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Toledo-Alessandria, Fari dell'Umanità racconta la trasmissione della conoscenza attraverso un percorso storico. La prima parte spiega come la cultura araba, che aveva raccolto e ampliato la tradizione classica, passò nell'occidente cristiano dopo un accurato lavoro di traduzione che venne effettuato nei territori
di frontiera tra le due civiltà, in particolare a Toledo, nei secoli XII e XIII.
Tutto ciò non sarebbe mai accaduto senza il rispetto
e l'apertura mentale che resero possibile il lavoro
di insieme tra gli studiosi di tre culture: l'araba,
l'ebrea e la cristiana.
L'arrivo del sapere classico e arabo nell'Europa cristiana medievale ebbe una profonda influenza
e costituì un precedente di ciò che conosciamo
come Rinascimento.
Nella seconda parte del documentario, un salto all'indietro nel tempo ci riporta agli antecedenti
delle conoscenze che poi sarebbero state
raccolte e tradotte a Toledo.
Si arriva così alla Biblioteca di Alessandria, fondata dai successori di Alessandro Magno. Un posto dove
i saggi, grazie al mecenatismo dei re Tolomei,
potevano dedicarsi totalmente allo studio,
circondati da una raccolta straordinaria di tutti
i libri reperibili a quei tempi.
La biblioteca rimase attiva durante sei secoli,
oltre il periodo tolemaico, arrivando a livelli di conoscenza tali che, una volta persi, in alcuni casi ci sono voluti 1500 anni per ottenerli nuovamente