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E finalmente arrivo alla frontiera con l’Ucraina!
Mi avevano avvisato che L frontiera può essere terribile..
Prima tappa la cittadina di Chervitsi, le prime impressioni, poi subito Carpazi dove la Vespa mi regala qualche grattacapo!!!
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TESTO
E così arrivò il giorno in cui mi ritrovai sulla soglia dell Ucraina, il giro di boa di questo tour iniziato tre mesi prima dalla Turchia e che mi aveva già fatto attraversare tutti i Balcani ed est europa.
Diciamo che All Ucraina avevo riservato un posto particolare nella mia personalissima scaletta di viaggio.. anche perché avevo come l’idea che sarebbe stato qualcosa di differente rispetto ai paesi che l’avevano preceduta
E tutto questo, in aggiunta ad un pomeriggio freddo e uggioso, lievemente post apocalittico per la quantità di pioggia che si era riversata poco prima, Rendeva lo stato generale delle mie sensazioni sotto pelle ancora più acuto.
Fino a che, attraversando pozzanghere che probabilmente, vista la grandezza, hanno anche un nome su google maps, mi ritrovo davanti alla frontiera, a tu per tu con quella sbarra dietro cui dovevo giocarmi lunghi minuti d’attesa, che sembrava messa lì, apposta, per farmi rimestare ancora un po’ la mole di timori accumulati durante le settimane precedenti.
ne avevo sentire di cotte e di crude sulla frontiera Ucraina, di indimenticabili momenti di passione che regala a chi ci si imbatte senza voler omaggiare i doganieri con almeno un po’ di mancia… , qualche viaggitore era stato addirittura respinto per mancanza di qualche foglio “essenziale”… e quel cazzo di tempo plumbeo sembrava La scenografia perfetta per il più perfetto dei film horror
….e invece
VIDEO
E felice come un bambino a cui hanno regalato un sogno, Per giunta senza dover sborsare mance, sono Libero di abbracciare L Ucraina, lì immobile, nella sua vastità ad aspettarmi! Io non dovevo far altro che guardarmi intorno e gustarmela metro dopo metro!
E mentre nella sua capitale, proprio quel 24 agosto 2021 si stavano tenendo le enormi celebrazioni per il 30mo anniversario di indipendenza dall Unione sovietica, che vista l’aria che tirava, avevano assunto un significato moooolto particolare e simbolico!!!…
Ecco, nel mentre di tutto questo, vuoi la frontiera con cortili sbarrati e controlli vari, vuoi le file di camion chilometri, mi era sembrato così evidente che si!
che L Ucraina è effettivamente molto diversa dai paesi che avevo recentemente attraversato!
E mentre si sfilaccia via da me Quel velo di inutili preoccupazioni a lungo tessuto, inizio a inebriarmi dell’infinita marea di nuovi stimoli che come una fila di spilli mi pungono la pelle regalandomi quell Eterizzante sensazione di cui la Mia carne, il mio essere, ne è ormai dipendente, da anni, o da sempre.
La Prima tappa è appena a una 40na di km dal confine… la cittadina di chernivtsi… ok so già che L Ucraina mi darà del filo da torcere con i nomi
E con le prime avvisaglie di periferia iniziano ad arrivare anche i primi veri Scorci di Ucraina, fatti di palazzoni, di cartelli in cirillico, di asfalto martoriato, di lada, grigiume, freddo, bus sgarruppati che risalgono al periodo sovietico, o forse persino alla scoperta dell America.
Poi, passerò per scemò, ma ecco altri brividini sulla schiena quando da un prato vedo uscire una enorme valvola.
Il “”sovietismo””” emerge dal terreno e mi bombarda da ogni angolazione.
Ecco, partire dalla periferia di una cittadina ai margini della periferia di un paese, per quanto mi riguarda, rappresenta il motivo per cui preferisco viaggiare via terra.
Questo percorso Dall esterno All interno, crea quel passaggio graduale e necessario di comprensione, cosa che con un aeroplano che mi porta direttamente nel centro di Kiev non potrei apprezzare!
E poi nooo!! il purgatorio, ciò che con una vespa di 50 anni carica di bagagli mi fa piangere lacrime di sangue.
L Acciottolato, per giunta bagnato e messo malissimo! 4 km di sobbalzi e sofferenza, forse il prezzo che devo pagare anche io al “”sovietismo””… nessuno escluso!
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