Vi ricordiamo di mantenere un tono adeguato nei commenti. Idee e opinioni sono sempre benvenute, ma ci vedremo costretti all’eliminazione di commenti contenenti insulti verso il nostro ospite, altri commentatori e/o la popolazione afghana. Grazie e buona visione
@claudiovolpi83573 жыл бұрын
In generale, i commenti di Dario Fabbri sono sempre molto caustici, oltre che interessanti ! Sarebbe bello che qualche volta si generasse un dibattito con qualcuno che avesse argomenti da contrapporre e che illustrassero un punto di vista diverso.
@gigieinaudi243 жыл бұрын
Caustici spesso vuol dire intelligenti
@claudiovolpi83573 жыл бұрын
@@gigieinaudi24 certamente, infatti per me Dario rappresenta un punto di riferimento comunque da sentire per farsi una idea su quello che accade in giro. Mi piacerebbe solo trovare qualcun altro, ugualmente autorevole, che sostenesse anche posizioni se non contrapposte almeno diverse. Ciao
@gigieinaudi243 жыл бұрын
@@claudiovolpi8357 no purtroppamente a livello di giornali italiani vige la classica ortodossia ignorante politically correct
@mandosmanta3 жыл бұрын
basta comprare Limes e leggere gli articoli, I vari giornalisti (compreso Fabbri) che scrivono sopra non hanno mai la stessa opinione , ne hanno di differenti tutte spiegate.
@gigieinaudi243 жыл бұрын
@@mandosmanta Limes non c'entra nulla col mainstream cairota berlusconi agnelli
@ugodagostino063 жыл бұрын
Un ospite di grande valore
@enricogariano25523 жыл бұрын
Sempre equilibrato, preparatissimo. Se io fossi al governo lo assumerei come consulente (ascoltato) al ministero degli esteri. Ma forse ciò non avverrà mai proprio a causa della sua serietà e preparazione, stonerebbe e darebbe fastidio ai politicanti nostrani.
@MarioRossi-sh4uk3 жыл бұрын
Vorrei vedere Fabbri come Ministro degli Esteri. Chi altri, se non lui, e' capace di capire e decodificare le dinamiche che avvengono fuori dall'Italia ? Per non parlare poi del paragone impietoso con l'attuale ministro. (minuscolo intenzionale)
@giovannacuttica92273 жыл бұрын
Per fortuna al Ministero degli Affari Esteri - anche se probabilmente è finita per sempre l’epoca dei Grandi Diplomatici - ci sono tuttora, grazie anche ad uno dei concorsi pubblici più severo e selezionante, dei validissimi diplomatici profondi conoscitori di tutti gli aspetti dello scenario geopolitico. Motivo per cui le decisioni più importanti non sono frutto autonomo del piccolo uomo messo a capo di un Dicastero così determinante. Si può constatare, infatti, che il Di Maio oggi è diventato molto meno avventato dell’arrampicatore di tetti dei suoi albori politici!
@marcoanguilla31103 жыл бұрын
@@giovannacuttica9227 mi sembra quindi di capire, che l'espressione della politica estera italiana viene ispirata da questi nuovi diplomatici . Però, vorrei farle notare che la suddetta politica non è molto cambiata, rimanendo pressoché inconcludente e semmai è peggiorata rispetto agli anni in cui potevamo esercitare un minimo di influenza sul Nord Africa e in parte nei Balcani. Per non parlare dell'altra ormai ex Italia, costituita dalle comunità di italiani all'estero. Ormai i legami si sono diradati. Vorrei capire in cosa si è distinta questa "nuova" classe (una volta casta) di diplomatici.
@emanueleg.46513 жыл бұрын
Abbiamo bisogno di sottotitolare tutto ciò e far vedere tutto ciò anche agli statunitensi!
@rivobravo3 жыл бұрын
L'invasione dell'Afghanistan trovava la sua ragione d'essere per giustificare l'esistenza dell'apparato della difesa, la quantita' di soldi che girano attorno al Pentagono e le sue varie ramificazioni ammonta al 6% del PIL. Il budget del Pentagono consiste di una cifra che supera quella degli altri paesi messi assieme, e' l'unica voce di bilancio che non viene messa in discussione. Ultimamente revisioni dei conti hanno messo in evidenza che 2.000 miliardi di dollari sono stati spesi senza rendicontazione pero' nessuno osa indagare. Il ritiro, a parte il caos, serve per passare la patata bollente ai paesi confinanti, specialmente alla Cina che si trovera' opposta gli USA nel Pacifico con il peso della loro forza militare e con il peso economico. Lo scopo e' di far collassare la Cina come successe con l'URSS nel 1989. Gli USA escono ufficalmente dall'Afghanistan, ma restano come intelligence e per fare opposizione alla Cina come fecero con la Russia. La strategia e' di creare il paese politicamente instabile da impedire alla Cina la costruzione della via della seta.
@micheleguasco91183 жыл бұрын
Come mai i profughi Afghani invece di cercare di raggiungere l' Europa non vanno, per esempio, in Cina, con la quale confinano anche? (Domanda non a trabocchetto)
@gigieinaudi243 жыл бұрын
😃🤦🏻♂️😬🥲🤣😂😅
@angelabender81323 жыл бұрын
Chi vuol lavorare?
@gigieinaudi243 жыл бұрын
@@angelabender8132 la Cina è vicina che ci vadano
@sergiomarrocco19263 жыл бұрын
Risposta. La Cina non ha intenzione di suicidarsi. Con la unica minoranza islamica entro i confini dell Impero cinese, gli Uiguri, Pechino si ritrova una gatta da pelare, non indifferente. Basta?
@gigieinaudi243 жыл бұрын
@@sergiomarrocco1926 un genocidio alla volta un genocidio alla volta per carità
@valentinacorti34423 жыл бұрын
Nel medioevo erano molto più avanti dei talebani e credo anche nella preistoria
@giorgioerioli51703 жыл бұрын
Non ci vuole molto ad essere più avanti di uno sciatto Talebano. . . . . . .
@federicopedralli60503 жыл бұрын
Commento inutile ed eurocentrico.
@giorgioerioli51703 жыл бұрын
@@federicopedralli6050 Hai perso l'occasione buona per tacere, la prossima volta non te la fare scappare. . . . . . . . . . .
@emanuelebaglioni9473 жыл бұрын
@@giorgioerioli5170 Non bisogna cadere nella doppia retorica razzista senza rendersene conto, ovvero dire che ci sono popoli che la democrazia non la possono imparare e quindi o non bisogna fare assolutamente niente o insegnargli con la forza.
@Kayden9z3 жыл бұрын
@@federicopedralli6050 Sì ma non piangere. Piangi per l'ipocrisia del tuo politically correct
@vincenzogonzini42272 жыл бұрын
Fabbri buon analista, sono un lettore "sfegatato" di Limes. Conosco la sua capacità di esperto su questioni geopolitiche. Sarebbe molto utile ai politici nostrani imparare da queste" lezioni" grazie Fabbri.👿👹😡🏳️🌈☮️
@brina98073 жыл бұрын
Intervento più che interessante. Per fortuna, tra l'altro, una voce fuori dal coro sull'11 settembre. Non è un evento storicamente rilevante, ma ogni anno, e adesso per il ventennale ancora di più, tutti i nostri media si prostrano davanti al padrone americano. Con tutto il rispetto per le vittime di quell'attentato, comunque.
@artigliooscurodarkclaw48623 жыл бұрын
"Il terrorismo è una tattica non un soggetto da definire nemico", non fa una grinza e senza nulla togliere a Dario Fabbri nell'enunciare tale "lampante" considerazione, viene da chiedersi come mezzo mondo, all'epoca ma anche ora, Europa in primis, abbia accettato ed accetti invece tale narrazione e conseguentemente li ha seguiti (e temo continuerà) in questo sforzo che Dario definisce, non a torto, "emotivamente" necessario... temo che non sia nè sarà l'ultima volta che gli USA agiscano in termini emotivi, con le ormai tragicamente consuete debacle. Solliciterei anche una discussione sull'esasperato impiego di tecnologie sofisticate in tali teatri... gli Usa sono in grado di annientare forze convenzionali ma non riescono a comprendere che proprio per questo i loro avversari, in certi scenari, non vogliono sfidarli su quel terreno e sembrano stizzirsi per il fatto che il nemico non gioca alle regole dello scontro che loro usano e vorrebbero, e lascia ogni volta perplessi vedere, da un lato lo strapotere tecnico degli USA che può uccidere un cecchino Talebano da remoto senza neanche distruggere l'edificio per ridurre gli indesiderati effetti collaterali (in occidente), ma poi vederli partire con i loro enormi aerei, inevitabilmente con la coda fra le gambe. Questo a mio parere dichiara in modo evidente due cose: primo la rigidità mentale del Pentagono e della sua classe dirigente di Generali, tecnicamente (e burocraticamente) preparati ma ottusi (in generale ovviamente, eccezioni ce ne sono sempre). Ricordano il Consiglio Aulico Austriaco che voleva dirigere la guerra da Vienna contro un Napoleone che si muoveva sul terreno del Nord Italia. Il secondo, causa ma anche effetto del primo, l'utilizzo di tali conflitti per l'apparato militare/industriale per ottenere commesse e consumo di armamenti, che la mentalità Americana, in nuce, anche nella vita civile, ritiene come la cura di ogni male e non l'origine, almeno in parte, dei problemi.
@sergiopacilli29223 жыл бұрын
L'occidente deve pensare di più a casa sua meno presenza all'estero ma meno immigrazione che provengono da etnie completamente diverse da un punto di vista culturale ogniuno a casa propria si aiutano gli afgani a casa loro o campi profughi nei paesi limitrofi
@claudioavondo47893 жыл бұрын
Tempo sprecato! Lasciate l'Afganistan al suo destino!
@paolocleani98993 жыл бұрын
E tutti al guinzaglio dello zio Sam....
@gigieinaudi243 жыл бұрын
Fabbri perfetto il suo Wi-Fi fa cagare :)
@MrRadiotek3 жыл бұрын
Una narrazione
@ferrariserena3 жыл бұрын
2:32 "... Al Queda che era stata materialmente l'esecutrice degli attentati dell'undici settembre". Lo so che pubblicamente non può permettersi di dire una cosa diversa, e lo stimo comunque... ma io mi fermo qui.