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La poesia Modica è bella è tratta dall'ultima opera poetica del vescovo di Noto, Imagination. Osare l'ineffabile, abitare l'assenza, amare il sublime, nel quale si tenta di "pensare poetando". L'impresa è suggerita da una considerazione di Martin Heidegger sulla natura poetica del pensare che in futuro apparirà sempre più chiara. Sullo sfondo c'è poi l'idea di costruire una Poptheology come "teopoetica", quale linguaggio più appropriato per parlare di Dio e della misteriosa bellezza della sua creazione, attraverso l'immaginazione della ragione. Infatti questa poesia porta a "pensare" la vera bellezza della città di Modica che, attraverso la bellezza in superficie del suo barocco, delle sue cento chiese o soprattutto della sua forma fisica (quasi un presepe in una valle), si giunga in profondità a scoprire il nucleo incandescente che renderà Modica sempre più bella, cioè la fede cristiana riscoperta come stile di vita, modo di abitare il mondo, in relazioni amative, capaci di sanare le ferite di tutti, di riscattare da ogni miseria, di pacificare i cuori, di solidarizzare con i più poveri, di umanizzare l'esistenza di tutti, secondo il modello potente dell'umanità di Gesù, dentro le nostre società dell'ipermercato dove invece tutti sono numero e massa e ciascuno è solo guardato se consuma. Modica sarà più bella se resterà umana.
Riprese drone Enzo Cannì