VAL CODERA: storia e tradizioni di una valle

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7 ай бұрын

E’ una valle laterale della Valchiavenna in provincia di Sondrio confinante con la Val Bondasca e la Val Masino, contornata dalle vette del Pizzo Badile, Pizzo Cengalo e Monte Gruf. E’ attraversata dal torrente Codera che nasce a 2744 metri di quota sul Pizzo di Vanni e sfocia nel lago di Mezzola.
Sui versanti della valle sono presenti una decina di piccoli borghi raggiungibili solo da sentieri e mulattiere. E’ la particolarità di questo luogo aspro e solitario, così descritto da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico.
Codera è il borgo più importante della valle, sorge a 850 metri di quota ed è raggiungibile in circa due ore d cammino lungo una bella mulattiera di circa 2600 gradini e un sentiero panoramico.
Il paese conserva intatte le sue bellezze del passato, con le case di pietra, le piazzette, i vicoli stretti, la chiesa, la vecchia scuola che oggi ospita un rifugio alpino, i terrazzamenti adibiti a coltivazioni, le stalle, la latteria…
Nonostante l’isolamento un tempo i valligiani di Codera vivevano tutto l’anno in autonomia. In questo luogo campavano di agricoltura, allevamento, estrazione di marmo e reciproca collaborazione tra la gente.
Il dopoguerra ha contribuito al progressivo spopolamento della valle per ragioni economiche, e soprattutto per la mancanza di una strada che favorisse il collegamento con i centri della Valchiavenna e uno sviluppo al passo con i tempi.
Oggi Codera conta quindici persone che vivono stabili tutto l’anno.
Nel circondario esistono altri due borghi con le stesse caratteristiche di isolamento e di autonomia che hanno scandito la vita del passato: Savogno in Valchiavenna sopra le cascate dell’Acquafraggia, e Sostila in Val Fabiòlo.
Se avete voglia di fare una bella camminata immersi nella natura andate a visitarli…
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