Nell'omosessualità di Pasolini , soprattutto nell'aspetto "pedagogico", non si può non scorgere l'influsso della "paideia" greca, nella quale un giovane , fino ad una certa età /!6/17 anni) veniva affidato ad un adulto , con quale avvenivano rapporti sessuali completi. Penso al discorso antico e nuovo di Aristofane nelle Nuvole, ma che , in fondo, in una società maschilista , nella quale la donna è "una non persona" i rapporti avvengono solo fra maschi adulti e ragazzi .Vuol essere comprensione, non giustificazione di Pasolini , che ora si tende a "beatificare", quando lui stesso viveva la sessualità come scissione e dualismo, come del resto è tutto il suo pensiero: era contrario a tutto, anche a sé stesso.