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Questi piccoli di volpe hanno vissuto con la loro madre solo per pochi giorni; nessuno sa cosa sia successo di preciso, ma l’ipotesi più plausibile è che sia accaduto qualcosa alla madre, forse illegalmente uccisa o un qualche incidente che non le ha più permesso di tornare dai suoi piccoli.
Fortunatamente i nostri volontari della sez. LAC Piemonte, chiamati da una persona che sentiva guaire in una zona dove passeggiava, li hanno trovati e si sono presi cura di loro. Curati, cresciuti con l'attenzione necessaria per non imprintarli, sono tornati finalmente liberi!
La volpe - caccia e bracconaggio:
Stupendo animale, la volpe è un animale perseguitato. Oltre ad essere specie cacciabile nel corso di tutta la stagione venatoria, se ne autorizza l' abbattimento anche in piani provinciali di "contenimento" della specie, che prevedono estensioni sia temporali che spaziali. Ne consegue che le volpi possono essere uccise durante tutto il corso dell’anno ed anche nelle zone dove normalmente la caccia è vietata.
Particolare efferatezza caratterizza la caccia in tana, dove cani di piccola taglia appositamente addestrati, vengono fatti entrare dai cacciatori nelle tane allo scopo di far uscire adulti e cuccioli che diventano bersagli dei cacciatori. Molto spesso, però, gli stessi cani ingaggiano scontri furibondi con i cuccioli e con le madri intente a proteggerli. Con il risultato che le volpi, sia cuccioli che adulti, vengono sbranate, mentre i cani riportano spesso gravi ferite. Se i cuccioli di volpe vengono risparmiati dai cani, sono privati delle indispensabili cure parentali e destinati ad una lenta morte per inedia.
Questa pratica venatoria non è molto pubblicizzata ma è praticata LEGALMENTE e da anni LAC si batte perchè venga abolita.
Tutto ciò accade perché in alcuni casi le volpi possono predare capi di “fauna di interesse venatorio”, liberata sul territorio mediante i programmi di ripopolamento degli ATC (ambiti territoriali di caccia).
La volpe è onnivora, opportunista (adatta la sua alimentazione a seconda delle disponibilità) ed è anche necrofaga: Significa che consuma biomassa in decomposizione, esemplari uccisi o feriti e anche morti per cause naturali. Svolge quindi un ruolo molto importante nell’ecosistema, poiché lo mantiene libero dalle materie tossiche che appaiono con la decomposizione.
La sua dieta è costituita prevalentemente da mammiferi di piccole e medie dimensioni (generalmente arvicole, topi selvatici, ratti, nutrie, piccoli di cinghiale, ecc., oppure conigli selvatici e lepre), vegetali (soprattutto frutta matura) e insetti (principalmente coleotteri e ortotteri); meno frequentemente uccelli (fagiani, galline, anatre, passeriformi, ecc.), anfibi e rettili, rifiuti e carogne come su riportato. Inoltre la sua predazione su topi, arvicole e insetti è di beneficio per l’agricoltura. Oltre a questo è un predatore naturale di animali che l’uomo ha classificato con il discutibile termine di ”nocivo”.
Non di rado accade che sia l’unico predatore abbastanza diffuso sul territorio e quindi animale in grado di mantenere in equilibrio la presenza di altre specie, ma diventa bersaglio dei fucili, per tutto il corso dell’anno, al solo scopo di limitare le perdite di fauna "di interesse venatorio".
La caccia, in ogni forma, VA ABOLITA!
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LAC - Lega per l'Abolizione della Caccia
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