0909: SALTA LA CORRENTE ? RISOLVI CON IL LIMITATORE DI INRUSH in

[@PierAisa]

⚠️ Minuto 14:45: nel calcolo della caduta di tensione, oltre alla reattanza capacitiva bisogna includere anche le resistenze R7 R8 R9 R10 e questo spiega anche la minor tensione rilevata al relè. Dopo aver girato il video ho modificato il tipo di relè e abilitato le linee S e T in monofase, variando il valore dei resistori e dei condensatori. Lo vedremo in un prossimo episodio dove uso il circuito per la carica di grossi condensatori.

[@SimoneCossu]

Ciao Pier! Come al solito il livello dei tuoi video è sempre elevatissimo. Sono spunto e insegnamento e aprono mille scenari nella mente... Devo dire che questo circuitino mi ha stupito. Semplice ed estremamente efficace. È vero che può essere migliorato e che va adeguato correttamente al carico che si deve pilotare, ma offre veramente tanti spunti... Grazie per questa ulteriore perla.

[@PierAisa]

Grazie gentilissimo. Come sempre al primo giro di test si scoprono cose non pensate precedentemente e si rilancia per una parte due. Dopo le riprese di questo video ho fatto altre prove e ho trovato diversi compromessi di dimensionamento per condensatori e resistenze per gestire I diversi tipi di carico e di ritardo ma lo vedremo in un prossimo episodio

[@giuseppecolombo4701]

39 minuti semplicemente eccellenti. Complimenti Pier

[@PierAisa]

Grazie Giuseppe ti avevo anticipato che sarebbe stato un polpettone, buona domenica

[@francescos78]

Come sempre un gran bel video spiegato bene. 👍🏻👏🏻👏🏻

[@Noe_Luciano]

Ottima soluzione, e spiegato veramente in modo chiarissimo.👍👍

[@WalterBrollo]

Progetto ed esperienza molto interessanti. Picchi di corrente che uno non si aspetterebbe. Il circuito fa il suo in modo egregio. Anche oggi ho imparato da te una cosa che non sapevo.

[@PierAisa]

Grazie Walter, proprio così, alcuni circuiti tirano delle belle botte alla prima connessione. Spesso sulle schede si vedono termistori in ingresso. Ciao

[@pulcterrible9037]

Da dire: sempre video interessanti, fatti con competenza. Pier continua così. Di tante sciocchezze che si trovano su youtube, c'è chi ne eleva la media. Grazie

[@PierAisa]

Grazie a voi che seguite sempre! Ci vediamo al prossimo episodio... ad agosto avrò un lieve calo di produzione video

[@Filippoilcane]

un lavoro eccellente e una speigazione esemplare

[@Diablo-RED]

Grande Pier 😉

[@robertotedeschi5497]

Grande Pier sei andato via alla grande come sempre, per il calcolo della capacità si può fare anke microfarad 1000000 diviso radice quadrata di 230 al quadrato -9al quadrato frutto omega cioè 2 pigreco f per( 50× 10 alla meno tre mA), a proposito della pericolosità della rete,ieri l altro ho preso uno scossone ke mj ha addormentato il braccio fino alla spalla,c era un filo scoperto nn l avevo visto ,una ciabatta perke ho fatto ponte cn la stessa mano sulla carcassa di un filtro di rete collegata a massa😂😂😂😂😂😂un salto.......

[@PierAisa]

Esistono delle formule pratiche comodissime Ognuno di noi ha le sue preferite.... non scorderò mai certe formule che dava la mitica rivista nuova elettronica con alcuni coefficienti misteriosi che poi però facendo i calcoli si palesavano.... sempre massima attenzione con le Alte tensioni... le perdite di isolamento sui cavi sono una delle cause più frequenti di scossa ⚡⚡

[@RiccardoBella995]

Ottimo progetto interessante per limitare che salti la corrente elettrica con il limitatore In rush ottimo lavoro e ottima spiegazione del kit sempre magistrale grande Pier Aisa e buon weekend a te

[@PierAisa]

Grazie Riccardo, in laboratorio possiamo avere molti oggetti con elevate correnti di spunto. Vorrei fare una parte due sulla trifase e spunto dei motori elettrici

[@RiccardoBella995]

@@PierAisa si potrebbe fare anche la seconda parte anche in kit

[@piodambrosio1427]

Cia Pier ,In passato, ho dovuto affrontare questo problema per alimentare la Pompa sommersa trifase di un pozzo; La fornitura era ampiamente dimensionata per la potenza nominale di questa pompa; Però all'avviamento della pompa scattava il magnetotermico/ limitatore posto sul contatore della fornitura trifase predisposta! Premesso che la pompa a un sommario controllo col mio multimetro analogico, appariva, normalmente funzionante; In questi casi si è soliti inserire delle reattanze di avviamento; Non trovando disponibile tra i miei fornitori di materiale elettrico la suddetta reattanza; dovetti ovviare, comprando tre matasse cavo elettrico unipolare da 100m di filo per impianto elettrici da 2.5 mmq interponendo sulla linea un un interruttore trifase schuntato da queste tre matasse di cavo poste a mò di reattanze, all'avviamento questo interruttore trifase era tenuto aperto; nell' istante di avviamento; Perciò le tre bobine erano in poste serie alle tre fasi dell'alimentazione della pompa; in questo modo avviata la pompa, senza che l'interruttore limitatore posto sotto il contatore, scattasse; Dopo l'avviamento, si chiudeva manualmente l'interruttore trifase per schuntare (per escludenderle) dal circuito, cortocircuitando le tre matasse di cavo poste come reattanze di avviamento! Ciò mi consentì di stabilire: Che la pompa era realmente perfettamente funzionante; E che la potenza impegnata dalla fornitura trifase era più che sufficiente per il buon funzionamento della suddetta pompa! Dopo un primo test, successivamente, presso un artigiano elettromeccanico locale, mi procurai le necessarie reattanze di avviamento , destinando le tre matasse di cavo elettrico all'uso più proprio ( realizzazione di impianti elettrici!) Ciò l'ho raccontato, per rappresentare che problematiche del genere sono più frequenti di quanto si possa pensare! Era prevista la realizzazione di un quadro elettrico contenente oltre le reattanze di avviamento un teleruttore elettromeccanico pilotato da un relè temporizzato per escludere automaticamente dopo pochi secondi dall'avviamento della pompa le reattanze di avviamento in serie alla linea di alimentazione della Pompa! Spero di essermi spiegato! Ciao Pier!

[@PierAisa]

Grazie per il simpatico aneddoto che ci ricorda che la cosa più importante alla fine è l'inventiva e il sapersi arrangiare. Capire il problema è il primo passo. Poi per mitigare gli effetti anche con delle soluzioni tampone possono essere utilizzate le cose più bizzarre

[@bearzatcmj]

Ciao Pier, circuito eccellente sicuramente lo realizzerò per la mia officina dove ho utilizzato un trasformatore di grosse dimensioni per alimentare le luci portatili a 24V ( anche se il mio impianto è molto old di vecchia officina ormai è tutto a LED 😅 ), comunque secondo un mio pensiero e leggendo i vari commenti il circuito si limita a carichi il cui utilizzo non vada ad interferire con assorbimenti elevati di spunto per l'applicazione di cui necessitano, tipo motore compressore aria, idropulitrici, seghe a nastro o circolari, ecc. In ogni caso su qualche macchina, apparato o applicazione secondo una mia esperienza non può essere applicato, purtroppo questa correnti elevate di spunto servono proprio a, scusate il termine, innescare il processo. Grande Pier grandissimo progetto,non c'è mai fine alla conoscenza, c'è sempre qualcosa da imparare anche se si pensa di sapere" quasi " tutto.

[@PierAisa]

Grazie per il commento. L'ambito dei grossi condensatori viene coperto bene da questo circuito. Per l'ambito motori si potrebbe pensare di parzializzare la tensione con SCR o triac con un circuito visto ad esempio visto in questo video kzbin.info/www/bejne/hobTgpaJe7uKhc0

[@videodacani]

Ottimo vodeo! E kit molto interessante 😁

[@PierAisa]

Grazie, sempre attenzione con la 230...

[@cesareborla3840]

Ciao Pier, ottimo video come sempre, anche per un circuito relativamente semplice, ma in certi casi molto utile. Delle resistenze "abbronzate" ne avete già abbondantemente parlato, personalmente avrei ridotto il valore totale riducendone di conseguenza anche la potenza dissipata (tanto poi il lavoro sporco lo fa la reattanza del condensatore...), che casomai può essere leggermente aumentata. L'ideale sarebbe utilizzare un relè a 24V che abbia la stessa potenza di bobina del 12V, in modo da dimezzare la richiesta di corrente. Invece suggerirei di collegare in parallelo a C1 eC2 una resistenza molto alta, es.: 1 o + MOhm, in modo tale che scarichi i due condensatori in un tempo ragionevole quando il circuito viene disalimentato. Infatti non sai mai a che livello di tensione restano i 2 C quando spegni (anche a qualche centinaio di V) ed, essendo di buona qualità, questi potrebbero restare carichi per diverso tempo (qualche sveglia da condensatori carichi che pensavo scarichi l'ho presa, quindi...). Grazie, ciao, Cesare

[@PierAisa]

Grazie per il commento. Dopo che ho terminato le riprese, ho fatto delle altre prove ed effettivamente ho praticamente azzerato la parte resistiva in serie ai condensatori C1, C2. Come dici quei condensatori possono rimanere carichi per molto tempo, una bel resistore di alto valore in parallelo ci vuole. Il circuito si presta a diverse modifiche che vedremo prossimamente, magari con carichi più esigenti.

[@ozzfestone]

Grande Pier

[@franz7694]

Ciao Pier, bel video. Non ho potuto non notare le povere resistenze da 1k un po' sofferenti. Sarebbe interessante vedere anche la caduta su queste per valutare la corrente che ci passa attraverso. Grazie e, alla prossima!

[@PierAisa]

Ottimo osservatore... avevo dimenticato un piccolo dettaglio i 50mA al relè sulla resistenza da 1kohm crea 50V di caduta e una potenza di 2.5W!! Dopo il video ho fatto altri test trovando il giusto compromesso RC.. lo vedremo presto

[@topmast1]

Sarebbe bello anche un piccolo video che facesse vedere le correnti di picco quando inseriamo certi alimentatori switching per la carica dei cellulari, sopratutto quelli potenti (ne ho uno che fa sempre certe scintille...) Bellissimo video, complimenti !!!

[@PierAisa]

Grazie, in effetti con l'arrivo della USB C che supporta alte correnti di carica, anche l'inrush dei caricatori è aumentato. Se me ne capita uno a mano lo apriamo.

[@pulcterrible9037]

Ho visto in alcuni alimentatori particolari, che prevedono altissime capacità di stabilizzazione, utilizzare una tecnica simile, ovvero essendo la capacità realizzata da più condensatori in parallelo, tramite relè venivano connessi in tempi diversi, oppure i relè includevano delle resistenze di potenza in serie che via via venivano cortocircuitate.

[@PierAisa]

Grazie per il commento, eh già se i valori aumentano diventa obbligatorio gestire lo startup

[@francescocanuto]

Grazie per il consueto dettaglio e precisione. Il mio problema è che se manca la tensione dal fornitore, quando viene erogata nuovamente il mio salvavita scatta (protezione). Non ho motori tranne il frigorifero perennemante attaccato. Il Salvavita è un AEG ElfaD90E C16 e l'mpianto è domestico (3 kw) del 2003. Credo che si tratti di transitori che generano il pcco e facciano scattare la protezione. Cosa ne pensi. La tua soluzione potrebbe risolvere il mio problema. Grazie e di nuovo complimenti

[@PierAisa]

Bisognerebbe fare dei test per identificare quale sia il carico, che procura l'intervento e per quale motivo. La corrente di inrush potrebbe effettivamente avere delle ripercussioni anche sul circuito del differenziale, nel senso che il transitorio potrebbe sbilanciare la corrente tra fase e neutro e fare intervenire il differenziale. Come test ad esempio potresti staccare momentaneamente la connessione di terra del frigo (solo per il test) e vedere se interviene o proprio staccare il frigo del tutto solo per la durata del test. Per simulare l'interruzione da parte del fornitore, con molta attenzione potresti sezionare la fase a monte delle protezioni

[@mauriziodellera]

Interressante video!!! Cosa è successo alle resistenze da R7 a R10, sembra che si siano surriscaldate.🤣🤣🤣 Questo fenomeno di alto assorbimento, capita anche quando si accende un amplificatore audio di potenza con i condensatori di filtro d'alimentazione scarichi.

[@PierAisa]

L'ho scritto nel commento in evidenza Purtroppo mi sono reso conto di averle trascurate durante il dimensionamento.... 50mA al relè su resistenze da 1kohm dissipa no 2,5W. Si può selezionare un resistore con potenza più elevata o anche eliminare le resistenze ed adeguare i condensatori C1 C2 per ottenere la giusta caduta di tensione

[@piero6563]

Ciao Pier, molto interessante. Nel mio appartamento in un piccolo condominio a volte salta il differenziale interno senza apparente motivo, sopratutto la sera. Il carico più grosso sempre collegato è il frigo. Il problema potrebbe dipendere da operazioni sulle linee elettriche esterne, solitamente fatte dall'enel, la sera? Grazie e complimenti per il video.

[@shinedom]

@@piero6563 i motori dei frigoriferi hanno correnti di spunto molto alti e frequenti, poi dipenderà dalla conformazione dell'impianto. Un tentativo da provare sarebbe quello di staccare e riattaccare girando i terminali della spina nella presa per allineare fase e neutro mettere in fase avvolgimenti e capacità ci spunto.

[@PierAisa]

@shinedom possiamo approfondire questo tema anche con correnti più elevate e facendo diversi test di inserzione, poi approfondire anche l'ambito trifase eventualmente con l'utilizzo di teleruttore

[@shinedom]

@@PierAisa sarebbe davvero molto interessante

[@michelepiccolo]

Ciao Pier, spiegazione esemplare come fai sempre nei tuoi video, tutti kit ottimi. Riguardo al picco di corrente che fa saltare il differenziale o magnetotermico se si collega un varicap o altro, dipende anche in casa cosa si a collegato, per esempio se non c'è nulla ma uno c'è sempre il frigorifero in quel caso può succedere che contemporaneamente lui si attacchi e può fare quello di far saltare le protezioni, perché i due picchi si sommano. Buon weekend.

[@PierAisa]

Grazie Michele infatti una delle situazioni peggiori è quando si riarma completamente il magnetotermico e quindi tutti gli elettrodomestici assorbono in maniera impulsiva può Infatti capitare che alla prima movimentazione risalti subito

[@shinedom]

​​@@PierAisanuova elettronica aveva fatto un apposito circuito ritardatatore di accenzione per ovviare a questo...

[@capiatnCommodore]

Ciao, Pier Buone Vacanze a te e famiglia, tra una settimana vado in crociera con moglie e figlia, quindi non avrò internet per un po'. Nel mio inrush,avevo anche aggiunto uno zener d'emergenza connesso in parallelo hai condensatori di valore più alto della tensione imposta dall'assorbimento del relè ma inferiore a quella degli elettrolitici. Perché nella mia versione senza led, se la bobina del relè si interrompeva la tensione sugli elettrolitici sarebbe diventata intollerabile.

[@PierAisa]

Buone vacanze! Ottima osservazione. In ogni circuito dopo aver provato il funzionamento nominale, è sempre bene dare i test anche in modo degradato immaginando i tipi di guasto

[@shinedom]

36:01 le R7 R9 e compagne hanno scaldato un pochino... sono diventate più scure... forse sarebbe il caso di aumentarne la potenza?

[@PierAisa]

Ottimo osservatore E infatti ho aggiunto un commento in evidenza abbiamo diverse possibilità. Si possono direttamente escludere adeguando il valore di capacità dei condensatori che creano la caduta di tensione oppure giustamente, aumentare la potenza dei resistori. Nei primi test non mi ero reso conto che 1/4w è poco per la corrente al relè

[@michelebruscia9026]

Mi sono accorto pure io che avevano scaldato fino a abbronzarsi un po’ ahahah, stavo per scrivere il tuo stesso commento!

[@alanesse2076]

Ciao Pier, sempre interessanti e costruttivi i tuoi video. Avrei un'osservazione da farti: non sono un po’ troppo vicine le piste che collegano i 2 contatti del relè e vanno alle resistenze di limitazione R3 e R4? In questo caso, dal momento che hai alimentato tutto il circuito con la monofase, non ci sono stati particolari problemi ma se colleghi in trifase ti troveresti 400Vac tra quelle 2 piste. Idem per quella che porta la fase S verso il ponte raddrizzatore e passa vicinissima ad un reoforo di R3. Personalmente le avrei distanziate, magari anche spostate sull'altra faccia. Ciao e ancora complimenti!

[@PierAisa]

Corretto. Specialmente nel caso di trifase dobbiamo aumentare gli isolamenti, rincorrendo anche a tagli del PCB. Ci vediamo in un prossimo episodio per maggiori potenze

[@stefano_calvax_calvani]

Video eccellente

[@winterburan]

Ciao, a me succedeva con i finali audio di alta potenza con dei condensatori interni enormi, ho sostituito il magnetotermico con uno a curva K mi pare erano fine anni 90

[@PierAisa]

Si ottima idea

[@winterburan]

@@PierAisa Un circuito cosi sarebbe stato l'ideale anche per i finali di potenza con i grossi toroidali all'interno, quante rogne in meno, specialmente per impianti mobili, adesso è tutto switching con anche la correzione del fattore di potenza, la Powersoft Italiana e la Crown Americana ha fatto scuola da metà anni90, mi chiedo perchè nessuno ci ha mai pensato, io da stupido avevo ideato un'accensione temporizzata sequenziale, avrei voluto ideare anche un sitema sequenziale a senso anche inverso, in accensione prima il mixer e le elettrociche audio assieme, poi i finali in sequenza, allo spegnimento prima i finali e poi le elettroniche audio, a prova di stupido.

[@PierAisa]

@winterburan l'ordine di accensione e spegnimento in alcune configurazioni è necessario per evitare guasti o comunque per aumentare il tempo di vita degli elementi

[@-Evilempire-]

È per questo che si usano magnoto termici di curva D e non C nelle officine, fabbri, laboratorio ,ecc. Comunque a volte non bastano nemmeno quelli ma è molto raro.

[@PierAisa]

Grazie per il commento! Sarebbe interessante approfondire il tema delle curve e valutare un metodo di test per verificare le caratteristiche di intervento.

[@-Evilempire-]

@@PierAisa si il mondo degli interruttori da quadro e molto più profondo di quanto si creda , capacità di intervento , velocità, stabilità termica,ecc. Sarebbe bello se lo mettessi sulla lista dei video da fare 😂👍

[@DadoRAM]

Una lampadina in serie al carico e passa la paura 🤣🤣🤣 scherzi a parte se uno mette un ntc in serie di solito basta (a meno che uno non accende e spegne rapidamente il dispositivo)

[@PierAisa]

@@DadoRAM i dispositivi che cambiano di molto la loro resistenza in base alla temperatura, come lampadine o termistori, come hai giustamente osservato possono essere usati come limitatori di corrente, ma funzionano solo alla prima accensione. Se rimangono in temperatura e viene fatta una riaccensione purtroppo non saranno efficaci.

[@riccardoz2953]

In questo caso è meglio ripartire i carichi su più linee. Mi ricordo un laboratorio di informatica con 24 postazioni tutte sotto un unico magnetotermico diff. Saltava sempre alle prime accensioni...

[@albertosanvito]

Mi lasciano perplesso quelle 3 resistenzine. Immagino un bel motore da 2kw di qualche attrezzo da avviare on-off on-off ecc dove per esigenze di sicurezza ad ogni taglio devo fermare. Per quanti cicli riescono? Ciao Pier sempre super. Video

[@PierAisa]

ottimo osservatore... ho infatti scritto nel commento in evidenza.... nel frattempo ho fatto altre prove ed ho trovato un compromesso per il quale si possono ridurre o completamente escludere le resistenze da R7 a R10 e lavorare solo con la reattanza capacitiva per avere la tensione opportuna al Relè. Per quanto riguarda la resistenza di limitazione se vogliamo lavorare i concorrenti più importanti posso pensare a una versione due tostissima

[@albertosanvito]

@@PierAisa in un mio attrezzo ho risolto con R da pochi Ohm e 150W (con pochi Ohm il motore parte senza problemi) e un ritardatore da 1 o 2 sec. così il relè soffre meno se il motore è in accelerazione.

[@PierAisa]

@@albertosanvito grazie per il commento, dipende molto dalla natura del carico capacitiva / induttiva e dello spunto. È importante caratterizzare bene lo spunto per decidere i valori dei resistori e la durata dell'intervento

[@albertosanvito]

@@PierAisa si si hai pienamente ragione.........è difficile soddisfare tutti i carichi con un unico circuito 😂🤣

[@alessandrolatteo2915]

Ciao Pier Complimenti per il video questo circuito è ben usato negli amplificatori a valvola in campo radioamatoriale, come tu sai ... Questo per limitare la corrente in fase di accensione visto il grande trasformatore che viene usato. Domanda come mai le 4 resistenze R7 ---R10 sono annerite Che tensione scorre in quelle resistenze ? Chiaramente risolvibile aumentando la potenza delle stesse. Saluri Alex

[@PierAisa]

Grazie per il commento. Ho messo un commento in evidenza, per spiegare che avevo trascurato un piccolo dettaglio... 50mA sui resistori da 1 kohm sviluppano 2,5W. Dopo le riprese ho fatto altre prove praticamente azzerano il valore di resistenza e. lasciando la caduta di tensione praticamente solo a C1 e C2, come vedremo in un prossimo video in uscita. Buona domenica.

[@gasparinizuzzurro6306]

bravo

[@angelino4710]

Un bel oggetto Pier

[@passioneelettronica]

Ciao Pier, questo circuito potrebbe andare bene per i condizionatori d'aria ? quando si accende il condizionatore e si fa avviare col telecomando poi il condizionamento , c'è sempre un assorbimento iniziale importante da far a volte abbassare la luce per un attimo, con un significativo spunto di corrente iniziale.

[@PierAisa]

Questo circuito per definizione, limita la corrente allo spunto grazie a una resistenza in serie che viene poi esclusa da un relè e quindi sì.... potrebbe risolvere il problema. Bisogna verificare quale sia il picco di corrente e dimensionare la resistenza serie e il tempo di intervento di conseguenza. Il circuito mostrato nel video comunque copre una buona parte di applicazioni

[@rico5870]

Purtroppo Nuova Elettronica non c è piu... ma noi abbiamo #Pieraisa !!! GRAZIE Progetto molto interessante ed utile e spiegazione chiarissima come sempre! Greetings from Nz

[@PierAisa]

Grazie gentilissimo Cerchiamo di tenere vivo almeno lo spirito della mitica rivista. Avrai visto il video con un bel numero di ore di fuso orario...

[@rico5870]

@@PierAisa il fuso è non trascurabile , sono 10 ore . Ma le tue lezioni di eletronica sono diventate obbligatorie!! Grazie #pieraisa.

[@64etto]

Si scatta il magneto differenziale ma si può includere la terra?

[@PierAisa]

Il differenziale a volte salta perché si inducono delle tensioni proprio causate da questo grande picco e sono in grado di sbilanciare la misura del toroide contenuto dentro il differenziale. Questo circuito non include il riferimento a Terra Ma ci si può pensare per una prossima versione se vogliamo aggiungere anche delle protezioni e un filtro EMI

[@DadoRAM]

@PierAisa il circuito ha solo un difetto... Deve essere messo dopo l'interruttore principale dell'apparato. Mi spiego meglio se metto questo circuito incassato a muro con una presa femmina in uscita la quale collego degli apparecchi questi non saranno protetti. Questo perché il circuito è alimentato il parallelo alla 240. Sarebbe interessante fare un circuito in cui il relè è attivato solo quando c'è un carico in uscita.... Però il circuito diventa più complicato

[@PierAisa]

Questo oggetto protegge la presa di corrente specifica o l'apparato specifico. Ogni oggetto ha caratteristiche di inrush diverse che possono essere studiate caso per caso. Se si vuole ragionare in senso più generale conviene utilizzare un magnetotermico con curva adeguata ai carichi, come discusso in qualche altro commento

[@concettog.1291]

Circuito molto utile e interessante, ti volevo chiedere de cose , per diminuire la capacità di C1 invece di avere una c.d.t. di 221V , puoi utilizzare un diodo zener da 12 V e quindi una c.d.t. più bassa, e invece del relè non puoi utilizzare 2 triac, più performanti e silenziosi, se ho detto delle sciocchezze perdonami.

[@PierAisa]

Grazie per il commento, si può pensare ad uno zener ma dovrà essere di potenza, anche un TVS potrebbe andare bene di recente l'ho utilizzato proprio in un'applicazione similare. Anche l'utilizzo di TRIAC è una buona idea anche se si complica un po' il circuito di controllo, come minimo abbiamo bisogno di un phototriac per lo zero crossing.

[@concettog.1291]

@@PierAisa che si complica un po' il circuito, non ci piove, ma se ho ripetuti inserimenti del circuito, come per esempio una pompa per l'acqua, il triac gli gestisce meglio, rispetto al relè, che è pur sempre un elettromeccanico, tutto sta a soppesare i pro e i contro, se il gioco vale la candela, comunque grazie per la tua sollecita risposta.

[@PierAisa]

@concettog.1291 esattamente come sempre si tratta di un bilancio da fare rispetto alla complessità il costo e alla funzione Grazie Ciao e alla prossima

[@fabery8668]

Ciao Pier, molto interessante questo procedimento per limitare la inrush current, vorrei sapere di più a riguardo dell'effetto "sul magnetizzante" di cui parli al minuto 26.50 riferito alla corrente di magnetizzazione del trasformatore del variac. In questo periodo sto cercando di approfondire la conoscenza riguardo ai circuito magnetici. Ti ringrazio molto in anticipo, ogni tuo video è molto apprezzato!

[@PierAisa]

Grazie per il commento... la hai chiamata... non dovrei dire niente.. ma visto che ne hai parlato... proprio la prossima settimana esce un video su come progettare un magnetico in audiofrequenza... Comunque forse questi due se non li hai visti possono darti qualche elemento kzbin.info/www/bejne/np6ccp2Ph7aDopY kzbin.info/www/bejne/n3XaqaCIh7-LY8k

[@fabery8668]

@@PierAisa 😁😁😁Ahahaha l'ho chiamata al momento giusto! Woooowww!!!! Allora resto sintonizzato in attesa😛🤩 grazie Pier!

[@marcoangelini2642]

Domanda, ma un circuito con il triac che attacca nel punto 0 della sinusoide non è fattibile? grazie

[@PierAisa]

Visto che è una domanda che è già arrivata, ti riporto qui per comodità la risposta che avevo già dato Si certamente, si complica un po' il pilotaggio, con un circuito di comando di gate che deve innescare ad ogni semionda, si potrebbe realizzare il circuito con optotriac e qualche componente aggiuntivo per garantire l'innesco preciso con controllo dello zero crossing, ma poi il triac a livello di commutazione è più longevo e silenzioso del relè. Se si gestiscono correnti elevate poi deve essere anche dissipato

[@marcoangelini2642]

@@PierAisa al top come sempre Pier! grazie

[@basbas1971]

Alto isolamento fra le piste sui connettori in out , mentre sul connettore del relè , poco isolamento

[@PierAisa]

Esatto quella zona è da rivedere visto che coninvolge punti tra fase e neutro

[@elettronicaemotori]

Non conoscevo questa soluzione. Ottima direi anche se un po’ elaborata. Mi chiedevo se si usasse un triac che si attiva solo al zero crossing opportunamente polarizzato sul gate, potrebbe funzionare lo stesso per risolvere il problema picco?

[@PierAisa]

Visto che è una domanda che è già arrivata, ti riporto qui per comodità la risposta che avevo già dato Si certamente, si complica un po' il pilotaggio, con un circuito di comando di gate che deve innescare ad ogni semionda, si potrebbe realizzare il circuito con optotriac e qualche componente aggiuntivo per garantire l'innesco preciso con controllo dello zero crossing, ma poi il triac a livello di commutazione è più longevo e silenzioso del relè. Se si gestiscono correnti elevate poi deve essere anche dissipato

[@vittoriobraghiroli9468]

Buongiorno, desideravo sapere se i connettori femmina a tulipano che Pier usa per mettere e togliere rapidamente i componenti sono in vendita e come si chiamano. Oppure devo recuperarli smontando una breadboard ? Vi ringrazio. Vittorio

[@PierAisa]

Io spesso li recupero da zoccoli che non uso più, ma forse la cosa più pratica che consiglio è quella di procurarsi delle strip di pin header sezionabili e con un paio di tronchesine si possono ricavare facilmente i singoli tulipani. Forse facendo una ricerca approfondita potrebbero esistere anche venduti in unità. Su RS components sono sotto la categoria presa pcb

[@vittoriobraghiroli9468]

@@PierAisa Molte grazie Ing. Aisa !

[@andr3337]

🎉💪

[@massimilianobufardeci1312]

Pier due domande, perdonami la banalità. 1) in apparecchiature audio tipo amplificatori, dove ci sono diverse decine di migliaia di micro farad, e quindi immagino grosse correnti di spunto allaccensione, come mai non sono previsti circuiti del genere? 2) sul trasf d'isolamento: non ho mai capito se ci colleghi l'oscilloscopio o il circuito / apparecchio che è sottoposto a misura. Grazie!!

[@PierAisa]

Sugli ampli audio i condensatori si trovano sui secondari del trasformatore, ed hanno tensioni di lavoro più basse e si sfrutta anche l'impedenza stessa del trafo per limitare. A volte si sfruttano altri meccanismi di soft start, si possono trovare dei termistori o anche i filtri sulla alimentazione con induttore serie aiutano a limitare la corrente di spunto.

[@Chiavaccio]

👏👏👏👏🔝🔝💯💯🥇

[@francescor.4939]

Complimenti! Video sempre davvero interessanti!!! Che potenza massima può gestire questa scheda? Mi scuso ma non ho visto il video con molta attenzione probabilmente.

[@PierAisa]

Grazie per il commento, la scheda utilizza relè con contatti 16A, che possono essere raddoppiati fino a 32A sulla 230Vac. La potenza gestita dipende dal montaggio selezionato per i resistori di potenza. Si può utilizzare anche per la 380V. Questo è il datasheet www.pieraisa.it/php/forumshareinsertdb.php?file=../forum_share/KITS/Inrush.Current.Limiter.Datasheet.pdf

[@francescor.4939]

@@PierAisa ok, quindi per un carico monofase di circa 6kVA potrebbe andar bene, avrei intenzione di usarlo sull'uscita di un inverter (hai fatto anche un'ottima recensione di questo inverter di colore arancio) gridoff che utilizzo su un impianto fotovoltaico. Sicuramente i mosfet di potenza ringrazieranno!😀😀 Su che costi siamo? Come può essere acquistato?

[@PierAisa]

@francescor.4939 questo tipo di Kit di solito si posiziona sui €40 ma dipende dal tipo di opzioni che ti fanno comodo circuito stampato componenti contenitore. Non pubblico mai il prezzo del kit perché varia di continuo a seconda della disponibilità dei componenti. Mi puoi scrivere a [e-mail]

[@maury500ie]

Sto pensando di utilizzare questo circuito in configurazione trifase per limitare la corrente di spunto di un motore da 5 HP di un compressore , alimentato da un gruppo trifase da 6.5 kW , al momento la partenza del motore fa scattare il magnetotermico del gruppo, pensi che la costante di tempo così bassa sia sufficiente o andrebbe aumentata ? il motore Gia collegato a stella stabilizza la propria velocità in un secondo circa , nel caso andasse aumentata la costante di tempo , le resistenze dissiperebbero di più ? Si potrebbero sostituire con due impedenze ? Grazie come sempre per i tuoi video di informazione '73 de Iu2ajn Maurizio

[@PierAisa]

@maury500ie Grazie per il commento. Nel caso di funzionamento trifase conviene rimuovere le resistenze R7 R8 R9 R10 e adeguare il valore dei condensatori C1 e C2 per ottenere la tensione al relè. Si potrebbe selezionare un relè con bobina a 24 V. In caso di correnti molto forti si potrebbe prevedere anche un teleruttore esterno. La costante di tempo si può tranquillamente aumentare agendo sui quattro condensatori elettrolitici. Di recente ho fatto prove per portarla vicino al secondo

[@basbas1971]

Bisognerebbe impostare sullo sbrogliatore una tolleranza distanza fra le piste di almeno 1mm.

[@PierAisa]

Giusto, grazie per il commento sono stati inseriti gli slot sui connettori, ma la zona del relè è da rivedere

[@paoloastaldi7755]

come collegarlo per la 220v?

[@PierAisa]

Nel video è mostrato proprio l'utilizzo con la 230Vac. Come sempre. massima attenzione.

[@TinTinUno]

Così a titolo informativo, al posto di utilizzare il relè non si poteva utilizzare un Triac? 🤔

[@PierAisa]

Si certamente, si complica un po' il pilotaggio, con un circuito di comando di gate che deve innescare ad ogni semionda, si potrebbe realizzare il circuito con optotriac e qualche componente aggiuntivo per garantire l'innesco preciso con controllo dello zero crossing, ma poi il triac a livello di commutazione è più longevo e silenzioso del relè. Se si gestiscono correnti elevate poi deve essere anche dissipato

[@TinTinUno]

@@PierAisa Questo è vero, però per quelli come me che "non sopportano" i Relè per esempio, potrebbero anche optare per questo metodo diciamo migliore con i Triac per l'appunto anche usufruendo di idonei alette di raffreddamento e contenitori leggermente superiori, comunque un ottimo prodotto. Complimenti

[@diegobertocchi1772]

Buonasera entusiasti, mi sfugge il motivo delle frese se poi le piste RST in uscita viaggiano a pochi decimi di mm fra loro, e non ditemi che c’è il soldermask

[@PierAisa]

Le fresature aumentano l'isolamento secondo le regole di clearance e creepage assegnate. La zona relè e connettori può essere sbrogliata con maggior isolamento, aumentando anche le distanze. La soldermask ha basso isolamento ovviamente, si potrebbe fare un video dedicato proprio agli isolamenti, alle isole galvaniche e alle tecniche per aurmtarlo durante lo sbroglio

[@lupo5704]

Grazie. Io di solito metto un cappio RC sui contatti del relè...dici che serve o no per ridurre eventuali scintilii corrosivi?

[@PierAisa]

Hai sollevato un punto interessante perché il contatto del relè si chiude con tensione presente ai suoi capi e questo di sicuro innesca una piccola scintilla che alla lunga usura il contatto. Si possono prevedere dei circuiti di smorzamento come hai giustamente consigliato

[@RickB3n]

Critica costruttiva: tutto bello ma anche qui mi sembra una complicazione eccessiva, un termistore ntc dimensionato bene svolge lo stesso compito.

[@PierAisa]

Grazie per il commento, si tratta si un caso limite, ma il termistore non sarà efficace con le riaccensioni ravvicinate, la classica interruzione di tensione, perché rimane in temperatura e la resistenza sarà bassa ed inoltre consuma un minimo di potenza.

[@RickB3n]

Hai ragione, magari lo svantaggio principale è il minimo di potenza dissipata, le riaccensioni ravvicinate probabilisticamente sono rare, soprattutto adesso con la smart grid che ha tempi di intervento molto rapidi

[@robertotedeschi5497]

Come si dice a Bologna anke se sono un PES, la scossa al ho ciapeee listess

[@PierAisa]

🤣🤣🤣🤣🤣

[@vincenzocammarata8183]

Praticamente e come mettere un rifasatore a monte dell' impianto

[@PierAisa]

Con un carico resistivo agiamo sul livello di corrente. Il pcb si potrebbe utilizzare anche per rofasare con le opportune impedenze

[@diegoiobbi3420]

32:37 come mai la tensione sugli elettrolitici risale un po'?

[@PierAisa]

È un comportamento abbastanza tipico dei condensatori elettrolitici. È dovuto al dielettrico che può manifestare diversi comportamenti. Il fenomeno può essere dovuto al rilassamento del dielettrico, che dopo la scarica, mostra una polarizzazione residua in grado di rilasciare cariche e quindi di far risalire la tensione o anche di assorbimento a causa del quale alcune cariche vengono trattenute e non riescono a essere liberate e quindi appena viene rilasciato il carico queste contribuiscono all'innalzamento della tensione