@@SuperRondone Salve, la ringrazio per il commento e i complimenti. Kaweco è un brand simpatico e con un interessante rapporto qualità prezzo. La DIA 2 per me rappresenta la sintesi di questo marchio assieme alla splendida Piston Filler di recente uscita. Due strumenti molto interessanti che meritano di trovare posto nello scrittoio di un appassionato. Se vuole, mi faccia sapere come si trova con la sua DIA 2, la mia monta un pennino BB e va splendidamente. buona serata.

@@gianfrancotaormina certamente, ma dovrò attendere fino a metà settembre perché l'ho ordinata tramite la cartoleria di fiducia e l'ordine lo faranno a settembre, oltre la penna ho ordinato anche il pennino Kaweco premium.

@@davideselmin8018 il caricamento a leva è molto figo, un bel viaggio nel tempo. Quello di questa Swan, essendo revisionato, funziona bene, la penna è ben concepita e l’inchiostro non manca mai. I limiti di questo sistema sono legati alla longevità del sacchetto interno (gomma o lattice) e alla difficoltà di pulizia. In caso di sostituzione del sacchetto meglio affidarsi a personale qualificato in quanto il procedimento, benché non sia complesso in senso assoluto, richiede una certa delicatezza e perizia, il rischio è di fare danni.

@@gianfrancotaormina grazie !

@@davideselmin8018 Ci mancherebbe, è un piacere.

Grazie mille per il commento. Dunque, questa penna ha già qualche decina di anni, in quanto ora la Capless viene proposta con pennino 18k: il modello presentato nel video è un 14k. Il pennino in effetti è più piccolo se paragonato alla produzione standard; la ragione credo risieda nel fatto che, la sua progettazione sia stata studiata per assicurare una forma più “raccolta” attorno al sistema di alimentazione, offrendo una minor superficie all’aria, così da rimanere umettato e pronto a scrivere. Per la mia esperienza il meccanismo si comporta ancora bene e non mostra cedimenti; certo, come tutte le cose meccaniche, occorre trattarle bene, conservarle adeguatamente e, ogni tanto, far lubrificare il meccanismo da personale qualificato. Per il resto offre sempre sensazioni di scrittura notevoli grazie alla sua morbidezza e bilanciamento. Certo, non abbiamo variazioni di tratto paragonabili a quelle di altri pennini Pilot (es. Justus 75 o Falcon) ma rimane uno strumento di scrittura pratico, di uso quotidiano, originale e ben bilanciato.

As far as I know it seems that some Pelikan’s customers runs into this unexpected and particular alloy/steel nib accidentally and in different size. as a matter of facts this kind of nib it is not in the catalogue; I hope that Pelikan can provide a flexible nib, they have all the knowledge in order to do so.

I think it comes in celebrative box only, maybe you should ask to your trusted shop if there are other options. Let us know.

Thank you! Parker pens are trustful companions for everyday life. 👏🏻👏🏻👏🏻

Ha ragione. Preso dal discorso mi devo essere dimenticato 😅. Vedo di integrare il dato nella descrizione.

Mamma mia, sarebbe un sogno vedere nuovamente in giro penne del genere, non dico equipaggiate con pennini specificatamente calligrafici ma almeno in grado di dare un tono espressivo ai nostri scritti in barba al piattume generale!

Grazie mille per il commento, sono contento che abbia apprezzato, la SMT se lo merita. È possibile che il “volume” risulti più basso per una serie di fattori, nella fretta non ho collegato il microfono esterno e, in sovrappiù, l’ho registrato a tarda ora, così, tra rispetto e stanchezza, potrei non essermi accorto del tono della voce. 🙈

Carissimo Francesco, condivido appieno il commento; il mercato è nel suo pieno, agitato e in mutamento, sicuramente ci saranno sorprese.

Grazie mille, è assolutamente vero quello che dice; Penna pressoché centenaria, vola magnificamente sulla carta regalando sensazioni straordinarie. Speriamo che le manifatture tornino a produrre strumenti del genere quanto prima.

Salve, anzitutto ringrazio per il commento, la domanda mi sembra assolutamente legittima. Come dicevo nel video la penna ha bisogno di un service, va sostituito il sacchetto interno e fatta una revisione generale del meccanismo. Chiaramente non mi sono azzardato a smontare il tutto perché non ho ancora le competenze e non voglio danneggiare lo strumento. L’occasione però era propizia per mostrare, a chi non è avvezzo al mondo stilografico (raison d’être del canale), cosa c’è dentro ad una penna con caricamento a levetta. Non avendo i raggi X ho optato per questo tipo di approccio che, peraltro, è propedeutico al video successivo, quello della Swan Self Filler (altra penna ma che ha in comune lo stesso sistema).

@@gianfrancotaormina "Show, don't tell". 😏

Grazie molte carissimo

Molte grazie, mi è di grande conforto il suo commento. Un caro saluto e un forte abbraccio.

Grazie carissima, un forte abbraccio.

Buongiorno, grazie per il feedback. Ad oggi l’unico pennino che mi manca è proprio l’EF, penso che a breve me lo procurerò, forse nell’edizione premium. Aver trovato la demonstrator è stato sicuramente un gran bel colpo, complimenti!

Salve, condivido il suo pensiero; in determinate condizioni si incontra il rischio spiumaggio e/o trapasso della carta, cosa che con il binomio in oggetto si verifica usando carta comune. Consiglio quindi una carta di sufficiente grammatura.

Carissimo, la ringrazio per il commento. Il pennino della mia M251 è di fabbrica un tratto M.

@@gianfrancotaormina ah, ok, grazie. Ho ordinato ieri questa penna con un pennino EF. Uso da sempre, cioè da trent’anni, EF Pelikan perché ho necessità di scrivere appunti con formule matematiche che sono sempre molto dense di simboli (sono ingegnere) e dopo aver guardato il suo video ora sono curioso di valutare se si stratta del “solito” EF Pelikan o se ha delle performances di flessibilità diverse.

@@vincenzodiguida1120 Pelikan è senza dubbio una delle manifatture europee migliori sul mercato. nel caso di questo di questo esemplare, così particolarmente elastico, credo si sia trattato del famigerato colpo di…fortuna… che mi si è palesato armeggiando con le penne stese sul bancone del negozio fisico. Spero che possa imbattersi in un oggetto simile e la ringrazio per i commenti. Buone Feste

Grazie carissimo, ricambio sentitamente

Carissimo Francesco, sì il Diamine Ho Ho Ho è, a mio avviso, il più autenticamente rosso, seguito a breve distanza in una tinta appena più scura dal Garnet di Pelikan. Grande assente, perché non ho avuto modo di reperirlo, il rosso Aurora, spero di poterlo provare quanto prima. Un saluto e tanti cari Auguri

Grazie davvero caro Francesco!

Grazie mille per il prezioso commento, non ho ancora avuto modo di provare il Royal Blue ed il Solferino, li metterò senz’altro in lista ;)

Grazie mille Francesco, davvero!

Una penna immancabile! Nella sua esperienza, le è mai capitato di imbattersi in un pennino con un comportamento inusuale di questo tipo?

Grazie mille per il commento, non avendo familiarità con tedesco è buono a sapersi; tenterò di fissarlo nella mente ma, conoscendomi, non prometto nulla 😅

Carissimo Pellicano, grazie per il commento. l’EF non l’ho ancora provato, a lavoro utilizzo solo tratto F col quale mi trovo benissimo potendo scrivere su qualsiasi supporto. Con questo tratto M su una agenda Moleskine (ed. speciale Piccolo Principe) non mi sono trovato bene (spiumaggio e passaggio del foglio) ma ho avuto lo stesso problema anche con pennini di gradazione F…carta pessima! Infine devo rilevare che su quattro penne con pennino F non ce ne sono due che restituiscano lo stesso spessore o il medesimo flusso ma questo rende divertente l’uso e gli appunti meno monotoni e più incisivi.

Buondì Francesco, questo M, specie su carta normale, è un poco generoso, non siamo ai livelli di Pelikan (sia come flusso che come tratto) ma si sente una certa propensione all’abbondanza. Uso spesso le sorelle minori senza cappuccio, come fossero matitine, per prendere delle note al volo ma se devo scrivere più di un paio di righe allora lo calzo, altrimenti farei fatica. Tanto son materiali così leggeri (benché robusti) che alla fine è più naturale metterlo il cappuccio che lasciarlo sulla scrivania. Altre volte mi trovo invece ad adoperare il cappuccio come fosse un porta-pennino, specie quando devo usare più penne contemporaneamente (con inchiostri diversi) così da non lasciare le punte scoperte. Insomma alla fine son penne divertenti, cavalli da battaglia da tutti i giorni ad un prezzo tutto sommato ragionevole.

Oh Yes Francesco, and it honestly does its job!

Thank you very much my dear friends, a huge hug!

La domanda che sorge dal perspicace commento è assai più profonda di quanto appaia caro Francesco, ma dubito che si potrà mai riuscire a dargli una risposta.

Grazie mille per lo splendido commento! Un caro saluto

Grazie mille caro Francesco!

Caro Francesco, dipende molto da come uno adopera la penna; se sei sempre in giro la cartuccia diventa necessariamente la tua compagna di avventure; se l’uso è circoscritto ad un luogo (casa/ufficio) allora ci si può anche divertire ad inchiostrare la penna dal calamaio. Per me l’unico sistema davvero valido rimane l’eyedropper, il contagocce, tanto serbatoio, zero meccanica da manutenere e pulire, al limite una scorta di o-ring da tenere nel cassetto.

Sì, regala belle soddisfazioni di scrittura.

Caro Francesco, persone come il Maestro Casciato sono un Tesoro Culturale vivente! Tre Hurrah per questa magistrale creazione e per il suo alchimista!

Maestro, è stato emozionante provare il suo ferrogallico in ogni fase. È un’esperienza assimilabile ad un viaggio attraverso i sensi che, a turno, vengono coinvolti nel processo di scrittura. Straordinario il viraggio; recentemente ho riesaminato il cartoncino e devo ammettere che il Blu si è fatto ancora più intenso, ancor più vellutato, dimostrando che la tinta è “viva” e interagisce con la storia. Complimenti vivissimi!

Buona sera Francesco, Pelikan, come sempre è un po' più abbondante nel tratto e il Fine tende quasi sempre ad emulare un Medio europeo, essendo un'edizione limitata, ahimè non avevo scelta, altrimenti avrei optato per l'EF. Il pennino è comunque piacevolissimo e lo trovo decisamente più morbido del 14K bicolore che equipaggia la mia M405; non è classificabile propriamente come flessibile né gli si può attribuire un comportamento tipicamente rigido; scrivendo, infatti, si apprezza una variazione del tratto moderata, non deludente, ma ancora insufficiente in virtù del Know-how conservato ad Hannover. Nulla a che vedere, pertanto, con la progenitrice il cui pennino era capace di passare da EF a BB e che ancora oggi è ricercatissima tra gli appassionati del marchio del Pellicano. Ad oggi questa riedizione rimane un ottimo tentativo, migliorabile nel gruppo scrittura, che comunque conferma le ottime doti del prodotto e il valore di questa manifattura. L'inchiostro è straordinario, non dico altro!

Grazie davvero di cuore! Abbracci contraccambiatissimi!