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In occasione della proroga della mostra "In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive", Palazzo dei Musei ospita "Variazioni di scala", un ciclo di quattro incontri che vuole approfondire molti dei numerosi aspetti già sollecitati dal lavoro di Ghirri e particolarmente presenti in tutta la mostra.
Digigrafia. Prospettive sull’immagine nel XXI secolo
I recenti sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale hanno portato alla comparsa di algoritmi (DALL-E, Imagen, Midjourney) in grado di produrre immagini digitali a partire da semplici stringhe di testo. A quasi duecento anni dai primi esperimenti di Niépce, stiamo assistendo a una rivoluzione tecnica la cui portata culturale è paragonabile all’invenzione stessa della fotografia. Gli interrogativi posti al pensiero da questa nuova tecnica incrociano temi di ricerca cari a Luigi Ghirri: il rapporto tra immagini e realtà, i modelli e le scale ridotte, la tensione fra spazio interno e spazio esterno e fra storia personale e storia collettiva, l’ecologia delle immagini e dell’ambiente. In attesa che le “immagini sintetiche” escano dal laboratorio degli scienziati e dallo studio degli artisti per entrare, come è accaduto per la fotografia, negli smartphone di ciascuno, c’è ancora un po’ di tempo per riflettere su quali di esse meritino di essere guardate.
Giacomo Mercuriali
Giacomo Mercuriali, laureato in Storia e Critica dell’Arte all’Università Statale di Milano, ha seguito il corso di Dottorato in Filosofia e Scienze dell’Uomo presso il medesimo ateneo. Ha insegnato Teoria della Percezione e Psicologia della Forma presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Si occupa di teoria dell’immagine e iconologia. La sua ricerca attuale riguarda i meme e il rapporto tra verità e immagini digitali.