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La pioggia mi perseguita, ma con un po’ di fortuna arrivo sano e asciutto bei luoghi più incredibili dell’Ucraina, come una fortezza abbandonata dalla seconda guerra mondiale e il famoso “Tunnel dell’Amore”. Poi chilometri tra boschi e incontri con vecchie babuske. Fino ad arrivare a Chernobyl.
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TESTO
Qui è quando sono arrivato All ingresso dell impianto nucleare di Chernobyl, la mia meta di quei giorni di Ucraina.
Vi racconterò cosa è successo, vi racconterò anche della mia notte wild nei relativi boschi, in tenda!
È stata un’esperienza che mi ricorderò a lungo
Ma prima di arrivarci, è giusto che mostri gli incontri e i chilometri che L hanno preceduta
Facendo qualche passo indietro, Per un paio di notti sono stato ospite di Tony, di sua suocera e sua moglie
Tony l avevo conosciuto un paio di mesi prima quando era in Grecia con il suo camper, sulle spiagge nascoste vicino a Salonicco.
Ci eravamo dati appuntamento in Ucraina, paese natale di sua moglie. Precisamente a Vyshnivets, il villaggio agricolo dove abita sua suocera, una donna gentilissima, che produce un sacco di verdure e alleva i suoi animali. Uno di quei vecchi stampi, genuini e generosi.
Durante quei due giorni si può dire che sono stato iniziato alla cucina Ucraina, tra Borsh, la famosa zuppa di barbabietola e varenyky (quelle specie di ravioli ripieni di patate e altro), nonché uno dei loro alcolici , orilka, che qui accompagnano con una bevanda dolciastra fatta di orzo
Poi qualche giretto nelle vicinanze con Tony, ah tra l’altro quel giorno era il primo giorno di scuola, notare la divisa Molto Britney Spears delle ragazze! Poi qualche battesimo in qualche tipica chiesa ortodossa azzurra con tetto dorato, i colori che richiamano il cielo e la luce del sole, e non ci poteva mancare il Maiale, che a Queste Latitudine è animale sacro… prte della dieta ipercalorica necessaria ad affrontare le temperature invernali. Però vedete, qui ogni nucleo familiare è ancora, teoricamente autosufficiente, produce ciò di cui ha bisogno… boh a mi fa venire in mente un po’ l’Italia di una volta, dove ipermercati e centri commerciali non si sapeva ancora cosa fossero, e il cibo andava allevato e raccolto. Zone rurali ancora poco contaminate dal sistema Capitalistico.
E anche questa signora, che con le sue mani sta impastando i varenyky con le patate del suo orto, con tanto di grembiule e foulard in testa che fa molto babushka, l ho trovata così poetica e autentica
E già, diciamo che quei primi 10 giorni di Ucraina sono stati molto bagnati… ancora non lo sapevo, ma le cose sarebbero cambiate velocemente, nel breve e nel lungo termine
Davanti a me la strada fino a Chernobyl, che probabilmente avrei raggiunto in un paio di giorni
Tra l’altro prima o poi mi rubo uno di questi puppazzetti giganti che segnalano gli attraversamenti pedonali intorno alle scuole
Ah una cosa, sempre più spesso mi imbatto in questi cartelloni, a memoria di coloro che sono morti nel conflitto in atto dal 2014
Sono sia sulle statali che nelle città