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A Soul questa settimana Valerio Massimo Manfredi, autore di best seller, capace di divulgare la storia senza mai banalizzarla, forte di una solida formazione storica archeologica. Mezza vita l’ha passata a cercare tracce del passato in scavi prestigiosi dall’Oriente al Sud America, come Indiana Jones. L’altra mezza a insegnare in università, a condurre programmi di successo in tv, a scrivere romanzi. L’ultimo, Quinto comandamento, appena uscito da Mondadori, è una storia diversa; il protagonista non è un eroe antico. È un guerriero moderno, che combatte per salvare uomini inermi nella terribile guerra civile che sconvolse il Congo negli anni ‘60. Che combatte per difendere i diritti degli Indios in Amazzonia. È un sacerdote, che esiste davvero, e dalle cui imprese Manfredi è stato affascinato. Bisognava raccontare l’audacia, lo sprezzo del pericolo, l’autorità, di questo saveriano veneto capace di farsi riconoscere i gradi di colonnello e salvare con un commando di mercenari migliaia di preti e suore ostaggio dei ribelli. Qualche volta, sul Quinto comandamento, “non uccidere”, si possono fare eccezioni? Con Manfredi si parla poi di lingua italiana e di comunicazione social e soprattutto della storia, sempre più diserta eppure necessaria per costruire il futuro e capire il presente.