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Ideazione e montaggio Bruno Malasomma
Ana si sveglia all'alba in periferia e affida il suo bambino a un nido. Ana è costretta al lasciare il proprio bambino per andare ad accudire un bambino dei quartieri alti, ma prima di lasciarlo prova a calmarlo cantando una filastrocca, fa poi un lungo viaggio con i mezzi pubblici per raggiungere un grande appartamento dove lavora come collaboratrice domestica.
Senza nemmeno degnarla di uno sguardo, il capo le affida la custodia del proprio bambino, dicendole che tornerà a casa un'ora più tardi la sera. Non appena la madre se ne va, il bambino inizia a piangere. Ana ripete la sua filastrocca per calmare questo bambino che non è suo, con la stessa tenerezza, seppure il suo pensiero è altrove, lì, dove ha lasciato il suo bambino.