Noir Comics Zakimort n 1
23:04
21 сағат бұрын
Maschera Nera  Ristampa Riflessioni
15:22
Grandi Autori Disney:  Carl Barks
19:48
Ivanhoe Comics  2/2
32:07
Ай бұрын
Ivanhoe Introduzione  1/2
9:58
Ай бұрын
Il Noir nel Fotoromanzo
26:35
Ай бұрын
Mister No  n 100
21:39
2 ай бұрын
Il Comandante Mark n 100
22:37
2 ай бұрын
Julia   n 100
29:31
2 ай бұрын
Martin Mystere  n 100
26:51
3 ай бұрын
Piccolo Ranger  n 100
23:00
3 ай бұрын
Legs Weaver  n 100  Agente Alfa
24:53
Nathan Never  n 100
25:02
4 ай бұрын
Dylan Dog  n 100  2/2  Comics
30:22
4 ай бұрын
Dylan Dog  n 100  1/2  Introduzione
11:25
Zagor  n 151 (100)
22:19
5 ай бұрын
Tex  n. 100
23:33
5 ай бұрын
Lucky Luke  n.1
15:59
6 ай бұрын
Marvel Comics    Silver Surfer
18:12
6 ай бұрын
Capitan Miki  2     2/2
28:46
7 ай бұрын
Capitan Miki  2   1/2
23:21
7 ай бұрын
Ken Parker n 41
27:45
7 ай бұрын
Storia del West  n 1
22:06
7 ай бұрын
Zagor  Frida Lang  2/2
32:29
8 ай бұрын
Zagor Frida Lang 1/2
28:56
8 ай бұрын
Tex Speciale n  1
28:45
8 ай бұрын
Julia  L'Incontro tra due Classici
28:27
Alan Ford    n1   2/2
21:07
9 ай бұрын
Alan Ford  Introduzione 1/2
14:55
9 ай бұрын
Пікірлер
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 17 сағат бұрын
Però è davvero un peccato non aver dedicato un approfondimento all’intera saga.Non è necessario mostrare sempre tutto pagina per pagina; è possibile anche offrire singoli episodi o frasi. Diventa anche un modo per rendere più invitante il “piatto” che si presenta. Io sono,infatti, convinto che questa saga prometta molto,ma non posso dare un giudizio su una storia “incompiuta”. Per il resto,mi ritrovo perfettamente in tutto quanto è stato opportunamente sottolineato: le analogie con Tolkien,la percezione di avere un destino alla quale si è chiamati (cosa, oggi, per nulla scontata, specie per i giovani, ai quali Dragonero credo sia principalmente rivolto). Di mio,aggiungo solo la memoria dei morti che viene sottolineata nel dialogo al cimitero degli elfi, una memoria che nemmeno noi dovremmo mai perdere perché, come viene sottolineato nel fumetto, i nostri morti sono più vivi e più vicini di quanto non si creda, anche se spesso ce ne dimentichiamo. E poi, il cambiamento del nome del protagonista a sottolinearne il cambiamento di vita. Temi messi sul “piatto” che richiamano molto la religione e la cultura ebraica (la memoria dei morti, l’importanza del nome), ma anche quella cristiana. Forse ciò è dovuto al fatto che Enoch è ebreo. L’unica cosa che, secondo me, “stona” nella sceneggiatura (ma anche questo è stato sottolineato nel video) è l’intreccio a volte un po’ caotico di una pluralità di eventi, flash back e personaggi. Onestamente, questo è il peggior numero uno fra i fumetti che ho mai sentito raccontare in vita mia. Ma anche qui, probabilmente, c’è una spiegazione: in realtà questo numero uno non è… un numero uno. Penso, pertanto, che chi vuole accostarsi decisamente a Dragonero non debba partire da questo numero uno, ma dai romanzi che lo precedono.
@rosariom.5368
@rosariom.5368 22 сағат бұрын
Buongiorno a lei Frank grazie per questo video ci sono all’interno disegni molto belli
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 14 сағат бұрын
Ciao Rosario, concordo con te disegni eccellenti!
@mattyTP
@mattyTP Күн бұрын
Avrà mai un grande valore il numero 1?
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 17 сағат бұрын
Di questo albo temo di no, perchè non è propriamente un numero uno, essendo stato preceduto dal romanzo a fumetti. Inoltre, la storia finisce al numero 4.
@mattyTP
@mattyTP 17 сағат бұрын
@@andreagianelli5273 Si lo sapevo... peccato lo stesso
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 16 сағат бұрын
@@mattyTP Condivido in pieno.
@stefanochierici923
@stefanochierici923 Күн бұрын
Grande Frank!
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 14 сағат бұрын
Grazie a te Stefano
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 7 күн бұрын
D’accordo su tutto quanto detto.Di mio aggiungo qualche “però”. Come diceva,credo, l’ex ct Massimiliano Allegri, però “esistono le categorie” e non solo nel calcio. E’ davvero possibile mettere sullo stesso piano Zakimort che si vendica degli assassini del padre con Satanik, che fa strage della sua famiglia? Zakimort può vantare sceneggiatori e disegnatori del calibro di Max Bunker e di Magnus? Evidentemente no, così come non si può mettere Zakimort sullo stesso piano di Diabolik dal quale,come si dice nel video, ha tratto ben più che una semplice ispirazione. Addirittura, per me Satanik supera perfino Diabolik, che resta nella “serie A” dei fumetti noir più per aver aperto un ciclo che non per altro, ma la vera “serie A” restano i personaggi di Satanik e di Kriminal, con Satanik per me addirittura in testa,perché Diabolik non ha avuto la stessa carica “sovversiva”,ed è rimasto un eroe nero un po’ troppo “patinato” e “imborghesito” rispetto ai due capolavori di Bunker e Magnus. Poi viene,appunto, l’altra sottocategoria, della quale Zakimort certamente primeggia (è sicuramente tra le più longeve, se non addirittura la più longeva) accanto a personaggi come Samantha o Kristine la Superdonna. Nemmeno a livello di personalità Zakimort regge quella di Satanik. Come giustamente sottolineato nel video, il momento chiave è alla fine della storia, quando la donna, dopo essersi vendicata, decide di combattere il male in ogni sua forma, pur con metodi non proprio, diciamo, all’insegna della legalità: ciò ha amputato, a mio modo di vedere, la possibilità di un approfondito scavo psicologico della protagonista di fatto in parte “ridotta” a uno Zorro o a un Batman mascherato. La sua dualità è vissuta senza particolari complessi, anzi, è addirittura ben pianificata: sa distinguere chiaramente il bene dal male. Vive, inoltre, una vita sociale senza troppi problemi. Dopodiché, nulla di più. Satanik, alla quale in parte, oltre a Diabolik, si rifà cercando di inserirsi nel fumetto noir al femminile (la protagonista di Bunker è uscita prima, nel dicembre 1964), ha una personalità molto più complessa e profonda: vive la sua mutazione in modo molto più sofferto e problematico, è spesso travolta dagli eventi, non ha e non può avere una vita sociale, legata a una perenne precarietà esistenziale oltre che identitaria. Proprio il particolare vissuto di Satanik può portare, come me, perfino a empatizzare con lei nonostante la sua diabolicità. Una complessità di temi, problematiche, sfaccettature, perfino insegnamenti tali da meritare, ne sono sicuro, almeno una recensione su questo canale. Niente di tutto ciò si può trovare in Zakimort. Per questo suggerirei a chi vuole buttarsi nella lettura dei fumetti noir di leggere prima Zakimort, e poi Satanik; se facesse il contrario non credo riuscirebbe ad apprezzare Zakimort, forse nemmeno in quegli elementi pur meritevoli e ben valorizzabili che sono stati opportunamente messi in rilievo nel video. Se, invece, si vive un periodo di “spending review”, sconsiglierei Zakimort ed esorterei a puntare le poche “fiches” a disposizione su Satanik. Zakimort è un fumetto certamente di qualità, ma molto al di sotto dei suoi "genitori putativi" Diabolik e, soprattutto, Satanik.
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 Күн бұрын
Interessante il tuo commento Andrea nel confronto delle due case editrici !
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 Күн бұрын
@@ceraunavoltailclassico1180 Ho semplicemente fatto la stessa centratura sul finale dell'episodio. Ci sono altri aspetti per me meritevoli di ampio approfondimento. Speriamo che qualcun altro se ne faccia carico.
@agenziaalfa2678
@agenziaalfa2678 9 күн бұрын
Gran bel personaggio, anche se le storie sono invecchiate un po' male. Mi piacerebbe una ristampa come si deve, ma la vedo difficile.
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 8 күн бұрын
Ciao, complimenti per il tuo canale offre sempre spunti originali soprattutto su Nathan. Su Zakimort concordo con te; un personaggio particolare. Speriamo in una ristampa anastatica ma anch'io per ora ho sensazioni non positive! Ciao!
@agenziaalfa2678
@agenziaalfa2678 8 күн бұрын
@@ceraunavoltailclassico1180 Contavo sulla ristampa Cosmo ma è durata solo 5 numeri, casa editrice ormai inaffidabile, apre le collane e le chiude in un battito di ciglia.
@rosariom.5368
@rosariom.5368 9 күн бұрын
Buonasera Frank grazie per questo video devo essere sincero non conosco il personaggio ma è molto interessante
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 8 күн бұрын
Ciao Rosario, se hai modo ti considero di leggere qualche episodio!
@rosariom.5368
@rosariom.5368 8 күн бұрын
@@ceraunavoltailclassico1180 Grazie mille per il suggerimento appena lo trovo in edicola
@giacomo6129
@giacomo6129 9 күн бұрын
Ottimo video. Personaggio da me non conosciuto prima. Grazie mille 😊
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 8 күн бұрын
Ciao Giacomo grazie per il tuo commento. Zakimort fumetto interessante. Se hai tempo ti considero di recuperare qualche albo ai mercatini. Ciao!
@giacomo6129
@giacomo6129 8 күн бұрын
@@ceraunavoltailclassico1180 se riesco con piacere. Oppure prendo quello cosmo. Grazie ancora
@Roy000000000
@Roy000000000 9 күн бұрын
👍👍👍👍
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 8 күн бұрын
Roy grazie per il tuo giudizio!
@MaurizioPrimiterra
@MaurizioPrimiterra 11 күн бұрын
Nel sesto numero della collana,il numero delle pagine é risalito a 112.
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 Күн бұрын
Grazie dell'aggiornamento anche se ora è tornato a 96 pagine. Ciao Maurizio!
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 15 күн бұрын
Concordo totalmente con quanto detto nel video dalla prima all'ultima parola. La contestualizzazione è perfetta. Giustissima e molto opportuna anche la puntualizzazione sull’imprescindibilità di conoscere Maschera Nera per capire le successive evoluzioni dei personaggi di Max Bunker,in riferimento soprattutto ad Alan Ford, col quale forse Maschera Nera ha diversi punti in comune. Già in Maschera Nera,infatti, compaiono alcuni temi che differenziano fortemente il personaggio dai suoi contemporanei eroi mascherati e che costituiranno le caratterizzazioni e il pensiero dello storico sceneggiatore,che contribuiranno a una svolta epocale nella storia del fumetto italiano. Maschera Nera, ad esempio, non è affatto un eroe senza macchia e senza paura. E’ cinico e carrierista. Il suo cinismo emerge subito nei primi dialoghi mostrati nel video in occasione dell’assassinio del padre di Wilma Morrison: “Ed ora chi lo dice alla signorina?”,chiede la serva di casa all’avvocato Rowandt; lui risponde: “Nessuno! Lo ha scoperto da sola”; e quando un altro inserviente gli chiede: “Come lo avrà saputo” che era morto?, lui risponde: “Dal referto medico che testimonia il decesso della vittima”. Non una parola di compassione,anzi, quasi dell’ironia nella tragedia appena avvenuta. Poi il carrierismo. Rowandt antepone alla necessità di fare giustizia la sua carriera; solo per questo diventa Maschera Nera: per fare giustizia in incognito in modo da non compromettere la sua carriera di avvocato. Questo eroe con “qualche macchia e un po’ di paura” anticipa quel totale rovesciamento di ruoli che Bunker opererà con i primi due suoi personaggi davvero storici che usciranno di lì a un paio d’anni: Kriminal e Satanik. L’eroe, più ancora che nel “patinato” Diabolik, diventa il cattivo, mentre l’antieroe è il buono (il poliziotto che vuole incastrare i delinquenti). Cinismo e violenza esploderanno e contraddistingueranno gli eroi “bunkeriani”: Bunker pagherà dazio guadagnandosi, però, i veri “galloni” di rivoluzionario del fumetto italiano a suon di procedure giudiziarie e tentativi di censura. Totalmente d’accordo sull’improponibilità, oggi, di questo personaggio (con l’augurio di non essere criticato come in un paio di occasioni lo sono stato io da alcuni che, però, rispondono senza leggere quello che scrivo) che, però, segna indelebilmente, e forse più che ogni altro eroe mascherato, la storia del nostro fumetto. Completamente solidale anche sulla critica al prezzo e al prodotto. Mettendomi nei panni dei lettori, mi verrebbe da dire: una rapina a mano (dis)armata! E di fronte a un taglio così drastico di pagine, ma sempre allo stesso prezzo, il colore, dal mio punto di vista, non fa granché differenza. Mettendomi, invece, nei panni delle aziende del fumetto, credo che sia una (discutibile) tattica praticata per cercare quantomeno di tamponare le perdite di un mercato sempre più in crisi. A questo proposito, penso non sia male dedicare un video proprio alla crisi del mercato fumettistico, magari cercando di evidenziarne le cause, reperire dati oggettivi sulle vendite e/o intervistando qualche esperto e competente del settore, per avere un’analisi precisa sulla situazione, osservare quali strategie vengono messe in campo per affrontarla e se hanno o meno successo o prospettive di successo, valutare proposte e/o interventi potenzialmente innovativi. Credo che, come evidenziato in questo video su questa decisione di ristampa, potremmo veramente sentirne ancora delle belle! Attendiamo, infine, la classifica provvisoria dei nostri voti ai “centenari” presentati con, magari, un timing entro il quale chi desidera possa esprimere il suo voto per poi incoronare, finalmente, il fumetto “vincitore”.
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 12 күн бұрын
Ciao Andrea interessante il tuo commento sulla contrapposizione della figura Avvocato/Maschera Nera. Originale la tua esposizione mettendoti nei panni dell'azienda. Per la cronaca questa settimana Maschera Nera è ritornato ad una foliazione di 112 pagine (n 1 126 pag, n 3 112 pag, n 5 96 pag e n 6 112 pag).
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 12 күн бұрын
@@ceraunavoltailclassico1180 Il problema dei prezzi e della crisi del mercato, però, rimane, e andrebbe analizzato e approfondito.
@rosariom.5368
@rosariom.5368 15 күн бұрын
Mi perdoni ancora un domanda farà un video su gli ultimi albi mensili di Tex copertine di C.Villa le nuovissime tavole disegnate dal Maestro Ticci?
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 12 күн бұрын
Ciao Rosario, no non riesco. ho letto l'ultimo episodio di Nizzi. Episodio interessante con il suo classico tema del complotto, con un finale sbrigativo.
@rosariom.5368
@rosariom.5368 12 күн бұрын
@@ceraunavoltailclassico1180 grazie mille
@rosariom.5368
@rosariom.5368 15 күн бұрын
Buongiorno Frank conosco poco questo personaggio anche quando ero ragazzo anni 80 sarebbe bello vederlo formato grande a colori tipo Capitan Mark per darli ancora più valore
@lenuvoledianakyn4244
@lenuvoledianakyn4244 16 күн бұрын
Bravo Frank, sempre preciso e con riflessioni condivisibili
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 16 күн бұрын
Grazie Gio del tuo attento commento!
@agenziaalfa2678
@agenziaalfa2678 16 күн бұрын
Molto interessanti le tue considerazioni a tutto tondo. Credo che queste edizioni siano un ottimo modo per recuperare testate storiche a prezzo modico, peraltro spesso accompagnate da redazionali interessanti. Detto questo, le valuto positivamente ai fini di una "ricerca storica" da contestualizzare nel periodo di uscita, penso che sia impensabile leggere oggi questi fumetti al solo scopo di intrattenimento. E' una testata troppo acerba e, a differenza di altre, ai nostri tempi è difficile digerirla.
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 16 күн бұрын
Ciao , concordo con te su quanto hai detto. Forse Siamo davanti ad una testata che ha fatto la storia del fumetto italiano di allora. Peccato non averla creata a colori. Ciao!
@rosariom.5368
@rosariom.5368 16 күн бұрын
Buonasera a lei sto seguendo questo nuovo video un saluto da Rosario da Soccavo NAPOLI
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 16 күн бұрын
Ciao Rosario, grazie per il tuo commento e se hai piacere dimmi cosa ne pensi di Maschera Nera e quale è il tuo giudizio su questa ristampa. Ciao!
@AngusJones007
@AngusJones007 18 күн бұрын
Mi piasch Jonathan Steele.
@ABDARAHMAN829
@ABDARAHMAN829 20 күн бұрын
اناجازارى❤❤❤❤❤❤❤❤❤
@ABDARAHMAN829
@ABDARAHMAN829 20 күн бұрын
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤شكرنانتخوي❤❤❤❤❤❤
@ABDARAHMAN829
@ABDARAHMAN829 20 күн бұрын
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
@lenuvoledianakyn4244
@lenuvoledianakyn4244 20 күн бұрын
Bravo Frank! Ho fatto bene a lasciarti l'unica copia rimasta😂
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 16 күн бұрын
Ciao Gio, grazie a te!
@rosariom.5368
@rosariom.5368 24 күн бұрын
Grazie Franz! Amo da sempre i personaggi della Walt Disney buon fine settimana a lei video molto interessanti
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 22 күн бұрын
Cia Rosario, sono contento che ti interessi anche della Disney!
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 24 күн бұрын
Zio Paperone,come si può vedere in questa paradigmatica storia, è,in parte,la personificazione di Walt Disney,almeno per quanto riguarda il cosiddetto “sogno americano”. Anche Disney incominciò senza un soldo,vivendo in un sottoscala e poi arricchitosi grazie alla sua creatività. La spese scrivendo storie edificanti per bambini. L’industria che ne ereditò il marchio, poi, lo tradì: la Disney S.p.A. ha deciso di rivolgersi agli adulti propagandando tutt’altri contenuti, dall’ideologia gender al mondo LGTBQ+, dall’animalismo all’ecologismo ecc... Per la proprietà transitiva, zio Paperone,oltre che di Disney, è anche l’incarnazione del tipico personaggio storico di cultura americana: nato da una famiglia scozzese poverissima (lavorò come lustrascarpe all’età di 10 anni!), emigrò dalla Scozia negli States in cerca di fortuna e di oro nel Klondike perché l’unico modo per sopravvivere è quello di arricchirsi. Successo e ricchezza sono capisaldi della cultura di matrice calvinista americana, molto lontana dalla nostra, che è cristiano-cattolica. Infatti, ciò che contraddistingue il personaggio è la totale dedizione al lavoro e ai soldi con una mentalità totalmente individualista che spicca, in modo particolare, nella sua proverbiale avarizia e nel disprezzo verso i poveri (che, per i calvinisti, sono tali in quanto predestinati da Dio all’inferno, quindi, per loro, giustamente da disprezzare). Nemmeno per il nipote Paperino ha un occhio di riguardo! A me personalmente non è, tuttavia, totalmente antipatico. Se queste sue caratteristiche non mi portano a empatizzare con lui, ci sono degli aspetti nella sua persona per i quali l’ho sempre ammirato e che mi portano a spezzare una lancia a suo favore: il coraggio, la fiducia in sé stesso e, soprattutto, l’onestà. Di tutto si può dire (e l’ho detto) su Paperon de Paperoni meno che non si sia arricchito in modo onesto. Ai suoi nipotini ha sempre insegnato una vita all’insegna di una moralità cristallina (e lo si vede nell’episodio quando rinuncia a rubare la pietra filosofale pensando, invece, di “comprarla” attraverso un regolare contratto di concessione governativa). Zio Paperone, insomma, non si è lasciato traviare dall’ideologia capitalista del profitto a tutti i costi. Ma c’è un’altra qualità che riconosco volentieri al personaggio: la sua innata curiosità. Senza curiosità e desiderio (con buona pace di induisti e buddhisti) l’uomo lentamente muore. Zio Paperone, pur anziano, è un papero pieno di vita: la sua curiosità e il suo desiderio, oltre che la sua determinazione, lo porteranno a viaggiare per il mondo intero alla ricerca dei più leggendari tesori. Abbiamo visto in quante città si è recato solamente in questa storia! Certo, l’uomo non può trovare pieno soddisfacimento solamente nei beni materiali (a che serve arricchirsi se poi quanto si è accumulato lo si dovrà lasciare su questa terra?), ma perché non vedere in zio Paperone proprio in virtù delle qualità alle quali ho accennato (e che sono state ben sottolineate nella storia che ci è stata proposta) anche un simbolo di questa ricerca tipica dell’uomo di un bene che lo soddisfi pienamente? Giro la domanda a tutti coloro che vorranno rispondere (possibilmente in lingua italiana, grazie!). (P.S.: ma i risultati dei nostri voti ai “centenari” della Bonelli?)
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 22 күн бұрын
Ciao Andrea, interessante il tuo commento sul modello storico di cultura americana. Per i voti attendo che qualcuno dia dei voti a Mister No
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 22 күн бұрын
@@ceraunavoltailclassico1180 Per me, nel video di chiusura vacanziera non sarebbe male dare i risultati provvisori, sottolineando che le votazioni sono ancora aperte e incoraggiando gli iscritti a votare. Perfino il tempo vacanziero potrebbe essere sufficiente per ribaltare le classifiche.
@sebastianomasutti2985
@sebastianomasutti2985 25 күн бұрын
Artista Leggendario.
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 22 күн бұрын
Seba concordo completamente con te!
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 Ай бұрын
Il fatto che gli ebrei fossero protetti molto più dai musulmani che dai cristiani, lo dico subito, è un falso storico tipico della prospettiva ideologica che caratterizzava il romanticismo di Walter Scott, i cui presupposti e motivi sono stati da me spiegati nel video precedente a questo (“Ivanohe Introduzione 1/2”).Non aggiungerei altro se non la sottolineatura dell’opportunità del titolo “La Grande Letteratura a Fumetti” della raccolta: i fumetti,infatti (e veramente non ci si stancherà mai di ripeterlo),fanno parte della grande letteratura (a quando un opportuno inserimento dei fumetti nei programmi di letteratura scolastici?). Essi non hanno meno valore dei libri. Non sarebbe,anzi, male diminuire l’uso dei social a vantaggio di un buon libro e/o di un buon fumetto: “A differenza dei social e dei media audiovisivi, dove il prodotto è più completo e il margine e il tempo per arricchire la narrazione o interpretarla sono solitamente ridotti, nella lettura di un libro” o di un fumetto “il lettore è molto più attivo. In qualche modo riscrive l’opera,la amplifica con la sua immaginazione, si arricchisce di ciò che riceve dall'autore, ma questo allo stesso tempo gli permette di far fiorire la ricchezza della propria persona”. E' “ascoltare la voce di qualcuno”, a partire dai personaggi del racconto. “E non si dimentichi quanto sia pericoloso smettere di ascoltare la voce dell’altro che ci interpella! Si cade subito nell’autoisolamento. Ecco, dunque, a cosa serve la letteratura: a fare efficacemente esperienza di vita”. Non sono parole mie. Per una volta le ho “rubate” a qualcuno con la Q maiuscola: nientemeno che il pontefice regnante Francesco nella sua recentissima “Lettera sull’importanza della Letteratura nella Formazione” (17 luglio scorso). E’ scritta per incoraggiare la lettura dei libri, ma può benissimo essere estesa anche ai fumetti: la Grande Letteratura passa anche da loro.
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 Ай бұрын
Tutto ben spiegato e ben contestualizzato. Aggiungo solo qualche puntualizzazione: le ricerche storiche degli autori del romanzo storico romantico sono solitamente molto precise,ma spesso funzionali a uno scopo ideologico,quello di rovesciare i temi altrettanto ideologici posti in auge dall’illuminismo. Il romanticismo nasce come reazione all’illuminismo e affossa ciò che quest'ultimo assolutizzava: se l’illuminismo aveva ideologicamente esaltato l’universalismo omologante che doveva cancellare le differenze etniche,politiche e culturali, affossare la cultura umanistica a vantaggio di quella tecnica razionalista,cancellare sentimenti ed emozioni assolutizzando il dominio della ragione, il romanticismo ribaltava tutto. Ecco,allora,un’altrettanto ideologica esaltazione delle nazioni e delle loro radici entiche e culturali, della cultura umanistica (storia e letteratura) a scapito di quella tecnica, e dei sentimenti ed emozioni dell’uomo. Come si vede,però, essendo due correnti letterarie ideologiche (entrambe censurano, cioè,uno più aspetti della persona e della vita umana), ciò che le accomuna sono le nefaste conseguenze che tutte e due hanno portato alla storia dell’uomo: l’illuminismo sfociò nella sciagurata Rivoluzione Francese e nell’imperialismo delle guerre napoleoniche; il romanticismo, assolutizzando oltremodo le differenze fra le nazioni, portò con sé il nazionalismo politico per il quale ogni nazione cercava di dominare e, quindi, di imporsi sulle altre. In pratica, gli estremi si toccano, come si suol dire: illuminismo e romanticismo, alla fine, si sono uniti in un’ideologia nazionalista e imperialista che ha portato ad almeno due secoli di tragiche guerre: quelle napoleoniche e quelle nazionaliste del XIX secolo (compreso il nostro sanguinosissimo Risorgimento) che condussero poi tragicamente alla prima guerra mondiale. Tanto Scott quanto Manzoni scrissero, appunto, i loro più importanti romanzi anche con uno scopo politico tipico del romanticismo: esaltare le nazionalità più o meno oppresse da una cultura e una politica considerate omologanti. Ma questo li ha portati a commettere alcuni errori di netto stampo ideologico: Scott “sdoganò” Saladino, fino a quel momento descritto come un feroce capo militare musulmano, presentandolo, al contrario, come un onesto e illuminato uomo politico che combatteva contro la pretesa dei cristiani di voler omologare politicamente e culturalmente i musulmani (un falso storico: Saladino e i musulmani furono realmente feroci, e furono loro a proibire la libertà religiosa nei Luoghi Santi; i cristiani intervennero per liberarli e difendere la libertà religiosa); Manzoni, per parte sua, affossò il dominio spagnolo in Italia dipingendolo come affaristico e corrotto (anche questo un falso storico: basti pensare che il Vicario di Provvisione, Lodovico Melzi, era tutt’altro che un pavido cialtrone, ma un uomo animato da grande senso del bene comune che fece di tutto per alleviare le sofferenze dei milanesi causate dalla carestia, mentre il Capitano di Giustizia, Giambattista Visconti, quello dei “tumulti di San Martino”, non era affatto un corrotto, ma stimato per la sua tenacia, il suo coraggio, il suo rigore e la sua equità). Tutto questo non toglie nulla, però, alla qualità delle loro opere, ma che vanno lette, come tutte, con un sano equilibrio e senso critico.
@rosariom.5368
@rosariom.5368 Ай бұрын
Buonasera è sempre un piacere sentirla Grazie
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 Ай бұрын
Grazie a te Rosario!
@rosariom.5368
@rosariom.5368 Ай бұрын
Mi perdoni ha visto in edicola hanno fatto un nuovo albo su Maschera Nera? Farà un video
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 Ай бұрын
Ciao Rosario, ho già svolto un video su Maschera Nera (nella PlayList Le Leggende Comics9. Sicuramente lo farò.
@rosariom.5368
@rosariom.5368 Ай бұрын
Buonasera a lei sto seguendo questo video mi è sempre affascinato il medioevo Grazie Rosario da Soccavo
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 Ай бұрын
Ciao Rosario penso che il medioevo sia una fase centrale della storia per comprendere il momento successivo.
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 Ай бұрын
Concordo. Un periodo tutt'altro che buio. O, quantomeno, molto meno buio di certi altri periodi della storia tipo la Rivoluzione Francese o l'epoca dei totalitarismi moderni (figli, oltretutto, di quella rivoluzione).
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 Ай бұрын
Non incasellerei sic et simplicter il fotoromanzo nel noir,mancando almeno tre elementi base del suddetto genere: un sistema corrotto (di corrotto c’è solo il protagonista), il destino (nero) come una trappola dalla quale non si può uscire (lo sceriffo, invece, ha la libertà di cambiare il suo destino,ma la rifiuta) e l’inesistenza di una possibilità di redenzione (qui c’è, ed è rappresentata dall’amica). Assolutamente corretta la contestualizzazione precisata nel video col genere “poliziottesco” (è presente,credo non a caso,Franco Gasparri, protagonista della trilogia di “Mark il poliziotto”,versione patinata del genere): il fotoromanzo, un misto di noir e di melodramma, si può effettivamente considerare una presa di posizione forte proprio contro il “poliziottesco” nella sostanza di un giudizio morale duro e impietoso. Lo sceriffo rappresenta l’eroe tipico del genere “poliziottesco”,e viene umanamente (e giustamente) fatto a pezzi. Del resto, l’eroe del “poliziottesco” era tutto meno che un eroe: il suo perseguire i criminali all’insegna della vendetta e distorcendo egli stesso le leggi che doveva incarnare lo rendeva a sua volta un criminale, come un criminale,di fatto, è lo sceriffo, cinico e spietato. Sono veramente tante le tematiche proposte da questo fotoromanzo. Evito, lasciandolo ad altri, quella del rapporto tra vendetta e giustizia, ormai frequente in molti video di questo canale. Mi limito a due spunti di riflessione. Il primo è legato al significato di libertà: il fotoromanzo lo esplicita con rara chiarezza. Libertà non è una semplice facoltà di scelta, ma coincide con lo scegliere bene. Chi sceglie male cessa ipso facto di essere libero. Lo sceriffo rifiuta la possibilità di redenzione offertagli dall’amica: nel momento stesso del rifiuto perde la sua libertà e resta prigioniero dei suoi sentimenti di odio e di vendetta fino al tragico finale. Non si ha la libertà; si è liberi oppure no. La libertà è una questione esistenziale, pratica, non filosofica. Infine, il fotoromanzo è scritto nel 1977, un contesto molto diverso dal nostro; non manca, però, d’attualità. La tentazione di amministrare la giustizia con propositi di vendetta, calpestando la dignità degli altri è, purtroppo, ordinaria perfino in un Paese come il nostro. Leggevo l’ultimo rapporto dell’Associazione Antigone che si occupa dei problemi carcerari: le carceri sono sovraffollate (61.480 detenuti al 30 giugno, su 51.234 posti regolamentari; meno di tre metri quadrati a testa nel 27,3% degli istituti visitati dall’associazione), con 58 suicidi, di cui 10 solo nel mese di luglio e 12 in giugno. In maggioranza i detenuti sono tossicodipendenti e/o disperati che si sono messi a rubare perché abbandonati a sè stessi. Giustamente il rapporto si chiede se questo sia un modo dignitoso di amministrare la giustizia o una forma di vendetta dello Stato che usa le carceri come discarica per quelli che considera “rifiuti della società”. Non è un atteggiamento diverso dal protagonista del fotoromanzo. L’associazione chiede un maggior accompagnamento e misure più attente e rispettose della dignità di queste persone (anche un criminale non perde mai la dignità di uomo): è la voce della ragazza protagonista del fotoromanzo. Al governo, ma anche a ciascuno di noi, è chiesto di scegliere se stare dalla parte della vendetta (e di Brian) o della giustizia (e di Wendy).
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 Ай бұрын
Ciao Andrea, grazie per il tuo commento sempre interessante. Penso che questo video mette in campo altre tre tematiche che meritano di essere approfondite:: il concetto di ossessione del protagonista con tutte le sue implicazioni, il senso del limite e anche il titolo merita una riflessione (Neppure una lacrima). Ciao!
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 Ай бұрын
@@ceraunavoltailclassico1180 Assolutamente d'accordo. Infatti l'avevo scritto nel mio commento: le tematiche sono tantissime, alcune delle quali proprio queste tre. Ne aggiungerei almeno altre due. Anzitutto, la madre dello sceriffo, un personaggio nascosto in tutti i sensi, non solo a livello di comparsa nel romanzo, ma anche nella vita del figlio. E' tragico vederla impotente verso la deriva del figlio. Ci sarebbe da dire molto sull'ambiente educativo familiare forse un po' troppo da "Mulino Bianco" nel quale è cresciuto lo sceriffo e a causa del quale, poi, ha pagato le conseguenze. Infine, il problema dell'elaborazione del lutto, anch'esso un drammatico problema educativo nel quale occorrono due libertà che si incontrano: quella della vittima e quella di chi l'aiuta. Anche qui spicca la tragica assenza della madre, lei per prima incapace a superare la tragica morte del marito e, dall'altra parte, la "tragica presenza" dello sceriffo che rifiuta ogni tipo di aiuto da parte di Wendy. Di tematiche, quindi, ce ne sono, e ce ne sarebbero di ulteriori, ma sarebbe bene che qualcuno esca allo scoperto ed espliciti la propria opinione, altrimenti diventa un monologo.
@marinalvocavalcanti-kx5nm
@marinalvocavalcanti-kx5nm 25 күн бұрын
MAIS o maior Sucesso foi as aventuras de jarques Douglas com Luciano franciole E Adriana Rame. Nós. ANos 70. Fez. História. As aventuras de jarques Douglas. Ok?
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 25 күн бұрын
@@marinalvocavalcanti-kx5nm Siamo in Italia....
@marinalvocavalcanti-kx5nm
@marinalvocavalcanti-kx5nm 25 күн бұрын
@@andreagianelli5273 marinalvo Rossi de lgarassu Recife pe. Brasil. Graças! Ragazea. Ok?
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 Ай бұрын
Dire “estremamente rilassante”.Più rilassante di così non si può.Nettamente da sconsigliare per chi desidera leggersi un fumetto con una prospettiva pur minima di riflessione o meditazione critica e/o personale. Del resto,il video stesso si è limitato a un riassunto della trama e nulla più: gli accenni alla religione precolombiana restano tali,neppur minimamente approfonditi in una trama che si qualifica,come non pochi “centenari”, più per l’azione che per l’approfondimento. Le pagine scorrono velocemente, anche per l’intento di scoprire al più presto come Mister No risolverà il problema dell’aeroplano. Quasi nulla, o nulla, insomma. Piacerà a chi vuole solo svagarsi e divertirsi, non a chi chiede di più. Il mio voto è il peggiore di tutti i “centenari” finora presentati: 5. Insufficienza, non foss’altro perché da uno sceneggiatore come Tiziano Sclavi, il cui valore l’ho evidenziato nel video “Dylan Dog n.100 2/2 Comics”, personalmente mi aspetto molto ma molto di più.
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 Ай бұрын
Ciao Andrea, commento sempre preciso. La tematica centrale era l'aeroplano. Peccato per Mister No, un voto effettivamente basso.
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 Ай бұрын
@@ceraunavoltailclassico1180 E' il caso di dire che... ha volato proprio basso!
@BanerBrosh
@BanerBrosh Ай бұрын
Adelante con los lobos de Ontario.
@aspano83isuoifumetti83
@aspano83isuoifumetti83 2 ай бұрын
Serie che per morivo anagrafici (sono dell' 83) ho potuto leggere solo molto dopo. Secondo me ci fu coraggio dietro questa scelta, che purtroppo come molte opere di Missaglia non riscontrò il successo sperato.
@eskigunler62
@eskigunler62 2 ай бұрын
Türkiye Publisher name captain swing and ontario wolwes 🇹🇷🇹🇷
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 2 ай бұрын
Mark, a quanto, pare, non soffre del “mal del centenario” e offre per il n.100 una storia veramente interessante ricca di spunti validi ancora oggi seppur non più proponibile al grande pubblico per l’eccessiva semplificazione delle trame e caratterizzazione dei personaggi (tipo Capitan Miki,per intenderci). Per questo darei 8. Offrirei alla riflessione due temi tra loro intrecciati che chiamano in causa il mondo degli adolescenti e non solo: il rito di passaggio all’età adulta che Mark è chiamato a superare e il padre che lo accompagna ad affrontare tutta la realtà,fatica e sacrificio compresi. Fino a non molto tempo fa,anche la nostra società poteva contare su uno o più riti di passaggio (il servizio di leva obbligatorio,pur assolutamente non più proponibile oggi, era, nel bene e nel male, uno di questi) che,come per Mark, erano ben altro che formalità: il sacrificio richiesto segnava talmente nel profondo la vita dell’adolescente che, una volta superato il rito, non si sentiva più quello di prima. Era entrato nell’età adulta, iniziato a esperienze di vero coraggio e di massima assunzione di responsabilità. Oggi? Spariti completamente. Risultato? Il tempo dell’adolescenza si allunga indefinitamente (ci sono quarantenni e cinquantenni che si comportano ancora da adolescenti…). L’assenza dei riti di passaggio si intreccia con un’altra assenza: quella dei genitori (i veri genitori!) pronti ad accompagnare i loro figli anche negli aspetti più crudi della realtà. Al contrario, è diffusa la presenza di genitori che hanno la pretesa non solo di “tener lontano” dai loro figli fatiche e sofferenze, ma, spiace dirlo, con uno stile prettamente “mafioso”, hanno anche la sfrontatezza di difenderli e li proteggerli a prescindere contro chiunque rivesti una responsabilità educativa: i loro figli hanno semplicemente ragione sempre e comunque. Risultato complessivo? Adolescenti fragili (vanno in depressione per una minima banalità che capita nella loro vita) e viziati (non hanno regole, si comportano da irresponsabili, tanto poi ci pensano papà e mamma a difenderli). Per questo ritengo che la colpa principale di questi adolescenti che ci troviamo davanti è dei loro genitori, a loro volta adolescenti perché la rivoluzione post-sessantottina ha portato con sé la graduale abolizione di ogni rito di passaggio e di qualsiasi figura autorevole (che è ben diversa da una figura autoritaria): come possono questi genitori, più adolescenti che adulti, loro stessi fragili e viziati, irresponsabili e incapaci ad affrontare la realtà, avere quell’autorevolezza necessaria per crescere responsabilmente i loro figli affinché possano a loro volta diventare adulti superando anche le prove più difficili che la vita pone loro davanti? Poi, certo, viene la società che le studia tutte pur di non turbare minimante la (illusoria) serenità di questi delicatissimi adolescenti (ci sarebbe molto da dire sulla scuola, in proposito, rovinata da governi e ministri che non si sa bene, al di là del colore politico, se sono ideologici, cioè fuori dalla realtà, o semplicemente incapaci…. Io, per esempio, inizierei col ripristinare gli esami di quinta elementare, alla faccia di coloro che li ritengono troppo traumatizzanti per i bambini!). Ma la società non è un Moloch che ci troviamo davanti; siamo noi. E’ un nostro prodotto. E se non ci daremo una scrollata, le generazioni future saranno tendenzialmente sempre peggiori. Peccato che il Comandante Mark viene per lo più letto per svago e non per una seria riflessione sui suoi contenuti!
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 2 ай бұрын
Ciao Andrea sempre interessante il tuo commento!
@superfox67
@superfox67 2 ай бұрын
Carissimo Frankie, mi permetto di chiamarti così perchè dopo tutti i video di Giò (Le nuvole di Anakyn) che ho visto posso dire di conoscerti un po'... Sono anch'io un appassionato del Piccolo Ranger che leggevo fin da piccolo e di cui ho comprato di recente la ristampa completa IF edizioni, visto che di albi originali me ne sono rimasti ben pochi... Il numero 100 Lost Valley però lo conservo ancora ed è stato tra l'altro uno dei primi fumetti Bonelli che ho letto da bambino: forse per la trama, forse per le pagine a colori, forse per la mia tenera età di allora, la storia mi coinvolse molto e mi inquietò anche abbastanza per il finale! Insomma lo considero una delle pietre miliari delle mie letture fumettistiche. Ad ogni modo devo dire che, a mio parere, le migliori storie della serie sono quelle della fascia 100-200 anche se in verità gli ultimi numeri ancora non li ho letti tutti... Complimenti comunque per il video, molto piacevole da seguire. Un caro saluto e alla prossima! Giovanni
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 2 ай бұрын
Ciao Giovanni, non c'è problema e concordo completamente con te! Serie interessante in modo trasversale nei vari generi. Dal 100 al 200 siamo davanti a un PR completamente cambiato rispetto al passato in fase di grande maturazione grazie alla entrata in campo di Decio Canzio come sceneggiatore. Non sono da sottovalutare quelle successive a Decio Canzio. Una buona serata e alla prossima!
@-Cate
@-Cate 2 ай бұрын
Buongiorno Frank Penso ci siano delle piccole parti da approfondire meglio ma tutto sommato è un video fatto bene come al solito Darei un 9
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 2 ай бұрын
Ciao Cate grazie per il tuo giudizio e voto sul fumetto! Ciao e alla prossima!
@MargheCalde
@MargheCalde 2 ай бұрын
Ciao Frank! Video molto bello, il genere non mi rappresenta particolarmente ma devo dire che non è per niente male, è stato interessante conoscere ed ascoltare nonostante appunto non mi senta rappresentata. Tenendo conto di questo darei un 8 pieno! Buona giornata!
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 2 ай бұрын
Ciao Margherita ti ringrazio del tuo commento! Comprendo il fatto che la testata non ti rappresenta. Hai dato un bellissimo voto! Ciao!
@thomasste
@thomasste 2 ай бұрын
Buon pomeriggio Frank, è stato molto rinfrescante scoprire questa nuova figura durante l'estate. Non ne avevo mai sentito parlare e devo dire che parla di argomenti che mi interessano assai. A caldo darei un 7,75 perché sembra molto appassionante. Inoltre i disegni sono sino veramente molto curati e ben fatti
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 2 ай бұрын
Ciao Thomas interessante il tuo giudizio sul concetto di rinfrescante.. Mi fa piacere il tuo interesse verso questa testata. Grazie per il tuo commento!
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 2 ай бұрын
Darei un 8 e mezzo per la sceneggiatura (uniche perplessità: Julia più investigatrice che criminologa e la motivazione dell’”attrattiva” fra i gemelli non spiegata in modo approfondito) ma soprattutto per i disegni: ottima copertina,ottima espressività data ai personaggi,ottime rese nei panorami e nelle altre rappresentazioni. Quanto ai contenuti,i temi sono molteplici: dalla necessità di non giudicare dalle apparenze (le maschere) al saper andare in profondità per capire una persona (la prima parte del racconto è incentrata sull’importanza dello scavo, resa bene anche dalla decisione di collocare simbolicamente la “visione” di Adam adulto impiegato in un’impresa edile proprio durante un’escavazione). Ciò che lega maggiormente il racconto,a mio parere, è, invece, un’assenza: l’assenza d’amore. I due gemelli subiscono il trauma di una violenza subita; i coniugi circensi “proteggono” i loro interessi e i loro sentimenti con la violenza. La violenza di un amore mai dato conclude tragicamente un episodio che ricalca molto il noir: non c’è spazio per una redenzione. Il desiderio di espiazione, infatti, non è appagato e il gemello rimasto in vita alla fine si suicida. Che dire in conclusione? Se manca l’amore, manca tutto: a nulla servono famiglia, fratellanza, psicanalisi (Alfred Hitchcock girò un film splendido sull’insufficienza della psicanalisi se manca l’amore e la passione per l’altro: “Io ti salverò”). Una sceneggiatura impietosa per un ritratto altrettanto impietoso di una drammatica realtà all’insegna dell’individualismo nella quale, purtroppo, siamo immersi.
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 2 ай бұрын
Ciao Andrea interessante le tematiche dell'assenza d'amore e la mancanza di spazio per la redenzione. Grazie per il tuo commento.
@andreagianelli5273
@andreagianelli5273 2 ай бұрын
Darei addirittura 10 e lode per questo fumetto,tanto per la sceneggiatura (Castelli riesce a costruire tre brevissime storie dai contenuti veramente profondi: per me,batte perfino Vigna di Nathan Never), quanto per i disegni di Alessandrini, ottimo “traduttore grafico” di tre storie veramente complesse. L’unico neo sono i tre colori sacri alla religione cattolica,arancione, azzurro e bianco: mi chiedo dove Castelli abbia preso questo riferimento. Se intendeva ricondurli alla Trinità, i colori, in realtà, sarebbero quattro: per il Padre il rosa (grazia), per il Figlio (Gesù) il rosso (amore/sangue/sovranità/divinità) e il blu (umanità), per lo Spirito Santo il verde (vita); altrimenti resterebbero i colori liturgici, ma sono sempre quattro (rosso, viola, bianco, verde). L’illusionista è chiaramente il filo rosso che lega le tre storie per me tutt’altro che disunite. I suoi tratti sono chiaramente diabolici, e il diavolo è, per definizione (dal greco) colui che divide, che crea disarmonia, che soffoca la libertà imponendosi con la violenza. In sostanza, il monocromatismo che si impone (o che ci impongono) in ogni aspetto della vita. Da qui la mia interpretazione circa il modo col quale Castelli e Alessandrini dispiegherebbero questo monocromatismo attraverso la simbologia dei colori in tre ambiti della vita: esistenziale, estetica, etica. La prima storia la ricondurrei al monocromatismo esistenziale di chi non crede più in nulla, di chi ritiene che non vi sia alcun senso nella vita, non ha punti di riferimento oggettivi, né valori, né significati. Gilbert K.Chesterton (1874-1936) diceva che chi non crede in nulla è il più credulone dei creduloni, il più fragile e il meno libero degli esseri umani: il protagonista della prima storia soffre chiaramente di una profondissima crisi esistenziale; nulla ha più senso né significato, e ciò gli causa una forma quasi patologica di irrazionalità (crede addirittura di vedere alieni che poi scambia per angeli) e di superstizione debordante in nevrosi, privandolo di una vita libera e serena. Il protagonista della seconda storia (monocromatismo estetico) vuole imporre con la violenza il proprio colore a un altro: la bellezza salverà il mondo, scriveva Fëdor Michajlovič Dostoevskij (1821-1881) nel suo romanzo “L’idiota”, e la bellezza è frutto dell’armonia che si crea nella diversità, non di un monocromatismo omologante che si impone con la forza uccidendo anche delle persone. L’esperto d’arte che impone il proprio colore nella seconda storia diventa, infatti, un assassino. Il grigiore della terza storia (monocromatismo etico) è il simbolo di un regime totalitario che si impone e che impone a tutti uno stesso modo di pensare (come nel vecchio racconto mitico della Torre di Babele): chi si ribella in nome della libertà torna a colorarsi, ma ciò è intollerabile per chi comanda, che reagisce con la violenza uccidendo i dissidenti. Tutte opere riconducibile a una figura chiaramente diabolica (e torniamo all’illusionista). Attenzione: queste tre versioni di monocromatismi sono più attuali di quanto non si creda. Anche questo va a grande merito di Castelli, che con la simbologia del colore ci ha descritto magistralmente la realtà di oggi, caratterizzata dal distruttivo vuoto esistenziale, dall’imposizione di modelli culturali omologanti, e da regimi politici che, anche quando si definiscono democratici, proprio perché privi di valori umani e/o trascendentali, spesso sono, di fatto, anch’essi dei totalitarismi: “una democrazia senza valori si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo”, scriveva Giovanni Paolo II nell’enciclica “Centesimus annus” (1991). Solo un’ultima precisazione riguardo alla Prussia: nasce come Stato (ma esisteva già come entità politica) nel 1701; nel 1871, con la proclamazione dell’impero germanico (secondo Reich, 1871-1918), confluisce, appunto, nella Germania (il re di Prussia Guglielmo I diventa imperatore di Germania). La Prussia sparisce come Stato e come entità geografica nel 1947.
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 2 ай бұрын
Ciao Andrea commento interessante e profondo! Ciao e alla prossima!
@rosariom.5368
@rosariom.5368 3 ай бұрын
Grazie da Rosario da Napoli
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 3 ай бұрын
Ciao Rosario grazie per i tuoi commenti!
@rosariom.5368
@rosariom.5368 3 ай бұрын
Buongiorno a lei! Mi associo agli amici video molto bello e ricco di chicche gro
@thomasste
@thomasste 3 ай бұрын
Buongiorno! Bel video sui colori mi piace la seconda storia e il mio voto è 9-. Il mio colore preferito è l'azzurro con le sue sfumature perché riesce a esprimere ogni emozione che proviamo. Grazie Frank
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 3 ай бұрын
Interessante il tuo colore preferito! Ciao Thomas!
@erikaandreoli676
@erikaandreoli676 3 ай бұрын
Buongiorno, fumetto interessante sui colori, il mio colore preferito è il rosa perché mi sento una barbie. Il mio voto al fumetto è 8½.
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 3 ай бұрын
Notevole il tuo colore preferito. Grazie per il tuo voto!
@MargheCalde
@MargheCalde 3 ай бұрын
buongiorno! video molto interessante che i colori sono legati alle emozioni è un’esperienza a cui ho sempre pensato. quando io sono triste emerge in me il nero, ma quando vivo nella gioia amo il bianco, interessante questo video sui colori. Grande Martin, il mio voto è 9. Buona giornata!
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 2 ай бұрын
Ciao Marghe complimenti per il tuo commento sul rapporto colori - emozioni. Hai espresso un bel voto. Ciao!
@AzzurraSpadea
@AzzurraSpadea 3 ай бұрын
video interessante. voto 8
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 3 ай бұрын
Grazie per il voto Azzurra!
@user-bb5ls2zv6d
@user-bb5ls2zv6d 3 ай бұрын
buongiorno video interessante,bei colori è bello vedere i bambini a scuola che vedono la realtà con colori diversi il mio voto è 7½
@ceraunavoltailclassico1180
@ceraunavoltailclassico1180 3 ай бұрын
Interessante il tuo giudizio sulla su ciò che percepiscono i bambini ne l primo episodio!
@angelicaserra9731
@angelicaserra9731 3 ай бұрын
video veramente bello e originale, voto: 8
@angelicaserra9731
@angelicaserra9731 3 ай бұрын
video interessante, episodio aperto, voto: 8 e mezzo