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Gli aggiornamenti di oggi riguardano nuovamente la direzione di Kursk.
L'offensiva ucraina continua a penetrare sempre di più nei territori della Russia, e l'alto comando russo ha schierato frettolosamente unità per tamponare dove possibile.
Questo ha portato a un caos operativo che ha frammentato le comunicazioni tra le varie unità e portato a una serie di disastrosi incidenti, permettendo agli ucraini di sfruttare questa disorganizzazione, accellerando il ritmo dell'avanzata.
Il problema si è originato quando, per rispondere all'incursione ucraina, gli ufficiali russi han dichiarato l'avvio di un'operazione di antiterrorismo nella regione sotto il comando del Servizio di Sicurezza Federale russo.
Questa decisione è andata direttamente in conflitto con il fatto che la regione di Kursk era già responsabilità del Raggruppamento Nord di Forze, comandato dal Ministero della Difesa.
Questa struttura di comando disgregata, che coinvolgeva diversi snodi di processo decisionale che ha portato immediatamente a inneficenze e screzi.
In più, le forze frettolosamente assemblate, le unità sotto organico raccolte da vari punti del fronte e i raggruppamenti militari non avevano modo di comunicare tra di loro, e questa mancanza di coordinazione ha causato caos e disorganizzazione.
Questo problema è stato amplificato dalle già deboli difese nell'area, permettendo agli ucraini di sfruttare queste mancanze e ottenere progressi significativi.
Inoltre, questa complicata e burocratica struttura di comando ha ridotto la generale efficacia di combattimento dell'esercito russo e portato a una serie di errori fatali.
Uno degli incidenti più esemplari, è illustrato da un video pubblicato dai blogger militari russi.
Le immagini dovevano servire a mostrare l'intervento di un elicottero Ka-52M mentre ingaggiava con successo una colonna di corazzati e veicoli da trasporto che i propagandisti avevano dichiarato esser ucraina.
Tuttavia, la narrativa è stata velocemente svelata, mostrando un errore colossale e sottolineando i gravi problemi di comunicazione dell'esercito russo.
Le sfide incontrate dall'aviazione russa sono presto peggiorate, come mostrato dal prossimo video geolocalizzato, rilasciato da una stazione televisiva russa.
Son stati mandati giornalisti per coprire la preparazione delle difese nella città di Lgov, ma mentre filmavano in una delle strade, si è veificata un'enorme esplosione, costringendoli a cercare rifugio.
Son poi tornati sulla scena, ipotizzando si fosse trattato di un attacco HIMARS ucraino.
Tuttavia gli analisti militari han poi smentito queste ipotesi dichiarando si trattasse invece di un altro errore delle forze aeree russe.
L'esplosione sarebbe stata causata infatti da una bomba sganciata per errore da un Su-34, sottolineando ulteriormente i problemi che affliggono le operazioni russe.
La disorganizzata natura dell'approccio russo al tentativo di bloccare l'avanzata ucraina nella regione e il mescolamento di unità diverse non ha limitato gli errori all'aviazione.
Prominenti fonti russe han dichiarato infatti che la massiva mancanza di comunicazioni ha portato i soldati a non sapere che unità stessero operando nei loro fianchi o se ci fossero ancora.
Questo può esser visto nel bizzarro video pubblicato da un operatore di droni ucraino.
Un'unità russa riesca a catturare diversi soldati ucraini, pensando di esser supportata da altre forze russe intorno a loro, solo per poi scoprire pochi minuti più tardi che le forze che la stava circondando erano altri ucraini, facendo dei catturatori i catturati.
Le prossime immagini rivelano un fato peggiore per alcuni soldati russi che non sono stati catturati ma a cui è stato ordinato dai loro comandanti di avanzare attraverso un campo minato senza alcun avvertimento o guida.
L'orrificante video ripreso da un soldato che è tragicamente finito su una mina, dimostra senza ombra di dubbio il caos che tormenta le operazioni difensive russe nella regione di Kursk.
Questo incidente sottolinea come la profonda disorganizzazione e indifferenza verso la sicurezza dei soldati sono andate a definire gli sforzi russi nell'area.