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Video prodotto nell'ambito del progetto MuSST#2 - Polesine per Pollicinum. Museo Polesine.
Mani, macchine, intelletto, lavoro.
Sono le parole chiave che sintetizzano il senso narrativo di questo video.
È L’archeologia innanzitutto a farsi tramite di molteplici e spettacolari restituzioni del passato. Opere e manufatti sono espressione di una necessità umana fondamentale, legata al sostentamento economico e culturale delle comunità, ma anche alla trasmissione di stile, gusto e bellezza.
Il lavoro contadino e la tardiva evoluzione industriale si innestano sul territorio e si modificano, seguendo nel tempo le linee che caratterizzano la peculiare conformazione fisica e geografica polesana. È un territorio plasmato da un elemento imprescindibile che lo domina da sempre: l’acqua.
Al centro di ogni cosa c’è dunque l’uomo, la sua sopravvivenza legata a un lavoro che si traduce, per la maggior parte, in manualità che sottende fisicità, fatica e sudore. Un lavoro basato sulla concretezza delle proprie e uniche possibilità. Un lavorare concreto, di mani e gambe, ma anche di intelletto e genialità, di politica socialmente lungimirante. L’uomo lotta per domare una natura faticosa e ostile, che impone sacrifici, eppure da essa il lavoratore ricava la propria sostanza, plasma la sua identità e immagina il futuro delle generazioni che verranno.
BREVE GUIDA ALL’ASCOLTO DI “UOMO”:
La colonna sonora fonde, in un unico svolgersi, suoni elettronici e materiale audio concreto, tratto dal campionamento di suoni reali prodotti dagli oggetti conservati nei musei o dalla natura circostante.
Sono i suoni del Polesine, delle sue antiche macchine, oppure di oggetti artigianali estrapolati dalla loro funzione primigenia e trasformati in strumenti musicali; o ancora, suoni prodotti dalle acque dei fiumi e dal placido rumore di chi oggi li solca.
All’elettronica è affidato il compito di creare spazialità, un aperto luogo dai confini poco definiti e dalla luce potente e unica.
La voce dei diversi interlocutori appartiene a chi in prima persona si occupa della conservazione e fruizione dei musei qui coinvolti.
Realizzato da: Camilla Ferrari e Alberto Gambato; musiche originali: Camilla Ferrari; drone: Nicola Poli.
Grazie a: Adriano Azzi (Centro di Documentazione della Civiltà e del Lavoro in Polesine di Fratta Polesine); Vincenzo Citro (Museo delle Api Centro di apicoltura di Ca' Cappellino di Porto Viro); Evelin Crepaldi (Museo delle Acque di Crespino); Cristiano Fenzi e Giuseppe Marangoni (Ecomuseo Mulino "Al Pizzon" di Fratta Polesine); Sara Forzato (Antiquarium di Loreo); Alberto Giuriola (Museo etnografico "A l'Alboron" di Costa di Rovigo); Maria Chiara Gramegna (Museo del Risorgimento di Lendinara); Paolo Mantovani (Museo d'Impresa delle Antiche Distillerie Mantovani di Pincara); Enrico Maragno (Museo della Centuriazione di Villadose); Maria Letizia Pulcini (Museo archeologico nazionale di Fratta Polesine); Edoardo Zambon (Museo d'Arte Adria Delta - MAAD Adria).