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Video prodotto nell'ambito del progetto MuSST#2 per Pollicinum. Museo Polesine.
Maschere, suoni, vetro, colori.
In questo lavoro la narrazione è affidata interamente all’oggetto, alla sua forma; un oggetto inteso come rappresentazione di un’idea che interpreta la realtà, ma senza rimanere didascalicamente legata ad essa.
L’oggetto che cambia e si trasforma è frutto di quell’evoluzione estetica imposta dal tempo all’umano, il quale fin dalla propria comparsa sul pianeta ha percepito il piacere e la necessità di rappresentare e rappresentarsi.
Inseguire e spesso anticipare le evoluzioni sociali, andando oltre ciò che si vede, è l’intuizione primaria di chi, artista o artigiano, si fa produttore di bellezza e narrazione.
Una sequenza di colori e forme per far emergere dal passato la spontanea fantasia e la volontà di raccontare, per non lasciar andare, per ritrovare un comune senso del bello, rinnovandolo continuamente.
BREVE GUIDA ALL’ASCOLTO DI “RAPPRESENTAZIONE”:
Come la narrazione visiva è affidata alle immagini, anche quella musicale è condotta esclusivamente dalla musica, senza interventi parlati o espliciti.
Un piccolo ensemble (pianoforte elettrico, xilofono, flauto, clarinetto e basso elettrico) esegue questo arrangiamento in cui un tema originale, a tratti malinconico, nella seconda parte si apre a intenzioni più ridicole e placide, da giornata di festa. In generale, sia il tema che l’arrangiamento ammiccano lievemente alla musica popolare delle antiche piazze e mercati, a immagini fiabesche, senza dimenticare le armonie più contemporanee.
Realizzato da: Camilla Ferrari e Alberto Gambato; musiche originali: Camilla Ferrari; drone: Nicola Poli.
Grazie a: Elvia Arcellaschi (Museo storico della Giostra e dello Spettacolo popolare di Bergantino); Michael Miazzi (MuVIG di Canaro); Giuliana Duò (Museo della Corte di Ca' Cappello di Porto Viro); Benvenuto Fecchio (Museo laboratorio l'Ocarina di Ariano nel Polesine); Chiara Vallini (Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo