6:15

  Рет қаралды 13,565

Michele Boldrin

Michele Boldrin

Күн бұрын

Пікірлер: 82
@urbanstrangersaudio3371
@urbanstrangersaudio3371 4 ай бұрын
Uso questo spazio quasi per confessarmi. Mi sono laureato pochi mesi fa con 110 e lode, e, oltre il fatto di aver visto i miei genitori fieri di me, mi sento molto poco soddisfatto da questo risultato. (So bene che in Italia le lodi vengano regalate, e già questo non mi fa godere questo risultato). Ma più che altro mi sono accorto quanto per laurearmi non ho dovuto mai approfondire nessun argomento ma ho sempre dovuto "correre" per dare più esami possibili, e questo mi ha sempre vietato di avere il tempo e la forza mentale per studiare e specializzarmi su argomenti specifici che mi appassionano. Questo mi fa sentire estremamente in colpa. Ad esempio, ho acquistato il corso di theory and data: ecco, l'ho lasciato a metà da non so quanto perché tra tesi, esami, tirocinio, non ho mai trovato la forza e il tempo di finirlo. Lei ha parlato della Magna charta, mi ricordo di averla fatta a lezione e che fosse stata pure domanda d'esame di storia delle istituzioni, risposi bene e presi 30: bene, ora fatico a ricordare veramente cosa sia stata. Ma come è possibile? Ho fatto un esame di statistica, ho imparato a usare R, ho preso 30, poi ho dovuto passare il successivo mese a studiare totalmente altro e ora non so quanto mi ricorderò di R. La mia domanda è: ma è colpa mia? Sono stupido io? Oppure l'università mette troppi esami e questo fa fare mille mischiotti che ci fanno correre senza permetterci davvero di focalizzare quello che studiamo? Questo continuo rincorrere gli esami sembra non mi dia minimamente il tempo di fare altro. Ogni settimana compro un libro nuovo con la voglia di informarmi e imparare, ma poi è letteralmente impossibile farcela a leggerli. In più vedo i miei colleghi che pensano sempre e solo a prendere il 30 e provano interesse 0 per gli argomenti fatti, e mi chiedo sempre cosa gli rimarrà di tutto questo studio fatto. Ad esempio, grazie all'esame di politica economica ho scoperto l'interesse per questo ambito e ho conosciuto e iniziato a LO, economiaitalia, ecc., e ciò mi permette di migliorare le mie conoscenze e stare al passo con l'attualità (cosa che i miei colleghi non fanno minimamente) eppure continuo ad essere insoddisfatto da ciò che imparo e ricordo. Continuo sempre a domandarmi se la colpa sia mia o dell'università, se ci siano troppi esami in troppo poco tempo o se sia io che studio in maniera approssimativa, se si possa cambiare qualcosa oppure sia giusto così. Come dice lei forse dovrò aspettare di trovare il mio posto che mi soddisfi e poi avrò la possibilità di diventare ciò che voglio per davverk
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 4 ай бұрын
Grande racconto, ho l'impressione sia l'esperienza dello studente medio. Di economia in questo caso. Ecco, se mi scrivi proviamo a organizzare un particolare tipo di live che, per ragioni che capirete, permettera' l'anonimato. Anzi, lo imporra' jacquesandnina@gmail.com
@giacomogatti2974
@giacomogatti2974 4 ай бұрын
Totalmente d’accordo.
@pietropalmi2127
@pietropalmi2127 3 ай бұрын
Aggiungo che dopo la riforma del 3+2 anche ingegneria ed anche nei due tanto decantati politecnici (Torino/Milano) è tutto diventato un esamificio senza il minimo approfondimento di nulla, dove difficilmente, a meno di inclinazioni personali particolari, non ci si può affezionare a niente. Sempre a rincorrere esamucoli su esamucoli. Corsi dati con u a sequela di noziosimo ai limiti dell'idiozia.
@giuseppeagresta1425
@giuseppeagresta1425 3 ай бұрын
Mi rivedo molto in quello che dici, da persona che sta terminando giusto ora il primo anno di Scienze Politiche Posso ringraziare l'ambiente forse un po' più rilassato, la mia abbondanza di tempo libero, il coincidere in buona parte tra i miei interessi e gli insegnamenti che sto seguendo (conta che ho scelto un indirizzo particolare apposta per avere un'occasione in più di studiare il mio amato giapponese); forse per queste cose, al momento per fortuna sento di riuscire ancora a tenere vive le mie passioni assieme ai miei impegni, tanto che giusto oggi, affianco allo studio per l'esame di Economia Politica, mi sono potuto permettere il lusso di buttarmi a leggere, fresco di consegna, uno dei libri di Bloch che avevo ordinato giusto ieri E nonostante questo, sento comunque il tempo scivolarmi tra le mani senza che riesca a portare a termine la metà di quello che vorrei (non sei l'unico ad avere un corso di Theory and Data lasciato incompleto 😅), e temo che anche quelle cose che hanno preso il mio interesse così tanto (Economia Politica, come nel tuo caso; Scienza Politica, Diritto Pubblico...) vadano ad accatastarsi in un angolino nella mia mente a prendere polvere, mentre rimango incapace di approfondire questi argomenti e comprenderli davvero, travolto dalla corrente apparentemente senza fine di impegni che mi aspettano
@michelederrico4196
@michelederrico4196 4 ай бұрын
Esperienza personale: ho sempre avuto una forte passione intellettuale per i classici “mattoni” della cultura occidentale. In adolescenza leggevo moltissimo anche roba tosta (e.g. Joyce, Shakespeare, Platone). Sono riuscito a continuare un minimo durante la laurea in filosofia in Italia (era facile) poi sono andato a fare un master di data science a Dublino e ho abbandonato ogni lettura “di base.” Era impossibile prendere A+, stare con la mia ragazza e lavorare sulla mia cultura generale senza perderci la salute. La cosa mi angoscia su base quotidiana. È una lotta continua. Questo vale per me. Molti dei miei colleghi semplicemente se ne sbattono e pensano alla carriera. Io continuo a comprare libri che non leggo da anni.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 4 ай бұрын
Ti capisco. Li leggerai appena raggiungi il livello che ti soddisfa. Ho fatto lo stesso per anni e non me ne pento.
@the_abysswalker
@the_abysswalker 4 ай бұрын
da liceale in quarta superiore mi ritrovo perfettamente in quello che dici. Nella mia classe le persone pensano esclusivamente al voto che prenderanno (e ne prendono di molto alti) e non si interessano mai realmente a quello che studiano (questo si evince anche dal loro metodo di studio molto meccanico, ma funzionale almeno per il momento ). Ecco, io al contrario sono una persona con diverse passioni e con un grande interesse verso innumerevoli ambiti del sapere, eppure mi accorgo che molto raramente queste mie passioni trovano una funzione pratica nella vita scolastica, e riconosco che otterrei risultati molto migliori concentrandomi sulle materie scolastiche nel limite di quello che viene insegnato a scuola e svagandomi e spaccandomi nel tempo libero restante . E credo che il nocciolo di questa questione sia proprio la mancanza di una finalità pratica della gran parte di queste cose, tale da rendere gli studenti macchine perfette, funzionali ma raramente davvero consapevoli, appassionati e non vuoti.
@gsp7129
@gsp7129 4 ай бұрын
anche io quarto liceo e sono d'accordo, non interessa a nessuno quello che si studia, l'importante è il voto
@gregoriopoggi
@gregoriopoggi 4 ай бұрын
Grazie Michele per la riflessione. Per noi studenti è importante vedere che nel mondo accademico rimane qualcuno che sottopone i metodi di apprendimento a una revisione critica e pragmatica. Sono uno studente al terzo anno di Ingegneria, e penso che molti ragazzi della mia età e soprattutto più piccoli necessitino di stimoli quotidiani per essere rianimati. E non intendo rianimati su un piano contenutistico, ambito nel quale a mio parere vi è parità o addirittura superiorità rispetto ai decenni precedenti. Mi riferisco a una situazione di "pigrizia intellettuale", in cui l'apprendimento nozionistico procede senza intoppi ma dove c'è assenza da un lato di curiosità e dall'altro di interesse verso il proprio futuro. Forse è un caso italiano, ma io vedo nei miei coetanei gente quasi stordita dal mondo dell'istruzione, incentivata a ritardare il piu possibile il processo di maturazione e ad evitare qualsiasi seria analisi sul proprio futuro. Come tu dici in US gli studenti sono occupati in attività che influenzano ciò che sta loro a cuore (carriera e relazioni interpersonali, riassumendo); a me sembra che da noi non ci sia neanche questo. Non c'è interesse attivo verso il mondo del lavoro, sono una esigua minoranza coloro che provano a formarsi con l'obiettivo di entrare nel mercato del lavoro con ottime credenziali, magari con progetti extra o perlomeno informandosi sui requisiti per entrare in certe aziende. Studio ingegneria aerospaziale, quindi un settore decisamente pratico, dove trovare la propria strada è relativamente facile: basta chiedersi quale parte della disciplina interessa di piu e cercare employer con i migliori incentivi. Invece no, continua a propagarsi la filosofia dell'attesa del fine settimana. Mi scuso per il resoconto confusionario, ma avevo bisogno di esprimere tale pensiero da tempo. Grazie come sempre per il video
@wallymorello7099
@wallymorello7099 4 ай бұрын
Prof. le tue riflessioni sono come sempre di stimolo a porsi delle domande a rivedere idee sedimentate nel tempo, e quindi mi rendo conto che posso sembrare ripetitiva ma grazie per i clic che dai 😉
@francescodarin8100
@francescodarin8100 4 ай бұрын
Certo è che basta mettere in fila alcuni dei cosiddetti intellettuali italiani per cambiare idea sull'utilità dell'erudizione classica: Cacciari, Agamben, Barbero, Canfora, Cardini, Sgarbi, Odifreddi, ecc. ecc. La lista è lunga ma non infinita. Praticamente degli inadatti a cui è stato costruito un ambiente adatto in cui vivere bene. Ma se uno ci pensa non gli affiderebbe neppure il proprio cane.
@damiano4804
@damiano4804 3 ай бұрын
Sgarbi è un intruso nella lista (al netto degli enormi limiti degli altri elencati...)
@spirti9591
@spirti9591 3 ай бұрын
vivono in una bolla anacronistica che è molta lontana dalla realtà
@lorenzomodena805
@lorenzomodena805 4 ай бұрын
Ottimo video come sempre. Pieno di riflessioni interessanti. Condivido appieno il punto esposto dal Prof. Mi sentirei solo di aggiungere una considerazione che nasce dalla mia esperienza personale. Fino a diciott’anni circa passavo buona parte del mio tempo libero (eccetto le uscite con amici) su Internet o videogiocando, dedicando alla lettura specialmente di classici o di saggi, un tempo molto limitato. Non appena mi sono accorto di quanto tempo stavo sprecando, ho deciso di smettere quasi completamente di videogiocare e di stare su Internet. Così le ore che dedicavo a leggere, a informarmi, a imparare cose nuove, sono aumentate drasticamente e in pochi anni sono riuscito a recuperare una conoscenza dei classici che altrimenti non avrei mai avuto. Una conoscenza che la scuola, pur io avendo frequentato un liceo scientifico, non avrebbe mai potuto fornirmi interamente. Ecco, io credo che questo sia ciò che avvenga anche per molti ragazzi di oggi, per i quali buona parte del tempo libero è assorbito, oltre che dalle relazioni sociali, soprattutto da social media, Internet, televisione e altre chiamiamole “distrazioni”, per cui restano, anche volendo, pochissimi momenti ed energie mentali per approfondire questioni e argomenti spesso solo marginalmente toccati a scuola. La curiosità dei ragazzi di oggi è infatti quasi tutta proiettata nell’universo digitale in cui, d’altronde, sembrano trovare i maggiori stimoli e incentivi alla propria vita. Anche questa credo sia una riflessione che, come società, dovremmo cominciare a porci.
@niccolodarrelli5549
@niccolodarrelli5549 4 ай бұрын
Un'osservazione di contorno stimolata da spunti dati dal prof negli anni sulla "abolizione del classico" e da un percorso personale particolare: noto una certa confusione nel mondo dell'insegnamento ma in generale in chi si occupa di cultura qua in Italia, tra le due seguenti domande: "perché leggere guerra e pace di tolstoj?" e "perché obbligare un sedicenne a leggere guerra e pace di tolstoj (o qualsiasi altro classico: Manzoni, Dante, Tucidide...)"? Credo che sia una distinzione importante che ci rivela molto: per esempio rivela la follia - a parer mio - dell'abolizione degli istituti d'arte sostituendoli con licei artistici (in cui insegno), e altre operazioni simili
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 4 ай бұрын
Esatto!
@ylenia6801
@ylenia6801 4 ай бұрын
che differenza c'è tra istituto d'arte e liceo artistico?
@isaskenderi
@isaskenderi 4 ай бұрын
Sono molto d'accordo con la tua riflessione Michele, confesso che negli ultimi tempi mi trovo spesso a riflettere in alcuni momenti. Durante la mia prima laurea triennale ho studiato per passare gli esami, è successo per una buona parte degli esami. In pratica ho fatto l'errore di molti, cioè passare gli esami era diventato fine a se stesso, invece avrei dovuto si passare gli esami ma anche cercare di capire meglio alcune materie. Attualmente mi sono iscritto per una sconda laurea in ingegneria gestionale e mi sono promesso di affrontare gli esami con un approccio diverso, ovvero studiare per apprendere oltre che per passare gli esami. Inoltre ho ripreso a leggere di più.
@EconomistThe
@EconomistThe 4 ай бұрын
Condivido, soprattutto le considerazioni finali. Anche a me non piace quel malcelato disprezzo che gira in Italia per cui puoi essere anche un grande esperto in un campo non-umanistico ma non sarai mai veramente un erudito se non hai quella superficiale, arrogante, nozionistica base di conoscenze latino-greche e filosofiche. "Sì utile saper usare il computer, però Platone... certo l'informatica, la biologia, la chimica sono importanti, ma se non sai Aristotele... capire il funzionamento di un motore a scoppio o elettrico? Più importante la storia antica perché apre la mente...". Da qui, secondo me, consegue quel rifiuto, quasi odio, che purtroppo molti insegnanti hanno e trasmettono per la tecnica, la tecnologia, il mondo del lavoro, cioè qualsiasi cosa che non sia la pura astrazione di un loro modello di "pensatore". Altra ovvia conseguenza, il no ai test di valutazione, all'alternanza scuola - lavoro, alle riforme dei programmi a scapito delle scienze umanistiche (contrapposizione immotivata, figlia di questa visione distorta del sapere!)
@giacomo.piastra
@giacomo.piastra 4 ай бұрын
Ti confermo Michele, lo spazio e il tempo per affrontare letture che aumentino la trasversalità delle conoscenze è pochissimo (sono un universitario, facoltà medicina). Una preparazione di quel genere, oltre che essere disincentivata più che mai, credo che dia anche fastidio, come se lo studente fosse per forza ignorante, quando magari lo è molto meno del professore a cui si sta rivolgendo...voglio dire, lo studente per definizione è un po' ignorante, ma anche questo pregiudizio plasma la realtà
@edoardopetrillo.
@edoardopetrillo. 4 ай бұрын
Prof lei è un grande. Grazie davvero.
@B1G_PH4rMA
@B1G_PH4rMA 4 ай бұрын
6 anni sono pochi, se uno volesse avere una buona conoscenza anche di 5-6 degli argomenti citati ci vorrebbe non so quanto. Se uno poi si pretende 5-6 argomenti per storia, 5-6 per filosofia, 5-6 per storia economica... prendono la laurea a 65 anni. E per "buona conoscenza" non intendo la conoscenza di un professionista del settore o di un professore universitario, intendo una conoscenza relativamente profonda e completa del tema. E' lo stesso discorso che spesso fanno in ambito stem, e che forse aiuta a capire meglio la questione perchè non c'è tutta la parte del "per essere un bravo cittadino devi" ecc. ecc. Per esempio, tra programmatori non specializzati o anche non informatici ma che per qualche parte del loro lavoro devono programmare (es.: ricercatori in altre materie che devono fare regressioni, ecc.), c'è chi usa modelli di machine learaning/deep learaning per fare sostanzialmente quello che a loro serve, che in pratica vuol dire scrivere qualche riga di codice su modelli già fatti, "adattarli" ai loro dati, e finita lì. Pieno di gente che si lamenta che non dovrebbe essere così perchè "come fai a usare questi modelli se non sai neanche come funzionano, se non sai la matematica che c'è sotto blablabla". Ok, OVVIO che sarebbe meglio se sapessero nei dettagli come funzionano questi aggeggi, peccato che non puoi chiedere a ognuno di loro di farsi analisi 1, analisi 2, geometria, statistica e tecniche di ottimizzazione + leggersi almeno 50 paper per capire per bene come funzionano. Se avessero queste conoscenze farebbero un lavoro molto migliore, riuscirebbero a fare meglio il lavoro svolto senza fare tentativi a caso perchè non hanno una chiara idea di cosa stanno facendo, ed eviterebbero casini che a volte capitano? OVVIO. E' realistico pensare che ognuno di loro abbia la conoscenza equivalente di un dottorando al secondo anno in queste materie? No. Per me questo chiude la questione. edit: un'altra cosa che questi non discutono mai è "ma questi ragazzi hanno voglia o gliene frega qualcosa?" Quando uno inizia l'università, e paga anche un bel po' di affitto, tasse universitarie ecc. non solo "pretende" un corso di studi che, se si impegna a completare, garantisca un futuro il migliore possibile, ma magari vuole anche fare qualcosa che gli PIACE. Non solo uno studia fisica o economia per le prospettive economiche, ma anche perchè gli piace, lo appassiona, è quello che gli riesce meglio. Direi che in realtà è la scelta principale, la gente probabilmente sceglie il corso di studi per quello che è capace a fare e quello che gli piace fare. Perchè se io scelgo informatica dovrei studiare filosofia? Che magari mi annoia a morte? L'idea dell'autore è mettere due-tre corsi di storia e filosofia a informatica? Immagino di no perchè se uno sceglie queste materie aride e meccaniche vuol dire che non sa pensare :) (l'articolo mi ricorda un po' un discorso da difensori del liceo classico) Non solo sarebbe "ingiusto" ritrovarsi materie che non interessano minimamente in un corso universitario, ma sarebbe sopratutto inutile perchè la gente NON studierebbe lo stesso. Se a informatica mi fossi ritrovato 2 materie di filosofia o letteratura medievale le cose erano due: o le avrei saltate scegliendone altre tra le opzionali, o avrei fatto il minimo per passare (quindi vanificando i supposti nell'inserire materie del genere). Chiaramente lo stesso discorso vale anche per le superiori.
@carlangeloliverani5640
@carlangeloliverani5640 4 ай бұрын
Io insegno da quasi 40 anni e questa storia che gli studenti di oggi sono carenti rispetto al passato la sento da quando insegno, specialmente da parte dei colleghi anziani. Qualche volta, ora che sono anziano, mi sorprendo a dirlo pure io. Ma mi domando, se questo fosse vero, come erano gli studenti di Kant, di Galileo, o di Aristotele? Forse è un fenomeno che si applica solo a partire dagli anni 60 quando l'accesso alla istruzione superiore è esploso. Può essere, non conosco dati al riguardo. La mia esperienza è che la variabilità tra classi di diversi anni è superiore a questo trend, se esiste. Per quanto riguarda l'importanza della storia della cultura, io sono matematico e nell'insegnamento della matematica la sua storia e la sua rilevanza sociale è quasi completamente obliterata. Personalmente, penso che ciò sia male, e mi sforzo di controbilanciare questo trend nelle mie lezioni. Eppure poco tempo fa, parlando con una mia studentessa indiana, ho scoperto importanti matematici indiani antichi di cui ero totalmente ignorante. Una esperienza simile mi è capitata con un mio postdoc cinese. Non posso quindi fare a meno di domandarmi se le cose che riteniamo importanti non siano eccessivamente europocentriche (della lista di Deneen direi e gli arabi, gli indiani, i cinesi? pensa veramente che non abbiano avuto nessuna influenza rilevante sulla nostra stessa cultura?). Per dire una cosa nella direzione opposta potrei dire che, nella mia esperienza, se si abbassano gli standard, gli studenti si adattano quasi automaticamente (con un piccolo sfasamento temporale) e la percentuale di quelli che conosco o non conoscono il materiale non sembra cambiare un gran che. Questo mi fa pensare che l'abbassamento degli standard, che è la risposta correntemente incentivata nel nostro sistema educativo, serva a poco anche per migliorare le statistiche. Di nuovo non conosco i dati. A dirla tutta sono impressionato dalle opinioni precise che Michele sembra avere, io al riguardo sono super confuso. Se mi chiedessero: cosa pensi che sia necessario sapere per laurearsi in matematica? Io sarei in grande difficoltà. Forse sarei tentato di rispondere che nei programmi attuali c'è troppa roba e troppo superficiale. Oggi è molto più facile che in passato acquisire informazioni, io stesso se non conosco un concetto (anche matematico) la prima cosa che faccio è andare su wikipedia. Perchè non dovrebbero farlo gli studenti? Ci sono software che fanno calcoli simbolici, dimostrano teoremi, fanno integrali, io li uso, perchè non dovrebbero farlo gli studenti? Serve veramente allenarli a fare cose che una macchina sa fare meglio? Tuttavia, per leggere un testo specialistico su wikipedia sono necessarie alcune conoscenze fondamentali di base su fatti spesso controintuitivi e non facili da assimilare, altrimenti ci si perde. Quindi direi, poca roba e capita a fondo. Ma temo fortemente che questa opinione rifletta solo la mia attitudine scioccamente elitista.
@francescodarin8100
@francescodarin8100 4 ай бұрын
Puoi fare alcuni banali calcoli e simulazioni sul concetto di "accoglienza" e "inclusione". Cosa significano nella prassi? Cosa possono produrre? Se abbasso costantemente il livello per accogliere e includere cosa potrà mai succedere? Comincia a pensare che chi sia bravo si adegui molto facilmente ad essere molto meno bravo. C'è un esempio fenomenale. Cerca risultati web su: “L’algebra non è razzista”, a San Francisco reintrodotta la materia alla scuola media dopo 10anni: era considerata penalizzante per neri e ispanici. La questione è recente.
@sergiotomat9062
@sergiotomat9062 4 ай бұрын
Al minuto 35.00 era un'obiezione che faceva già Umberto Eco negli anni '60 contro chi teorizzava "l'eclissi dell'intellettuale"
@corradocok3306
@corradocok3306 4 ай бұрын
In generale mi trovo d'accordo, ho anch'io un approccio abbastanza pragmatico all'istruzione e non sono certamente un paladino del classicismo italiano, anzi. Mi spaventa l'idea di coloro che faranno carriera nel pubblico e si ritroveranno a guidare le nostre nazioni senza avere idea di cosa esse siano, o cosa siano le altre. Faccio jn esempio pratico, questa generazione di studenti in questione, ad esempio, è spesso contraria a sostenere l'Ucraina perché non vedono pericoli in Russia o Cina e pensano che le guerre nel mondo sono colpa degli stati Uniti o delle relative corporate. Il futuro investment portfolio manager può non sapere della cultura occidentale ed è molto comprensibile la cosa, ma la vera futura classe dirigente ha bisogno di sapere cosa governa.
@doropuffo
@doropuffo 4 ай бұрын
Ma quello che dici tu non è dovuto all'ignoranza dei giovani, ma all ignoranza di quelli che si ammantabo di portatori della cultura classica. Parliamo, almeno in Italia, dai 50 anni in su che sono la maggioranza del paese. Inoltre, quelli della mia generazione ('88) son cresciuti con un martellato costante "la politica è una merda e non si può cambiare". Alla fine sei il prodotto degli insegnamenti che ti danno.
@doropuffo
@doropuffo 4 ай бұрын
Sia chiaro,non sto assolvendo dalle colpe chi ha meno di 40 anni, però è nemmeno colpa loro e della supposta mancanza di conoscenze, è una colpa condivisa, che però è causata da chi ha i partito insegnamenti sbagliati Poi noi "giovani" siamo dei deficente che non ci imbocchiamo le maniche e proviamo a cambiare le cose
@ruggierovitobello9181
@ruggierovitobello9181 4 ай бұрын
La cultura te la fai dopo. Il 90% di quello che so di storia e filosofia e letteratura, l’ho appreso dopo l’università e man mano che il lavoro aumenta, il tempo è sempre meno.
@spirti9591
@spirti9591 3 ай бұрын
mio padre voleva farmi leggere il Gattopardo a 10 anni perché lui lo aveva fatto. e ovviamente mandarmi al classico. risultato: odio profondo per tutta la cultura classica e se mi parli di quello e non di Ai e razzi spaziali mi sembri un dinosauro, un idiota o entrambi. meglio così che il contrario visto il mondo che ci aspetta nel futuro prossimo ma in medio stat virtus
@DanieleCastiglione-c1i
@DanieleCastiglione-c1i 4 ай бұрын
Riflessioni di un’ onestà intellettuale rara
@lucalanz76
@lucalanz76 4 ай бұрын
Eh si, purtroppo il nostro "hard disk" è limitato per dimensione e tempo a disposizione, mentre il mondo accumula sempre più storia. È una cosa che va accettata, e in fondo abbiamo il lusso di poter scegliere cosa imparare e cosa tralasciare.
@d1234as
@d1234as 4 ай бұрын
Più che altro è limitato dalla velocità e capacità di acquisizione del cervello umano, nonché dalla volatilità della memoria, che rende imparare, studiare e mantenere a lungo le conoscienze difficile. La lentezza di acquisizione del cervello umano costringe a prioritarizzare cosa imparare e cosa tralasciare nel tempo dato. Siamo "progettati" per mantenere le informazioni più utili per quello che dobbiamo fare o su cui riponiamo interesse e tralasciare il resto, chi più, chi meno.
@giorgiomolinari2909
@giorgiomolinari2909 4 ай бұрын
Condivido ogni parola
@mattiamisiti3176
@mattiamisiti3176 4 ай бұрын
Totalmente d accordo... Avere tutte queste conoscenze a disposizione rende il cervello medio molto più pigro di quanto si possa pensare. Alla fine anche i secchioni al giorno d'oggi si arrendono a questo, giusto o sbagliato? Non lo so ma è così.
@faustodelega9603
@faustodelega9603 4 ай бұрын
Grazie Michele , concordo e come sempre il tuo risulta un ottimo sprone al ragionare e al pensare sull’oggi , cose delle quali ritengo ci sia sempre più bisogno nel mondo complesso che oggi ci ospita . Buona giornata . :) P.S. Per rimanere nel tema ieri sera eravamo al Musikverein ad ascoltare Wagner - preludi - e il mitico Brahms con la sua numero 2 , la Viennese come venne definita , scritta di getto nel 1877. Dirigent - Christian Thielemann. /😊
@gianlucatraversi8192
@gianlucatraversi8192 4 ай бұрын
Bella riflessione, Concordo. Grazie.
@Johnny_Savage
@Johnny_Savage 4 ай бұрын
queste basi di cultura storica e generale vanno date alla scuola superiore, se non prima. in italia si iniziano a coprire addirittura durante la scuola media. che è ancora meglio. perché già gli ultimi anni delle superiori dovrebbero essere fortemente specialistici e focalizzati sul mondo contemporaneo. a me pare che il lamento del professore sia orientato incorrettamente. dovrebbe prendersela con la scuola media e superiore americana. l'università è per definizione un luogo di specializzazione. a quanto pare gli USA sono forti nelle istituzioni universitarie ma hanno grosse lacune nei curricula pre-uni. personalmente io credo che la cultura storica e generale dovrebbe essere insegnata prima dei 18, ma dovrebbe anche essere riveduta e sfrondata costantemente. e questo è il problema principale dei curricula italiani. pretendono di continuare a insegnarti tutto il "canone occidentale" in maniera assolutamente statica, come se gli ultimi 50 anni non fossero mai esistiti. il canone DEVE essere per forza dinamico. c'è una nuova cosa contemporanea che va studiata, perfetto, la inseriamo e rimuoviamo virgilio. e via avanti. nel mio percorso scolastico italiano invece ho trovato una reticenza assoluta degli insegnanti a questo concetto. procedevano per pura accumulazione senza mai rimuovere. e infatti poi si finisce sempre per chiudere i programmi di quinta che è già tanto se si arriva al 1918.
@michelesapone2104
@michelesapone2104 4 ай бұрын
Beh oddio alla seconda guerra mondiale in quinta superiore ci si arriva poi è vero che oltre non si va.
@amrkw1998
@amrkw1998 4 ай бұрын
Se la parte storica non c'è nei quiz e a loro non interessa perché non c'è nei quiz basterebbe mettere quelle cose nei quiz. Non mi pare un grosso problema. Perché devo studiare in modo approfondito qualcosa che nemmeno il mio professore ritiene importante nel suo esame dato che non fa domande su quelle cose? Me le terrò come lettura e basta. Mi pare normalissimo. Un conto è se si rifiutassero di studiarle nonostante siano domande d'esame pe puro disinteresse per l'argomento ma se non sono domande d'esame è fondamentalmente una perdita di tempo e ognuno nel suo privato legge e studia per piacere quel che va a loro. A meno che non affermiamo che media, voti e quant'altro non sono così importanti e che quindi è meglio prendere voti più bassi e sapere un po' di più di certe altre cose che prendere voti alti ma non sapere quelle cose. Poi nella realtà nel sistema odierno tra uno uscito con 100 magari da una università non famosa ma che sa quelle cose di storia che si afferma che siano importanti da sapere (sia perché le ha effettivamente studiate in unversità e sia perché se le ha studiate da solo) e uno uscito con 110 da una università d'elite e che non sa assolutamente nulla di quelle cose che dovrebbero, da come si dice, sapere... chi va avanti e sarà ben visto sarà quello con 110 quasi sicuramente. Quindi lamentarsi è un po' inutile con questi presupposti. La verità è che i professori spesso non vogliono essere giudicati, non vogliono fare autocritica o dubitare del loro metodo di insegnamento o di valutazione quindi è più facile prendersela coi giovani come se vivessero nella loro anarchia e non nel sistema di regole e valori ereditato e costruito in parte da loro stessi. I syllabus e le prove d'esame non se li fanno da soli ma li fanno i prof. Se mi trovassi davanti un professore che non la pensa cosi e io invece iniziassi a parlare di quelle cose durante un esame verrei bocciato perché sono andato fuori traccia
@gabrielesalini2113
@gabrielesalini2113 4 ай бұрын
Michele lucidissimo. Il discorso citato ha chiari bias. Si giudica dalla cattedra chi ha meno esperienza ma quelle conoscenze si costruiscono con il tempo. Se c'è un fallimento è del sistema educativo e valutativo. E nel mondo di oggi chi decide che devo sapere della guerra con Cartagine e Dante? Quando posso appassionarmi di storia della Cina e leggere il mahbarata?
@aldogianola
@aldogianola 4 ай бұрын
Non c'è anche un minimo di bias dovuto all' età (tua e di Deneen) Michele? Come onestamente dici, molte delle tue conoscenze extra-professionali le hai acquisite dopo esserti assicurato lavoro e una certa stabilità, con conseguente tempo e serenità per studiare oltre ciò che è direttamente funzionale al tuo lavoro. Ma questo è avvenuto in decenni. I tuoi studenti sono al mondo da soli vent'anni.
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 4 ай бұрын
Guarda che e' quello che ho detto ... non ho ben capito perche' mi critichi per ribadire quello che ho affermato!
@aldogianola
@aldogianola 4 ай бұрын
@@MicheleBoldrin non ti ho criticato. Ho detto che è facile dimenticarsi per quanto tempo si è già stati al mondo e quante opportunità di accumulare conoscenza si hanno avute quando si giudicano i giovanissimi. È un fenomeno comune a chi ha qualche anno in più. Mi riferivo più a Deneen.
@pietropalmi2127
@pietropalmi2127 4 ай бұрын
Rispondo ad entrambi (siete in accordo). Conosco personalmente (è un amico) un docente scuola secondaria, che crede fermamente che la decadenza italiana, stia nel fatto che l'Italia e la scuola italiana, si allontanino sempre, un maniera bias, dalla cultura classica. Non credo che sia uno dei pochi, nè uno dei tanti che pensa queste cose. Non ho idea dei numeri al riguardo. Ma è indubbio che in Italia esiste il bias deneen in molte componenti della società italiana e della sua scuola. Pensare che un ragazzo o una ragazza a 16 anni, debba conoscere la storia e i classici come un prof di storia laureatosi in storia è una pura idiozia anche a livello di quantificazione di tempo.
@francescodarin8100
@francescodarin8100 4 ай бұрын
@@pietropalmi2127 La questione fu discussa e molto nella riforma Guglielmina della scuola tedesca all'inizio dello scorso secolo. Poi intervenne il più importante filologo tedesco - i filologi tedeschi precedono gli italiani - e di gran lunga - nello studio del greco e del latino - tal Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff - famoso più per una disputa con Nietzsche sulla filologia della tragedia greca che secondo lui era falsa - che spiegò ai loro colleghi che non capivano nulla nè di logica nè di geometria. Che erano parte della questione "classica" risalendo la prima ad Aristotele la seconda a Euclide. Stettero così tutti zitti.
@pietropalmi2127
@pietropalmi2127 4 ай бұрын
@@francescodarin8100 scusa, ma mi sono perso il nesso tra questo tuo intervento e: 1) il contenuto del video di Boldrin a cui @AldoGianola ha risposto (il bias di Deneen) 2) la risposta di @MicheleBoldrin a Gianola 3) il mio intervento in risposta ai due citati. Pero' puo' essere benissimo che sia io il problema e che pertanto non ho capito.
@Daniel.SC8
@Daniel.SC8 4 ай бұрын
Sì continua con Dante!!!❤
@matteogarzetti
@matteogarzetti 4 ай бұрын
Grazie.
@pit8868
@pit8868 4 ай бұрын
Deneed è un fan di Orban & company
@kiwigaming7701
@kiwigaming7701 4 ай бұрын
Io a economia monetaria le prime 2 lezioni ho fatto storia della moneta partendo dalla micronesia, bellissimo
@orfeopezzotti
@orfeopezzotti 5 ай бұрын
Mio commento tattico 👍
@dactax37
@dactax37 3 ай бұрын
I know nothings sono praticamente il fronte dell’uomo qualunque americano del 1800
@vuloira
@vuloira 4 ай бұрын
Saluto tattico 🪖Grazieeeee con like d'ordinanza👍
@silviastocco4789
@silviastocco4789 3 ай бұрын
@linomilita
@linomilita 4 ай бұрын
PS: Richiamo l'alunno Boldrin a portare il prossimo canto di Dante qui per l'interrogazione! ❤ - Pss: mi manca di poesia e in particolare della lettura di poetesse in lingua inglese e anche in spagnolo come si fece in passato. PSS: io sono molto goloso del dolce Dante e del caffè irrinunciabile di poesia. E ora l'alunno Lino Milita si va a studiare il capitolo di Nozick in vista dell'arrivo del prof. Palma 😎
@davidegentili8262
@davidegentili8262 4 ай бұрын
🏛
@coencoen.
@coencoen. 4 ай бұрын
" la cultura generale è l album dei ricordi di famiglia dell umanità: può servire a cercare di capire da dove vieni, dal momento che sei stato scritto e poi diretto dalle risultanti di quelle foto . può servire a utilizzare quegli aneddoti per farci un'opera letteraria musicale pittorica filosofica cantante danzante che poi risulterà inedita o per difendere in tribunale un tuo assistito che si sia venduto la sua oncia di carne o per seguire a ritroso il fiume economico partendo dalla sua foce - può servire a piangere i tuoi morti sconosciuti quando sarai un poco depresso e vorrai farti un poco male confrontandoti con una grandezza che, (in fondo lo sai,dai) è costruita perlopiù da cazzate aggiunte modificate rieditate negli anni da quei burloni dei fotografi. "
@gnc9400
@gnc9400 4 ай бұрын
Da dove stai citando? Molto bello ma non trovo la fonte
@coencoen.
@coencoen. 4 ай бұрын
ma che se ne fa della fonte, che sicuramente sarà annacquata@@gnc9400
@MicheleBoldrin
@MicheleBoldrin 3 ай бұрын
Vuote banalita', non a caso scritte da uno dei principi della sottocultura della banalita' arrogante, Francesco de Gregori. Non a caso irrilevanti per l'argomento discusso nel video. Non a caso postate, per dare a se stesso un senso di saggia superiorita', da un anonimo che mai proverebbe ad argomentare pubblicamente queste stronzate. Non a caso false, visto che nella "cultura generale" ci stanno astronomia e biologia, informatica e anche cucina. Non a caso prova che la cultura (generale o meno che sia) quando manca lo si nota.
@stefanobernini98
@stefanobernini98 4 ай бұрын
Professore, la risposta è no perché quando fanno le feste non parlano della società ma si concentrano solo e soltanto di se stessi. Nichilismo. Noi che abbiamo superato i 50 ci facevamo le feste e consumavamo come tutti i giovani ma ci si incontrava con il fine di CAMBIARE IL MONDO.
@francescodarin8100
@francescodarin8100 4 ай бұрын
normalmente in peggio perchè non sapevate vivere nel mondo reale. Quello che è più complesso dei tuoi sogni bagnati
@utherdent7228
@utherdent7228 Ай бұрын
Visti i danni che avete fatto sarebbe stato meglio se vi foste concentrati su voi stessi
@giandallanoce4062
@giandallanoce4062 4 ай бұрын
Se non c'è una passione sfrenata verso qualsivoglia disciplina trovo giusto che quando entrano nel mondo del lavoro siano altamente capaci e specializzati in ciò che dovranno fare....inoltre oggi credo siano molto "distratti" da tutte le realtà di cui possono usufruire come soprattutto la rete per cui pienamente d'accordo quando dici che il tempo per dedicarsi pienamente alla cultura è sempre poco...a volte mi incazzo con mio figlio per questo ma poi faccio una riflessione come la tua...😊
Самое неинтересное видео
00:32
Miracle
Рет қаралды 2,5 МЛН
Brawl Stars Edit😈📕
00:15
Kan Andrey
Рет қаралды 43 МЛН
Just Give me my Money!
00:18
GL Show Russian
Рет қаралды 1,3 МЛН
He bought this so I can drive too🥹😭 #tiktok #elsarca
00:22
Elsa Arca
Рет қаралды 55 МЛН
The House of Lords (Hereditary Peers) Bill Explained
8:02
TLDR News
Рет қаралды 198 М.
L'inattualita' del Liberalismo - V
34:15
Michele Boldrin
Рет қаралды 7 М.
Da un Lord ad un Clown | Libri Oltre
55:48
LiberiOltre
Рет қаралды 7 М.
Il mio Anno più DIFFICILE e come sono sopravvissuto
37:52
Rick DuFer
Рет қаралды 87 М.
La Verita' e la Logica - Chiarimenti Propedeutici
1:08:02
Michele Boldrin
Рет қаралды 5 М.
Alessandro BARBERO e Marco TRAVAGLIO - Crimea, Russia e Ucraina (Roma, 2024)
56:12
Vassalli di Barbero (ORIGINALS)
Рет қаралды 277 М.
Самое неинтересное видео
00:32
Miracle
Рет қаралды 2,5 МЛН