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Giovanni Paolo II, discorso ai giovani delegati del Movimento Studenti di Azione Cattolica, 25 febbraio 1984
Se avrete fede, carissimi giovani, voi saprete convincere chi vi sta accanto che sperare non è indulgere all’illusione di un sogno; ma che al contrario è il mezzo per trasformare un sogno in realtà. Il sogno è un mondo affratellato in lieta e operosa concordia. La realtà è la famiglia che Cristo ogni giorno costruisce intorno alla mensa eucaristica, sulla quale rinnova il suo sacrificio redentore. Di questa realtà siate i testimoni in ogni ambiente, e specialmente in quello della scuola; sarete uomini e donne di speranza per il futuro di questo mondo, che Cristo ha amato fino a versare per esso il suo sangue.
Vi sono vicino con la mia preghiera e con la mia benedizione.
Benedetto XVI, visita a Loreto veglia di preghiera con i giovani 1 settembre 2007
Nel più intimo del cuore ogni ragazzo e ogni ragazza, che si affaccia alla vita, coltiva il sogno di un amore che dia senso pieno al proprio avvenire. Per molti questo trova compimento nella scelta del matrimonio e nella formazione di una famiglia dove l’amore tra un uomo e una donna sia vissuto come dono reciproco e fedele, come dono definitivo, suggellato dal "sì" pronunciato davanti a Dio nel giorno del matrimonio, un "sì" per tutta l’esistenza. So bene che questo sogno è oggi sempre meno facile da realizzare. Attorno a noi quanti fallimenti dell’amore! Quante coppie chinano la testa, si arrendono e si separano! Quante famiglie vanno in frantumi! Quanti ragazzi, anche tra voi, hanno visto la separazione e il divorzio dei loro genitori! A chi si trova in così delicate e complesse situazioni vorrei dire questa sera: la Madre di Dio, la Comunità dei credenti, il Papa vi sono accanto e pregano perché la crisi che segna le famiglie del nostro tempo non diventi un fallimento irreversibile.
Paolo VI, Angelus 2 luglio 1972
La pace è e dev'essere possibile, con le tante arti di cui l'umanità civile è capace, ma soprattutto con il principio primo e universale che Gesù Cristo ci ha insegnato e reso operante, il principio dell'amore fra gli uomini, derivato dall'amore di Dio a noi e di noi a Dio.
Bisogno di pace vuol dire bisogno di amore. Amore che supera gli egoismi delle vedute e degli interessi particolari; amore che sa perdonare ed estinguere lo spirito di vendetta, innovando così rapporti irriducibili di odio e di gelosia; amore che sa dare, oltre il merito altrui e il profitto proprio; amore che trova maggior gaudio nella concordia che nella sopraffazione; amore che da religioso sa diventare saggiamente politico. Se questo è sogno ingenuo e pericoloso, noi non ci diremo illusi, ma idealisti e profetici, e non ci stancheremo di sperare e di lavorare per la pace nell'amore.
La Regina della pace ci assista.
Francesco, veglia di preghiera con i giovani, 11 agosto 2018
I sogni vanno fatti crescere, vanno purificati, messi alla prova e vanno anche condivisi. Ma vi siete mai chiesti da dove vengono i vostri sogni? I miei sogni, da dove vengono? Sono nati guardando la televisione? Ascoltando un amico? Sognando ad occhi aperti? Sono sogni grandi oppure sogni piccoli, miseri, che si accontentano del meno possibile? I sogni della comodità, i sogni del solo benessere: “No, no, io sto bene così, non vado più avanti”. Ma questi sogni ti faranno morire, nella vita! Faranno che la tua vita non sia una cosa grande! I sogni della tranquillità, i sogni che addormentano i giovani e che fanno di un giovane coraggioso un giovane da divano. E’ triste vedere i giovani sul divano, guardando come passa la vita davanti a loro. I giovani - l’ho detto altre volte - senza sogni, che vanno in pensione a 20, 22 anni: ma che cosa brutta, un giovane in pensione! Invece, il giovane che sogna cose grandi va avanti, non va in pensione presto.