È indubbio che la teoria sia assai più agevole da concepire che non la sua applicazione pratica, soprattutto quando ci si confronta con le concrete difficoltà della vita. Gli stessi maestri dello stoicismo, quali Seneca e Marco Aurelio, hanno ammesso la non facile impronta di questo percorso. L'esercizio quotidiano di tali principi è ciò che richiede uno sforzo maggiore, ma è in tale esercizio che si realizza la trasformazione più profonda. Lo stoicismo non è un'arte magica, bensì un continuo addestramento di sé; un lavoro interiore che esige tempo e perseveranza. È lecito incontrare ostacoli lungo il sentiero, ma ogni modesto avanzamento verso una padronanza delle emozioni rappresenta già un progresso significativo. La ringrazio per il suo intervento, che ci rammenta uno dei cardini dello stoicismo: il vero mutamento si compie attraverso l'azione e la pratica di ogni giorno.