AmigaOS: Il SO che faceva tremare la APPLE - AFK STORIA

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Su vostra richiesta, oggi ripercoriamo la storia contorta di AmigaOS. Dal suo esordio con il primo computer della linea Amiga messo in vendita dalla Commodore, fino ai diversi passaggi che hanno portato l’ultima versione 4.x rilasciata circa 2 anni fa.
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VIDEO HS-23-012

[@simonebernacchia5724]

Guarda, noi amighisti vivevamo nel futuro praticamente, perche' il modo con cui usavamo (per chi andava oltre i giochi) il nostro Amiga e' praticamente lo stesso in cui la gente usa Windows e OS X oggi: programmi multipli che girano in contemporanea, parti scriptabili, datatypes, suonare musica MENTRE si lavorava E si formattava o copiava tra dischi, usare altri sistemi come il mac os in emulazione... dite quel che vi pare voialtri!

[@Massimoxha1s]

Oggi sembrano cose scontate, ovvie ma al tempo erano davvero features di un altro pianeta:

[@kristiangiannetti77]

tutta verità!!! era avanti 20 anni .... pensa adesso che computeroni avevamo e sopratutto superstabili

[@maxbald7957]

A chi lo dici! Io ci avevo investito il mio futuro, avevo 12 anni quando ho avuto l'Amiga 1000, poi a 15 anni ho cominciato ad usare Amiga seriamente (Amiga 2000 e 3000 non solo per giocare), era sensazionale! Amiga 4000 poteva definirsi già un Power PC. Ricordo ancora le BBS (bulletin board system), quelle che si possono definire le antenate di internet. Quando la Commodore chiuse si sentirono i miei accidenti oltreoceano!!! Come ha detto Valerio: un branco di galletti imbecilli che facevano a gara a chi doveva prevalere. Avrebbero fatto bene a rendere il sistema operativo opensource, oggi saremmo stati avanti anni luce e io avrei fatto carriera! :-)

[@francescocosoleto]

A me suona strano che il kickstart sia paragonato al BIOS, dato che c'è quasi tutto il sistema operativo dentro quella ROM: le funzioni per l'accesso al disco e ai file, la gestione della grafica, delle finestre e dell'audio, dell'input da tastiera e del mouse, la CLI per l'interazione a linea di comando. Per avviare il Workbench ci voleva il dischetto, ma il programma, chiamato LoadWB, era di pochi kilobyte (4 KB?). Anche, secondo me, meritava una menzione AROS.

[@Digiteq]

L'avidità e la stupidità di tanti personaggi hanno affossato nel tempo progetti molto validi che avrebbero meritato ben altro destino, come l'AmigaOS in questo caso, ma di esempi se ne potrebbero fare molti altri. Complimenti Valerio 🙂

[@mrgran799]

Infatti! Che giramento di palle quando consideravano amiga un giocattolo i possessori di pc con schermo a fosfori verdi, perché su Amiga ci giravano i giochi ed era considerata una console.. E commodore con la sua gestione disastrosa...

[@nunzio_clippy]

Commento offtopic: sono 3 giorni che ho scoperto questo canale e sono 3 giorni che sto divorando tutti i video del canale, hai un modo molto semplice e alla mano di spiegare le cose :) continua così ❤

[@valerio_afk]

grazie per essere passato da queste parti!

[@alecon361]

Fantastico video, un tuffo nel passato, grazie!

[@patriziobiancalani5323]

Da un lontano appassionato di amiga ti faccio grandissimi complimenti per aver ricostruito tutta l'incasinata storia !! deve essere stata una vera faticaccia .ps. se non erro il morph OS dovrebbe girare anche sui normali PC , poi pensa all'inizio aveva pure un avanzatissimo sistema di sintetizzazione vocale !

[@valerio_afk]

In effetti un po' lo e' stata. Grazie per aver visto :)

[@ArcheologiaInformatica]

Ciao, mi hanno consigliato oggi il tuo video e dato l'argomento sono corso subito a vederlo. Ti devo innanzitutto fare i complimenti perché ti sei veramente impegnato nella ricerca delle informazioni, cosa purtroppo rara nel campo della storia dell'informatica e molto complessa come tu stesso hai avuto modo di notare e per questo motivo ti devo segnalare un errore abbastanza importante che hai commesso, hai confuso apple Lisa (uscito nel 1982) con Apple Macintosh (1984) che è stato il vero avversario e paragone di Amiga (1985). Quando uscì Amiga di Lisa non se ne parlava ne sapeva più nulla essendo stato un insuccesso commerciale al contrario del primo macintosh lanciato in pompa magna e che stava riscontrando un ottimo successo di mercato. Per il resto comunque ti rinnovo i complimenti e continua cosi!

[@RenatoT66]

Se lo dice il Santa ;)

[@pierob60.]

Confermo. A quel tempo Amiga con AmigaOS se la vedeva sia con Apple Macintosh (MAC) con il suo MacOS, sia con Atari ST e con il suo S.O. WIMP chiamato G.E.M. (Graphical Environment Manager) meno sofisticato, che era basato su un porting di CP/M o meglio di MP/M, ma per qualche verso ritenuto mokto interessante, che poi divenne un Must in campo Audio MIDI. Mentre MacOS e GEM erano tutto sommato S.O. implementati in modo confacente agli Standard dell'epoca, AmigaOS era un S.O. un po' bizzarro e molto anticonformista. Anzitutto era ambivalente, da un lato era un S.O. dall'altro non lo era. Era più che altro un insieme di cose, di concetti di implementazioni che a volte facevano a botte tra loro. Da un lato c'era l'Hardware di Amiga che, per l'epoca era molto complesso e raffinato: i suoi Chip Custom erano qualcosa di mai visto e molto innovativo per l'epoca. I fatti Amiga sostanzialmente era questo. A gestire tutta questa potenza e complessità c'era Intuition, ovvero una serie di librerie shared implementate sotto forma di Firmware in apposite ROM. Tramite Intuition venne costruita una GUI WIMP chiamata Workbench. Nativamente Amiga NON aveva una interfaccia a caratteri, ovvero un terminale a caratteri come poteva essere quello dell'allora DOS o CP/M o UNIX, ma tutto era grafica pura. Ovviamente anche Amiga aveva il suo bel terminale testuale, ma era solo e rigorosamente grafico. Un terminale tra l'altro che veniva usato molto dagli utilizzatori evoluti perché permetteva di interagire direttamente con le risorse di AmigaDOS tramite i suoi molteplici comandi. Sotto ad Intuition c'era il vero AmigaDOS, ovvero Amiga Disk Operating System; una collezione di librerie ed eseguibili di tipo Unix-Like ma con concetti di base un po' particolari, comunque assai interessanti. Tale S.O. in origine si chiamava TripOS ed era stato sviluppato anni prima presso l'università di Cambridge in linguaggio BCPL. Funzionava su Minicomputer PDP-11 della DIGITAL. In seguito fu acquisito da MetaComCo che fece il Porting per il microprocessore MC68000 della Motorola, proprio quello che utilizzava Amiga. La Commodore ne acquisì i diritti ed in pochi mesi fu, adattato e portato, maldestramente, sull'architettura Amiga. Tale S.O. era costruito intorno ad un Kernel (di fatto un micro-Kernel) denominato Exec.Tale Kernel pur essendo pienamente multitasking preimpositivo e forse in origine anche multiutente, fu riadattato e castrato, ovvero privato di alcune caratteristiche per farlo funzionare alla buona su Amiga. Poiché comunque era progettato bene, non è che c'è voluto molto. La cosa interessante e sconcertante è che su Amiga il Kernel girava in User Space pure senza MMU. Quindi in sostanza, questo era un Kernel che non aveva nessun privilegio particolare. Tale implementazione consentiva di castrare tutto il sistema e ridurre Amiga ad una semplice console di videogiochi. Qualsiasi programma applicativo poteva prendere il totale controllo e girare in perfetto monotasking. Quindi a causa di ciò, da un certo punto di vista Amiga era considerato un Computer con un S.O. di tipo puramente Cooperativo, pur avendo un Kernel preimpositivo. A ciò si aggiunga l'assenza di una MMU nell'architettura di Amiga. Queste due cose insieme, una volta che vennero alla luce, fecero storcere non poco il naso a molti utenti o potenziali utilizzatori del settore professionale. Lo dico senza rimorsi, da appassionato utilizzatore, ai tempi, di Amiga: queste due bislacche caratteristiche sono state, tra le altre cose, purtroppo fondamentali per il suo insuccesso nel mondo professionale ed alla fine al suo fallimento, nonostante tutto il resto. Comunque andiamo avanti. Fin dalla sua nascita quindi Amiga disponeva di un terminale rigorosamente grafico con comandi abbastanza evoluti che erano una sorta di incrocio tra i comandi UNIX e quelli del PC-DOS. Ovviamente aveva anche un proprio FileSystem per FloppyDisk e udite udite anche per HardDisk, che però venne reso dispinibile e pienamente utilizzabile solo in seguito con la versione 2.O di Amiga DOS tale FastFileSystem. Quindi riassumendo da un lato l'intero AmigaDOS ex TripOS era scritto in BCPL (un arcaico linguaggio di programmazione antenato del C, dall'altro tutto il resto del sistema era stato scritto in C. Il problema era che questi due linguaggi di programmazione facevano a pugni tra loro, quindi si è dovuto fare un gigantesco lavoro di adattamento e conversione per farli coesistere. La compilazione in C del Software di Amiga presupponeva l'uso massiccio del preprocessore per l'adattamento di migliaia di costanti con Typedef in quelle che erano le fantomatiche librerie Header di conversione dei tipi di dati. Tutto il sistema AmigaOS era fondamentalmente basato su librerie condivise (Shared) ed un complicato albero di strutture dati. L'uso delle Struct del linguaggio C era praticamente la base della programmazione Amiga unità ad una nutrita serie di costanti e Keyword che si dovevano scrivere rigorosamente in maiuscolo. Tutto partiva da una grossa struttura che comprendeva ben 50 elementi, ovvero tipi di dati diversi tra cui la facevano da padrone i puntatori a vettori, strutture e funzioni. Tale mega struttura di partenza poi si diramava un intricato albero di altre strutture vettori e puntatori vari a tipi di dati che costituivano l'ossatura delle librerie Shared. Se AmigaOS era implementato in quel modo da un lato era perché non prevedeva l'utilizzo di una MMU, ma ciò era anche fonte, per altro inaccettabile nel mondo professionale, di frequenti ed improvvisi Crash totali (le famigerate GURU Meditation), con perdita totale di tutti i dati in memoria. Ci sarebbe molto da dire anche su come furono implementate le librerie Shared ed i file, ma per ora mi fermo qui.

[@nicoladirico5167]

Grandissimo il workbench.....avevo l'amiga 500 e cercavo di capire come usare le finestre....avevo 11/12 anni.....

[@FrancescoCassulo]

Complimenti, non conoscevo questo canale, ti seguirò con passione.

[@valerio_afk]

Grazie mille!

[@nikecatania95]

anche se non sono nato all'epoca dell'amiga, amigaOs mi ha sempre affascinato. Ti ringrazio tanto per questo video.

[@kristiangiannetti77]

basterebbe che pruducessero una versione consumer per ritornare al passo dei tempi e potrebbe schiacciare in pochi anni tutti i sistemi esistenti... ma con piattaforme che costano anche 3000€ è impossibile che possa rinascere..... sono i numeri che fanno l'evoluzione che poi sarebbe semplice perche i componenti per creare una cosa del genere al giorno doggi costerebbero poco più di 100€... e batterebbe computers da migliaia....

[@nikecatania95]

Il fatto è che per riportare amigaOs in vita bisognerebbe riscrivere partendo dal codice sorgente dell'ultima versione di amiga rilasciata, e ciò non conviene, perché è quasi come riscrivere un sistema da zero. Per quanto avveniristico quel sistema operativo, bisognerebbe riscrivere dei driver, riscrivere tool, e ci vorrebbero tanti anni per poi alla fine avere un sistema imparagonabile a quelli attuali ed è per questo che ormai nessuno (o quasi nessuno ) riscrive un sistema operativo da zero. L'unica soluzione sarebbe quella di basarsi su una distro GNU/Linux e renderla quando più simile al concetto di Amiga, ma sarebbe comunque una distrubuzione linux. @@kristiangiannetti77

[@GiovanniPerdicaro]

L'hai fatto davvero! 😂 Sei grande!

[@abassign]

Sempre video veramente interessanti 😀

[@CorradoCasoni]

Ho vissuto quei BEI tempi. All'epoca dell'uscita di Amiga sviluppavo in C su DOS, Unix e VMS... E Amiga era avanti anni luce ! Hai dimenticato di dire che era nato come "workstation grafica", e solo POI é stato acquisito da Commodore e trasformato in console per videogiochi. Allo sviluppo iniziale di AmigaOS hanno lavorato geni provenienti da VMS (il sistema di comunicazione inter-process era molto simile) e alcuni degli stessi geni sono poi confluiti nello sviluppo di Windows NT. I limiti del sistema, come giustamente hai sottolineato, erano limiti progettuali di 68k (per il quale, meriterebbe menzione anche lo sfortunato Sinclair QL) se AmigaOS fosse stato nelle mani giuste invece di una serie di mani sbagliate, probabilmente oggi sarebbe una valida alternativa a Win, Mac e Linux. Peccato...

[@myfranci560]

Ma scusa che vantaggi aveva come os rispetto agli altri? Era così avvenieristico?

[@kristiangiannetti77]

@@myfranci560 mi basta dire che era l'unico OS che aveva un multytasking reale stabile e funzionante .... windows ha dovuto aspettare XP per raggiungere tale livello che avevano gli amiga a fine anni 80;) per non parlare della sony che quando usci co la prima playstation .... era la copia della cd32 con accelleratori grafici 3d dedicati... cosa che la cd32 non aveva... la cd32 è la vera prima console 32 bit del mondo!!

[@EMD69]

Bel video e racconto dettagliato, la parte finale, se pur condivisibile non prende però in considerazione una cosa importantissima, AmigaOS in questo video, viene "visto" semplicemente come un sistema operativo autonomo e che viveva di vita propria esattamente come oggi lo è Windows o Linux, invece in quegli splenditi anni di innovazione informatica, era il contrario, o meglio, il SO non era altro che il software di gestione e "controllo" di una macchina specifica, anzi mi spingo oltre, di un modello specifico di quella specifica macchina, era il supporto software ad un progetto hardware dedicato!, le varie versioni di AmigaOS nascevano insieme alle diverse versioni della stessa Amiga per supportare le nuove caratteristiche hardware implementate nei nuovi modelli, ricordo che all'epoca gli standard non erano ancora ben definiti, e la retro compatibilità anche fra modelli nuovi della stessa macchina non era spesso pienamente supportata. Amiga ha introdotto non solo un computer avanzatissimo per quei tempi (come perfettamente introdotto in questo video), ma una nuova filosofia per la progettazione dei computer e l'utilizzo dei chip custom ne era una prova evidente, chi sceglieva Amiga non lo faceva di certo per il suo SO, ma sperava che il SO supportasse e sfruttasse a pieno le caratteristiche uniche della macchina. Commodore è' andata in banca rotta non per mancanza di fondi o di liquidità, ma per delle guerre (all'epoca molto comune nelle grosse aziende) intestine e per una cecità assoluta proprio nei confronti delle macchine Amiga che ricordo non è stata pensata, progettata, e voluta direttamente da Commodore, ma da un team a cui faceva capo il grandissimo Jay Miner, ma che non aveva la liquidità per poter arrivare a commercializzare quella meravigliosa creatura, liquidità che invece aveva Commodore grazie allo stra successo del C64 e che non si lasciò sfuggire l'occasione per entrare a far parte delle nuove macchine a 16/24bit. In poche parole: l'AmigaOS non avrebbe avuto nessun senso senza una Amiga su cui girare, quindi le considerazioni finali per le quali il problema era il fatto che il sistema era chiuso o di non vendere ad altri non ha alcun senso, l'AmigaOS è morto ed ha finito di esistere perché la macchina su cui girava è morta prima, tutte le versioni postume (dalla 3.1 in poi) sono lo sforzo di appassionati o di aziende che tentano di far leva sugli appassionati irriducibili che per una ragione o un'altra continua a supportare questa macchina (Amiga non AmigaOS). Perdonatemi il lunghissimo commento, ma avendo vissuto il periodo, in primis da appassionato, poi come tecnico per un CAT ufficiale della Commoodore, e ora come KZbinr che ha ritrovato la passione per queste macchine ormai vintage e per le quali ha formato una piccola ma assortita comunità, non posso non dedicare qualche minuto a dare la mia opinione a riguardo. A parte questo e come detto in introduzione bel video che mi sono goduto dall'inizio alla fine, complimenti !

[@francescocosoleto]

Un piccolo appunto al tuo bel commento perché forse non rende giustizia agli sforzi della Commodore riguardo alla retrocompatibilità. Per quel che mi ricordo, mi pare fosse stato più un problema causato dagli sviluppatori che da Commodore stessa, se ho compreso a cosa fai riferimento. Tendenzialmente i programmi scritti seguendo le linee guida hardware o le chiamate al sistema operativo previste mantenevano la retrocompatibilità fra i modelli, ma non tutti erano ligi a queste indicazioni. Questo succedeva in particolare con alcuni videogiochi che prendevano il controllo dell'Amiga.

[@EMD69]

@@francescocosoleto Si, indubbiamente erano presenti linee guida alla programmazione alcune finalizzate anche alla compatibilità fra versioni differenti della stessa macchina, ma hai detto bene Retro-Compatibilità, è infatti praticamente impossibile ad esempio realizzare un software (solitamente giochi) che usasse le caratteristiche dei nuovi chip grafici (vedi differenze fra OCS ECS AGA), mantenendo la compatibilità con il modello precedente, e credo che questo non sia stato neanche un obiettivo particolarmente voluto, (la linea 264 insegna...) Commodore ci ha provato dopo il fallimento della linea 264 con il C128 fallendo due volte (il 95% delle persone che hanno acquistato il C128 lo ha utilizzato quasi esclusivamente come C64) e questa esperienza a mio avviso è stata in qualche modo "assorbita" anche nella politica degli Amiga. E poi diciamocelo, nonostante Amiga avesse tutte le carte in regola per dominare nel mondo professionale della computer grafica, video editing, etc.. per la miopia e pessime scelte commerciali di Commodore, le Amiga venivano considerate dalla maggior parte delle persone "disinformatizzate" come un videogames (molti la chiamavano successivamente ed ancora oggi, una consolle), e i giochi che sfruttavano al massimo e direttamente in assembler le caratteristiche tecniche della macchina non potevano preoccuparsi di linee guida e programmazione a più alto livello sfruttando le poco e poco ottimizzate funzioni incluse nella ROM kickstart (fra l'altro sempre diversa), altro discorso i software non videoludici che mantenevano una compatibilità molto alta e che giravano su ambiente a volte molto differenti

[@valerio_afk]

Vedo che molti commenti, tra cui questo, che ho visto sotto a questo video tralasciano un dettaglio particolare. Questo video non mirava ai dettagli tecnici (e.g., modello specifico di una specifica macchina), ma mirava a un aspetto storico. Potrei anche farci un video in cui snocciolo gli aspetti tecnici. Ma e' importante sottolineare che non era quello lo scopo del video. Si certo, molto spesso gli aspetti tecnici fanno parte anche dell'evoluzione storica. Tuttavia, se fossi andato troppo in dettaglio, si sarebbero aperte troppe parentesi che avrebbero distratto dall'aspetto storico (cosa che non volevo che accadesse). E rispondo solo a te, rispetto agli altri che hanno commentato, perche' reputo che il tuo sia un commento fatto molto bene, ben pensato, e soprattutto anche cordiale. In conclusione, i video di STORIA sono focalizzati su concetti storici e non tecnici (e l'aspetto tecnico tendo di minimizzarmi al fine di supportare le varie timeline). Per quello esiste una rubrica apposita.

[@EMD69]

@@valerio_afk Tutto il mio discorso non è incentrato sui dettagli tecnici, ma era un complimento al video con l'unica "correzione" sulla parte finale (vedi da minuto 16:02) dove letteralmente cito "secondo me avrebbero fatto più profitti, donando alla comunità con licenza open source, perché si sarebbero create nuove opportunità per nuovi progetti come è accaduto per linux", (ovviamente riferendosi al sistema operativo AmigaOS), ecco il mio commento è incentrato sul fatto che non esiste un AmigaOS senza un Amiga (a differenza di Linux che non è assolutamente legata ad un hardware specifico), in due parole, AmigaOS è morta non perché non è stata resa open source, ma perché è morta la macchina su cui girava e su cui aveva un senso di esistere. I dettagli tecnici non c'entrano nulla , e da ex tecnico ufficiale Commodore posso garantirtelo ;)

[@dinopapararo8125]

Complimenti per il riassunto davvero ben fatto rapportato ai pochi minuti del video. Se dovessi mai fare un seguito a questo primo video spero che sia incentrato su AmigaOS 4.x e MorphOS 3.x, che sono le macchine next generation. basate su PowerPC, che hanno permesso di traslare le caratteristiche base di AmigaOS dalle macchina custom degli anni 80 e 90 a un tipo di hardware un pò più simile agli odierni PC. Credo che tutti gli sviluppatori e gli utenti avanzati di AmigaOS dell'epoca sia riusciti poi a riciclarsi alla grande nell'ambito dell'informatica perchè erano tutti almeno un passo avanti rispetto agli altri.. e infatti in tutte le aziende di un certo livello si rovano ancora oggi dirigenti provenienti da quell'esperienza. E nessuno di loro ha dimenticato.. anzi sono grati ai geni che hanno progettato Amiga ed AmigaOS, e non ne dimenticano i nomi che alcune narrazioni, riferite a quel periodo dell'informatica, ingiustamente non menzionano. Probabilmente Amiga fa ancora un pò paura..

[@christianserafino]

Grande, un impegno non da poco mettere insieme e riassumere tutte ste puttanate legali di licenze, proprietà e brevetti. Tutte battaglie che, come dici tu, hanno affossato il sistema a discapito loro e degli utenti. Sicuramente Amiga meritava un posto nella lista dei so, almeno fintanto era sotto la commodore, perchè, come quest'ultima, hanno fatto la storia informatica

[@simonebernacchia5724]

Fammi anche uno speciale sui sistemi derivati come MorphOS, AROS e derivati :) Anzi: spingilo proprio AROS che e' il piano C,D, E, ecc. e sara' quello che rimane alla fine!

[@dariof.9582]

toppp

[@retrocity7295]

Una valanga di informazioni messe insieme e raccontate splendidamente. Ti faccio i miei piú sinceri complimenti. Mi sono iscritto subito al tuo canale ☺️

[@valerio_afk]

Grazie per essere passato da queste parti 🙂

[@retrocity7295]

@@valerio_afk è stato un piacere ☺️

[@MaxBassanetti]

Appena iscritto, grazie per questo video sul fantastico AmigaOs

[@valerio_afk]

Grazie a te

[@giggipoops]

Molto interessante

Anche AmigaOS4 ha il JIT del 68k e si chiama Petunia

[@pierob60.]

Ecco una cosa del genere avrebbe dovuta farla Commodore, sviluppare Amiga come si doveva fin da subito anche per il settore professionale, portarla in seguito su PowerPC e dotarla di un vero e serio S.O. a micro-Kernel nativamente multitasking preimpositivo senza tante stramberie come l'assenza di MMU e funzionamento in spazio utente, invece si è preferito vivere di rendita, decimando il reparto R./S. Mah! Vabbé.

[@pierob60.]

La Commodore comunque ha avuto una colpa rilevante in tutta questa vicenda. Infatti aveva letteralmente in mano una gallina dalle uova d'oro, tra l'altro acquisita a caro prezzo e con vincoli stringenti, ma invece di gettarsi a capofitto in un serio e profiquo sviluppo del sistema nel suo complesso, Hardware e Software, decise di vivere praticamente di rendita per anni. Negli anni che seguirono la commercializzazione di Amiga, fu praticamente smantellata, poco per volta, tutta la sezione ricerca e sviluppo, cosi facendo si sono dati la zappa sui piedi. Nel primo perido d'oro, appena dopo l'acquisizione della Hi-Toro (l'azienza che sviluppò Amiga, c'erano circa un centinaio di persone, tra ingegneri e tecnici, divisi in due gruppi (Hardware e Software), che lavoravano al reparto ricerca e sviluppo di Commodore Amiga Inc., ma successivamente i vertici della Commodore (la casa madre) decisero che erano inutili, cosi licenziarono gran parte del personale, salvo poi tentare una riorganizzazione anni dopo, ma oramai era troppo tardi. La squadra di ricerca e sviluppo, nonostante tutto, ha sempre fatto il possibile e l'impossibile, sviluppando progetti, innovativi ed audaci che regolarmente venivano bocciati o ignorati dai vertici della Commodore. Nei primi anni '90 fu commercializzata Amiga 4000, che io ho acquistato ed utilizzato per anni, che di base aveva AOS-3.0 ed era basata sui microprocessori Motorola MC68030 ed MC68040 che la MMU ce l'avevano integrata, ma anche in questa occasione si preferi andare al risparmio, non aggiornando a dovere sia l'Hardware che sopratutto il Software di sistema. In ogni caso, la Commodore in quegli anni aveva già, per altri motivi, grossi problemi finanziari, che poi l'avrebbero portata al fallimento nel '94: gli errori di gestione si pagano cari. Si può dire che Amiga comunque ha tenuto in vita la Commodore un po' piu a lungo del previsto. Se la Commodore non avesse acquisito Amiga probabilmente sarebbe fallita almeno 7/8 anni prima. Forse se avessero concentrato tutte le risorse su Amiga, invece di dilapidarle in mille rivoli, e dico forse, la storia sarebbe andata diversamente. Peccato. Comunque la sua filosofia concettuale e le sue tecnologie, non sono andate del tutto perdute, le ritroviamo ancora oggi sparse, qua e la nel mondo HiTec, in forma piu moderna ed evoluta, sia negli attuali Smartphone, che nei classici Computer ed anche in altri dispositivi. Una precisazione: il Firmware detto Kickstart era molto di piu di un BIOS, ma comprendeva tutta quella parte di librerie fondamentali che caratterizzavano il S.O. stesso ed altre parti importanti per la gestione della sua complessa e poliedrica architettura.

[@kristiangiannetti77]

Billogate .... ci ha messo le mani;)

[@giuseppe.m1913]

Amiga un os utilizzato per produrre hardstyle, oppure hardcore vedi Prodigy,faceva paura come os purtroppo i migliori vanno via

[@cosmonautisimulatorispazia4692]

Complimenti per il canale e anche per l'argomento di questo video visto che sono un appassionato del mondo commodore\amiga. Recentemente poi i marchi commodore e amiga sono finiti in mani italiane, il marchio amiga è sotto Cloanto che all'epoca aveva fatto C1 Text un word processor per amiga. Per curiosità...sei marchigiano?

[@valerio_afk]

Grazie per essere passato e... no...non sono marchigiano :)

[@cosmonautisimulatorispazia4692]

@@valerio_afk il modo in cui pronunci alcune parole e l'accento sembra un pochino quello del maceratese o dell'ascolano. comunque a parte questo non sono di semplice passaggio...mi sono iscritto!

[@valerio_afk]

Si avevo capito. Grazie mille :)

[@paoloporta4645]

Ciao, un vero peccato, per l'avidità umana, se solo fosse stato diverso, ancora oggi tutta l'informatica parlerebbe Amiga, 😭 grazie mille

[@kristiangiannetti77]

parlerebbe quasi solo di Amiga;).... non ancora:))

[@RPInside]

Bellissimo video.che ne dici di parlare un po' della storia dei " sostemi operativi" dei fratellini minori (PET Vic-20 C64) e antecedenti ad amiga ? Like AS USUAL!

[@RenatoT66]

secondo me, parlare di beghe legali ha fatto perdere il succo di Amiga con il suo chipset, la demo scene, la prima grafica 3D a basso costo, i games etc etc.

[@dog41969]

Bellissimo video. Adesso ce ne vuole uno su atari e archimedes.

[@kristiangiannetti77]

purtroppo ... cè sempre la mano di billo gate... che ha pagato .... tutti perchè l'amiga sparisse.... sapeva che era un computer migliore del mondo!!.... se avesse avuto lo svviluppo naturale che doveva avere ... oggi il mondo sarebbe solo Amiga.... e non quello che siamo costretti ad usare.... loro sapevano che non era solo per giochi... ma quella era la cosa minore;)

[@valeriozecchinelli2555]

era il migliore che esisteva in commercio era pure meglio del 3.1 windows. A causa del fallimento della Commodore nel 1994,però, non sono più stati fatti aggiornamenti

[@ScimmiaDigitale]

E aros?

[@fusiondoit]

E Aros ?

[@myfranci560]

Non ho capito. Perchè queste aziende hanno continuato a sviluppare il sistema operativo fino al 2006 se ormai non era piu' diffuso? E che vantaggi aveva rispetto ai concorrenti visto che era così osannato?

[@kalu56]

Nel video non viene detto ma, ancora oggi sviluppano amigaos per amiga classici (quindi quelle di un tempo, senza powerpc)! Siamo arrivati alla 3.2.x mi pare, così come il "bios" chiamato kickstart (sempre 3.2.x) le ultime versioni sono di qualche mese fa.

[@stefanobianchini8217]

A me questa storia mi sembra abbastanza assurda e ridicola, un sistema operativo ok avanti per la sua epoca ma arcaico oggi, che non ha nemmeno un hardware ufficilale su cui girare se non dei vecchi bidoni da museo tutti agghindati con espansioni non ufficiali per ram e cpu e che alla fine della fiera sono meno potenti nel mio router e tutta queste aziende che si fanno cause legali sono come cani che combattono per un osso senza polpa. È ovvio che tutti i tentativi di resuscitarlo siano finiti in un fallimento, come puoi prendendere di tirare avanti facendo un sistema che interessa solo a 4 cinquantenni nostalgici. Al giorno d'oggi se vuoi creare un sistema custom parti da una base Linux, nessuno sano di mente penserebbe mai di andare a pendere un OS degli anni 90 totalmente privo di supporto hardware (questi spendono 170€ per una cirrus logic con 2mega di vram !!!). Amiga è morto e sepolto lasciatelo riposare in pace, qualsiasi cosa si possa fare per farlo rivivere non può essere niente di concreto o di utile se non un mero gioco per hacker, come quelli che costruiscono le board con lo Z80, lo fai per divertirti, sono fine a se stesse, ma prive di ogni utilità pratica.

[@pierob60.]

In realtà si tengono "in vita" questi sistemi perché fanno parte della storia e del progresso dell'informatica. Ovvio che non potranno mai competere con i dispositivi attuali. Ci sono Club ed associazioni che tengono viva la memoria dei progressi dell'informatica anche attraverso queste vecchie glorie del passato. Si tengono in vita anche Computer molto più vecchi, addirittura fino ad arrivare agli albori dell'informatica ed oltre. Le attuali generazioni di giovani, che non hanno visto, che non sanno nulla del passato, possono, se vogliono, conoscere, comprendere e toccare con mano queste macchine con i loro S.O. ancora funzionanti, Oppure far girare anche a scopo didattico, su nuovo Hardware appositamente costruito, o in VM i vecchi S.O. capire come funzionavano, vedere e comprendere come erano costruiti, quale era la loro componentistica, le loro funzionalità, le capacità di elaborazione ed il tempo che ci mettevano ad eseguire un compito. Lei ha mai visto in funzione un PDP-11 della DIGITAL? Oppure ha mai visto un Hard Disk da 12" con una capacità di 5 MegaByte, un Floppy Disk da 8" con una capacità di 90 kbyte o un lettore di schede perforate? Tenere viva la memoria storica, anche nel mondo della scienza informatica, è una cosa fondamentale per una sana evoluzione della società. Chi dimentica la propria storia è come un guscio vuoto. Forse anche lei quando avrà 50/60/70 anni e tutto quello che di tecnologico c'è oggi sarà sorpassato, reso obsoleto, allora sarà preso dalla nostalgia dei tempi che furono quando era giovane, forse si metterà a collezionare vecchi dispositivi da museo, forse scriverà libri (virtuali) sull'argomento o forse no, chissà.

[@stefanobianchini8217]

@@pierob60. il mio discorso era incentrato su quelle aziende che ancora oggi tengono stretti brevetti e sorgenti di robe che ormai sono inutili che provano a rilanciare nuovi sistemi aggiornati destinati a questi computer che ormai sono poco piu' che calcolatrici, cha poi falliscono e si fanno cause legali... non so come spiegarlo meglio...

[@gaetanocerniglia2635]

Ti sei focalizzato solo sul software.. guarda i casini legali con l'hardware a marchio commodore 🙂

[@valerio_afk]

e' un video su AmigaOS - su cosa avrei dovuto focalizzare il video, visto che si inserisce in una serie di cui parlo solo di sistemi operativi?

[@myfranci560]

Ma è vero che adesso PowerPC è un' architettura vecchia "che scalda troppo" per cui non è stata piu' sviluppata per scarsita' fondi

[@valerio_afk]

Non mi risulta, ma potrei approfondire

[@Samo7900]

Non proprio, la CPU che scaldava un po' era il G5, almeno questa fu la motivaziona ufficiale che diede Apple per la sua decisione di passare ad x86 Architetture CPU basate su PowerPC sono ovviamente ancora prodotte e la ricerca e sviluppo di questa architettura è ancora portata avanti da varie aziende, il problema è che con l'abbandono del PowerPC da parte di Apple, (che da sola copriva probabilmente un buon 30/40% di tutte le vendite) assieme ovviamente alle console, il mercato di questa CPU si è ristretto a tal punto da far lievitare i costi a dismisura ... Ad oggi i nuovi Amiga next generation sono gli unici computer desktop ad usare quest'architettura

[@myfranci560]

@@Samo7900 ma è vero che di base avevano un'architettura piu' efficiente rispetto ad x86? E che quest' ultimo si usa per motivi di compatibilita'?

[@ivanc1057]

Il kickstart era un po' dipiù di un BIOS... 🙃 Ma te non eri ancora nato 😂

[@ivanc1057]

...e quella che hai mostrato nello screenshot era la versione 1.3 del workbench e non certo la prima uscita con L'Amiga 1000 😉

[@valerio_afk]

Ma il video lo hai ascoltato, oppure lo hai guardato senza audio?

[@ivanc1057]

"la prima versione di workbench appariva così, con questo sgargiante sfondo blu..." e nella foto c'è il WB 1.3 uscito su un Amiga 500 di seconda generazione mentre il primo Amiga fu l'Amiga 1000 🤣

[@toffonardi7037]

Comunque si dice SEGA non siga

[@claudio9526]

Dipende. Chi ha vissuto quei tempi, diceva SIGA a cominciare dal fatto che tutte le pubblicità lo dicevano, però si, hai ragione tu e immagino che per motivo "tecnici" gli stessi distributori in Italia preferivano la pronuncia... sbagliata 🤣

[@toffonardi7037]

@@claudio9526 lo so che si diceva così per evitare fraintendimenti ma credo che ormai i tempi siano maturi per usare la pronuncia corretta (credo Comunque in qualche gioco l' audio diceva chiaramente SEGA!). ))))

[@claudio9526]

@@toffonardi7037 Grazie al cielo, non facendo lo KZbinr è un "problema" che non mi compete e al massimo lo devo solo scrivere e li il problema non si pone 🤣