bellissima e toccante. Grazie
@marianocingolani83786 ай бұрын
Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi dovrebbe essere letto obbligatoriamente in tutte le scuole superiori d'Italia. Io figlio di un reduce del IV Reggimento Artiglieria Alpina della Cuneense ricordo di quando, bambino, gli chiedevo: Papà, racconta della Russia...
@chapinud733 ай бұрын
@@marianocingolani8378 🥺🥺🥺
@Librarsi9 ай бұрын
22:00 dormi sepolto in un campo di grano Non è la rosa non è il tulipano Che ti fan veglia dall’ombra dei fossi Ma sono mille papaveri rossi
@albertozanni90668 ай бұрын
Complimenti x la descrizione di quel periodo storico e splendido concetto finale.
@Dentrolastoria8 ай бұрын
Grazie Alberto
@archeostoria9 ай бұрын
Esatto i generali a volte combattono in prima linea e in molte occasioni proprio le azioni eroiche dei generali hanno condizionato l'esito della battaglia
@fedemordasini89628 ай бұрын
Purtroppo solo " a volte" a mio modestissimo parere
@Lerameistezet3 күн бұрын
La cartina è sbagliata, ci sono almeno cinque cittadine in Russia di nome Nikolaevka, quella indicata si trova a circa 700 km da dove si è svolta la battaglia.
@Dangobologna8 ай бұрын
Mio nonno è tornato a piedi dall’Albania. Il fratello di mia nonna, dalla Russia. Non volevano parlare delle loro esperienze.. Bello leggere anche i commenti e gli apporti personali storici di tutti…
@little-wings-Mirko19 күн бұрын
la scena del brusco che va a cercare il fratello è una delle più belle scene del cinema che mette di fronte la crudeltà della guerra alla fragilità dell'essere umano e come sia possibile che lo stesso essere che va a cercare un fratello disperso possa concepire la guerra stessa
@alessionappi8 ай бұрын
Grazie per il video. Tra i più belli del canale. Un caro saluto.
@Dentrolastoria8 ай бұрын
Grazie Alessio!
@juniorpn115 ай бұрын
Pablo Neruda disse: la guerra e' ideata da persone che si conoscono ed e' combattuta da persone che non si conoscono
@nik16648 ай бұрын
Mi viene il magone ogni volta che vedo le scene di Don Camillo.. quella del "Presente" e quella del campo di grano.
@FrancescoFini-js3tz7 ай бұрын
Quando qualcuno ha il coraggio di lamentarsi del proprio paese pensi a quei ragazzi, i nostri ragazzi, ai loro sacrifici e basta, le parole non servono
@danielebonghi30179 ай бұрын
Ottimo lavoro come sempre.
@Dentrolastoria8 ай бұрын
Grazie Daniele
@andreasantisi20942 ай бұрын
Un mio prozio fece la campagna d'Africa, fu fatto prigioniero in Africa, riusci a scappare e a ricingiungersi con le truppe italiane, per poi essere spedito in Russia, per sua fortuna sopravvisse e dovette subirsi anche lui tutto sto bagno di sangue, purtroppo non lo conobbi ma mi racccontó mio padre
@gianlucavajente23988 ай бұрын
Rispetto e onore....😢 mio nonno torno' poco prima in licenza x congelamento....la aspettava da qualche mese e si salvo'...ma non ne parlo' mai. Mia nonna diceva che per anni urlava nel sonno..😢😢😢
@gurzik95528 ай бұрын
Possiamo soltanto immaginare cosa passò tuo nonno!
@francescomartella90489 ай бұрын
Bel video, come sempre. Complimenti.
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie!
@matteocervesato63727 ай бұрын
Complimenti per il video........bravissimi.....gli ultimi tre minuti sono spettacolari 😮😮😮😅RICORDIAMOCI SEMPRE..... .. SOPRATTUTTO NELLE NOSTRE CITTÀ DI PORTARE SEMPRE DEI FIORI E DEI LUMINI AI CIPPI O MONUMENTI DEDICATI AI NOSTRI NONNI...... BISNONNI E TRISNONNI CHE HANNO COMBATTUTO E HANNO DATO LA LORO VITA NELLE DUE GUERRE MONDIALE 😢😢😢😢
@Dentrolastoria7 ай бұрын
Grazie Matteo
@PIOLOBASS9 ай бұрын
era tanto che aspettavo questo episodio! grazie mille!!!
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie a te
@andreazx1489 ай бұрын
Ero bene a conoscenza dell’inferno “bianco” che i nostri italiani hanno dovuto affrontare in Russia.. ma non sapevo di questa battaglia… mi sono emozionato. Grazie Federico, grazie a te e al tuo staff per questo lavoro superlativo
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie a te Andrea
@michele1804747 ай бұрын
Ricordiamo per favore anche 82° fanteria Torino, che prese parte alla campagna di russia. Mio nonno umbro di nascita un contadino povero che invidiava quelle terre pianeggianti e prolifiche. A noi raccontava non delle battaglie, non degli armamenti, ma del gran freddo sopportato.
@Rebel180616 күн бұрын
Mio nonno era lì con la tridentina,si è salvato durante la ritirata aggrappandosi alla coda di un mulo.onore a tutti i soldati italiani.
@VetusFlaminisАй бұрын
Mio padre era lì, fu poi ricoverato a Leopoli per un congelamento al piede, al rientro in Italia il treno fu fermato al Brennero dai tedeschi che nel frattempo erano diventati nemici e cosi è rimasto in prigionia in Germania fino alla fine della guerra. Il fratello maggiore non è più tornato, dato per disperso, si dice che fu abbandonato in una cascina perché aveva le gambe congelate, quindi è probabile morto per quello, uno zio che non ho mai conosciuto.
@cirosandomenico58726 ай бұрын
i miei sinceri complimenti...conosco benissimo tutta la storia di questa battaglia sia tramite libri che tramite documentari e conferenze. ma lei l'ha raccontata in modo Egregio!!!
@Dentrolastoria6 ай бұрын
Grazie!
@federicocammerieri511417 күн бұрын
Bellissimo,complimenti, però io non ho capito una cosa: una volta sfondato è finito tutto? Fra Nikolayeva ed il fronte est tedesco c'era ancora strada,I russi non li hanno più inseguiti? Grazie.
@flaviobizzi84553 ай бұрын
Bellissimo documento storico ed altrettanto commovente...
@Dentrolastoria3 ай бұрын
Grazie
@eugeniocapuano73082 күн бұрын
Ho il rimpianto di non avere visto questo documentario mentre facevo l'alpino tanti anni fa in tempo di pace
@ilferrodisupo77769 ай бұрын
Io ho un bis zio tornato grazie all'aiuto di una contadina russa appunto dalla Russia,e vive ancora oggi
@mattiam.69918 ай бұрын
Il fratello di mio nonno perse la sensibilità a tutto il corpo per via del freddo
@fabiosuperbi37349 ай бұрын
Bel video di una pagina di storia italiana, nella seconda guerra mondiale, grazie.
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie Fabio
@antoniomurdaca53123 күн бұрын
Il battaglione Edolo era quello di Nuto Revelli e da lui ho sentito il primo racconto della battaglia di Nikolajewka:l'eroismo degli italiani era un disperato sogno di rivedere la terra da cui erano partiti e che tanti altri compagni non avrebbero rivisto piu.Il generale Reverberi verrà decorato con la medaglia d'oro al valor militare da sopravvissuto:una cosa piuttosto rara.
@liviocorti33519 күн бұрын
@@antoniomurdaca531 meno male che qualcuno ricordi Nuto Revelli . Lui, in verità, era del Tirano e il suo diario della ritirata è una testimonianza straordinaria, pubblicata dapprima col titolo " Mai Tardi " e successivamente inserita nel " La Guerra dei Poveri", diario degli anni della Resistenza nel cuneese. Imperdibile! Spiace che non venga nemmeno menzionata in questo video. Ok per le 100.000 gavette di ghiaccio, ma si deve pur ricordare che Bedeschi fu un fascista repubblichino e capo delle Brigate Nere antipartigiane in Veneto !
@EpopeaRisorgimento9 ай бұрын
Quello delle scarpe di cartone é un mito ampiamente sfatato
@alessandrofarris41499 ай бұрын
Cuioi rigenerato e rifiuto di produrre i valenki, da parte delle industrie nazional,i che il generale Messe aveva portato a Roma quali stivali per la truppa.
@giuseppeverderio79979 ай бұрын
NON ERANO DI CARTONE MA POCO CI MANCAVA !
@alessandrofarris41499 ай бұрын
@@giuseppeverderio7997 non c'è bisogno di urlare.
@EpopeaRisorgimento9 ай бұрын
@@giuseppeverderio7997 erano scarpe di cuoio ma il cuoio a 30 sotto zero si spacca come cartone.
@nikuto12878 ай бұрын
«La visibilità divenne nulla, come ciechi i marciatori continuarono a camminare affondando fino al ginocchio, piangendo, bestemmiando, con estrema fatica avanzando di trecento metri in mezz'ora. Come ad ogni notte ciascuno credeva di morire di sfinimento sulla neve, qualcuno veramente s'abbatteva e veniva ingoiato dalla mostruosa nemica, ma la colonna proseguì nel nero cuore della notte.» Dal Libro " Centomila Gavette di ghiaccio", scritto dall'Alpino Medico Giulio Bedeschi, narra la ritirata del Don.
@francescorossi12379 ай бұрын
I tuoi video sono sempre stupendi.
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie Francesco!
@saveriodebartolo83688 ай бұрын
Mi hai fatto emozionare! Grazie.
@Dentrolastoria8 ай бұрын
Grazie a te Saverio
@mirobusani78218 ай бұрын
Una guerra sbagliata, ma cio non ostante onore a quei ragazzi che hanno dato la vita per la loro patria. Sempre nei nostri ricordi.
@giudicedredd9195Ай бұрын
Non esistono guerre giuste o sbagliate. Solo quelle vinte o perse. Basta fare propaganda da quattro soldi
@paolaferoci22649 ай бұрын
Grazie che emozione
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie Paola
@metalmikefreeman9 ай бұрын
Ricordatie pure il colonnello Signorini, morto di crepacuore
@alessandrofarris41499 ай бұрын
Si. Quando vide quanto era finito scarnificato il suo reggimento. Quei pochi alpini vivi gli ricordarono la morte di chi non era uscito dalla sacca.
@ignaziomorsellino98005 ай бұрын
Tranne il grande Generale Messe gli altri generali Italiani in confronto ai loro omologhi Tedeschi facevano piangere, povera Italia
@nomoonbanquet64608 ай бұрын
Documentazione storica interessantissima, raccontata molto bene. Ottimo lavoro. Grazie
@Dentrolastoria8 ай бұрын
Grazie!
@SaraRoffiFerminortiz-qd5fv7 ай бұрын
Mio nonno era li . Tenente della tridentina . Tornato e aveva difficoltà a parlarne
@LucaLauriti4 ай бұрын
I complimenti più vivi. Un resoconto puntuale, oggettivo, non farcito da ideologie fuorvianti. La guerra è una tragedia immane. I morti vanno ricordati, onorati e servono da imperituro monito.
@Dentrolastoria4 ай бұрын
Grazie
@TheDonato446 ай бұрын
Complimenti per il documentario,cmq denota che prima di preparare una guerra come qualsiasi altra cosa bisogna considerare sempre il meteo.Perdere vite per una pallottola è più dignitoso che perderle per il freddo
@andreaalberton70469 ай бұрын
Patriottismo, cameratismo, facciamo comprendere ai nostri giovani il sacrificio di tanti ragazzi mandati a morire per la cupidigia di alcuni ambiziosi burocrati
@mauba77948 ай бұрын
Il più ambizioso si chiamava Benito. Al governo in Italia abbiamo i nostalgici di questo pazzo criminale.
@danieledondi912923 күн бұрын
Ghe ariverem a baita, sergentmagiu'? Mi è sempre rimasto impresso, nei momenti peggiori mi è sempre tornato in mente. Il sergente nella neve
@cosimotulino35018 ай бұрын
Quando scoppio il secondo conflitto mondiale mio nonno fu richiamato in servizio attivo e spedito in Russia destinato al reggimento Savoia cavalleria tornò dalla Russia ma con inizio di congelamento alle mani e ai piedi e con una brutta bronchite cronica ed era un convinto pacifista quando raccontava dei compagni rimasti in Russia prima beveva poi mano mano che andava avanti con i racconti piangeva a singhiozzo come un bambino mi disse che per andare in Russia ci vollero oltre cinquecento treni ma per il ritorno ne servirono solo un sessantina
@matteobusoni77546 ай бұрын
Grazie per questo video emozionante
@Dentrolastoria6 ай бұрын
Grazie a te
@stefanominisini91575 ай бұрын
Il cugino del nonno è stato fatto prigioniero 2 giorni prima di Nikolayevka . Era nell' 8º alpini battaglione Cividale.. uno degli eroi di quota Signal ... Purtroppo è morto in prigionia nel campo di concentramento di Cernaja Columiza , al nord... Per quanto riguarda la divisione Azul spagnola, non se ne salvarono molti.... Sono stati mandati a Mjasnoy Bor, un mattatoio per tutti... La 21ª brigata russa , i tedeschi e gli spagnoli .... Non si salvò quasi nessuno......
@giusejab49489 ай бұрын
Se siete qua e' perche' vi appassiona la storia, allora non posso che consigliarvi vivamente il libro di Giulio Bedeschi "Centomila gavette di ghiaccio" sull'avventura dell'ARMIR in Russia !
@alessandrofarris41499 ай бұрын
Ci vuole anche "Il peso dello zaino" come seguito del libro citato. Ma anche "La ritirata di Russia" di Egisto Corradi e "Tutti i vivi all'assalto" e "Noi moriamo a Stalingrado" di Alfio Caruso.
@giusejab49489 ай бұрын
@@alessandrofarris4149 ...ed ovviamente "Il sergente della neve" di Mario Rigoni Stern
@el_dino9949 ай бұрын
Consiglio anche: mai tardi e la guerra dei poveri di Nuto Revelli
@alessandrofarris41499 ай бұрын
@@el_dino994 La guerra dei poveri. E' un libro che ho letto a 11 anni.
@alessandrofarris41499 ай бұрын
@@giusejab4948 e la sua rappresentazione teatrale di Marco Paolini "Il sergente" e la sua intervista a Mario Rigoni Stern.
@nicomazzu33239 ай бұрын
Bellissimo video 👏👏👏👏👏
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie Nico!
@pierocrisci99166 ай бұрын
Ottimo video e toccante la considerazione finale sul fatto che le guerre le decidono i politici fra gli agi, mentre lo strazio della battaglia lo subiscono poveri soldati.
@Dentrolastoria6 ай бұрын
Grazie Piero
@albertobiondi3117Ай бұрын
È sbagliato dire che avevano le scarpe di cartone, è invece giusto dire che erano chiodate e attraverso questo si ghiacciavano, e se le toglievi si gonfiano i piedi in modo tale che non potevi più rimettere
@gvbrandolini8 ай бұрын
Imteressante
@michelemaggiorotti13719 ай бұрын
Ben fatto, chiaro e commuovente. Grazie
@Dentrolastoria9 ай бұрын
🙏 Grazie
@averell-q1q5 ай бұрын
una cosa non capisco un esercito invade un paese e chiamano i nemici gli abitanti del paese, gli nemici sono quelli che invadono i paesi non il contrario!!!
@GiulianoTOOTHPASTE3 ай бұрын
Video da pelle d'oca complimenti.. mi sento così in colpa quando mi lamento .. pensare che il mio bisnonno è morto proprio lì in Russia .. al freddo, lontano da casa... La mia generazione non ha conosciuto nulla di paragonabile eppure vedo così tanta sofferenza .. noi che abbiamo avuto tutto.. non riesco a capire davvero.
@Dentrolastoria3 ай бұрын
Grazie
@magpier2 күн бұрын
Conobbi alcuni reduci dalla Russia, e reduci da altre missioni, durante una commemorazione che si svolse nel 1996 presso la caserma dei bersaglieri dove facevo la naja. Ricordo come se fosse ieri lo sguardo di un anziano reduce che mi disse che quello fu l’inferno. Fra i libri da leggere consiglio anche il “cavallo rosso” e “i più non tornano” di Eugenio Corti.
@robertomarrarosa84992 күн бұрын
Qualcuno ha visto il film "i girasoli'? In modo serio e tragico racconta la storia di un soldato che ormai allo stremo delle forze fu abbandonato, mezzo congelato, durante la ritirata. Però fu ritrovato in mezzo alla neve da una famiglia di contadini russi che lo salvarono. Sarà solo un film ma la storia racconta anche parecchi di questi episodi. Non dico altro.
@leoanto19549 ай бұрын
Video interessantissimo. 👏👏👏👏
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie!
@Alfredo122789 ай бұрын
Mio zio, di cui io sono omonimo, riuscì a tornare ma non fu più lo stesso...♥️
@mauriziolando648 ай бұрын
Grazie, bellissimo racconto di una tragedia di gente che ha dato la vita, purtroppo stando anche dalla parte degli aggressori
@Dentrolastoria8 ай бұрын
Grazie
@iovanesio9 ай бұрын
la campagna italiana in Russia è un argomento che trovo molto interessante...complimenti per il video! P.S. qualcuno saprebbe consigliarmi delle letture a riguardo? grazie :)
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie 🙏
@Lukas194079 ай бұрын
"Il sergente nella neve" di Rigoni Stern é un buon libro, secco, non buonista e soprattutto privo di sciocco e sterile orgoglio nazionalista. Volendo in rete puoi trovare uno splendido spettacolo di Paolini, appunto " Il sergente nella neve". Anche "100000 gavette di ghiaccio" di Bedeschi é un buon prodotto, peccato che sia pesantemente imbevuto di retorica patriottica da rasentare quasi lo stucchevole.
@andreatondini43559 ай бұрын
L'avvocato Prisco fu insignito della medaglia d'argento al valore...
@maverikm64148 ай бұрын
E dai con ste scarpe di cartone, la calzatura del fante italiano nel '41 era uno scarponcino in cuoio ingrassato, con la suola di gomma chiodata, il meglio della tecnologia dell'epoca, copiati anche dagli inglesi. Di cartone neanche un grammo. Comunque saranno anche stati mal equipaggiati, ma i bersaglieri italiani nel '41 han preso Donetsk in una settimana, e da soli, i tedeschi son arrivati dopo. Parliamo di una grande città industriale...
@metalmikefreeman6 ай бұрын
Il cuoio autarchico rigenerato italiano era un materiale discreto, ma in quelle condizioni climatiche non poteva reggere
@lucafrancesconi93924 ай бұрын
@@maverikm6414 esatto. Le carenze dell’esercito stavano nella logistica e mezzi corazzati NON nell’ equipaggiamento personale.
@eneabertuzzi31993 ай бұрын
😂😂😂
@giudicedredd9195Ай бұрын
@@metalmikefreemanfonte Topolino
@giudicedredd9195Ай бұрын
@@eneabertuzzi3199ridi per quanto sei i d i o t a?
@lorianaserschen5 ай бұрын
Nel video non è stata nominata la divisione di fanteria 156 Vicenza della quale faceva parte mio nonno, disperso nel 1943 a 32 anni, il nome è stato poi ritrovato da Onorcaduti nel 1992 nell'elenco dei morti in un lager vicino a Mosca, solo allora la mia famiglia è venuta a conoscenza della sua fine.
@capitanwilar7 ай бұрын
Questo video dedicato a tutti i ragazzi che non tornano a casa
@antonioferraro39595 ай бұрын
Mio zio Nicola da questo fronte non è ritornato, da considerare che la neve forse non l' aveva mai vista, partito da Merano a Novembre de 1942, dato disperso il 31/01/43 in piena ritirata, che senso ha avuto inviarli.scelte folli, certo che ci sono stati grandi "strateghi" dell' arte della guerra. ...e si voleva vincere la guerra. Onore a TUTTI i soldati che anno partecipato a questo macello
@lucapistolato47499 ай бұрын
20:55 Mio zio c'era in Russia nel 43. Si è salvato! Allora Gloria Eterna a tutti quei soldati che hanno combattuto per la libertà e contro il Bolscevismo! Grazie Federico per l' ennesima testimonianza che porti sul tuo canale.
@Dentrolastoria9 ай бұрын
Grazie a te Luca
@evanderholyfield24428 ай бұрын
Onore ai ragazzi che combatterono il bolscevismo.
@lucianopolato85858 ай бұрын
Tu sei completamente suonato oltre che ignorante cosa volevi andare a combattere oltremodo privo di equipaggiamento,artiglieria controcarro eh sì volevi fermare i t34 col 47 /32 o col vetusto75/13 e tra l'altro quasi privi di proiettili controcarro senza automezzi adatti al clima ed insufficienti con una burocrazia anche lì mastodontica e non priva dellle solite italiche ruberie ai reparti in linea arrivavano i rifornimenti Col contagocce e fecero la fortuna dei siovietici che li trovarono colmi fu in Russia che tanti poveri giovani capirono che enorme beffa era il fascismo e purtroppo per tanti quella beffa divenne tomba da parte di quei letamai del armiamoci e partite leggiti Nuto Revelli se non credi a me e cmq onore ai compagni del armata Rossa morte al fascismo ora e per sempre resistenza
@lucianopolato85858 ай бұрын
@@evanderholyfield2442copate
@lucapistolato47498 ай бұрын
@@lucianopolato8585Ti rimane solo il ruolo di troll, penso che al canale dia molto fastidio chi offende i follower che hanno idee diverse. Rischi che ti cancellano,con il T 34😂
@marcolovato988225 күн бұрын
Causa imprevisti fisici di un genitore non sono riuscito a fare un giro turistico per vedere realmente le cose.Ci mancava la guerra negli stessi posti per complicare le cose.Ma tutti i soldati che sono considerati dispersi e le loro piastrine di riconoscimento non sono mai state trovare e riportate in Italia.Bella domanda,ma che fine hanno fatto?Tutti uccisi e sepolti in fosse comuni o qualcuno si è salvato trovando una ragazza?😮😮😮😮😮😮
@danilotagliatesta38938 ай бұрын
Che siano maledetti ... 😢
@francescocatino308126 күн бұрын
Gli alpini erano il 20% della intera armata per la ritirata di Nikolajevka grazie al sacrificio della intera divisione della Sforzesca totalmente annientata essendo l'ultima divisione della ritirata.
@AntonioUomo-l6e6 ай бұрын
Mi ha fatto venire un brivido, riguardo,alle ultime parole che hai detto,la storia,si ripete,e le lezioni sono dimenticate questi incompetenti,di politici... andassero loro a fare la guerra in Ucraina, stolti uomini,inetti e corrotti,ha ragione mia moglie...chi comanda,non suda 😢
@marcolovato988225 күн бұрын
Un parente della mamma Stella Giulio di ARSIERO (Vicenza)è partito da Verona per andare a combattere in Russia ed è considerato disperso.Era del 9 Battaglione Vicenza Regg.to alpini.Non si sono più trovate delle risposte neanche ai parenti che li vedo spesso.😮😮😮😮😮😮Neanche la sua piastrina di riconoscimento è stata trovata.😮😮😮😮😮😮
@tonitalos26 күн бұрын
Bellissima analisi storica... forse gli unici ufficiali degni della IIª guerra mondiale...