Vi insegno a USARE il PEDALE | Il miglior TUTORIAL | How to use the PIANO PEDAL

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#piano #pianoforte #principianti #beginners #patricktrentini

[@paolabrando3136]

Ahh!!! Che bello sentire spiegazioni così chiare. Insegno pianoforte da più di 30 anni e amo spiegare così sia ai bambini che agli adulti. Vedo tanti ragazzi invece così confusi che hanno ricevuto spiegazioni inutilmente complesse ed articolate. Spero di imparare anche io qualcosa in più visto che sono una pianista classica e non mi so tanto muovere negli arrangiamenti.

[@patricktrentini]

Cara Paola, grazie davvero per i tuoi complimenti, riceverli da una collega fa ancora più piacere! Spero di cuore di esserti d'aiuto con i video di ambito più moderno, un caro saluto e scusa la risposta tardiva!

[@BregoDrummer]

Finalmente!!! Una guida per l'uso del pedale in cui si vede piede e mani! Grazie infinite Patrick! Grazie mille!!!

[@patricktrentini]

Grazie a te per il commento, mi ha fatto molto piacere! 🙏

[@stephenbrian4591]

i realize I'm kinda randomly asking but does anyone know a good place to watch new movies online?

[@annamariaanastasi575]

Spiegazione chiara, precisa, perfetta, grazie.

[@patricktrentini]

Grazie a te per il commento!

[@camydaniela6744]

Bravo nel spiegare grazie

[@patricktrentini]

Grazie mille per il tuo commento!

[@helenaloparrino4509]

Complimenti!!! Una spiegazione molto chiara! Grazie

[@patricktrentini]

Grazie a te per il commento!!

[@mariyamiteva9611]

Grazie Francesco sei stato molto chiaro, continua così!

[@patricktrentini]

Grazie Mariya! Non mi chiamo Francesco ma ho apprezzato molto in ogni caso il tuo complimento! Un caro saluto!!!

[@MPChannelArtofMjksa]

fantastico, grazie mille !! come inizio per me non c'è male, sei stato molto preciso ed esaustivo!

[@patricktrentini]

Grazie a te per il commento, ne sono felice 😊

[@donatella5401]

Complimenti ottima spiegazione ,sopratutto l'esempio pratico l'ha resa facilmente comprensibile. grazie

[@patricktrentini]

Grazie mille per il commento! 🙏

[@paolapizzichetti9589]

Grazie. Una spiegazione molto chiara e semplice per me che sono una principiante non più giovane.

[@patricktrentini]

Di nulla, è un piacere! Spero ti sia utile 😊

[@giusepperodighiero4200]

La ringrazio per l'ottima spiegazione!!

[@patricktrentini]

Grazie a lei Giuseppe!!

[@annamariadefiore2029]

Studio esclusivamente musica classica. La mia più grande preoccupazione è proprio l'utilizzo corretto del pedale. Sono soddisfatta di questo video e spero che lei ne realizzi molti altri ancora come questo, possibilmente con gli spartiti sullo schermo della grande musica classica. Oggi mi sono guadagnata una interessante lezione. Grazie infinite, e a presto sul suo canale KZbin.

[@patricktrentini]

Grazie di cuore a lei Annamaria, e scusi la risposta tardiva! Ho apprezzato molto il suo complimento, un caro saluto e a presto!

[@erikinasmel7998]

Fantastico grazie!

[@patricktrentini]

Grazie a te per il commento 🙏

[@Zavisette]

Chiarissimo

[@patricktrentini]

Grazie mille 😊

[@marinamagro947]

Grazie!

[@patricktrentini]

Grazie a te per il commento Marina! 🙏

[@patricktrentini]

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[@DANIEL_00cascone65]

Grazie patrik è bellissimo e chiaro

[@patricktrentini]

Grazie a te per il feedback! 🙏

[@carmelocalabro7100]

Grazie mille 🎯🙏

[@patricktrentini]

Grazie a te Carmelo, un caro saluto!

[@riccardopoggi1847]

Molto molto chiaro e utile grazie!!

[@patricktrentini]

Ne sono felice, grazie per il commento! 🙏

[@formicaarchimede8893]

Chiaro e conciso, grazie mille😶

[@patricktrentini]

Grazie a te per il commento 😊

[@XxLegaiaxX]

Non so se sei di Milano, nel caso lo fossi avrei preso volentieri lezioni da te, ti faccio i miei complimenti, se per caso sapessi darmi una dritta di qualche bravo maestro di musica che insegna a Milano te ne sarei grato, complimenti davvero per la spiegazione!

[@patricktrentini]

Ciao, grazie per i tuoi complimenti! Io non sono di Milano ma vivo a Trento e ho la mia cattedra a Bolzano, quindi non posso "aiutarti" in tal senso: inoltre, dato che frequento pochissimo gli altri musicisti, non sono nemmeno in grado di consigliarti un nome sulla tua città, ma ti auguro che chiedendo in giro tu possa trovare presto la persona giusta! Un caro saluto!

[@cynthiafilippini7249]

Vorrei un consiglio su un testo che spieghi accuratamente l'uso del pedale...Quando ho cominciato a studiare anni 60 avevo 8 anni non si insegnava..e ho studiato a fasi alterne...molto alterne..E non ho mai imparato..Nessuno me lo ha più insegnato.Bravo..sei il primo che mi ha fatto comprendere Chapeau Cynthia

[@patricktrentini]

Ciao Cynthia! Grazie mille per i complimenti, ho apprezzato davvero molto!! Sulla tua richiesta non sono in grado di aiutarti, non so di libri che spieghino l'uso del pedale... In ogni caso una volta appresi i fondamenti di cui tratto nel video funziona tutto con l'esperienza: parti dallo scegliere in quali sezioni usare il pedale e in quali altre no - magari aiutandoti con brani in cui il pedale è chiaramente indicato - e poi decidi la "frequenza" del cambio e quanto abbassarlo, ricordando che esiste anche il mezzo pedale (non è soltanto ON/OFF ma ci sono appunto vari "livelli" di intensità). Da lì vedrai che comincerai a costruire una tua personale "versione" dell'uso del pedale! Un caro saluto e buone feste!

[@cynthiafilippini7249]

@@patricktrentini Grazie...Sei una Persona con un'Anima molto Bella e Sensibile..Seguo i tuoi video..Grazie a te ho ricominciato a studiare il Piano e ho rintracciato la mia Maestra..Rita Bassi...Buon Natale..Patrick...Dio ti Benedica..BRAVO BRAVO BRAVO Cynthia

[@lucamolara4477]

Grazie per il video !

[@patricktrentini]

Grazie a te per il commento!

[@giuseppinocarciofo]

@@patricktrentini ciao, scusami, sto imparando rondò alla turca ma nello spartito non c'è il segno del pedale, bisogna usarlo?

[@dany8213]

chiarissimo

[@patricktrentini]

Grazie mille! 😊

[@kevinpogliani5302]

molto chiaro davvero grazie

[@patricktrentini]

Grazie a te per il commento! 😊

[@patricktrentini]

Ciao Kevin, scusa, leggo solo ora il commento con enorme ritardo! Cosa intendi per aiutarti a fare un canale KZbin? Se vuoi qualche informazione "tecnica" chiedi pure, sarò felice di rispondere! 😊

[@HereWeChannel]

Bellissimo grazie mille! Sono in procinto di ricevere un digital piano e stavo ignorando completamente il pedale ora ho capito MI SERVE!!!

[@patricktrentini]

Grazie a te Erica! Direi proprio che il pedale è indispensabile nell'uso del digital piano 😊 Un caro saluto, e se hai dubbi chiedi pure! 👍

[@HereWeChannel]

@@patricktrentini grazie ♥️♥️

[@patricktrentini]

😊

[@HereWeChannel]

@@patricktrentini ti ho mandato dei vocali su Instagram per ringraziarti come si deve. Tu non lo sai ma credimi che mi hai aperto porte che pensavo fosse ormai impossibile aprire.

[@patricktrentini]

Visto e risposto 😊 Grazie a te per il tuo feedback, di cuore 🙏

[@luigiiodice3689]

ciao patrick potresti fare un video sui pianoforti digitali come si utilizza corrattamente il sustain grazie continua cosi

[@patricktrentini]

Ciao Luigi! Sì, ottima idea, potrei inaugurare i video "short" con questo argomento 👍

[@cesare4315]

Grazie mille

[@patricktrentini]

Grazie a te per il commento!

[@DJDADOXD.24]

Comunque grazie di cuore mi è stato d’aiuto per suonarlo il mio piano cavolo non s sapevo proprio a cosa servivano adesso si 😅. Ti consiglio una canzone da imparare a suonare se vuoi si chiama... Miss you by Michael Ortega piano piano tutorial.

[@patricktrentini]

Grazie a te, sono contento ti sia stato utile! Il brano che mi consigli vado a sentirlo, magari può tornare utile per i miei allievi o per qualche video, grazie per la dritta! Un caro saluto!! 😊

[@DJDADOXD.24]

@@patricktrentini 😁👋🏻

[@giacomodambrosio2121]

Il discorso che abbassando il pedale in modo progressivo è valido anche sul pianoforte elettronico???

[@patricktrentini]

Tendenzialmente sì, quantomeno nei digitali di fascia alta. Di solito è indicata tra le specifiche come funzione "half-pedal". Un saluto!

[@leodiama8125]

Quasi 4000 complimenti!!!

[@patricktrentini]

Grazie di cuore @Leo Diama 😊

[@giovannigaravoglia2432]

Buon giorno maestro. Le scrivo per una problema che mi assilla da quando ho avuto in casa un pianoforte che apparteneva a miei familiari. Io suono il basso da non professionista in gruppi e orchestrine. Ma per fare le scale del manuale di Vincenzo Mannino si usa il pedale del forte o solo il legato di dita? Se suono le scale lentamente nota a nota attacco e stacco il pedale ogni nota come fosse un accordo ma quando si deve aumentare la velocità come si fa? Le note si sovrappongo tipo 'Let It Ring' e mi viene fuori una specie di cacofonia indisponente. Non se puo' ascoltàààààà...Forse 1/2 pedale o 1/4 di pedale come dice nel tutorial? Nei conservatori insegnano le scale con o senza pedale? Cordiali saluti Giovanni.

[@patricktrentini]

Gentile Giovanni buongiorno! Rispondo con piacere alla sua domanda! Le scale (e in generale tutti gli esercizi di tecnica) vengono studiate sempre ed esclusivamente senza pedale, proprio per evitare indesiderate sovrapposizioni di frequenze 😊 In secondo luogo, l'assenza del pedale consente di verificare con molta più precisione se si sta eseguendo l'esercizio con un legato adeguato! Un caro saluto!

[@lorenzoblanco43]

Grazie maestro per i suoi video molto accurati

[@patricktrentini]

Grazie per il commento! 😊

[@mattiareggiani2237]

Ciao, invece in caso bisognasse fare una scala o comunque una successione rapida di note con la mano sinistra come va usato il pedale? Si abbassa oppure no? Grazie.

[@patricktrentini]

Ciao Mattia! Tendenzialmente dipende dalla situazione "specifica", ma in linea generale più ci si abbassa (per quanto riguarda la zona di tastiera) più le sovrapposizioni diventano piene, quindi in linea di massima una successione veloce con la sinistra la terrei abbastanza pulita. Un caro saluto!

[@fulviomulas3534]

Ciao Patrick, sei chiarissimo. Ho potuto notare che però col piano digitale l'effetto del pedale è praticamente "on - off" come dicevi tu. È difficilissimo in esso trovare le variazioni di effetto a 1/4 o 1/2 pedale. Quindi esercitandomi sul digital e poi suonando un piano normale ho difficoltà a usare i pedali. Come si può ovviare a questo fatto?

[@patricktrentini]

Caro Fulvio, il problema non è di facile soluzione e dipende proprio dalla tipologia di strumento... L'unica indicazione che ti posso dare - oltre che suonare il piano "tradizionale" in ogni occasione possibile 😛 - è quella di verificare se il tuo pianoforte digitale ha la funzione "half pedal": talvolta in alcuni strumenti di fascia medio/alta si può abilitare o disabilitare questo parametro che, appunto, "simula" il mezzo pedale del pianoforte acustico... Altre soluzioni purtroppo non ce ne sono, ovviamente il piano digitale è un compromesso e questo è uno degli aspetti su cui si deve "pazientare". A pensarci bene forse c'è anche un'altra strada, ossia usare il piano digitale come master keyboard "muta" collegata in USB al computer e usare qualche eccellente virtual piano VST che simula il pianoforte reale e che sicuramente può emulare il mezzo pedale: l'unico problema è che spesso sono plugin che richiedono molte risorse hardware per girare decentemente... Un caro saluto!

[@fulviomulas3534]

@@patricktrentini Grazie mille per i tuoi consigli, sei sempre gentilissimo!

[@cynthiafilippini7249]

Ho iniziato a studiare a 8 anni.. 1963.. allora non si usava insegnarlo subito...Studiavo dalla signorina privata..a scuola...poi. ho studiato il piano solo per hobby. Anche non suonando per anni.. Finalmente ho capito qualcosa sul Pedale..malgrado abbia ripreso qualche lezione..nessun Maestro è stato Chiaro ed Esaustivo come te...Grazie..ti seguirò su youtube...Ma..vivi a Roma? Dai lezioni? CIAO Cynthia..Medico in Pensione

[@patricktrentini]

Grazie davvero per il tuo commento Cynthia, mi ha fatto davvero molto piacere! 🙏

[@mattiareggiani2237]

Ciao e grazie, sei stato molto bravo, ma io non riesco a trovare da nessuna parte la risposta alla seguente domanda: nello spartito, se specificato, come faccio a riconoscere il tipo di pedale da utilizzare? Grazie.

[@patricktrentini]

Ciao Mattia, e grazie a te! Ti rispondo volentieri: nello spartito quando trovi il simbolo "Ped." significa "abbassare il pedale destro". Per indicare invece di toglierlo si usa l'asterisco. Talvolta dopo il simbolo "Ped." c'è una specie di L "rovesciata", che indica precisamente fino a quando tenerlo: in quel caso il sollevamento del pedale coincide col "lato corto" della L stessa. Talvolta questo simbolo di continuità nell'uso del pedale può infine essere sostituito da una linea tratteggiata, al termine della quale per il sollevamento del pedale stesso si trova appunto, anche in questo caso, l'asterisco. Tutte queste indicazioni sono riferite al pedale destro. Raro che in partitura venga indicato l'uso del pedale sinistro: quando accade, ciò viene indicato con la dicitura "1C", ossia "una corda", altro nome con cui viene chiamato. A questo link bit.ly/2XtRTzK trovi tutti i simboli di cui ti ho appena parlato! Spero di esserti stato utile, un caro saluto!

[@mattiareggiani2237]

@@patricktrentini grazie mille, ora ho capito.

[@patricktrentini]

Benissimo! Se hai altri dubbi chiedi pure! Un saluto! 😊

[@mattiareggiani2237]

@@patricktrentini buonasera e scusa se “abuso” per l’ultima volta della tua gentilezza e disponibilità. Ho trovato in uno spartito di un pezzo questa specie di parentesi quadra con un “3” sopra, ma non capisco che cosa significhi, riusciresti ad aiutami? Link immagine:imgur.com/a/0prG3Qf Grazie tante ancora.

[@patricktrentini]

Eccomi Mattia! Ahh, questa è ben altra cosa rispetto al pedale. Trattasi di "terzina", ossia una particolare figura ritmica dove - con un brano che ha il movimento completo composto da 2 ottavi - devi cercare di "infilare" 3 note nello spazio solitamente occupato da 2. Vengono scritte graficamente come gli ottavi ma, appunto, ce ne stanno 3 in un quarto (eventualmente anche divise come la figura che mi indichi tu, con un quarto di terzina e un ottavo di terzina, che sommati fanno appunto 3 ottavi di terzina) e per distinguerli dagli ottavi normali viene proprio sovrapposta quella sorta di parentesi quadra a testa in giù con il 3 sopra. Per studiarle dal punto di vista pratico esercitati col metronomo: lo metti a 60 o giù di lì e dapprima "pronunci" per una serie di volte una parola con due sillabe (in Conservatorio si faceva con Ro-ma) facendo in modo che la prima sillaba coincida con il battito del metronomo (e che le due sillabe, appunto, contenute entrambe nella distanza tra un colpo e l'altro, siano della stessa lunghezza). Quando la parola a due sillabe ti viene bene provi a fare la stessa cosa con una parola di 3 sillabe (es. Na-po-li), cercando di fare la stessa cosa (prima sillaba sul colpo del metronomo e le 3 sillabe contenute tra un colpo e l'altro e della stessa identica durata). In questo modo potrai capire benissimo la differenza fra ottavi e terzina d'ottavi 😊 Spero di esserti stato utile, a presto!

[@DJDADOXD.24]

Io voglio quella maglietta... *quella che usa nel video*

[@patricktrentini]

Sono andato a riguardarmi il video perché non ricordavo quale avessi messo 🤣

[@dani93music]

Il pedale c'entra qualcosa con il riverbero?

[@patricktrentini]

@Dani M direi di no, o meglio non proprio: il pedale crea una risonanza, ossia fa in modo che le corde continuino a vibrare fino al naturale "esaurimento" della vibrazione stessa prodotta dalla pressione del martello sulla corda (o, ovviamente, finché non rilasci il pedale). Il riverbero invece è un fenomeno legato più all'ambiente in cui viene prodotto il suono, trattandosi di un fenomeno di riflessione dell'onda sonora che trova un ostacolo e - per semplificare - "torna indietro". Di conseguenza puoi avere situazioni miste, ossia pedale destro abbassato e riverbero ridotto, pedale destro abbassato e riverbero importante (se, magari, il pianoforte si trova in ambienti piccoli o vicino ai muri), pedale destro alzato (quindi assenza di pedale destro) e comunque riverbero importante, ecc. Ovviamente il riverbero è un effetto che, nei software di produzione musicale, viene riprodotto anche artificialmente (in maniera molto efficace peraltro). Spero di aver risposto alla tua domanda, un cordiale saluto!

[@cynthiafilippini7249]

Maestro Grazie.. non sei a Roma..purtroppo..puoi consigliarmi un bravo Maestro?

[@patricktrentini]

Carissima Cynthia, scusami tanto per il ritardo della risposta. Purtroppo non vivo a Roma (e dico "purtroppo" perché Roma la adoro e ci vengo ogni volta che posso 😊) e non mi vengono in mente colleghi lì, ma chiedo un po' in giro e se mi passano qualche nome valido te lo scrivo volentieri nei commenti, ok? Un caro saluto!

[@iamwhatiam6281]

sul pianoforte verticale nella mia stanza quasi sempre il suono che ottengo suonando un accordo con il pedale già abbassato è bruttissimo e quasi sempre sono costretto ad usarlo appena dopo l’affondo del tasto e molto più spesso di quanto mi verrebbe naturale farlo. tu (errori da mascherare a parte) in uno stesso pezzo utilizzi sempre la stessa scansione del pedale a prescindere dal pianoforte/ambiente in cui suoni o ‘improvvisi’ in base a come il suono viene prodotto in quella particolare circostanza? noto anche che spesso se eseguo un passaggio legato come da partitura ma con pedale l’effetto è troppo impastato allora devo suonarlo non legato e legarlo solo col pedale o viceversa. insomma non è molto semplice..😅 (sono ancora sconvolto dal tuo programma di diploma...io sarei impazzito nel dover eseguire anche ‘solo’ quelle due sonate una dopo l’altra..sei un mostro)

[@patricktrentini]

Ciao, grazie del messaggio e benvenuto! Sicuramente il pianoforte verticale ha una risonanza maggiore, con una corsa del pedale più lunga (e difficile da dosare). Inoltre la grandezza dell'ambiente può influenzare ancora di più questo aspetto (se la stanza non è tanto grande, per esempio, il rimbombo può essere dovuto alle pareti e al posizionamento dello strumento oltre che al pedale). In ogni caso hai intuito alla perfezione, la quantità di pedale da usare e la frequenza del cambio - per pianisti di livello avanzato - è condizionata dalle circostanze ambientali e va quindi scelta in base alle stesse. Anch'io ai miei allievi consiglio in linea generale (anche sul repertorio classico) di cambiare il pedale quando c'è cambio d'armonia, ma di "pulirlo" ogni volta che sentono l'impasto: per riassumere, meglio un cambio in più che uno in meno! Grazie ancora per il tuo spunto, un caro saluto!!

[@iamwhatiam6281]

@@patricktrentini esatto..hai descritto perfettamente i problemi acustici e tecnici.. io son riuscito a migliorare il suomo spostando il verticale a centro stanza. contro muro succedono cose assurde..il suono rimbalza e rientra nella cassa armonica i bassi si impastano e il pedale aggrava la situazione prolungandone l’effetto. sorprendentemente lontano dalle pareti i bassi hanno acauistato un suono gradevolissimo che immaginavo possibile solo in pianoforti a mezza coda. resta sempre un certo squilibrio in potenza sonora con gli alti che suonano meno forti e bisogna risettare la dinamica pigiando più firte sugli alti. quello che non capisco è come mai allontanandolo ha acquistato anche grande gamma dinamica. contro muro modulare dal ppp al p era molto difficile ora risulta molto più sensibile e quindi più semplice bilanciare i volumi. riguardo il pedale provo a rilasciarlo a metà dopo l’affondo per limitare il rimbombo che si porta dietro ma appunto sento anche la meccanica del pedsle quando il suono è già sui p foguriamoci sul po.. bisogna accontentarsi. poi quelli bravi come sicuramente te riescono anche senza doppio scappamento a suonare bene certe difficoltà tecniche specie arpeggi veloci e ribattute velocissime. con verticale al di là della pesatura del tasto bisogna alzare molto di più le dita per far scendere meglio il tasto e si è costretti a rallentare. sui coda sono molto più spedito ma so che è un limite mio tecnico. anche se resto dell’avviso che se si suona seriamente anche il pianoforte da studio dovrebbe essere a doppio scappamento sennò si suona semplicemente un altro strumento. cambia perfino la tecnica quasi come passare da clavicembalo a pianoforte a martelletti. per fortuna non scelgo pezzo dove queste problematiche si fanno sentire troppo (lo stesso facile claire di debussy al verticale diventa orrendo specie se non si ha un upright top gamma quelli molto alti con cassa armonica grande). poi anche il pedale una corda non esistendo...lasciam stare... io comunque suono il verticale sempre con pedale sinistro giù. avvicina i martrelletti e distanziandolo dal muro recupero possibilità dinamica che altrementi mi farebbe perdere. ma almeno così posso suonare agevolmente anche in pp anche se appunto credo che la cosa più difficile dal punto di vista sonoro sia ottenere un suono di volume omogeneo quando ul vokume di suono dev’essere bassissimo. poi ovvio nessuno che suona petruchka o i pppp credo possa pensare di eseguirlo bene su verticale. mi viene male pensare che ci siano pianisti vbravissimi costretti a suonare gaspard su verticale. mi spiace per loro. io eiciamo che mi fermo prima, e magari scelgo anche pezzi che non richiedono troppa raffinatezza sonora (anche se sulla carta tutti i pezzi meritano il miglior strumento..ma diciamo cje quelli meno incentrati su dettagli sonori non risentono troppo dello strumento..). paradossalmente la stessa sonata ‘moonlight’ su verticale...a mio parere la suonerebbe da dio solo chi ha mano alla rachmaninov che può legare senza pedale ma credo che resterebbe il problema del volume di suono..a meno che appunto non si faccia parte dell’olimpo dei pianisti, quelli alla sokolov che fanno quello che vogliono con qualsiasi strumento.. grazie per la conversazione è un vero piacere seguirti

[@patricktrentini]

D'accordissimo con te! Il pianista conta tanto, ma ovviamente non si può chiedere a un pilota di fare un gran tempo sul giro nel circuito di Monza con una Dacia Duster (con tutto il rispetto per la Dacia). Ovviamente c'è verticale e verticale, e il fatto che tu abbia migliorato la situazione sonora spostando lo strumento mi fa intuire che hai un pianoforte di fascia buona, che dapprima veniva "limitato" dal posizionamento e dall'acustica della stanza. Quest'ultima ha un ruolo fondamentale, pensa che dove insegno io in aula magna abbiamo uno Steinway gran coda da concerto, ma è stato collocato in uno spazio a mio parere troppo piccolo, dove ci sarebbe stato al massimo un due metri o poco più, e il risultato è che lo strumento "spara" in un modo incredibile, con dei volumi che io stesso faccio fatica a gestire e quando lo suono mi trovo "trattenuto" a cercare dinamiche leggere che comunque riescono in maniera non ottimale. Ecco perché sono convinto che sia sempre meglio avere strumenti idonei all'ambiente (o addirittura sottodimensionati) piuttosto che pianoforti con troppo suono: è preferibile avere la possibilità di affondare completamente (magari a discapito della possibilità di andare a 200 all'ora perché tanto di suono ce n'è sempre pure troppo), altrimenti si rischia di suonare col peso "trattenuto" e con il rischio di rigidità e brutto suono. Poi certo, tornando al confronto con i pianoforti verticali il discorso del doppio scappamento è fondamentale, per non parlare dell'arpa in orizzontale che cambia radicalmente la percezione delle vibrazioni, ma sono contento tu sia riuscito comunque a ottenere dei risultati che ti soddisfano con il tuo strumento: spesso basta uno spostamento di qualche metro, a evitare rifrazioni, per ottenere un cambio radicale! Un caro saluto!

[@iamwhatiam6281]

@@patricktrentini pensa che a milano andai ad un concerto al pac dove c’era un fazioli f308 e io ero in prima fila a 2 metri. praticamente mi spettinava ahah un volume di suono mostruoso ci ho solo poggiato le mani a fine concerto e la senzazione è stata che la tastiera vibrasse assieme alle corde dei bassi. un’esperienza emotivamente forte pareva un violoncello il suono ti arriva addosso sulla pancia dal basso non saprei descrivere. era comunque certamente super sovradimensionato per quella sala di mostre. sì purtroppo ho anche un pavimento in marmo..lasciam starr comunque credo che cercherò ancora qualche piccolo espediente per migliorarlo. come dici benissimo l’arpa verticale ha i suoi problemi geometrici nella propagazione del suono bisogna adeguarsi allor strumento. se penso che alcuni concertisti alla michelangeli o zimmerman si portavano/portano il loro piano in tour... alla fine se si è diciamo troppo esigenti o anche poco disposti ad accettare di doversi adattare o anche troppo troppo perfezionisti diventa comunque molto difficile suonare. certo anche la situazione che mi dici del piano a coda in stanza piccolissima è un bel problema. puoi solo consolarti pensando che col verticale è molto più difficile suonare bene con volumi di suono bassi..ma è magra consolazione..alla fine è più il dispiacere nel non poter godere di tutti i benefici e pregi del coda. in effetti anche io avendo una casa con spazi non da gran coda, se avessi possibilità di spesa illimitata comunque non farei l’errore di comprare ‘quello più grande’ tanto per avere una ferrari ma non la pista. la ferrari avrebbe più senso perché alla fine è un piacere anche estetico ma il pianoforte che va sempre portato al limite delle proprie capacità è un vero peccato doverlo ‘smorzare’ o suonare chiuso o che per non avere problemi di acustica ambientale. riguardi il doppio scappamento etc non ricordo in quale video si dimostrava come tecnicamente sia impossibile suonare un ribattuto al verticale alla velocità che si ottiene nel coda col doppio scappamento. succede anche in pratica non solo con test fatti da ‘robot’. è proprio più lento e già per spingere al limite si è comunque costretti a dover cambiare tecnica forzando le dita a fare più strada del necessario sennò il tasto non risponde bene. insomma diventa molto più complicato. ma è bene saperlo sennò ovviamente uno ascoltando abbellimenti e passaggi particolari al coda si sente negato invece è prima di tutto questione di strumento e poi ovviamente di bravura del pianista. ma suonare anche solo scarlatti alla sokolov o le ottave veloci in pianissimo della polacca eroica alla argerich sul verticale è in ogni caso impossibile sul verticale anche meccanicamente. avete poi anche un bel suono regolare quella è poi questione di sensibilità e genio musicale e quello il coda non lo dà ma lo fa solo esprimere al meglio (per chi ce l’ha ahahah da comune mortale comunque almeno potrei eseguirlo secondo mio gusto e possobilità). grazie per la chiachcerata è un piacere

[@patricktrentini]

Grazie a te per il confronto, un caro saluto!

[@morenotardivel8607]

e' come la frizione quando cambi la marcia ...

[@patricktrentini]

Oh yes! Direi che l'esempio calza a pennello 😊

[@stefaniaDavid-lu8lm]

che bei tatuaggi!

[@patricktrentini]

Grazie mille ☺️

[@davidedavi5985]

Io non ho capito che accordo

[@pianoforte1409]

Ma cosa succede se usi il primo pedale e il 3 pedale contemporaneamente???

[@patricktrentini]

Nulla di diverso rispetto ad usare soltanto il pedale di destra, perché quello solleva comunque tutti gli smorzi 😊

[@silvierousso3995]

l' uso del pedale è oggetto di controversie...