The COLLAPSE of vinyl ► INSANE prices and Mo-Fi Gate: analysis of the situation. [eng subs]

[@MaxLedZep]

Ciao! complimenti davvero ai protagonisti per la qualità degli argomenti trattati ed il modo in cui li avete trattati. PURTROPPO le major stanno ricalcando pari pari la politica intrapresa negli anni '80: maggiore produzione, minore qualità, massimi profitti.... poi fecero peggio con l'avvento del CD, ma sembrano non aver imparato nulla visto che ci stanno ricascando in pieno. Purtroppo come avete detto la legge della domanda e dell'offerta in questo momento fa alzare la curva dei prezzi ma alla fine non è detto che fra qualche tempo questa non ribassi e si stabilizzi. Non deve per forza andare male a tutti i costi. Almeno questo è il mio auspicio! Non concordo su quello che in diversi hanno scritto, di voler smettere di cercare dischi perchè scoraggiati... ci sono molti dischi a prezzi buoni in giro (web e luoghi fisici), bisogna solo investire un pò di tempo per cercarli... Vi garantisco che la soddisfazione è notevole quando si trovano! In un prossimo video mi piacerebbe fare l'avvocato del diavolo a favore dei collezionisti e di Ebay.. 😇😜 Un grande saluto a tutti gli amici di Vinilicamente!!

[@MaxLedZep]

@@edfpoint1channel cosa intendi di preciso?

[@VelutLunaMusic]

Purtroppo tutto vero. Confermo al 100%. Situazione di m... per i VERI indipendenti. Ma noi non molliamo! Complimenti, sinceri, per il tuo gran lavoro per la musica e il vinile. Marco Lincetto, proprietario e produttore di VELUT LUNA

[@vinilicamente]

Grazie Marco!

[@michelebizzotto3787]

mi dono perso colpevolmente questa live ma ho recuperato oggi dopo il bel video sui dischi dell'edicola. grazie grazie grazie a tutti i partecipanti e grazie a jonny per questo splendido canale

[@Maloenton-Agency]

Ma davvero nel 2022 accettate ancora il vinile pieno di fruscii di "salti" ecc? Provare ad ascoltare musica New Age con il vento, la pioggia, l'acqua che scorre ecc, col sottofondo "frusciante" della puntina....ma dai ! Capisco la componente nostalgica di quando si era adolescenti e il giradischi era l'oggetto piu' ambito, ma il CD è un altra cosa.

[@vanzo_skipa_82]

Tutto molto bello, complimenti e grazie per le mille informazioni! 🙏

[@dan-xz3ob]

Video molto piacevole....complimenti

[@imagivisions]

Bravo il label manager della VREC, ha pensato la stessa cose che ho pensato di recente per incentivare l'acquisto del FISICO, ossia non mettere tutto l'album su Spotify, KZbin, Amazon e ogni piattaforma digitale, mettere solo alcuni singoli o EP con parte dei brani. Non so se possa funzionare ma è meglio di niente. Magari in seguito pubblicare l'album per intero. Bisogna pensare a queste mosse controcorrente

[@antonioscarpati2414]

Il problema é che adesso é tornato di moda il vinile e l'industria della musica ha trovato una nuova gallinella dalle uova d'oro per guadagnare e speculare. Il problema é che poi ne pagano le conseguenze gli appassionati veri che da anni collezionano. Senza parlare del fatto che poi molti privati comprano più copie di edizioni limitate per rivendersele online al quadruplo!

[@giovanni.costant2433]

Gran bel lavoro ....adesso ne sappiamo di più su questo speculare. Grazie Johnny.

[@felicegriffi]

Il fatto che siamo ancora qua a pensare che si possa ottenere una qualità audio ideale da un chiodo che scorre lungo un solco creato in un materiale termoplastico è sinonimo di come l'appassionato dei vinili stia rasentando il feticismo. Non parliamo poi di quelli che dicono "ehhh ma il suono più caldo"....ma per favore. Dei miei 300 vinili ho convertito tutto in digitale non compresso, rippati tutti i CD su di un NAS utilizzando software specifico e con un lettore di rete serio munito di un DAC serio ascolto la maggior parte della mia musica senza seghe mentali e senza arricchire un mercato che di fatto è diventato di moda ed il cui unico obiettivo è spennare i newbie.

[@francklevis2336]

Ho smesso di comprare vinili troppo cari!!!! Sono impazziti tutti !!! Mi prendo una pausa...forzata

[@petermark1960]

Mi spiegate perchè la casa discografica degli the smashing pumpkins non ristampa ad esempio :mellon collie and the infinite sadness, su Discogs il prezzo attuale è di €450,00 che personalmente mi sembra una follia.

[@antonioscarpati2414]

Un paio di mesi fa hanno ristampato il cofanetto versione 4Lp. E molti lo hanno preso. Stessa cosa per siamese dream edizione del 2011. Il vero quesito é PERCHE solo in usa

[@micheledanieli5002]

Il valore è la musica che si senta pulita e limpida ,senza rumori .

[@Enomys73]

Ma perchè ci ostiniamo a stampare i vinili se costano così tanto? torniamo a stampare i CD, quello che conta è la musica....

[@proximo1977]

Il ritorno del vinile per moda (e nella società dell'immagine conta avere un vinile per farsi una foto da mettere sui social in molti casi) rimette l'industria discografica nella posizione di fare fatturato sul supporto, come poi è successo per tutto il periodo del disco fisico. Perchè, che si sappia, l'industria discografica si è fatta le budelle d'oro con il supporto, era li guadagno, e giravano così tanti soldi che se l'artista guadagnava un milione di dollari era perchè la casa discografica ne aveva guadagnati 80. E quindi ogni evento avverso (guerra, pandemia, altro) viene strumentalizzato. Un aumento di un costo del 5% comporta un aumento del prezzo finale del 15-20. E' la base della speculazione. Se portando un vinile a 50€ di media la gente lo compra lo stesso è ovvio che il prezzo aumenterà ancora, fino al punto in cui la curva domanda-offerta si stabilizzerà.

[@popix]

Nel periodo d'oro è vero che le case discografiche guadagnavano parecchio ma chi guadagnava di più era la qualità della produzione musicale media. Guarda cosa offriva il panorama musicale ai tempi del vinile e guarda cosa offre oggi ai tempi di spotify

[@proximo1977]

@@popix Si ma io faccio un discorso diverso. Nell'epoca d'oro le label reinvestivano in scouting, e uno dei parametri necessari per essere preso in considerazione era il reale valore creativo dell'artista, anche solo perchè il vero guadagno cominciava con il secondo album, se non col terzo. Era fondamentale trovare qualcuno che avesse qualcosa da dire, perchè su quello guadagnavi nel lungo periodo. Non è un caso che ancora oggi gli artisti che riempiono i palazzetti per più di un anno o due arrivano bene o male tutti da quel periodo, e quasi mai dal periodo della musica liquida. Io però non discuto della qualità artistica dei vari prodotti (che c'è ancora, ma ora ne trovi uno su mille, prima uno su dieci proprio perchè c'era un lavoro di selezione a monte che ora non c'è, tant'è che pubblico pure io), quanto sul fatto che l'incremento dei prezzi del vinile risponde alla banale legge della domanda e dell'offerta, e in un contesto di poser da social un vinile per moltissimi ha il valore non di "come suona" ma di "quanto mi fa figo mostrarlo". E su questo le label speculano, perchè ti assicuro che per decenni, per quanto fosse alto il guadagno dell'artista dalla vendita dei dischi, erano le bricioline che gli restavano. E il guadagno vero le label lo facevano sulla produzione e distribuzione del supporto, non su cosa conteneva (sennò un disco dei pink floyd sarebbe dovuto costare dieci volte tanto il disco di un gruppo scarso, e non era così, proprio perchè il valore dell'oggetto era il valore della produzione e distribuzione). Per decenni nel settore musica hanno girato tanti di quei soldi che seriamente, alcune case discografiche non sapevano manco dove metterseli e si inventavano anche sistemi creativi per nasconderli (stendiamo un velo pietoso). Da questo deriva l'assunto che la musica sia un bene di lusso, quando non può esserlo se viene rubricata alla voce "cultura", perchè qualcosa che è di nicchia giocoforza non ha un grande impatto culturale. Per decenni si è ragionato come se quello fosse la norma, quando invece era l'eccezione, anche solo perchè prima di inventare il supporto la musica non la potevi comprare, al massimo potevi comprare l'esecuzione live. Pare impossibile riuscire a fare la distinzione fra pagare la musica e pagare l'artista, da tanto è radicata nella nostra testa l'idea del possesso di un oggetto. E su questa idea si appoggia il meccanismo che porta un vinile a costare 50, 60, 80, 100 euro.

[@alessandroranzo9748]

@@popix ma che discorso è...c'era un sacco di musica scadente pure all'epoca...

[@sonniecagnazzi7996]

Ciao Johnny ti trovo bene e anche bello tirato! Mi è arrivato un pargoletto ed il tempo è sempre meno ma anche se non commento ti seguo sempre.. come anche il mitico Guido.! Siete uno dei motivi che ancora mi fa comprare qualche disco quì e lì... nonostante oggi credo che il vero valore sia nel digitale e nei cd che ti tirano appresso! Ma arriva il vostro entusiasmo genuino... ed è quello che ci accomuna. La passione per la musica. Ad ogni modo, quando compro un disco, sono sempre per la prima stampa. Non prettamente per un motivo di qualità, perché mi trovi d'accordo con le tue considerazione ogni titolo fa storia a se. Semplicemente per un motivo nostalgico. Le ristampe solo per il Jazz, come vidimato dal buon guido e poi di Paul Weller e Neil Young che ormai mi tiene sotto scacco! D'altronde se fosse solo per la musica andrebbe bene spotify. Quindi ognuno di noi ha il suo motivo per andar oltre e comprare il supporto. Quale che sia, è l'amore per la musica che ci accomuna. Un abbraccio grande ad un grande ! S.

[@antonellabertini]

Scopro solo ora questo magnifico canale grazie di esistere. Sono dell'epoca del vinile e per me è naturale maneggiarli anche se molto meno attenta di quanto fai tu... Mi piacerebbe acquistarne di più ma onestamente 50 euro per un disco è veramente troppo per la gente comune Deve essere il disco dei miei sogni per spendere una cifra del genere ed inoltre dovrebbero inserire anche in Italia la possibilità di scaricare la versione MP3 per chi acquista il vinile...

[@lucachiarotto0422]

Veramente dispiaciuto di non aver potuto partecipare alla diretta. Avrei voluto intervenire. Io sono un neofita, ho iniziato da appena un anno ereditando qualcosa della collezione di papà che purtroppo non c'è più. La mia collezione è di poco più di 100 LP e penso che la cosa migliore sia non farsi influenzare troppo dai forum sull'acquisto e farsi un'esperienza propria. Io compro soprattutto usati da discogs e qualcosa anche da eBay (al momento mai avuto problemi fortunatamente). Purtroppo questa cosa dei prezzi mi sta sconvolgendo perché se prima con il mio budget mensile potevo acquistate 3/4 LP (nuovi) ora devo accontentarmi di 2. Il che si traduce anche in più tempo per procurarsi i dischi che voglio, con il rischio magari di non trovarli più.

[@tintin68-]

Diretta interessantissima Grazie

[@achilleprz2325]

che scoperta! era chiaro come il sole che fosse solo una moda per perenni insoddisfatti e/o per collezionisti di gadgets!

[@matteo8537]

Ciao😀, ho recuperato la live in ritardo ma l'argomento è stato molto interessante. Mi sono ri-avvicinato di recente al mondo del vinile, in concomitanza con l'acquisto di un nuovo giradischi per i miei genitori (quello vecchio si ruppe e all'epoca, intorno al 2008, non era tornato di moda e trovare pezzi di ricambio era roba da archeologi). proverò a sintetizzare alcuni miei spunti da neofita: 1- Se devo comprare un vinile, lo compro usato (possibilmente NM) e del periodo di quando era l'unico supporto. Comprare un vinile di un album uscito oggi, facilmente reperibile in CD ad un prezzo umano, secondo me non vale la pena. Tanto la tecnologia di registrazione e trattamento del suono è grossomodo la stessa, correggetemi se sbaglio...conviene sicuramente di più il CD, che rimane per me il formato di riferimento. 2- l'acquisto del vinile è per me a volte più una necessità che altro: magari alcuni album non sono più disponibili o inesistenti in altri formati e quindi vanno comprati in vinile. Un esempio sono le conduzioni di Svetlanov, direttore d'orchestra il cui operato è stato raramente inciso fuori dell'URSS, figuriamoci in CD. Qui per me l'acquisto in vinile ha un senso (tra l' altro mi sono portato via un suo doppio vinile intonso a 5€, stampato in Urss nel 1975...questo dimostra anche che i parametri con cui si decide il "prezzo collezionistico" di un vinile è tutt'altro che oggettivo) - cerco di non spendere mai più di 20€ (che è gia una soglia ragguardevole per le mie tasche) per un album in vinile, soprattutto se usato. Forse sono esagerato io, ma se devo pagare dai 40€ ai 70 € (ho visto prezzi simili) un vinile usato, per quanto M, perché è stato stampato in un certo posto, in una certa data e da un certo gruppo per me il gioco non vale la candela... a maggior ragione se lo stesso posso recuperarlo in CD. Per fortuna si trovano anche venditori dell'usato con cui fare dei veri affari in termini di qualità/prezzo (come l'olandese che mi ha venduto il cofanetto Concerto di Branduardi con tre vinili nuovi, mai suonati, a 15 €. Dio lo protegga sempre ovunque si trovi xD). Scusate il wall of text, queste sono alcune delle mie considerazioni a caldo da neofita :)

[@vinilicamente]

Grazie Matteo, considerazioni interessanti

[@paoloalloisio8427]

Purtroppo mi sono perso la live, sto recuperando ora e sono completamente d'accordo con moltissime delle questioni affrontate. Mi sento di aggiungere che l'aspetto legato alla difficoltà nel recuperare certi titoli (che magari vanno sold out dopo qualche giorno dell'annuncio del preorder) comporta un altro fenomeno spiacevole: quello di coloro che comprano per rivendere immediatamente a prezzi maggiorati. Credo che questo sia un altro aspetto che penso possa portare un appassionato a perdere fiducia e allontanarsi da questo mondo.

[@Stefanofumetti]

Ciao Johnny il caro vinili è sempre più evidente e io per il momento passo e torno ai miei CD che con un buon lettore (il mio un Rega Apollo r 2017) possono fare concorrenza ai vinili... Comunque gli aumenti ingiustificati sono controproducenti. Ciao

[@fumocamel]

A quei prezzi io non ce la faccio, tant’è che ultimamente sto comprando solo cd

[@ernestotangari2475]

Bellissimo programma

[@salvatoresil8083]

Si ,ma da 20€ ,che può starci, ad arrivare a 40 o 50 € per un disco ,c'è ne di strada , questo dell' aumento delle materie prime è esagerato ,stanno sfruttamendo il momento ma,fino a quanto durerà tutto ciò? come possono far avvicinare anche i giovani che la maggior parte li compra per abbellimento e poi rimangono quei pochi appassionati audiofili anche perché per molti è un supporto obsoleto e di qualità inferiore al digitale di oggi.Quindi alla fine ,sfruttare al massimo a scapito spesso della qualità e guadagnare il più possibile , finché va ...👎

[@aldopresti713]

Grande puntata questa

[@lorym84]

Vorrei farti una domanda nel digitale adesso fanno i file master che poi vendono le piattaforme ad esempio Qobuz n qualità del vinile visto che costa molto voi siete d'Accordo oppure ci vuole il vinile fisico? Ciao da Lorym.

[@robyxrd]

Bravi ragazzi ;-) avete fatto una live bellissima, mettendo in evidenza degli aspetti del "mondo vinile" che non sono molto noti (la faccenda dei master, prima generazione, seconda per la produzione di dischi ecc). sono d'accordo praticamente su tutto; la cosa più sensata, come avete detto voi, sarebbe prendere il master, fare una copia controllata in digitale (DSD, ma un 24/96 basta e avanza) e dal file fare tutte le copie su vinile.. Alla fine la stampa analogica da master analogico , nelle situazione attuale, rischia di essere solo una cosa costosa e dalla qualità inferiore a quella che potrebbe essere. Circa il formato cassette, da appassionato posso confermare che solo un deck vintage, messo a posto bene (e qui c'è il problema, troppi tecnici incompetenti ed operazione comunque un po' costosa) è la soluzione per ascoltare e sopratutto registrare cassette con una qualità elevatissima-- tape/source con macchina calibrata sul nastro, no difference..anzi in alcuni casi la copia può risultare "migliore" dell'originale. Visto che siete giovanotti dal palato (e sopratutto udito ;-) fine, vi consiglierei di procurarvi un DAT.. Ragazzi, il DAT è una vera "bomba", il formato più analogico (tra virgolette) fra i formati digitali ..provare a fare una copia di un vinile, o una copia diretta in digitale di un cd o anche di un file HR, da rimanere assolutamente stupiti! Per me (ho alcuni DAT pro da studio)è il formato migliore in assoluto dopo il bobine 2 tracce high speed di classe alta

[@vrecmusiclabel]

Aggiungiamo che ai costi dei supporti vanno aggiunti anche i costi di distribuzione e promozione (ufficio stampa, pubblicità, google ads, social etc), sempre più importanti.

[@massimorosin9324]

Io non sono ottimista, sono....realista!!!!! Ho i miei CD e me li ascolto in modo direi ottimale. Fino a che le condizioni sono queste NON comprerò più LP. un saluto 👋 a tutti voi.

[@nicolacasino2789]

I CD vengono venduti anche a blocchi. Io ne compro 10 alla volta +o -

[@falgi13]

Ciao Johnny, ti seguo da tempo e apprezzo molto i tuoi video. Vorrei ricollegarmi agli ultimi due, e in special modo a questo sul mercato impazzito, per raccontarti l'ultimo giramento di zebedei: ieri ho ricevuto il nuovo lo di Eddie Vedder, preso in pre-order da Amazon a Marzo, per la modica cifra di 42 € e spicci. Apro la confezione, tolgo il cellophane e vedo intanto che si tratta di un vinile singolo, con un bel booklet, devo dirlo, e con una inner di carta colorata con i colori della copertina, senza lamina antistatica, e infilata a forza nella sleeve, tanto che un angolo è tutto spiegazzato e ho fatto fatica a tirarla fuori. Mi dico: può capitare, ok. Ma un po' più di cura in un prodotto che metti in vendita abbondantemente al doppio del prezzo che dovrebbe essere quello giusto, anche per rispetto verso chi compra, me la aspetterei. Mi chiedo se abbia ancora senso preordinare i dischi su Amazon visto l'andazzo. Grazie. Continua così! Gigi

[@musichi-fibywilliam7269]

Grazie mille

[@rinaldoguida1220]

prezzi linea3 rca ,,,,,, orizzonte....... che erano le versioni economiche venduti a prezzi assurdi, che ne pensate?

[@Mauro_Regali]

Ciao Johnny, anch'io da 51enne appassionato di dischi e del supporto fisico, ultimamente, visti i prezzi dei vinili, compro il CD se proprio non sono fan del gruppo/artista.

[@lorenzotonni2448]

Scusate ma se il collo di bottiglia sta nel numero limitato di impianti di produzione perché nessuno trova conveniente aprirne di nuovi?

[@paolo73]

Penso perché molti di questi macchinari sono ancora quelli di 50 anni fa e investire in macchine nuove sia una spesa non da poco.

[@gilbertomattiello4401]

Ma le classiche Akarma, Contempo Get back, Earmark, Btf, secondo voi come erano?

[@fabiouk6764]

Il vinile é nato nei primi anni cinquanta ed é morto nel 1989, più o meno. Oggi chi pensa di comprare vinile é solo un illuso ma capisco che le illusioni aiutano a vivere anche quando sono solo specchi per le allodole. Policloruro di vinilile non é disponibile e usano pasta vinilica riciclata per riversarci master digitali che nessuno produce più in analogico. Qundi di che collasso stiamo parlando? Della ragion critica di certo non me ne voglia Kant anche perché lui questi deliri non li avrebbe nemmeno immaginati. Comprate comprare e shut up the fuck.

[@alessandrocolferai]

Felice possessore della 1 stampa Japan suona divinamente… Ottima l’esposizione dell’argomento…anche se in alcuni passaggi ho fatto fatica a comprendere

[@stefano.b65stef77]

Ciao Johnny, video molto interessante, concordo sul fatto che non tutte le prime stampe o ristampe analogiche suonino meglio delle ristampe degli ultimi anni. Ho provato ad ascoltare una decina di vinili analogici allo stesso volume, risultati contrastanti, ho un vinile ristampa analogica metà anni 70 di David Crosby " if i could only remember my name" che e' risultata tra le migliori come resa audio, mentre altre analogiche sono mediocri. Ci sono delle ristampe odierne ottime

[@Mario-zv2lo]

Quando ero ragazzo alla vendita da £. 3000 a 5.000 cioè ora € 2,50 circa. Parliamo di 50 anni fa. Grazie per il lavoro che fate e l’informazione che date.

[@marcobo5506]

I denari di quell' epoca nn sn paragonabili ai nostri miseri eurini xkè il potere di acquisto della moneta era diverso e forse maggiore.

[@gammastorta]

Ho trovato la conversazione molto interessante e sinceramente costruttiva. Sulla breve parentesi de Agostini personalmente trovo la collezione hard n heavy di qualità rispetto a tante pubblicazioni da 50 euro che suonano orribilmente

[@manuelzaina9984]

Sentire Guido sembra di ascoltare la voce del grande Gastone Moschin

[@paolotessarini2720]

E' vero !😁

[@ottaviostepan3725]

Ottimo video ❤ Io colleziono un po di tutto dai cd ai vinili Però nessuno parla più delle musicassette?

[@vinilicamente]

Ciao Ottavio. Trovi almeno 3 video a tema su questo canale ;)

[@mariorossi1227]

Video molto interessante

[@morronemat4666]

Si deve puntare sul vintage ?

[@gianlusc]

È un periodo così. Ma andrà meglio. E certamente il disco supererà anche questa.

[@musicardo]

Ascolto questa diretta…in differita. Lo stesso fenomeno è accaduto in fotografia, con il ritorno dell’analogico a pellicola e della fotografia istantanea. Con l’arrivo del digitale si pensava che la pellicola andasse in pensione, e si sono interrotte produzioni storiche . Inoltre sono state dismesse o abbandonate intere aziende, si pensi solo alla nostra Durst. Prezzi dell’usato fotografico alle stelle e crescita dei prezzi del materiale. Finirà? Sicuramente.. ma cosa ci rimarrà di questo revival?

[@morenocasalegno3532]

La cosa sulla tracklist di Innuendo è vera, in diverse edizioni del passato alla fine di All God's People si sentiva per pochissime frazioni di secondo l'inizio di I Can't Live With You, prima che iniziasse These Are The Days Of Our Lives.

[@poppihellas813]

... chiaro che , se fino a qualche tempo fa, mi comperavo anche 2-3 vinili al mese, adesso , con questo aumento spettacolare, rifletto un paio di volte, prima di comprarlo.

[@federicociciarello7388]

Bella riflessione su cui sono d'accordo! Ma ne vorrei aggiungere un'altra: per quanto sia vero tutto sul vinile, ci ricordiamo quando i prezzi dei CD erano arrivati a quelli dei vinili di adesso o quasi, negli anni novanta e duemila anche a 30€ un CD, con meno plastica con meno carta, meno stampe, meno costi di realizzazione. vogliamo parlare dello streaming, del formato digitale , che costa anche oltre un € a brano, ed in quel caso no hai un supporto fisico, l'artista e le case discografiche hanno speso molto meno per produrre quel brano, una volta digitalizzato, non ha costi di stampa su pvc o plastica o nastro, se mi costa 1 cent. ne posso fare miliardi di copie in maniera digitale liquida insomma ed a costi di 1€ o superiore in formato mp3 se va bene ! altro aspetto è che con il solo streaming digitale gli artisti non producono più dischi, LP, al massimo EP, o un singolo per dieci anni in formato remix, acoustic, live, extended ecc. il fatturato del vinile non è mai sceso tanto neanche quando sembrava sparito, ma sopratutto il fatturato della musicassetta non è mai sceso sotto il 14%, perchè in alcuni paesi dell'est ha sempre mantenuto un suo mercato.

[@robertobrandoli4462]

Sicuramente il materiale, ma non dimentichiamo che i prezzi dell'energia impattano tantissimo per mecchine da stampa estremamente "energivore", che vanno tenute ad alta temperatura etc etc....

[@laurap.5804]

Salve posseggo una collezione di circa 50 dischi vinile d musica classica suonati una sola volta perché mio padre usava registrarli in cassetta e metterli via, quindi in ottime condizioni. Tutto Deutche Grammophone. Sapete dirmi a chi potrei rivolgermi per venderli? Grazie Laura

[@mj23legend70]

Bell'approfondimento devo dire. Questione prezzi elevati e materia prima: E' una cosa che ho notato anche sui fumetti. I prezzi salgono (e non da quest'anno ma già da un po') e le motivazioni di cui parlano i vari editori sono le stesse: prezzo della carta, rincari energetici, costi burocratici (che nessuno ci spiega, ma ci dicono "fidatevi, ci sono"). Sui dischi, il fatto che si sia tornati al vinile di prepotenza è anche e soprattutto una moda. I prezzi erano alti anche per i CD e ancora quando c'erano le lire. Possono girarla come vogliono ma i vinili costano cari e nei mercatini ci sono prezzi che a volte sfiorano il ridicolo (e altre volte lo superano senza problemi) perchè sono tornati di moda, punto. Io onestamente a questa cosa del costo e della reperibilità delle materie prime comincio a credere fino a lì. Se aggiungiamo che un negozio di dischi è costretto a un' IVA del 22% mentre un'edicola può venderli spacciandoli per "supplementi" di altre riviste riuscendo a tenerla al 4% si fa presto a capire dove preferiscono fare acquisti le persone. Stà tornando anche la cassetta, ai mercatini sono tornate ad esserci sui banchetti e mi è capitato di vedere anche prezzi oggettivamente altini (15€ per una cassetta di El Diablo dei Litfiba, per esempio), quando solo 5 anni fa non le vedevi più da nessuna parte e quelle che c'erano te le tiravano dietro pur di liberarsene. Torna di moda il vintage e l'analogico ed ecco tornare la cassetta quasi dappertutto.

[@michelezoni9818]

Ciao int confronto su un tema che purtoppo ci concerne sia sul lato prettamente finanziario e come giustamente fai notare sulla qualita sonora. Io prediligo usato fino anni 80/90 Se no nel nuovo vinili da fonti analogiche Blue note classic e Tone Poet, Sam rec. Craft rec. Verve , Impulse, Music on Vinyl Saluti e grazie

[@costantinosatta3512]

ci sono costi altissimi sui materiali poi escono doppi vinili a 180 gr ...ma perche'? ma un sigolo a 120 non costerebbe meno ?

[@alessandrograldi4334]

Normalmente acquisto vinili pre anni 80 come prima scelta, post anni 80 preferisco il CD per motivi di coerenza tecnologica legata al "carattere" del suono, il costo é sempre importante, ho acquistato pochissimi prodotti in vinile "nuovi" ma se certi contenuti non li puoi trovare diversamente li prendi per come li trovi. "Pharaoa Sanders" stampa pregiatissima, alcune collezioni di rare grooves funk e brasil, insomma si cerca sempre di scegliere per il meglio, ma effettivamente la cosa difficile per un inseguitore del bel suono é sapere se la propria scelta si rivela quella giusta prima di aver acquistato.

[@michelezoni9818]

Tra l' altro ho ricominciato a acquistare CD sia per il prezzo..sia per la disponibilta..usati poi prezzi stracciati..ma quanto durera..?!

[@maurizio5951]

Il nastro a bobina a 38 cm sec. è di una qualità eccezionale, che si mangia in insalata tutto il resto: peccato che i registratori a bobine siano macchine molto costose ma chi, come me, ha avuto l'opportunità di sentire anche solo un intermaster della Decca, non lo scorda più.

[@lorymmm]

Ormai non si può andare neanche per mercatini, chiedono cifre folli per dei dischi in condizioni imbarazzanti. Nel frattempo non acquisterò vinili. Si va di musica liquida e arrivederci a quando passerà la moda.

[@Papabude]

Dovresti farti un giro in Germania , Berlino in particolare

[@robertobentivogli2553]

In Olanda ho comprato a dei prezzi assolutamente onesti. Parlo di usato. Sono d'accordo con te.... in Italia per dei dischi usati (in condizioni a volte terribili) chiedono prezzi folli. Assolutamente si. Per riprendere il discorso nuovo..... vedi Amazon stano esagerando

[@asaltydog9347]

Io ormai acquisto solo da Discogs, almeno lì c’è tanta più concorrenza tra venditori e paradossalmente la maggior parte delle volte trovo i prezzi più bassi che nei mercatini…

[@agosteinzscorcu272]

Vorrei sapere cosa pensi delle recenti ristampe dei Verdena acquistabili su Discoteca Laziale anche a 50€ e oltre….

[@vinilicamente]

A quanto ne so dovrebbero arrivare anche su Amazon, a meno che non ci siano stati cambiamenti di programma. Pazienta e segui il mio canale telegram per le info sui preorders

[@agosteinzscorcu272]

@@vinilicamente grazie ma sono a posto con le ristampe del 2015 e le prime stampe di endkadenz 1&2😊

[@simoneschivi1206]

Poi bisogna scindere il collezionista che vuole quel determinato pezzo e l'amatore, che il disco se lo compra per ascoltarlo, come il sottoscritto.

[@ElevateRecordsmetal]

Ma tutti questi ¨si dice che non sia tutto analogico' oppure 'sembra che....' testimonia che neanche l'audiofilo più incallito non se ne accorge.... quindi di che parliamo?

[@paoloferrando4736]

Avete ragione, tra l'altro proprio oggi ho ascoltato anche il video del Sig Lincetto (velut luna).... Lui diceva giustamente seccato che le stamperie sono sopravvissute all'oblio del vinile grazie a "voi".... Che schifo.... Io sono amante del vinile da sempre ma per 50 euro (scusate la volgarità) deve essere il nuovo LP dei led Zeppelin altrimenti non saprei se investire così tanto .... E parlo anche da musicista che fa registrazioni....... Spero di essermi spiegato. Forza e coraggio

[@StefanoBertozzi61]

Non è che il costo dei diritti influisca sul prezzo finale?

[@taddarita75]

Con la crisi economica in atto pur essendo un grande appassionato, non intendo sottostare a certi giochini speculativi. Sopra i 20€ non mi spingo, pur comprendendo le difficoltà delle piccole etichette.

[@fabiofiorinelli4036]

Dei Omr ho Trilogy e Tarkus presi quando ero ancora studente negli anni 90,ora thriller ho ordinato.Sono prodotti particolari ma in economia nessuno ti regala niente,peccato che ci prendano in giro anche se l'audio è spettacolare!!!!!

[@paolo73]

Io sinceramente mi sono riavvicinato al vinile dopo vent'anni di CD e piattaforme di streaming. Compero veramente molto poco rispetto ai collezionisti, dando la precedenza a lavori che ho già in CD , non avendo avuto la possibilità di prenderli per tempo. Comunque da vecchio acquirente di vinile,mi fa un po' sorridere tutto questa moda . Gente che con una fonovaligia comprata su Amazon, si lamenta di vinili che saltano, che gracchiano ecc..... Secondo me tra qualche anno il fenomeno andrà a calare, magari spostandosi su altri supporti come il CD o le musicassette. Magari tra 4 o 5 anni staremo qui a lamentarci dei CD a 30 euro.

[@alessandroranzo9748]

sisi avoja! Gente con puntine in zaffiro da 10 euro + giradischi con altoparlanti da mezzo watt integrati che valutano la qualità della stampa, mi domando cosa mai possano apprezzare di quel vinile. Però alla fine ognuno esercita la passione al livello che vuole, c'è anche da dire questo.

[@MarcusRoma65]

Complimenti, vorrei sapere se hai già trattato , dal punto di vista della qualità, i vinili riprodotti a 45 giri sdoppiando in due il vinile in 33 giri , esempio il cofanettone dei Doors , di cui vi è anche la versione in SACD , saluti 👏👋

[@gabrieleluparello3312]

Mi inserisco per risponderti sul primo dei Doors di questa serie, sentito da un amico. Splendido.

[@vinilicamente]

Se non sbaglio ho parlato del debutto omonimo in un video dedicato agli acquisti, non ricordo quale però. Qualità ottima, così come il rapporto Q/P tenendo conto del contenuto. Non so però se si trovano sempre e che prezzi hanno raggiunto oggi. All'uscita costavano tra i 40 e 50€.

[@alessiodom]

Nel video del 21 apr 2021 ti ho messo un pollice basso (l'unico) e cavolo che commento che avevo piazzato 🤣 Ci fregano sempre va! (o ci provano)

[@AndreaPaolini]

due anni fa acquistai il CD di un giovane cantautore italiano. Aperto fatto autografare e poi ascoltato... sopra era incisa la "Carmina Burata" (CD Originale AMAZON). Ora penso quante copie avranno sbagliate? Non cè un controllo?

[@elisar1980]

Purtroppo non ho potuto seguire la live. A proposito dei resi, mi chiedo se siano connessi con certi sold out dichiarati, ma non effettivi. Mi spiego: ultimamente ho notato che spesso una casa discografica o un artista annunciano ai fan che il disco (magari ed. limitata a 500 copie) è andato esaurito, e che quindi stanno mettendo in cantiere una nuova edizione (magari cambiando il colore o la copertina); però poi mi faccio un giro sui siti di e-commerce, come Amazon o IBS e vedo che il disco "esaurito" è regolarmente ancora in vendita. Ma dunque dichiarano il sold out solo perché hanno svuotato il magazzino rifornendo Amazon, anche se poi quest'ultimo non ha venduto i dischi? 🤔

[@emiliobettinazzi346]

Il problema, allargando il concetto di partenza, riguarda in generale il caro vita, il caro bollette ed i conseguenti rincari su tutta la fiiera, alimentare e non. Chi non ha problemi andrà avanti come se nulla fosse, il resto del mondo taglierà i costi in attesa di tempi migliori. Quando ero giovane, con pochi soldi in tasca, avevo un budget limitatissimo, e quindi gli acquisti fatti all'epoca, complice il fatto che non potevo permettermi di sbagliare, sono stati quasi tutti azzeccati anche a distanza di anni. Semplicemente credo che bisognerà imparare a scegliere e a rinunciare il più delle volte. Amaro, ma è così

[@valtervernier6812]

Buon giorno pagare una ristampa oggi 10 euro é già troppo con quella schifezza di qualità sonora che li stampano sicuramente c'e anche della roba buona ma a che prezzi bisognerebbe far meno di comprarli saluti buona giornata

[@andrealupino219]

Mi reco spesso nell'unico negozio di dischi ormai rimasto nella mia città e ho smesso di contare le volte in cui qualcuno entra intenzionato ad acquistare una novità in vinile, poi quando il titolare dice il prezzo ecco il cliente che ripiega in "no, vabbè allora dammi il CD". L'ultima volta è capitata con l'ultimo disco dei Tre allegri ragazzi morti in cui il vinile costava IL DOPPIO del CD. Da acquirente posso capire alla grande. Ormai la musica è un bene di lusso a tutti gli effetti e ormai faccio su Discogs il 90% dei miei acquisti. L'alternativa altrimenti è smettere di pagare luce e gas!!!!

[@lorenzopinto7948]

Personalmente, possiedo una discreta collezione di circa 1500 pezzi tra 45 e 33 giri, tutti prodotti vintage dell'epoca storica del vinile, ovvero fino ai primi anni '90, e MAI comprerei un vinile di musica successiva prodotto semplicemente per la moda del revival dopo quel periodo. Al massimo ho acquistato negli ultimi anni qualche ristampa in vinile di grammatura pesante dei Pink Floyd, perché di qualità veramente eccelsa. Chi si vuole comprare musica contemporanea in vinile, se la paghi, se gli va. Ed è giusto che, essendo oggi quasi sempre un prodotto di puro marketing, sia soggetto a speculazione e costi tanto. Non capisco i folli che speravano per pura nostalgia in un ritorno di massa di un supporto così desueto, paradossale ed antieconomico, e magari pure a prezzi popolari. La nostalgia è nostalgia, ed appartiene alla musica del passato.

[@poppihellas813]

.... cosa giustifica il fatto che il nuovo album dei Black Keys l'ho comperato a 18€ nuovo ed il nuovo Arcade Fire ( vinile singolo ), costa quasi il doppio ? Se si tratta della confezione, personalmente, preferisco confezioni meno "lussuose" e prezzi più accessibili, perché , io compro soprattutto il supporto musicale

[@CyPk2077]

Però la distorsione è che al raddoppio dei costi di produzione non può coincidere un raddoppio dei ricarichi.

[@giovannidebenedetto2608]

Colleziono dischi da 14 anni e questa è la prima volta in cui mi rifiuto di comprare dischi nuovi, eccezion fatta alle produzioni che non fanno speculazione e vendono i dischi a prezzi equi, come le ristampe dei dischi di Alva Noto e Sakamoto se comprati dal sito dell’etichetta.

[@gilbertomattiello4401]

Ma vi sono anche personaggi che, appena esce o deve uscire qualche edizione limitata, numerata, ect, fa razzia, per poi rivenderli magari su Ebay a prezzi quasi raddoppiati.

[@vinilicamente]

Esattamente! Ne abbiamo parlato qui 👉 kzbin.info/www/bejne/d6faaKyGhJmpgpo

[@mamuele79]

il fenomeno vinile e' ormai simile alle scarpe da tennis. Tirano fuori stampe/ristampe col contagocce e in edizioni smepre diverse e tutte limitate questo crea frenesia e alimenta il proprio mercato ed il mercato dei re-seller. Questo ottobre usciranno dopo anni le Jordan 1 con i colori dei Chicago, a quanto pare tiratura limitata 100k pezzi, Verranno vendute in pochi decimi di secondo. Dove c'e' frenesia si fanno sempre cattivi affari

[@nicolacasino2789]

Prime stampe seconde terze, basta che suoni bene, per il resto l'importante è la musica.

[@taddarita75]

Conosco tantissimi "appassionati" che comprano vinile e lo lasciano sigillato perché poi ascoltano in streaming. Per me non ha senso.

[@supercesare7297]

il suono del vinile.....é pazzesco

[@stefanoburatti8916]

E'giusto cosi'! A tutto c e' un limite! A questo punto w il cd

[@SladoneDj]

Io ormai da anni perdo ore a comparare prezzi tra un sito e l'altro, ovviamente quando posso prendo dai pochi venditori fisici rimasti...

[@marcobravi2639]

Ho preso ieri una piastra Nakamichi, vi ho registrato il 24bit dal Marantz sa-12 se, venuta talmente bene che non si riconosce il file dalla cassetta. Rimasto sbalordito. A questo punto hanno abbandonato questa tecnologia per evidenti problemi di business.

[@hiroshi976]

Il problema non sono le Major! Siamo noi! Ho 2 o 3 preorder già pagati, con una media di 45euro cadauno. Secondo voi come potrebbero mai abbassare i prezzi se comunque riescono a piazzare i "prodotti" (per loro è commercio) ancora prima di averli realizzati, al prezzo che vogliono? Fin quando ci faremo abbagliare da sigle tipo omr, Aaa ecc, non cambierà nulla! La regola è, se il fatturato c'è, perché cambiare?!

[@vitoariniello4236]

ragazzi il discorso e semplice quando ce richiesta i prezzi aumentano sempre ce sia vinile o qalsiasi altra cosa......

[@costantinobormioli]

Da ascoltare sul Mofi gate, con attenzione, il punto di vista di Lincetto, che affronta con piglio da addetto ai lavori tutta la problematica.

[@paolocatullo8911]

Sento sempre dire che le macchine che stampano i vinili sono poche e hanno la fila delle grandi etichette discografiche con gli ordini. Ma qualcuno sta correndo ai ripari investendo denaro per costruire nuove macchine di stampaggio vinili in Italia-Europa? Grazie e complimenti per il servizio molto utile.

[@Pierino6969]

No

[@eliogambolo794]

No, perché questo fenomeno è una moda passeggera, i prezzi alti sono necessari anche per calmierare la domanda… non si può investire per qualcosa che sappiamo essere un fenomeno passeggero Gli appassionati veri, quelli che resistono negli anni, sono un numero limitato ed è su queste tirature che ha senso creare un business plan Se avessi una stamperia non rischierei per produrre di più oggi per poi non avere numeri sufficienti domani

[@cucu4170]

Se sei anche un collezionista cerchi spesso l'originale prima stampa , se sei solo un ascoltatore magari ti adegui e compri anche ristampe , basta che siano fatte bene.

[@taddarita75]

Ho provato le collane della De Agostini, devo dire che sono fatte bene e costano 18€ a copia.

[@record_of_the_day]

Ci sono ancora due cancri che andrebbero curati; ristampe (ma anche prime stampe) solo vinile senza lyrics sheet; e bollino siae appiccicato sul retro copertina (e non sul cellophane) impossibile da togliere senza rovinare il retro copertina, che risulta già rovinato dal bollino stesso.

[@dxmat]

Avete presente a che grado di usura per stress meccanico/termico viene sottoposto un nastro master, magari vecchio di 30-40 anni, che scorre sotto le testine a 38 cm al secondo (o peggio ancora a 76 cm/secondo)? Digitalizzare il master, se non altro per preservare l'integrità dei nastri originali, è semplice buon senso.

[@andreaboi8566]

Esattamente, è la prima cosa che ho pensato quando è saltata fuori la notizia sui vinili MFSL. Oltre al fatto che questo permette di ristampare i vinili quante volte si vuole senza rifare tutto il processo. Il DSD poi è la cosa più vicina al nastro originale oggi esistente, impulse response identico.

[@maurolucchesi]

Ok ma devi dirlo all'acquirente che spende 125 euro per un LP. E invece questi non solo non dichiarano il passaggio digitale nella documentazione tecnica allegata ai loro LP ma hanno anche cercato di eludere le domande scomode degli audiofili finché non sono stati messi con le spalle al muro. Sulla recente ristampa di Ziggy Stardust c'è scritto che il master originale è stato digitalizzato, sull'obi in primo piano bello grande e infatti la paghi 32 euro. Poi sicuramente a Mo-Fi saranno più bravi, il file digitale sarà migliore e la confezione più lussuosa però cavolo...

[@paolotessarini2720]

Io sul Mo-Fi avevo sempre avuto dubbi, ora ne ho altri. per esempio dato che digitalizzano tutto siamo sicuro che non applichino qualche "ritocchino" migliorativo alle loro registrazioni digitali? (a me non frega nulla, io sono un fan dell'equalizzazione) 😁

[@federico1888]

Certo che lo fanno, ma questo è un passaggio fondamentale in fase di Mastering

[@albertoarmida8424]

Un appunto sul finale (condivido al 100% quanto detto prima). La frase "Anche il software, che dovrebbe essere la cosa più accessibile di tutti" non ha proprio senso. Da ingegnere informatico mi sento di dire che il sillogismo "software = gratis o quasi" (perché il sotteso era questo) deve andare a sparire ed ha fatto sinora solo dei grandissimi danni. Creare un buon software di livello costa, e TANTO. Richiede professionalità molto molto elevate, costi di produzione altissimi tra analisi, sviluppo, testing e soprattutto il supporto post-vendita.

[@napomania]

ti ho messo like solo perchè hai nominato Arca di Noe' e Battiato. bellissimo video complimenti

[@vinilicamente]

grazie Silvio, ho parlato più approfonditamente de "L'arca di Noè" e della recente ristampa in questo video, che ti consiglio di gustarti appena hai tempo 👉 kzbin.info/www/bejne/kIW7haR4ociklac

[@francescobarsacchi6974]

Ricominciato a comprare vinili da poco, e testato 3 piatti....ma un po' per i prezzi alti dei vinili, un po' per la variabilità nella qualità di ciò che si compra in vinile, ho smesso subito, dopo circa 20 dischi. Son tornato al digitale, e ad investire li

[@massimorosin9324]

Per quanto mi riguarda ho terminato di acquistare lp, troppa speculazione. Ho qualche centinaio di cd e un direi ottimo sistema di lettura digitale. Oltretutto l analogico è destinato a deteriorarsi. Comunque viva la musica e la alta fedeltà! Un saluto a tutti!

[@massimojulita8954]

Amo il vinile...che tristezza con ste bordate di prezzi...poi ci lamentiamo che scaricano tutto in digitale.....