#davidgilmour

[@chocabek]

Gentile Marco, ho deciso di ascoltare la sua recensione e poi riascoltare questo disco nella notte. Anzi nella mattina presto. Lei è un pensatore della musica libero, gran conoscitore sia tecnico sia artistico. Con molta semplicità ha reso come sempre giustizia a concetti complessi in merito alla realizzazione di questo album. La sua lettura di questo lavoro è perfetta. Credo che in molti arriveranno alla sua stessa valutazione forse tra 10 anni, o come spesso accade, dopo eventuale dipartita di Gilmour. Adesso riascolto questo album nel cuore del mattino di Trieste, fuori tira la Bora ed io cielo e’ stellato. Grazie come sempre per il suo contributo, chi ama la musica non può che considerarlo un grande valore aggiunto.

[@paolippe]

E' incredibile quanto la mia impressione COMBACI PERFETTAMENTE con la tua SU TUTTO IL DISCO!!!! Il video del brano con Romany aveva deluso anche me, ma riascoltandolo nell'album senza vedere il video mi sono completamente dimenticato del primo ascolto e ho apprezzato il pezzo che mi sembrava un'altra canzone. Concordo anche con l'interpretazione dei due amici (Roger e David) che si beccano. Bella e inedita la tua visione! Infine è registrato e mixato/masterizzato in modo esemplare. DAVVERO. Non sono comprensibili le critiche dei sapientoni che magari hanno semplicemente guardato il DR di Foobar 2000 😞E sono d'accordo anche sul fatto che non sia un capolavoro, ma un disco eccellente e il migliore di David. GRAZIE Marco !!!! Per quanto riguarda il vinile, la stampa tedesca nera e la stampa arancione europea che ho acquistato (ENTRAMBE) da fnac, sono percepibilmente PERFETTE. Ho evitato di acquistarlo su Amazon perché ho ascoltato il vinile bianco di un caro amico (rumoroso) e l'ho successivamente sconsigliato anche io per questo motivo. Poi, a Barcellona sono stato attirato dalla stampa tedesca... chissà perché ☺

[@andreacanali1761]

Grandissimo Marco!! Che meravigliosa sorpresa. Quanto lo desideravo. Imperdibile!! Buona giornata a stasera!! Grazie infinite per ciò che stai facendo...

[@giuseppecucchiara8270]

Beh che dire finalmente qualcuno che parla di musica e di opere d'arte a ragion veduta...grazie della sua preziosa opinione.

[@giovannibaffo8161]

Poter discorrere ancora di nuova vera Musica nell'attuale decadenza (non solo musicale) dei nostri tempi e' cosa veramente preziosa! Grazie come sempre....al più presto il CD entrerà nella mia discoteca....un caro saluto

[@tiellone75]

Inizio con una premessa; sto invecchiando e ultimamente purtroppo in famiglia stiamo perdendo un po’ di pezzi dato che sono invecchiati anche i nostri cari. Con questo stato d’animo mi approccio a quello che immagino possa essere il suo ultimo lavoro vista l’età. Anche per questo motivo ho deciso di andarlo a vedere al Circo Massimo. Al primo ascolto mi sono detto: maledizione, dura poco, ci sono due tracce troppo furbe, corte, quasi mozzate… poi piano piano ho iniziato a capirlo, a tradurre i testi, ad assaporarlo come se fosse un viaggio tra le paure ed i tormenti di questo vecchietto di 78 anni che evidentemente (magari sotto covid) ha iniziato a sentire di essere prossimo… quasi al capolinea della sua esistenza. Pensando al fatto che ha riunito la famiglia sere fa ascoltandolo mi sono commosso. Sono figlio di musicisti e mi sono messo nei suoi panni dato che anche una delle mie figlie suona e canta (si sta appassionando) e sono contento che abbia dato spazio a Romany che tra le altre cose è dolcissima ed ha una bella voce. Insomma… per me è promosso a pieni voti. Il mio vinile nero poi, preordinato alla Sony é perfetto e silenziosissimo. Mi spiace solo di avere meno tracce rispetto al cd. Un secondo vinile lo avrei apprezzato onestamente. ❤

[@DanieleCaputo-x2f]

Aspettavo con ansia la tua recensione,sono proprio curioso 😃

[@robyvt]

15 minuti di applausi !! Grazie Marco

[@DIEGOZZI]

Giunto al quarto ascolto, mi trovo pressoché d’accordo con la tua recensione ! 👍🏾

[@ggtop1]

grandissima recensione signor Marco ... lacrime di felicità

[@Zuddama]

Grazie, Pippo, per avermi portato qui. Grazie, ingegnere.

[@massimi56]

Egregio Lincetto bellissima recensione, un bellissimo lavoro, non mi sorprende il discorso sulla sua rivalutazione del brano con figlia Romany . Fino al 1990 circa, la mia generazione ( io sono del 54) poteva solo ASCOLTARE (per fortuna) la musica e non vista tramite video ecc.. Questo penso sia il fattore principale dell'amore che abbiamo assorbito ed indirizzato alla musica proprio nel periodo del Rinascimento musicale degli anni 70'.

[@robertomartini8819]

La premessa: ineccepibile! Anche secondo me, un album davvero molto bello e raffinato!

[@mauriziobernardi7031]

Sapere che la pensi esattamente come me su questo disco è per me motivo di orgoglio! Alla faccia di tutti i professorini che si permettono di criticare un monumento della musica come David.

[@nicolacarioggia]

Come quasi sempre, condivido in toto la tua recensione, grazie.

[@maurizioimbriale2783]

Gentile Marco, sono un suo coetaneo e forse proprio per questo ho apprezzato molto il lavoro di Gilmour. Lo ritengo il suo migliore disco da solista, emozionante e struggente. Ho optato per la versione in cd e suona divinamente.

[@costantinobormioli]

Il giorno successivo all'uscita di "Luck and strange", ne ho scritto una breve recensione, di getto, sui miei social. Ora, ascoltando la sua recensione, vedo tra le due una coincidenza di vedute quasi al 100%! Il tema centrale del concept, ossia il tempo che scorre, la vita che volge al termine, è inequivocabile, non c'è nulla da aggiungere. Il secondo, quello della famiglia, io l'ho interpretato con una sfumatura più mirata, ma comunque affine alla sua. Riporto qui il mio breve giudizio che, datato 8 settembre e forse a causa dell'ascolto freschissimo, suona un tantino entusiastico. Ma in fondo ancora adesso la penso così. David Gilmour LUCK AND STRANGE Recensirlo pare essere di tendenza. Ma questo mi interessa fino a un certo punto. Luck and strange é un disco di bellezza e profondità straordinarie, ma credo non rispecchi quello che gli appassionati dei Pink Floyd inconsciamente si aspettavano e speravano. Per questo e per altri motivi, mi piace anche di più. Per tutti gli altri, è un colossale regalo alla Musica. Per chi non l'ha compreso, pace. È il disco di un artista di talento incommensurabile, che si è preso ancora una volta il tempo per pensare un'opera che è la summa ancestrale della sua vita e della sua musica. Si è preso il tempo, perchè ha potuto farlo. Opera musicale, opera ancestrale, perchè fa pulsare sensazioni ed emozioni che vanno al di là di una vita sola. Un concept album compiuto, che tratta il tema della vita, della vecchiaia, dei ricordi e della morte. E della paternità. In modo cupo e dolce, qua e là con esplosioni folgoranti. Il brano Between Two Points è tutt'altro che un endorsement alla figlia Romany. Ê il grido di gioia di essere padre, di lasciare in qualcuno tantissimo di noi. Perfettamente in contesto. In LUCK AND STRANGE c'è un'ispirazione formidabile, una profonda riflessione sulla vita che passa e che sta volgendo al termine. Per lui come per tutti. C'è una tecnica compositiva sopraffina che spazia su generi e ritmi diversi, forse i più cari tra i percorsi musicali della vita di Gilmour, che qui vengono elevati a paradigmi del tempo. Per fare un esempio, la title-track è un blues pazzesco, un ritorno in picchiata alle sue radici. Ci sono gli assoli elettrici, certo, il suo marchio di fabbrica. Ma sono misurati, contenuti, per quanto meravigliosi. Tecnicamente, suona un po' sporco. Come la vita. Con LUCK AND STRANGE, David sembra sussurrarci: sono qui, ma non sarà per sempre. Abituatevi. Dal punto di vista tecnico, le nostre visioni si allontanano un po': trovo la registrazione (per ora ascoltata solo su Tidal in alta risoluzione) di qualità non omogenea. Credo per scelta precisa, non per difetto. Alterna momenti di suono un po' sporco a slanci di perfezione assoluta. Inoltre (ma questo non c'entra nulla con il giudizio sulla ripresa audio) si sente che la voce di David è invecchiata: avrebbe potuto correggerla, digitalmente ormai si può fare tutto, ma non l'ha fatto e quindi considero questo aspetto un pregio. Concordo con lei sulla grande ricchezza armonica e strumentale, anzi questo è l'aspetto che mi ha più sorpreso al primo ascolto e che stacca di netto una produzione come questa dagli standard attuali. Non reputo pertanto questo un album di stampo "audiophile", ma comunque si tratta di un ottimo test per qualsiasi impianto. Un ultimo accenno alla questione multicanale: rispetto le scelte di ciascuno, ma la mia filosofia è proprio del tutto tranchant, io la musica registrata in studio la ascolto in stereo. Ed il fatto che, come da lei osservato, è stato destinato ai canali posteriori solo un blando effetto ambienza, la dice lunga sulla competenza di chi ha concepito il mastering multicanale. Avrà voluto lanciare un messaggio? (Album ascoltato in streaming su Tidal in formato stereo 24 bit/96 Khz. Mini PC, DAC Pro-ject S2 Digital, integrato Sansui AU-999, diffusori AR9 e AR 92) Grazie per l'attenzione.

[@salvatorepagano5666]

Grazie per la sua recensione lo acquisterò sicuramente.

[@andreacanali1761]

Grazie Marco, un piacere immenso ascoltare le tue parole e la tua critica sempre straordinariamente argomentata.

[@damianogiuseppepiscitelli6527]

Al di là della perfezione delle canzoni, incluse le liriche bellissime della moglie, di questo disco, come di tutti i dischi di Gilmour, apprezzo il fatto he le canzoni sono suonate con un approccio da band che esegue una Jam. Così dovrebbe nascere sempre un disco. Complimenti per la bellissima recensione.

[@PaoloBembiOfficial]

👏👏👏👏👏

[@salvatorepuglisi2465]

volevo capire alla fine quale versione comprare...io peferisco la migliore qualità audio quindi forse il blu ray?

[@mastergivenn]

Bellissima analisi, con un picco riguardo al confronto Waters - Gilmour. Non mi aspettavo niente di meno. Chapeau.

[@giobor60]

Grazie!

[@paolocapecchi9669]

Grazie della disamina. Sempre apprezzabile.

[@mmguitar7490]

Signor Lincetto la mia stima nei suoi confronti giunge a livelli spaziali. Il suo "mestiere" la rende immensamente sensibile alla qualità dei dischi e degli artisti E il modo in cui espone i concetti è a dir poco invidiabile😊

[@giorgiopannocchia1301]

Grande !mi ritrovo in tutte le sue considerazioni , io però un brano che preferisco lo ho soprattutto per le emozioni che ogni ascolto per ora mi ha dato. Luck and Strange da 14’ è per me sublime e mi ha riportato a quando adolescente ascoltavo shine … Grazie per il lavoro che fa con questo canale.

[@giuseppepassarino4454]

Il suo discorso non fa una piega....i social sono un mezzo non democratico ma danno la possibilità a tutti di esternare commenti inutili senza un minimo di conoscenza...la critica ci può stare ma deve essere costruttiva, dare una reale immagine di ciò che si vede o si ascolta... Non parlo solo perché sono amatore di Gilmour, sono cresciuto con la musica dei Pink Floyd, e lui per me è un genio della musica, sempre molto pacato nelle interviste.... Grazie di cuore per la sua splendida recensione, molto coerente e professionale....grazie davvero.

[@vilcopalo2942]

Caro Marco sempre d'accordo con te. Lo devo ammettere questo disco mi ha stregato. Comprerò, oltre al vinile che già possiedo, il Blu-ray.

[@progressive7682]

L'ho ascoltato proprio oggi. Faccio i complimenti a Davide Gilmour, ha tirato fuori davvero un bel disco con una qualità audio ottima, per me il disco è promosso, mi ha preso al primo ascolto.

[@antalantal2366]

Voce fuori dal coro: album non brutto (come tutti quelli di Gilmour, ben suonati, prodotti ed incisi). Con tutto il rispetto e gratitudine per quanto Gilmour m'ha insegnato durante le ore passate a trascrivere la sua magica chitarra... Rimango convinto che se non ci fosse il suo nome sul vinile, tale album non sarebbe da molti neanche considerato.

[@mauriziomiorini5390]

Infatti la differenza è proprio il suo nome sul vinile...😏

[@mauriziobernardi7031]

Hai da consigliare qualche album nettamente migliore uscito quest'anno?

[@gianlucaramundo3284]

​@@mauriziobernardi7031Peter Gabriel I/0

[@lorenzorepetto4268]

Caro Sig. Lincetto concordo con lei praticamente su tutto. Era tanto che aspettavo la sua recensione su questo album. Per me è un album da 8, molto omogeneo ed equilibrato. Personalmente ho amato da subito Between two points, che ritengo una delle vette del disco, insieme alla title track e Scattered. Avevo intenzione di comprare il vinile. Ascoltandola e leggendo un commento qui eviterò di prenderlo su Amazon, concentrandomi sulle versioni suggerite dall'ascoltatore, che ringrazio per la dritta. L'unico piccolissimo appunto, ma probabilmente non l'ha compreso nel quartetto in quanto artista non prog: avrei citato anche Knopfler. Un disco da 9, secondo me, anche 9.5. Complimenti come sempre. Lunedì recupererò l'impianto da Peter & Son, così potrò ascoltare i vinili e i CD da poco acquistati su Referencemusicstore, finalmente! Un abbraccio

[@stefanocastagna3976]

Per me David è un perfezionista nato che non lascia nulla al caso. Ho ascoltato oramai una decina di volte l’album e lo trovo straordinario. Un impasto melodico notevole che sembra un unico brano. Infatti sarò a gustarmelo al circo massimo

[@ELIGIOCELOTTIBALDI]

Perfettamente d'accordo su tutto. Peccato che sul vinile non ci siano, secondo me, le più belle. Yes I have a ghosts e la strumentale Luck and Strange, 13 minuti di pura goduria. Registrazione TOP. Grande Gilmour.

[@fabferrari]

Buongiorno Dott. Lincetto, vivendo in un luogo del mondo dove non e' sempre possibile trovare i CD, ne' tantomeno farseli mandale (vige censura), avevo prenotato il download della versione HD gia' da maggio. Dopo aver ascoltato i due brani in anteprima, mi era assolutamente chiaro che sarebbe stato un album di mio gradimento, con arrangiamenti di assoluto livello. E non sono stato smentito. I Suoi primi due video sono stati molto belli e mi ha fatto veramente molto piacere che Lei abbia cambiato idea su "Between Two Points" dopo averla contestualizzata. Dobbiamo anche ammettere che rispetto alla versione originale dei Montgolfier Brothers, si tratta di tutt'altra cosa. Esiste una sostanziale condivisione di vedute su questo album che, personalmente, trovo una evoluzione ulteriormente introspettiva di "On the Island". Mi ha sorpreso che Lei nn avesse ancora ascoltato la jam session da cui e' nata "Luck and Strange". E' da molti anni che si trova il video in rete, ma d'altronde penso che Lai abbia anche qualcosa di piu' importante da fare :-D . Se mi consente un ultimo commento, vorrei confermarLe che anche per il Suo video le immagini non rendono merito ai contenuti espressi. Le auguro tutta la salute di questo mondo perche' il mondo ha bisogno di persone come Lei. Attendo con serena curiosita' il Suo prossimo video visto che non me ne perdo uno.

[@emmevet2431]

Io lo trovo un albun fantastico e oltre tutto registrato magistralmente, bassi profondi e acuti ottimi, spazialità ottima

[@lucioca]

Condivido tutto specialmente la pacatezza. Il "disco" è bellissimo. Amche io 63 quindi posso comprendere. Sul vinile forse ho un'opinione diversa. Abbiamo conosciuto questi giganti della musica attraverso il vinile. Molti di loro tra cui quello in soggetto hanno inventato la quadrifonia quasi 50 anni fa. Forse ci siamo talmente abituati alla nuova tecnologia che abbiamo difficoltà con la precedente. Ma ascoltare i "dischi" come facevamo una volta tra amici o da soli tra salti di puntine e scricchiolii ci ha fatti crescere. Sì, ne ho un poco di nostalgia sarà l'età. Ma era più caldo. Comunque bella recensione e grazie per la proposta.

[@Roberto_Gammino]

Che dire... recensione perfetta, in linea con quelle che erano le mie sensazioni. Un capolavoro di Gilmour un disco che adoro, della sua famiglia, ma anche di Richard William Wright, che a mio avviso è stata la vera essenza dei Pink Floyd. Il miglior album di Gilmour? molto probabilmente è cosi, tuttavia, è ancora presto per dirlo, almeno per me, preferisco sempre far passare le emozioni prima di giudicare. Lo metto in poll position e a confronto con Rattle That Lock, dove in questo album vengono esplorate melodie che Wright avrebbe voluto introdurre nei dischi passati dei Pink Floyd, ma che il gruppo non gli ha concesso ai tempi che furono. In qualche modo, David Gilmour ha voluto rendere omaggio al suo amico scomparso che gli manca molto sia in questo disco che in quello precedente.

[@AlessandroPerantoni]

Ciao Marco, è il cd sai se suona bene?

[@alessandrobaffelli6755]

scattered e yes I've ghost mi han donato brividi d'altri tempi... Che sorpresa la voce della giovane figlia, nebbie e spiriti dell'antica Britannia. Ma davvero che mi ha sorpreso è il livello medio alto di tutto il lavoro (mentre in passato picchi e valli trovo fossero la regola). L'ho avvicinato coi soliti dubbi e perplessità che ho nel david solista confesso apertamente, dove si vedono pregi e difetti al di fuori della Sacra Banda senza il pazzoide geniale a fianco. Sì, pure il primo singolo inserito nell'ascolto intero dell'album migliora anche per me! E di molto. :-) Concordo praticamente su ogni punto della videorecensione, al quarto ascolto penso sia la cosa più bella fatta da David da solo. Potrebbe essere un degnissimo testamento finale (penso alla Blackstar di Bowie o alla I/O di Gabriel). A quasi 80 anni e di questi tempi, scusate se è poco.

[@paoloterzoni7583]

.....comprendo perfettamente Gilmour abbia caratterizzato la nostra giovinezza, ed anche le emozioni provate ogni volta che questo signore pubblica un disco,ma, francamente, ritengo sia sempre la stessa, trita e ritrita, solfa.....the girl in the yellow dress dallo scorso, ormai decennale, lavoro, l'unico guizzo di originalita degli ultimi anni, in quanto diverso, dal tiro divertente e scanzonato, molto simile ai brani jazz degli anni 40 e 50......

[@santisandrogambino7593]

Avendo avuto il suo stesso approccio a questo disco, ovvero sapendo molto poco sui musicisti, anch'io quando ho sentito il brano Luck And Strange ho subito pensato "caspita ma qui si cita Wright in maniera molto esplicita, che senso ha?" Il senso l'ho scoperto quando ne ho saputo di più: era proprio Richard Wright. Semplicemente emozionante

[@riccardocasaliggi3239]

Bellissima recensione.. Io ho trovato stupende a single spark e scattered.. Confermo purtroppo il problema della stampa in vinile.. Non l'ho sostituito in quanto ho letto recensioni di persone che ne hanno cambiati ben 3.. Un peccato

[@megasheva76]

Bella , bellissima recensione, condivido la qualità artistica e tecnica dell'album che anch'io trovo di alto livello, ho preso tutti i formati , cd , bluray e vinile e confermo che quest'ultimo (copia colorata bianca) mi ha fatto storcere il naso poichè avverto fastidiosi effetti "frittura" in occasione dei due assoli alla chitarra presenti in due brani tra cui la bellissima scattered appunto, non credo dipenda dall'impianto , ho ordinato una copia nera per fare un'ulteriore prova e vedremo, comunque gran disco!

[@PaoloFancello-w3v]

Un genio assoluto

[@Quintavenida5av]

Buongiorno Sono d'accordo con la recensione sul secondo singolo uscito, veramente modesto. Personalmente trovo quest'album appena godibile. Un lungo blues dall'inizio alla fine. Grazie F

[@VelutLunaMusic]

aspetti ad ascoltare la recensione integrale... le cose cambiano...

[@councilanderson]

@@VelutLunaMusic ah ecco, mi sembrava strano...

[@Quintavenida5av]

@@VelutLunaMusic ascolteró comunque con piacere.

[@RiccardoSpadarelli]

Anch'io ho letto idiozie a non finire, sempre condite da è meglio Gilmour o è meglio Waters....Il disco è bellissimo.

[@leletturebanditedisergioga3156]

di "Between Two points" io conoscevo l'originale dei Montgolfier Brothers! trovo che la scelta di inserire questa cover nel disco sia stata abbastanza inusuale trattandosi di Gilmour..., forse è un'idea di Romany! mi ha sorpreso e spiazzato sentirla con questa produzione! Sicuramente è un brano che rende magnificamente nella versione originale, questa la sto ancora digerendo...

[@malezebbi]

GESU' E' TORNATO...!

[@Kouros-t6d]

Nota di "colore" , in un'intervista Gilmour ha fatto notare come la sera delle elezioni in USA ( e anche quella dopo) suonerà al Madison Square Garden a New York.....l'espressione era quella di uno che è consapevole che potrebbe succedere di tutto.

[@Paolopagnaniofficial]

Attendo la sua recensione del disco di Jon Anderson & Band Geeks

[@paolonicolini2058]

Bella recensione, condivido più o meno tutto, solo ho avuto reazione opposta al brano “Between Two Points”, il video mi ha emozionato (sarà che ho tre figli) e il brano è quello che “arriva” prima e più facilmente. Ora, dopo parecchi ascolti, mi piace tutto, dall’inizio alla fine, con l’ultimo brano che è la ciliegina

[@gilek.57]

Su tidal 96/24 suona molto bene. Il pezzo migliore per me c'è between two points. Bellissimo

[@FerdinandoGreco-u5f]

Uscendo dal discorso di david.g .lei è un fonico produttore musicale ecc.. perché quando libero dai suoi progetti non si dedichi alla rimasterizzazione di vecchi capolavori (con autorizzazione)italiani prog?proprio adesso sto ascoltando banco del mutuo soccorso il disco del salvadanaio capolavoro, ma con un suono datato lei sarebbe in grado di farlo lo dico anche per le nuove generazioni.la ringrazio e spero che legga il messaggio.

[@dariochimenti14]

Che classe concludere questa recensione con un pezzo di Giorgio Gaslini...

[@massimopittarello4642]

Gentile MARCO, ho ascoltato il disco alcune volte e ne ho ricavato una sensazione non proprio coincidente con la sua recensione….Sono un normale ascoltatore legato alla musica inglese, prog in particolare, degli anni ruggenti…..Confesso che non ho affrontato la questione dei testi che lei evidenzia in maniera particolare e che evidentemente sono parti integranti del disco…..probabilmente non è corretto e auspicabile attendersi grossi cambiamenti musicali da un autore quasi ottantenne, Gilmour è quello e quello resta, ma la sensazione che ne ho ricavato è un po’ la delusione per aver sentito le solite sonorità pseudo Pink Floyd ….diciamo che personalmente ho preferito il precedente perché mi è sembrato un po’ più, per quanto possibile, sganciato dal passato. Mi ripropongo di ascoltarlo ancora e di avvicinare maggiormente i testi e, comunque, la ringrazio per la sua opera divulgativa che, nonostante credo sia normale non essere sempre d’accordo, funge da continuo e indispensabile stimolo per continuare a seguire la nostra grande passione che si chiama MUSICA.

[@domenicov_versus3789]

Avrei inserito nell'elenco dei grandi ritorni del 2024 l'ultima opera del leggendario poeta Mark Knopfler. One Deep River è un album magnifico e di grande finezza compositiva che ritengo quanto meno non secondo a nessun altro. Saluti.

[@lorenzorepetto4268]

Concordo totalmente

[@massimodelia72]

Concordo. Mark Knopfler è una leggenda e i suoi album da solista mi piacciono molto di più di quelli dei Dire Straits perché li trovo più intensi e più intimi.

[@lucaghelli569]

Concordo in tutto recensione bellissima ..unica cosa il miglior lavoro secondo me rimane On Island ma e una questione di gusto personale

[@mromag4773]

Mi dispiace, ma io fatico a ricordare un brano in particolare, tutto perfettamente suonato e arrangiato ma senza scosse

[@giancarlofigini]

Album strepitoso , quando ho visto per la prima volta il video di Luck and Strange sono rimasto abbastanza stranito nel rivedere Rick con David , non ero preparato a quella situazione , a volte la tecnologia genera emozioni inaspettate.

[@lucafatutti]

Per quanto riguarda il brano "Between two points" mi trovo in parte d'accordo con il punto di vista del video precedente ed in parte con questo. A mio parere il brano calato nel contesto dell'album indubbiamente "rende" di più che come "singolo" (il video non lo valorizza...anzi); è un brano suonato e prodotto in modo eccellente ma la linea vocale e l'interpretazione di Romany mi sembra "piatta" ,senz'anima. Invece Romany come seconda voce (mi viene da definirla "voce armonica") del brano Yes I Have Ghosts, (sempre a mio parere), supporta la voce di David rasentando la perfezione; ho l'impressione che completi il messaggio vocale del brano.

[@GiuseppeMusco-k3e]

Sings mi piace tanto

[@ervebambagiotti5949]

Ciao Marco, ritorno sul dualismo Waters-Gilmour perché, in proposito, mi sento un po' confuso e vorrei un tuo parere. Al netto della simpatia personale, credo che i due siano stati assolutamente complementari l'un l'altro. Come Nadal e Federer, si sono costretti a tirare fuori il meglio di sé stessi per non soccombere in questa competizione artistica( perché di questo si tratta) ,che sono stati i Pink Floyd. Molto bravi anche come solisti, ma non " così bravi" come quando sono stati insieme. Più creativo Waters, più musicista Gilmour. Per nostra grande fortuna, però, le cose sono andate come sono andate. Io sono invecchiato con la loro musica e con quella di tanti altri meravigliosi gruppi. Posso solo ringraziarli tutti e due. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu. Grazie

[@VelutLunaMusic]

Due geni, anche singolarmente, che quando si esprimevano insieme riuscivano a dare ancora di più.

[@giuseppepassarino4454]

La frase più bella: dategli un ukulele nelle mani e lo farà suonare come uno Stradivari.... Frase detta da un celebre uomo....

[@giancarloariosto4264]

Ho visto qui su KZbin qualche video dei costosissimi concerti al Circo Massimo: ahiahiahi, la voce è andata... 😔

[@albertobat62]

Gusti soggettivi sia sul lavoro artistico che tecnico. Preferisco prenderne atto e non aggiungere nulla .

[@PaoloFancello-w3v]

La mia morte non esiste , quando c'è lei non ci sono io , quando ci sono io non c'è lei "Margherita Hach"

[@giusepperocchi2979]

Purché non si insinui lenta e dolorosa, è la benvenuta.

[@robertocona8547]

Ho ascoltato il cd quattro volte Album onesto ma direi che siamo a fine corsa...accontentiamoci

[@fm120560]

complimenti sopratutto per la rivalutazione di Between Two Points che nel Tour Rehearsal è meglio della versione studio con audio pazzesco

[@alessandrograldi4334]

Lincetto con gli ociai scuri, me piase! ma io dico, chi si aspetta da un anziano artista dal carattere introspettivo un disco con la verve dello stesso di 50 anni fa é evidentemente superficiale, se non é un disco maturo che cerchi non lo acquisti a prescindere, che ci si aspettava che Lazarus fosse come sentire Honky Dori? Va bene lo stesso,, sappiamo in che mondo viviamo oggi e possiamo sempre avvalerci dei nostri personali giudizi avendo la fortuna di poter preascoltare molti prodotti prima di acquistarli. Un saluto carissimo a M. Lincetto

[@lorymmm]

Anch’io ho apprezzato molto il brano cantato da sua figlia, io non guardo mai i video musicali, sarà un mio limite ma non riesco a concentrarmi sulla musica se ci sono immagini.

[@lucavieri4422]

gli accordi in Luck and Strange evocano quelli di Pigs

[@hifi22-n3z]

Ottimamente suonato, arrangiato e con una chitarra stratosferica... ma a mio parere non va oltre il sei e mezzo....

[@andyhammers1858]

Non condivido questo entusiasmo per questo nuovo lavoro di Gilmour,meglio ricordarlo e ascoltare altri momenti della sua carriera..si coglie stanchezza e mancanza di brio non si trova un brano geniale,peccato davvero ma comunque resta un grandissimo chitarrista😊😊⁸

[@marcellosanchez3805]

Recensione attenta avulsa da fenomeni musicali che al momento giuocano sulla tecnica dagli imbellettamenti di mercato L"arte se dovesse rispondere al mercato sarebbe ciò che oggi si ascolta un disastro

[@marcellosanchez3805]

Sobrietà di suoni Gilmour resta nei suoi range che hanno fatto di lui e di questo gruppo un'icona del suo tempo attorniato da musicisti giovani di ottimo futuro Romany è splendida perché chiude il cerchio dell'"armonia sensibile di un padre famoso ma un"uomo attento alle sue radici è sempre un piacere dell'"anima ascoltarlo /i 🐞

[@alessandrosibona4554]

Salve, non discuto la sua recensione perché sono solo un ascoltatore e per altro stonato e mi fido molto da ciò che dice lei. Personalmente quando esce un album di Waters o Gilmour le mie aspettative sono alte e finisco per essere troppo severo e deluso...Quello che mi stupisce, dato che Lei è molto attento alle parole, verso il minuto 11 passa dalla parola 'famiglia' alla parola 'famigla naturale' che in questo periodo ha una forte connotazione politica e religiosa. Mi viene spontaneo chiederle che significa per Lei 'famiglia naturale' e 'famiglia non naturale' e se risentendosi non trova quell'aggettivo del tutto superfluo rispetto al contesto. Cordiali saluti.

[@rogergreen632]

M i dispiace ma condivido nulla sulla recensione. Apprezzo invece il riferimento dato alla famiglia naturale in generale ed in particolare su come Gilmour si sia arroccato all'interno di essa non si sa se per difenderla o difendersi. Quali siano state le tristi vicende occorse ai figli non e' dato saperlo ma esula dall'analisi della composizione. L'ho trovata disunita, disarticolata e ripetiva negli assoli di chitarra quasi fossero imposti dal suo timbro di fabbrica. Non per niente il giovane produttore voluto dalla sempre onnipresente moglie, redargui David sulla sua abitudine di volere concludere ogni suo pezzo con l'immancabile assolo. Mi sembra un proseguio uscito male di On Island dal quale si distacca per le due chicche dei brani con Wright e la struggente ballata cantata dalla figlia. Indubbiamte suono e produzione eccellente ed un gruppo di musicisti bravissimi tra i quali vorrei evidenziare il chitarrista di supporto, vero metronomo dotato di raffinata sensibilita' Grazie comunque per la piacevole recensione

[@cgc008]

Va be', Marco hai ragione ma esibizionisti e frustrati sono sempre esistiti.

[@ervebambagiotti5949]

Peccato che, quando si parla di Gilmour o di Waters, si finisca sempre con lo scivolare nel tifo da stadio. Anche io, che sono un gilmouriano convinto, non riesco forse ad essere equilibrato quando sento, per esempio, la recensione che si fa di Animals. Un disco che musicalmente non può essere paragonato ai migliori lavori del gruppo e che gioca molte delle sue fiches sui testi. Ora,senza voler offendere nessuno, i testi di Animals sono di una banalità sconcertante. Sono duemila anni che si scrivono queste cose, e anche meglio di come lo ha fatto Waters. Originalità zero. Evidentemente non ho i mezzi e la preparazione musicale di Lincetto( che considero , senza se e senza ma, un maestro) per giudicare la parte musicale, però far passare questo disco per il capolavoro dei Pink Floyd mi sembra davvero troppo. Io lo reputo uno dei meno riusciti. Forse sono troppo tifoso. A proposito di capolavori: io adoro Meedle . Un grazie a Marco che è un punto di riferimento insostituibile quando si parla di musica, poi non necessariamente occorre essere d'accordo su tutto. Ciao 2:05

[@danilomoratti6391]

Sempre troppo lezioso,soliti cliché,alcuni brani belli altri mediocri,poi arriva l’assolo e aggiusta il tutto. Manca spessore,il coraggio di osare,invece preferisce l’usato sicuro,oramai è il terzo album in studio con queste caratteristiche. Peccato un così grande musicista,insostituibile e stratosferico nei Pink Floyd.

[@dingo.virgin]

come redux (di cui nessuno ne parla più da mesi) anche questo disco non mi è piaciuto. waters senza gilmour è privo di musicalità, gilmour senza waters è moscio. salvo solo la traccia cantata da romany, di cui mi è piaciuto anche il video, e the piper's call. chissà se questi due vecchi grandi artisti fra tanti "capolavori" solisti riuscissero a ri-fare un disco decente.