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@athenaperchiazzi4509
@athenaperchiazzi4509 11 сағат бұрын
Professore buongiorno,in riferimento all'Art 12 della questione,si potrebbe chiamare:"prudenza dei sudditi" (forse però non nella prospettiva di Tommaso) il non applicare nella pratica delle norme che sono palesemente ingiuste,interpretandole diversamente?
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 10 сағат бұрын
Lei fa giustamente riferimento all'equitas
@athenaperchiazzi4509
@athenaperchiazzi4509 13 сағат бұрын
51:55 forse professore la dimensione pratica è più affine alla prudenza perché passando dalla teoria alla pratica ci sono sempre delle differenze e se non si passa all'atto pratico non si riesce mai a capire veramente la portata di ciò che si delibera: ecco perché il comandare è l'atto proprio della prudenza.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 10 сағат бұрын
Certamente, ma tutta l'azione morale fa riferimento a questa dimensione, altrimenti e tutta teoria... Tanto fumo e niente arrosto.
@LuigiLoconsole-y6w
@LuigiLoconsole-y6w 2 күн бұрын
Buongiorno come posso contattarla in privato professore
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 2 күн бұрын
mi mandi una email
@cringione7607
@cringione7607 2 күн бұрын
in che modo il progetto di Gioberti poteva essere realizzato se avevamo in casa gli austriaci e se la Chiesa cattolica era legata ad essi? Poteva realizzarsi forse come coalizione di Stati protettorati-satelliti dell'Austria, quindi nessuna reale indipendenza nazionale e nessun rinnovamento morale, politico e sociale (che poi erano le ragioni che muovevano i patrioti risorgimentali), l'elemento Tradizione sarebbe stato strumentalizzato semplicemente per legittimare il conservatorismo (come fanno le destre in generale). Mazzini ha semplicemente indicato l'ideale a cui dovevano tendere gli italiani se volevano essere un popolo proiettato nel mondo civile e moderno, e ritornare ad essere in qualche modo un popolo attivo e artefice del proprio destino e dell'umanità, l'Italia intesa come rivoluzione di popolo, come rinnovamento religioso, morale, civile, sociale ed economico, ciò non era possibile finché le vecchie monarchie (incluso il papato) più o meno legate a potenze straniere, in particolare agli austriaci, restavano al potere, esse polarizzavano il vecchio mondo, il reazionarismo più becero. All'atto pratico nemmeno il progetto mazziniano fu realizzabile in quel momento, perché solo una Repubblica retta dal popolo poteva realizzarlo, e quindi l'Italia venne fatta nell'unico modo in cui poteva farsi (e questo Garibaldi l'aveva capito bene), cioé con un compromesso fatto male con la monarchia sabauda, ma non c'era altro modo, e lo dico da figlio di immigrati meridionali, bisognerebbe piuttosto pensare a ricostruire l'Italia di oggi su nuove basi, invece di giustificare lo schifo di oggi con gli eventi del passato, l'Italia dovrebbe essere un progetto vivo e dinamico, non un fatto compiuto e inalterabile.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 2 күн бұрын
L'italia è veramente stata negli ultimi 150 anni " un popolo attivo e artefice del proprio destino e dell'umanità, l'Italia intesa come rivoluzione di popolo, come rinnovamento religioso, morale, civile, sociale ed economico"? Mazzini non ha "semplicemente indicato l'ideale a cui dovevano tendere gli italiani se volevano essere un popolo proiettato nel mondo civile e moderno", Mazzini era un terrorista: lei pensa che dobbiamo servirci di quegli strumenti per risolvere "lo schifo di oggi"? Io poi non "giustifico lo schifo di oggi con gli eventi del passato", mi limito solo a definire dei rapporti di con cause ed effetti ritenendo che i cambiamenti devono essere graduali e prudenti altrimenti c'è il reale pericolo di ritornare al prima con la testa rotta (si veda la Libia e vedremo la Siria...). E ancora: "ritornare ad essere in qualche modo un popolo attivo..." Quando mai il popolo italiano è stato politicamente attivo nella storia se non si risale a quella antica? Il popolo italiano è stato un popolo di santi, di poeti, di inventori, di artisti... ma politicamente ha lasciato sempre molto a desiderare. Quello che lei ha scritto, l'ho insegnato per tanti anni, ma inquesti ultimi 20/30 ho cambiato del tutto prospettiva. La ringrazio comunque del suo pensiero.
@cringione7607
@cringione7607 2 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 Io non ho detto che l'Italia è stata realizzata come voleva Mazzini, ho detto che anche il suo progetto era irrealizzabile per l'epoca, o meglio è fallito fondamentalmente a causa dell'intervento francese per rimettere il papa (che poi Mazzini era contrario ai regimi di terrore e alle vendette personali), oltretutto l'Italia in cui viviamo oggi è più che altro figlia dell'8 settembre 1943, non del 1861, non entro poi nel merito di come si è sviluppata la storia dell'Italia unitaria fino ad oggi, mi limito solo a dire che ciò non è dipeso unicamente dall'Italia, che ci sono state due guerre mondiali di mezzo che hanno sconvolto il mondo e che giudicare a posteriori il tutto lascia il tempo che trova. Prendo atto che i patrioti italiani erano dei pazzi terroristi, di cui Mazzini era il capo e Garibaldi nient'altro che un mercenario, ladro e stupratore, in ogni caso non sono per niente nostalgico del mondo pre-unitario, del papa-re, del borbone e degli austriaci, poi non so lei.
@luigilizzadro2085
@luigilizzadro2085 3 күн бұрын
Alla luce dei giorni nostri sembra un'espressione infelice quella di san Tommaso che dice "e nelle donne scarseggia il vigore della mente per resistere alle concupiscenze". Certo è che anche in questa questione il Dottore ci invita ad una profonda riflessione. Grazie
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 3 күн бұрын
La questione è molto complessa e implica un insieme di valutazioni legate alla scienza di allora, alla psicologia e alla sociologia di oggi e alla filosofia antica: tutte ci dicono qualcosa di vero, qualcosa di approssimativo, qualcosa di errato. L'aspetto teologico in sè è però (secondo me) corretto.
@AndreaFalesi
@AndreaFalesi 4 күн бұрын
Non essere in sintonia coi tempi moderni è un gran complimento.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 3 күн бұрын
Lo so.Grazie!
@accademiadellalinguaeuropea
@accademiadellalinguaeuropea 4 күн бұрын
per quei studenti che odiano il latino consiglio di studiare latino moderno (ideato per creare una lingua europea comune come un esperanto latino) perche in tre giorni possono parlarlo a braccio, per esempio: veritas filia temporis est, in latino moderno si traduce DE VERITAS ESSE FILIA DES TEMPORIS. lA CONSEGUENZA è CHE LO STUDENTE SI INNAMORERà DEL LATINO E ANDRà SEMPRE ALLA RICERCA DEI VOCABOLI. n.b. NON CI SONO DECLINAZIONI o meglio le declinazioni si utilizzano come sinonimi del nomi al nominativo, quindi un nome si potrà dire in 6 modi al singolare e 6 modi al plurale
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 4 күн бұрын
Le lingue costruite a tavolino non hanno futuro perchè una lingua come la propone lei non è più latino e chi non parla una lingua neolatina troverà le stesse difficoltà che possiamo trovare noi oggi con le lingue nordiche.
@Pensorizzonte
@Pensorizzonte 4 күн бұрын
Complimenti e grazie di tutto! Saluti! 🙏
@Hoehenwege
@Hoehenwege 5 күн бұрын
Buongiorno professore. Mi aiuti per favore in questo mio problema. Io sto prelevando a piene mani i suoi contributi, ma non riesco a trovare un modo per farle arrivare un contributo economico tramite KZbin. Posso farlo pervenire in qualche altro modo? Non sono mai stato uno scroccone e non voglio iniziare ora ad esserlo... Fabio
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 5 күн бұрын
Caro Fabio, tutto ciò che è in linea è gratuito e a Youyube non ho mai chiesto nulla (speravo che potessi essere immune dalla pubblicità, putroppo non è stato così...). Se è credente, preghi per me. Grazie.
@Hoehenwege
@Hoehenwege 5 күн бұрын
@vincenzopanzeca8711 Io prego volentieri naturalmente. Non sono però sicuro del risultato che potrei ottenere: la mia fede probabilmente non raggiunge nemmeno le dimensioni del granello di senapa standard che viene richiesto in questi casi. Vorrei veramente che questa Playlist della Summa ricevesse tutto il successo che merita. Di tratta di un contributo di valore altissimo, sia per qualità che per quantità: una perla rara su KZbin...
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 5 күн бұрын
@@Hoehenwege Su questa materia non pensi mai ai risultati, d'altra parte il granello di senapa promette bene...
@Giulia-v8z7h
@Giulia-v8z7h 6 күн бұрын
È vero che i pronomi negativi evitano la negazione se all’interno di una frase precedono il verbo (“Nessuno l’ha sentito”) ma la prevedono se lo seguono (“Non l’ha sentito nessuno”). Quindi scrivermo" Non voglio che nessuno lo sappia" ma anche, sebbene meno comune, "Nessuno voglio che lo sappia". E fino qui tutto bene... Ma tra "Non voglio che nessuno lo sappia" e "Voglio che nessuno lo sappia" che differenza c'è? sbaglio o entrambe le frasi, seppur con qualche sfumatura di senso, sono portatrici dello stesso significato?
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 6 күн бұрын
In "Non voglio che nessuno lo sappia" (frase con significato ambiguo). Secondo me, ci sono due PV differenti e quindi una negazione non si annulla. >> io non voglio che la cosa passi sotto silenzio. Altrimenti sarebbe: "Non voglio che si sappia"
@Giulia-v8z7h
@Giulia-v8z7h 5 күн бұрын
@vincenzopanzeca8711 E se dicessimo, per sbrogliare qualsiasi dubbio, più semplicemente "Vorrei che la cosa rimanesse tra noi", d'altronde la grammatica è anche sintesi e semplicità!
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 5 күн бұрын
@@Giulia-v8z7h Certo, è un po' come facevo io, schiappa in ginnastica: gli altri saltavano l'ostacolo mentre io se riuscivo, svicolavo di lato.
@Giulia-v8z7h
@Giulia-v8z7h 5 күн бұрын
​@@vincenzopanzeca8711 Esatto, d'altronde è importante che ciò che vogliamo comunicare arrivi all'interlocutore! Insomma, è fondamentale il raggiungimento dell'obiettivo!
@Giulia-v8z7h
@Giulia-v8z7h 5 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 Esatto, professore; d'altronde è importante che il nostro interlocutore capisca quello che vogliamo esprimere: e quindi in un modo o nell'altro tale obiettivo dobbiamo raggiungere. In definitiva, le soluzioni migliori potrebbero essere o, come si scrive lei, "Non voglio che ciò si sappia", ma anche, aggiungerei io, usando un congiuntivo esortativo: "Che nessuno lo sappia!" o "Che nessuno lo venga a sapere!"; oppure, stravolgendo un po' l'intero periodo, "Vorrei che nessuno lo sapesse".
@CarloCeccarelli-i2f
@CarloCeccarelli-i2f 6 күн бұрын
Salve, ho letto che nei verbi composti con l’ausiliare "essere" (dunque verbi intransitivi, passivi, riflessivi e intransitivi pronominali ecc.), il participio concorda con il soggetto; quindi nei verbi reciproci, detti anche riflessivi reciproci, e in cui v'è l'ausiliare essere nei tempi composti, il participio passato concorderà con il soggetto? Es. con il verbo "scriversi" (comunicare mediante scambio epistolare, anche in senso assoluto): "Ci siamo scritti nello stesso istante" (se a parlare sono due persone di genere maschile o maschile e femminile insieme) e "Ci siamo scritte nello stesso istante" (se a parlare sono due persone di genere maschile). Immagino sia corretto...
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 6 күн бұрын
Certo.
@TheMultiYapperOfItaly
@TheMultiYapperOfItaly 6 күн бұрын
Buongiorno professore la ringrazio di tutto 🙏
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 6 күн бұрын
Ringraziamo assieme il nostro Dottore.
@feliperodriguesclaffnne8151
@feliperodriguesclaffnne8151 7 күн бұрын
Congratulazioni insegnante.
@birdcage27
@birdcage27 8 күн бұрын
La rigrazio infinitamente per questa lezione, doveroso ed utililissimo il riferimento all'attualità senza l'errore dell'anacronismo.
@amandonesciri9461
@amandonesciri9461 8 күн бұрын
La ringrazio di cuore, caro professore, per tante puntate cha fa. Guardi che li guardo dall'Argentina e mi fa tantissimo piacere sia le sue lezioni di latino, sia quelle della Somma ecc. Ho visto tutto questo video che mi è fatto ricordare la mia adolescenza quando il nostro caro cappellano gesuita ci portava alle Ande (Bariloche) a passare delle belle giornate estive che erano un vero ristoro per le nostre anime. Reciterò la Messa per Lei.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 8 күн бұрын
Io che sono così sedentario, volo fino in Argentina... Caro padre, la ringrazio e delle sue preghiere penso proprio di avere bisogno. Semper in Domino.
@luigilizzadro2085
@luigilizzadro2085 9 күн бұрын
Professore, il cartaceo completo della prima parte, della summa, che ha messo ha disposizione sul suo sito viene visualizzato con una fascia grigia laterale, se può, non nell'immediato naturalmente, e se non le crea troppo lavoro, potrebbe mettere a disposizione il formato senza la fascia grigia ? Grazie
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 9 күн бұрын
Lo so, ma non ci riesco. proverò comunque
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 9 күн бұрын
Provi adesso: prima pag Summa, ultima riga, in PDF, I q.1-119. Mi dica se il problema è risolto. Grazie
@luigilizzadro2085
@luigilizzadro2085 8 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 buongiorno professore, l'ho scaricato risulta identico. Ho provato a ritagliarlo io il file con un programma on line "ritaglia pdf". Glielo mando per e-mail.
@luigilizzadro2085
@luigilizzadro2085 8 күн бұрын
Ho provato anche a stampare dal nuovo file (quello che ho ritagliato) qualche pagina, viene rimpicciolito comunque il testo nel foglio a4. Se appena può riesce a trovare il file originale sarebbe meglio. Cari saluti.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 8 күн бұрын
@@luigilizzadro2085 Ho provato a scaricare e a stampare e tutto e regolare. Provi a questo indirizzo ultima riga: www.studimusicaecultura.it/parte-i,--1-43.-dio--essenza-e-trinita.html
@marcougenti30
@marcougenti30 9 күн бұрын
S. Tommaso in prima serata: meraviglie della smart TV!
@andreaziino
@andreaziino 12 күн бұрын
nell'esercizio 83 alla numero 6 lei traduce castra con accampamento, da castra, ae ma io cercavo un accusativo e ho trovato castum che è l'unica possibilità di un accusativo in -a con in neutro della seconda. ho sbagliato qualcosa?
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 11 күн бұрын
Castrum-i al sing significa cittadella fortificata; castra-orum al pl traduce accampamento. E' un nome questo che ha un significato al sing e un altro al pl; coma copia: al singolare abbondanza e al pl truppe.
@andreaziino
@andreaziino 10 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 grazie per la risposta scusi ma sono un neofita e barcamenarmi con tutti i nomi è complicato
@Otium497
@Otium497 12 күн бұрын
La temperanza combatte la smodatezza, e il derragliamento dall'operare per il bene comune. Ossia la ricerca del singolo di Dio. Che automaticamente diventa comunità, dei credenti. Di coloro che pensano correttamente ciò che è giusto, ossia ciò che è buono e bello.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 12 күн бұрын
Nel "derragliamento dall'operare per il bene comune" opera la giustizia non la temperanza (secondo Tommaso e Aristotele)
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 12 күн бұрын
@@Otium497 "delirio di sopruso sull'altro" riguarda sempre la giustizia... Importante e ricredersi là dove c'è stato un errore..
@Otium497
@Otium497 12 күн бұрын
​@@vincenzopanzeca8711 Nel "derragliamento dall'operare per il bene comune" opera la giustizia non la temperanza (secondo Tommaso e Aristotele) La temperanza è in ordine al martirio. E il martirio è per la giustizia. O Tommaso pensa che la giustizia sia una virtù? Ma in fin dei conti cosa importa? Ragiono sopratutto sulle opere, ossia quelle meditazioni sul Dio, che fanno scoprire in noi la giustizia, perchè ragiono con Platone sopratutto. E con Agostino che mi dicono sia il più grande epigono di Platone. Aristotele ha spostato l'attenzione dalle categorie del cuore, alle categorie dell'elenchos. Ossia ad uno stupido gioco formale privo di vita, privo di coraggio. Tommaso ragiona un pò con gli uni (i formalisti) che con gli altri. Penso che sia importante conoscere i valori, ma come anche Lei ha detto nel video: "alla fin fine ogni cosa si assomiglia, e si avvicina ad un cuore unico di intenti." Non posso che assentire. Ogni volta che il bene comune, è il bene della comunità, io ci vedo il comunismo, in cui il bene di solito è sempre il male. Perciò mi chiedevo del perchè di questa distinzione formale che ha fatto. Mi sono avvicinato al cristianesimo perchè so (ascoltando qualcosa su Rosmini) che il diritto alla persona, ossia il diritto all'individualità, è la massima summa morale raggiunta dal cristianesimo. In un epoca dove tutti i santoni dicono che c'è il problema dell'individualismo, io invece ci scorgo esattamente il suo contrario: non ho mai visto tante pecore belare al richiamo del pastore/padrone tutte insieme, tutte allo stesso modo. Il mondo è diventato moda e vanità. Vanità del bene comune addirittura oggi, spacciato come il nuovo dogma per vendere qualche auto elettrica in più. Perciò non vorrei che la correzione che lei ha fatto, non indichi un errore che aristotele ha fatto deliberatamente e tommaso abbia ripreso incosapevolmente. Mentre la povertà imperversa ormai anche in occidente, il singolo è sempre più solo, e sempre più ammasso di poveracci decerebrati, in quanto poveri. La chiesa che fa? Assolutamente niente, anzi che dico, va appresso ai think tank del capitalismo contemporaneo, almeno una volta la chiesa lo combatteva il capitalismo. Eppure ci deve essere questa speranza che si ridiventi comunità, di comunità di singoli pensanti, non gregge di gente che non si pone nemmeno una domanda. A cinquanta, a sessanta più che altro, una volta in pensione, deve tornare questa nuovo comunità di gente che TORNA a pensare. A pensare su cosa è nobile, pazienza, temperanza, giustizia, bontà...gli elenchos su questo o su quello sono poco interessanti. Infatti finora (nel brevissimo percorso che ho iniziato) le cose più interessanti le ha dette Agostino. I giochetti sulle formulette dogmatiche stanno dolendo più che aiutando. Ascoltavo ieri la polemica di Cionci e di Farias, per lo meno quella di Farias più interessante: perchè stanno impedendo la messa in latino? Suppongo che ne abbia già parlato prof. Saluti, e mi scuso del piccolo sfogo. Tanto rumore in una tazza da tè!
@Otium497
@Otium497 13 күн бұрын
La pazienza non è verso l'offesa subita in sé, ma in vista della magnificenza. Se abbattono una chiesa pazienta e ricostruiscila.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 13 күн бұрын
Qui siamo già sul vertice della fortezza perché è abbastanza difficile che si abbata una chiesa senza eliminare chi ci sta dentro. La pazienza sopporta le avversità più comuni e quotidiane dell'esistenza.
@Fabrizio-q7p
@Fabrizio-q7p 14 күн бұрын
Salve, professore; ho letto che "che" e "quale", come aggettivi interrogativi, sono equivalenti e intercambiabili: "Che genere di film guardi?", ma anche "Quale genere di film guardi?". Mentre come pronomi non lo sono. Di conseguenza, se ho ben capito, la differenza, come pronomi ovviamente, tra "quale" e "che" (o "che cosa" o il semplice "cosa", visto che sono equivalenti e intercambiabili tra loro), sta nel fatto che "quale" è flessibile in numero (al plurale: quali) e si può riferire sia a persone che a cose (es. "Quale vuoi comprare?"; "Ci sono due dolci in frigo. Quale [dolce] vuoi?"; "In cortile ci sono molti ragazzi. Quale [ragazzo] è tuo fratello?"), mentre "che" (ma anche "che cosa" o "cosa") è invariabile e si può riferire solamente a cose (es. "Che fai?"; Che cosa/che/cosa vuoi?"): ecco perché non sono intercambiabili tra loro. Cosa ne pensa?
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 13 күн бұрын
"Chi" è più usato > Chi è tuo fratello? "Cosa fai?" non è un buon italiano >> che cosa fai? oppure: che fai?
@Fabrizio-q7p
@Fabrizio-q7p 13 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 Capisco, però "quale (con sottinteso "ragazzo") è tuo fratello?" è altrettanto corretto, anche se, come lei dice, il "chi", in quel senso, è più comune. Per il resto, è corretto il mio ragionamento?
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 12 күн бұрын
@@Fabrizio-q7p Perfetto.
@athenaperchiazzi4509
@athenaperchiazzi4509 14 күн бұрын
Quando penso allo scandalo mi viene sempre in mente ciò che ha detto un uomo ad una signora anziana malata"Non vedi come ti ha ridotto il tuo Dio?Che lo preghi a fare"...
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 14 күн бұрын
Io avrei risposto: "Lo prego affinchè mi dia la pazienza di sopportare le stupidaggini che dici"
@Otium497
@Otium497 14 күн бұрын
Buonasera professore, il suo discorso sulla contemporaneità e sulla sete di giustizia, è proprio così. Il Sacerdote, il parroco, temo che applichino categorie non dissimile a quello delle guardie. Che mi è stato spiegato questa estate: la pena è proporzionale alla tranquillità pubblica. Non c'è l'intento dell'educazione come invece credevo a partire da Beccaria, se i miei ricordi liceali non mi tradiscono. Così nella comunità dei fedeli non ci deve essere l'educazione alla meditazione, alla morale. Solo discorsi edificanti, che non disturbino i sonni della comunità. Ma così di nuovo viene meno l'educazione. Per quanto riguarda la sua perplessità sul frutto, credo sia semplicemente perchè Tommaso inquadri anche la temperanza come un mezzo per le opere, che abbiamo detto devono essere quelle della magnificenza. Come lei invece credo che la magnanimità che si ottiene proprio tramite la temperanza, sia già un frutto. Ma mi sono perso le lezioni sulla magnanimità. Spero presto di ascoltare due video alla volta, andando all'indietro, ci tengo anch'io ad avere una visione completa. Non vorrei per esempio che anche la magnanimità sia un dono dello spirito (e in quel caso dunque non sarebbe un frutto). Io non lo credo. Certo alcuni ce l'hanno per natura, ma tramite l'educazione si può arrivare ad avere un animo magnanimo. Certo che è dura essere veramente cristiani, questo obbligo d'aiuto mi spaventa. Salve!
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 14 күн бұрын
Sono le categorie di questo sistema di cose che rendono tutto difficile, la Parola di Dio è semplice (come sosteneva san Filippo Neri); noi la rendiamo difficile, impraticabile e vacua quando la vogliamo condizionata da quelle categorie.
@Otium497
@Otium497 14 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 Come darle torto, è così. Grazie Prof. e buona giornata.
@CarloCeccarelli-i2f
@CarloCeccarelli-i2f 15 күн бұрын
Buongiorno, nella frase "Ma dopo averti riportata, è stato diverso", è possibile che il soggetto di "è stato diverso" sia sottointeso, magari anche generico, e ricavabile dal contesto (come ad esempio "il discorso" , "il momento", "lo stato" oppure qualche altro elemento maschile)? D’altronde è come se ci domandassero “Com’è stato, com'era il momento/discorso/lo stato?" e noi rispondessimo appunto “È stato diverso”, facendo quindi riferimento ad un soggetto maschile e sottinteso ("il discorso" , "il momento", "lo stato", etc.). A riprova di ciò, ci troveremmo davanti ad un predicato nominale con la seguente analisi: "Il discorso" (o chi per lui), soggetto sottinteso; "è stato", copula; "diverso", nome del predicato. Penso ci stia come ragionamento, non crede?
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 15 күн бұрын
Certamente: il ragionamento è perfetto.
@Otium497
@Otium497 15 күн бұрын
L'ostinazione sui propri errori lei lo ha analizzato perfettamente. Colui che smette di pensare, perde la sua libertà e si affida ai pupari che lo rendono una marionetta. Entra così nel meccanismo della ripetizione. Non si tratta nemmeno dell'etica lavorativa, qui la gente si ferma prima, in questi maledetti loop della nevrosi contemporanea (mancanza di senso della vita). Naturalmente la classicità fin su il Medioevo non conosce i mali della modernità. Il nichilismo. Trovo molto utili le sue riflessioni, in effetti è come se l'educatore oggi abbia bisogno di fare un passo in più rispetto ad una volta. Grazie al cielo a me è stata spiegata l'etica del lavoro. Non posso dire certo fosse quello il problema.. E comunque ora eccomi qui. E naturalmente sul mio tavolo da studio sui LIBRI. Io ho due nipoti, entrambi in classe pubbliche alla periferia milanese, dove l'80 e il 90 delle persone sono straniere, i maestri si affidano ai genitori, perchè i bambini non sanno nemmeno l'italiano. In un clima educativo così depresso, con tutte le sciocchezze woke aggiunte che confondono il bambino ancora di più, la vedo male per il futuro. Come dice lei, lo conferno: vince la play station. L'andazzo è sempre quello leggono ma non comprendono. Ed è la cosa che più mi sorprende. Non dovrebbe essere l'infanzia il momento migliore per apprendere? E' veramente incredibile come questa cosa sia pervasiva. L'educazione non solo sta diseducando, ma non si pone i nuovi problemi di un paese per stranieri. Come ormai è il nostro. O almeno parlo di Milano. E proprio a questo punto allora la sua idea di una comunità che si faccia responsabilmente cristiana. Deve ricadere sulle generazioni anziane. Come le nostre. Mi chiedo però se esitano queste comunità. Forse dovrei dare un occasione. Forse veramente il cristianesimo rimane l'unico baluardo. Eccellente lavoro (si alcuni suoi video di critica alla scuola li avevo visti, insieme alcune traduzioni dal latino, magari avessi avuto un insegnate come lei!) L'etica del lavoro ragazzi. Mi raccomando. Buona serata.
@Otium497
@Otium497 16 күн бұрын
La perseveranza, una virtù che va contro tutto che oggi è ormai normalità, ossia l'intrattenimento. E' veramente dura riprendere in mano i libri. E' proprio vero quello che diceva il quolet: maggiore è la sapienza, maggiore è il dolore. D'altronde io penso che l'uomo sia destinalmente portato a ragionare su questo dolore. Che questo dolore abbia a che vedere con una trascendenza, io non ho dubbi. Putroppo la grazia non mi ha concesso la fede. Semplicemente la saggezza antica che si è travasata nel cristianesimo, va riscoperta. Le poesia del Manzoni a rischiarare alcuni passaggi capziosi di Tommaso. Medito spesso sul catattere della salvezza che si è fatta carne. Ma appunto per la salvezza viene chiesto tutto di noi anima e corpo, nella dedizione alla sapienza. E al sondare il male come conseguenza. In fin dei conti se solo la grazia può salvare, allora l'uomo rendendosi umile, può solo seguire il suo destino di finitezza. Penso che alla fine la fede dovrebbe essere portatrice di una gaia lietezza. S.Tommaso non rientra fra le mie letture, quindi la seguirò volentieri. Mi è stato consigliato Agostino, come erede di Platone. Avendo riaperto i libri, sto leggendo in parallelo, sia gli antichi, che i cristiani, che i moderni. Dalla mia lista sono scomparsi i contemporanei, che putroppo hanno guastato la mia giovinezza. Ora da cinquantenne, non avendo pur tuttavia mai smesso di pensare alle infinite mode del male, è ora di dialogare con questi grandi maestri. E' appunto Agostino nell'inizio delle sue confessioni che mi ha fatto subito percepire come fede e ragione debbano essere unite in un sacro fervore per il DIo (il Cristo?). Le ho sempre viste come differenti, invece per Agostino è come se si uniscano nel sacro fervore mistico. Il fatto che non vi siano più mistici però ci fa capire di quanto, per usare una metafora, o la realtà per un credente, il Mondo sia in salda mano di Lucifero. Purtroppo capire (la fede) non vuol dire sentire. Evidentemente la mia anima è già stata afferrata dai cupi pensieri. Semplicemente ad essi la mia libertà è quella di combatterli. Non importa se psciologicamente o moralmente. L'importante è la battaglia per il bene della persona, e quindi, e solo quindi, quindi DOPO, necessariamente per il bene comune. Nella pietà di un Dante sarò messo nel limbo (al netto di non cadere sotto il male), in fin dei conti insieme ai grandi del passato. Grazie prof per questi ragionamenti, per questo impegno. Mi dispiace di essermi accodato cosi tardi. Ma vediamo la mia costanza. Salve!
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 16 күн бұрын
E lei non avrebbe fede?.. Lei ne ha molta più di me: infatti la fede è capire che non può necessariamente concederci sempre il dono gioioso del sentire.
@athenaperchiazzi4509
@athenaperchiazzi4509 16 күн бұрын
Prof il Vangelo di oggi dice proprio questo Luca 21, 19: "Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita".
@Giulia-v8z7h
@Giulia-v8z7h 17 күн бұрын
Buonasera, per quanto riguarda l'accordo con gli aggettivi possessivo, ho delle frasi da analizzare: 1) Un uomo dice: "Voglio essere un vostro amico" 2) Una donna dice: "Voglio essere una vostra amica" ...e quindi gli aggettivi possessivi ("vostro/a") concordano in genere e numero con il sostantivo della cosa o della persona posseduta ("amico/a"). Nella prima "vostro", maschile singolare, in accordo con "amico" che è maschile singolare; nella seconda "vostra", femminile singolare, in accordo con "amica" che è femminile singolare. Chiaramente, in aggiunta, nella prima è tutto coniugato al maschile perché è un uomo che parla, mentre nella seconda al femminile perché a parlare è una donna.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 17 күн бұрын
Certamente.Non capisco però perchè sia nato qualche dubbio... Correggo solo "della cosa o della persona posseduta" con "della cosa o della persona predicata": amico/a sono nomi predicati del soggetto.
@Giulia-v8z7h
@Giulia-v8z7h 16 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 Grazie professore. Qualche volta mi piace approfondire certi argomenti. Per il resto "essere" funge da copula; "io" è il soggetto sottinteso di "voglio", mentre "un/una vostra/o amico/a" nome del predicato.
@Otium497
@Otium497 17 күн бұрын
Bella lezione, ma c'era da pensare a fondo anche a quella di ieri. Grazie.
@Otium497
@Otium497 17 күн бұрын
Mi pare ci sia un errore logico non rilevato. Infatti ad un certo punto si dice che la pazienza non è contenuta nella temperanza. E sono anche d'accordo nella spiegazione di Tommaso, ma allora come fa poi a esserne la base? Se la pazienza entrando nel concuposcibile, ha il compito di far sì, che l'esercizio intellettualele-spirituale non venga disturbato, temo dovremo vedere la temperanza qualcosa di assai diverso. Forse di simile rispetto al disturbo questa volta dell'irascibile,
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 17 күн бұрын
Secondo me queste precisazioni di Tommaso non sono proprio indispensabili specie ai nostri occhi di uomini del XXI secolo quando tutto fa brodo e volontariamente si confondono i termini più comuni. Tuttavia la distinzione di Tommaso mira, secondo me, a distinguere il fuori e il dentro: la temperanza ha il compito di tenere a freno i nostri istinti che, se pur buoni, potrebbero uscire dai giusti limiti; la pazienza (quella di Giobbe) è rivolta invece ai mali abituali esterni che si devono sopportare con fortezza d'animo e sui quali non abbiamo un potere diretto perchè non dipendono da noi.
@bortand2080
@bortand2080 17 күн бұрын
A mio parere, il professore Barbero sta esponendo sempre più il suo ateismo.
@Otium497
@Otium497 17 күн бұрын
Penso che Agostino si riferisse agli antichi. Anch'essi credevano nella virtù come liberatrice. Per un Cristiano sarà il Dio e la grazia necessaria.
@Otium497
@Otium497 17 күн бұрын
Concordo quindi nella sua critica a Tommaso.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 17 күн бұрын
...la grazia a perfezionare la virtù umana.
@Otium497
@Otium497 17 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 in effetti una bella sintesi, grazie.
@Otium497
@Otium497 17 күн бұрын
Fa piacere vedere S.Agostino dietro Tommaso. Infatti mi sto apprestando a leggerlo. Mi sto avvicinando ai testi cristiani e antichi. Grazie per questo percorso con Tommaso. Conoscere le virtù, affina anche riconoscere i diversi sentimenti verso la vita.
@lepaginedelsapere...
@lepaginedelsapere... 18 күн бұрын
Professore, salve; il predicato nominale si forma esclusivamente con il verbo essere (sia nei tempi semplici che quelli composti: "Laura è brava", "Laura è stata brava"); quindi nei verbi pronominali, che hanno per ausiliare essere nei tempi composti, il predicato nominale non è contemplato? Prendiamo ad esempio il verbo pronominale "aprirsi": "La porta si è aperta"; se non erro, l'ausiliare "essere", come la particella pronominale "si", non forma la copula (come nei primi due esempi), ma è parte integrante della coniugazione verbale del verbo "aprirsi"; e conseguentemente "aperta" non funge, come aggettivo, da nome del predicato. Grazie
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 18 күн бұрын
Giusto. Però il PN si può avere anche con i verbi copulativi > Mario sembra buono; o con i PV con funzione copulativa > Mario corre veloce.
@lepaginedelsapere...
@lepaginedelsapere... 17 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 Grazie mille, professore, perfetto come al solito. Una cosa, come si può notare un PV con funzione copulativa?
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 17 күн бұрын
@@lepaginedelsapere... Quando un PV è seguito da un nome o da un agg che completa il significato del verbo e si identifica con il sogg. Attenzione che il c. predicativo può rispondere alla domanda COME? ma non è un c di modo
@lepaginedelsapere...
@lepaginedelsapere... 17 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 Nell'esempio "Mario corre veloce" quindi l'aggettivo "veloce" completa il significato del predicato verbale "corre" e nello stesso tempo si riferisce al soggetto "Mario". Ah, in questo caso il complemento è predicativo del soggetto...
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 17 күн бұрын
@@lepaginedelsapere... Certamente. D'altra parte un agg non può essere un c. di modo.
@Otium497
@Otium497 18 күн бұрын
Anche lasciando questa volta da parte il nichilismo contemporaneo, qua ci sono problemi per il bene comune. Putroppo la grettezza porterà a gravi problemi in Italia e nel Mondo. Pensiamo alla mancanza di lavori sugli argini dei fiumi, alla mancanza di bacini idrici, sia per contenere le cadute di pioggi abnormi, sia per irrigare nei momenti di siccità. Ed è veramente questa avarizia (che poi inevitabilmente diventa grettezza), di tenere i conti in ordine, che rende quello che doveva essere un opera di bene comune (oggi persino necessaria visto il cambio climatico, non importa ora se umano o meno), un opera di malvagità. Fa veramente impressione pensare questi pensieri medievali, quanto sia attuali. Grazie prof. ps. Laddove c'è sperpero c'è corruzione, sempre che siano competenti certo. La grettezza invece mi pare proprio che venga dall'ignoranza più becera.
@Otium497
@Otium497 19 күн бұрын
Prof come Albert Schweitzer, grande anima, oggi guardacaso dimenticato.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 19 күн бұрын
Oggi le pulci non parlano dei "grandi" perché si sentirebbero microbi.
@Otium497
@Otium497 19 күн бұрын
In sè la grandezza non è dei soldi, ma il fine del servire il Dio. Penso poi anche alla magnificenza di un opera come la Summa, non servono grandi spese. O le opere scritte appartengono ad un altra virtù. O forse non sono nemmeno virtù. Chiedo prof. forse Tommaso ne ha già parlato prima. Potrebbe così suonare meglio rispetto alla spesa pubblica e privata dell'oggi. Dal concilio vaticano invece le chiese DEVONO essere dismesse, povere. Questo come si giustifica?Se non perchè abbiamo perso il senso della virtù. Voglio recuperarle. Seguo.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 19 күн бұрын
Anche per la Summa erano implicite grandi spese: Tommaso ebbe sempre degli scrivani a sua disposizione; non aveva preoccupazioni di vitto, alloggio, tasse... certo non si era messo a costruire la cupola si san Pietro... ma un impegno così intenso presupponeva un'organizzazione notevole alle sue spalle. E tuti gli scrittori, come ho evidenziato, per poter ssere tali o avevano una rendita dalla famiglia o cercavano una rendita dai Mecenati o dentro il clero. Non ho capito poi la domanda: "Dal concilio vaticano invece le chiese DEVONO essere dismesse, povere. Questo come si giustifica?"
@Otium497
@Otium497 18 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 Ha ragione prof. una volta il mecenatismo era qualcosa di illuminato, necessario a che opere di vasto respiro arrivassero a noi. Per quanto riguarda la seconda questione, è un ricordo dei miei vecchi studi alla cattolica di Milano, quando fra le varie riforme poste dal concilio vaticano, vi era quella che le chiese si costituissero in forma meno grandiosa e più vicina al gregge, quindi le chiese oggi vanno costruite con tetti bassi etc.. Per esempio a Santa Maria delle Grazie qui a Milano ho visto una struttura a tetto basso, che favorisse l'intimità della comunione, che era poi il motivo di questa riforma, proprio all'interno della chiesa! Una sorta di minichiesa dentro la chiesa. E' stato stranissimo, da una parte una delle chiese che più aiutano la meditazione alla grandezza di Dio, e dall'altra invece la preferenza a qualcosa di più raccolto. Ho fatto allora un collegamento io, ipotizzando che i fedeli contemporanei abbiamo dimenticato queste antiche virtù. Grazie della pazienza. Salve.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 18 күн бұрын
@@Otium497 Sì, ci siamo dimenticati di tante cose belle e sante, distratti dal consumismo e dai fuochi fatui che ci opprimono da ogni parte. L'unico elemento positivo sull'argomento è che quelle chiese con le loro altezze, al Nord, non si riescono a riscaldare e noi non siamo più abituati a certi freddi polari. A me, davanti all'organo, gelano le mani e i piedi diventano ghiacciuoli... I nostri nonni erano più forti e resistenti.
@fluddsskark
@fluddsskark 20 күн бұрын
lessig
@LarianodiPalestrina
@LarianodiPalestrina 20 күн бұрын
Buongiorno, professore; ho un dubbio: ma se "che cosa" costituisce un pronome interrogativo a sé, e quindi che può essere sostituito (mantenendo cioè la stessa funzione) da "che" o "cosa", "quale cosa" può essere considerato sempre come un unico pronome interrogativo (alla stregua di "che cosa', "che", "cosa"); oppure dovremmo considerare "quale" aggettivo interrogativo che si accompagna al sostantivo "cosa"? Es. "Non so che/quale cosa scegliere". Nell'esempio penso che "quale" , sostituibile da "che", sia aggettivo interrogativo che determina, accompagnandolo, il sostantivo "cosa"...
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 20 күн бұрын
Giusto: che > agg interrogativo
@LarianodiPalestrina
@LarianodiPalestrina 20 күн бұрын
@vincenzopanzeca8711 Grazie mille, prof. Quindi "quale"= agg. int. e "cosa"= sost. femm. = "quale (ma anche "che") cosa".
@Matteo-e9t
@Matteo-e9t 21 күн бұрын
Salve, nella frase "Ieri è stato il mio compleanno" il soggetto del verbo "essere" è "il mio compleanno" se non erro?
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 21 күн бұрын
Certo. Anche perché con il verbo essere non c'è mai il c. oggetto
@rickypazienza
@rickypazienza 21 күн бұрын
Grazie molto utile per ripassare in vista dell'esame base all'università
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 21 күн бұрын
In bocca al lupo! Oppure oggi si dice in ...... alla balena?
@rickypazienza
@rickypazienza 20 күн бұрын
@vincenzopanzeca8711 crepi il lupo e la balena... speriamo che non..... 🤣 Le farò sapere come andrà!
@rickypazienza
@rickypazienza 21 күн бұрын
Grazie per questo ciclo di video e per le ricche e precise lezioni!
@feliperodriguesclaffnne8151
@feliperodriguesclaffnne8151 21 күн бұрын
Maestro, puoi fare un video sui sette peccati capitali?
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 21 күн бұрын
Abbiamo iniziato con questa riflessione a considerarne alcuni di questi vizi e li scopriremo assieme in corispondenza delle virtù di volta in volta.
@feliperodriguesclaffnne8151
@feliperodriguesclaffnne8151 21 күн бұрын
@vincenzopanzeca8711 👍🏻.
@danielerizzo5160
@danielerizzo5160 22 күн бұрын
le scrivo solamente: "grazie, Professore." Per uno studente universitario che studia latino, poter capire quale sia il giusto e stimolante approccio a un testo, tramite le sue appassionate parole, è un barlume di speranza.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 22 күн бұрын
La ringrazio per la sua stima.
@FrancescoPalanca-t1i
@FrancescoPalanca-t1i 24 күн бұрын
Egregio Professore, la ringrazio per il suo rigore espositivo e per la sua chiarezza. Mi costringo,con piacere, a svolgere gli esercizi assegnati e proseguo nell' ascolto delle lezioni solo quando li ho terminati. Questa mia rigorosita' comportamentale credo che sia dovuta a due fattori: 1)l' aver compreso che è un metodo indispensabile per acquisire la disciplina; 2)per un sentito rispetto alla sua immensa professionalità . Grazie!
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 23 күн бұрын
Sì, svolgere gli esercizi è fondamentale e la correzione è ancora più importante. Continui così.
@sviso71
@sviso71 25 күн бұрын
Ma “largiuturos esse” della frase n. 6 del primo esercizio dall’italiano al latino (prima dell'esercizio 104), essendo l’infinito futuro di un verbo deponente e significando da quello che ho capito, “che stanno per elargire,elargiranno”, con significato attivo, traduce la frase originaria “Promettiamo al popolo solo le cose che sappiamo saranno veramente elargite” forse non letteralmente con “…promettiamo solo quello che noi sappiamo che elargiremo “ ? Inoltre (scusi se mi dilungo), per tradurla più letteralmente potevo mettere: “Promittimus populo tantum quae nos habemus pro certo donatum iri” ? , dato che “largior” non può essere usato con significato passivo (neanche con un "fantasioso" “largitum iri” che sembra valga solo per I verbi attivi al passivo dell'infinito futuro) Grazie per l’eventuale risposta.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 24 күн бұрын
"promittamus quae nos pro certo habemus largituros esse" = "promettiamo solo quello che noi sappiamo che elargiremo (o di elargire)": Stare per > NO: non è un participio futuro con valore di perifrastica attiva. "elergiranno" > NO: il sogg è nos. "saranno elargite" non rende il significato di chi le deve elargire. "donatura esse" > NO > il sogg è NOS. Ma perché si complica così la vita?..
@Ludovico476
@Ludovico476 25 күн бұрын
Buonasera professore,in che modo potrei tradurre e perché των ποδων nella seguente frase:Μίνως την κόρην της πλοίου πρύμνης των ποδών εξέδει
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 25 күн бұрын
Ho detto più di una volta che io non faccio da maestro su materie o argomenti che non conosco perfettamente e conosco il greco in modo molto approssimativo; quindi la seguente non è farina del mio sacco, ma che sia la prima e ultima volta. Minosse legò la fanciulla alla poppa della nave per i piedi. L'espressione ἐξέδει ποδῶν si può analizzare così: ἐξέδει: dal verbo ἐκδίδωμι, che significa "legare fuori", "esporre" o "costringere". Qui implica l'idea di legare o fissare qualcosa. ποδῶν: genitivo plurale di πούς (piede), che indica "dei piedi". Quindi, ἐξέδει ποδῶν si traduce letteralmente con "legò (qualcosa) dai piedi" o "espose (qualcosa) tramite i piedi". Il genitivo ποδῶν indica che i piedi erano il punto di fissaggio o di legame. In questo caso, Minosse ha legato la fanciulla (la "κόρη", "ragazza") per i piedi, probabilmente alla poppa della nave (τῆς πρύμνης) come descritto nel resto della frase. La preposizione ἐκ (o ἐξ davanti a vocale) con il genitivo indica generalmente un movimento o un'origine "da" un luogo o una condizione. I suoi significati principali sono: Origine o provenienza: Indica da dove qualcosa o qualcuno proviene. Esempio: ἐκ τῆς πόλεως - "dalla città". Causa o motivo: Indica il motivo o la ragione di un'azione. Esempio: ἐκ τοῦ φόβου - "per paura". Materiale o sostanza: Indica il materiale di cui qualcosa è fatto. Esempio: ἐκ λίθου - "di pietra". Partitivo: Indica una parte di un tutto. Esempio: εἷς ἐκ τῶν ἀνθρώπων - "uno degli uomini". Separazione: Usata per esprimere il distacco o la rimozione. Esempio: ἐκ τῶν χειρῶν - "dalle mani". Nella frase (ἐξέδει ποδῶν), ἐκ è incorporata nel verbo ἐκδίδωμι e rafforza l'idea di "tirare fuori" o "esporre". Qui il genitivo ποδῶν indica che l'azione avviene "a partire dai piedi", ossia i piedi sono il punto d'attacco o il mezzo dell'azione.
@ionelamarina5401
@ionelamarina5401 26 күн бұрын
Ho trovato un libro , del 1954 , 26 febbraio.
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 26 күн бұрын
Attenzione però che non l'ho seguito pedestremente: ho tolto e aggiunto e poi ho completato perché quello era il programma che si studiava nei tre anni di medie.
@ionelamarina5401
@ionelamarina5401 26 күн бұрын
​@@vincenzopanzeca8711mi lasci il modo di contattarla in privato.
@Gripo0193
@Gripo0193 26 күн бұрын
@lucarusso6004
@lucarusso6004 26 күн бұрын
Buongiorno professore, mi rendo conto che diversamente non avrebbe senso, ma perché nella versione traduce "sub ramis" con "sopra i rami"? "sub" non significa "sotto" (mentre "sopra" è "supra")?
@vincenzopanzeca8711
@vincenzopanzeca8711 26 күн бұрын
Sub vuol dire sotto. Mi indichi per favore il minuto.
@lucarusso6004
@lucarusso6004 26 күн бұрын
@@vincenzopanzeca8711 a 28:24, grazie.