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René Daumal ne «Il Monte Analogo» esclamava: la porta verso l’invisibile deve essere visibile! Alejandro Jodorowsky attraverso un lungo percorso di ricerca artistica e spirituale ha trovato quella porta verso l’invisibile. Allo stesso modo sarà in grado d’individuare lo spazio poetico che stiamo cercando, a cavallo tra alberi e guerre. Non poteva esserci migliore chiusura sul Monte Verità per questa edizione dell’incontro con una persona che per 94 anni ha scalato la montagna sacra ed è pronta a raccontarci cosa si trova una volta giunti sulla vetta.
Moderazione: Stefano Knuchel
Lingua: francese
ALEJANDRO JODOROWSKY
Alejandro Jodorowsky, nato a Tocopilla (Cile) nel 1929, ha creato opere rivoluzionarie in ambito teatrale e cinematografico («El Topo», «La montagna sacra», «La danza della realtà»). Attraverso libri e fumetti di natura molto diversa ha saputo interrogare profondamente il nostro legame con la divinità, creando anche una forma d’arte originale, la psicomagia. È celebrato anche per la sua rilettura dei tarocchi.
DI ALBERI E DI GUERRA
Lo shock della bellezza e gli orrori della guerra plasmano da sempre il volto del Monte Verità. Fin dal 1900, per via delle loro esperienze personali, gli artisti e le artiste hanno vissuto e sofferto qui l’ambivalenza dell’etica e dell’estetica. E con il loro spirito collettivo hanno cercato di creare spazi per nuove utopie.
Anche quest’anno il flusso travolgente dei pensieri e delle parole scorrerà come lava lungo i pendii del magnetico Monte Verità.
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