Amplificatore a IGBT di Nuova Elettronica LX.1164+ LX.1166+LX1165+ LX1115 prima parte

[@MrMgg1974]

Capisco che a qualcuno non vada bene che si scalfisca l'immagine di Nuova elettronica, ma se ha chiuso un motivo c'è. Tranquilli non faccio confronti con moduli cinesi, ma con la concorrenza di altre riviste italiane dello stesso periodo storico. Questo modulo amplificatore a IGBT è stato messo in commercio nel maggio del 94, ho la rivista, e costava 78.000£ a modulo. Lo montato e tarato e si è messo ad autoscillare, dopo quasi un anno di bestemmie ho comprato 2 moduli FT15 di Futura Elettronica a 20000£ cadauno, una bomba fino a 140 watt su 4 ohm. Non metto in dubbio il lavoro di divulgazione di Nuova Elettronica. Non parlo per partito preso, sono moduli che da ragazzino compravo con la paghetta settimanale. Qui vi lascio il video con i 2 FT15, ancora perfettamente funzionanti. kzbin.info/www/bejne/o6ecm3WdYqyhZpI

[@marcofacci-sz7qf]

Questo ampli a IGBT lo avevo usato per fare un ampli per auto, alimentato da un convertitore DC-DC di mia progettazione suonava benissimo! Che bei tempi!

[@vitoamici7831]

Bellissimo, l'ho abbiamo costruito nell' anno 1997/98 all'istituto professionale Leonardo da Vinci di Matera, assieme ad altri amici di scuola 🏫, bellissima soddisfazione, . Comunque bravissimo,

[@MrMgg1974]

anche per me è un ricordo, bisogna dare atto che NE ha insegnato l'elettronica almeno a 3 generazioni

[@eziovimercati58]

Ciao Gianluca, in quegli anni seguivo N.E. e Elektor in maniera abbastanza costante anche se lavorando nei laboratori di TLC e per aeronautica militare, noi tecnici coscevamo molto bene la tecnologia. Realizzavo i kit che mi servivano però molte volte dovevo applicare delle modifiche perchè i progetti avevano delle pecche. Questo amplificatore fu progettato in un periodo dove gli IGBT sembrava dovessero soppiantare i transistori di potenza, ma non fu così, perchè erano pensati per un uso switching, come gli HexFet, inoltre la loro struttura è una doppietta Sziklai con ingresso a MosFet e in impieghi lineari, come in HiFi, con determinate tensioni e temperature diventano dei Tiristori sfondandosi e svuotando il portafogli dei malcapitati. Se volete fare un finale audio usate i buoni vecchi transistori bipolari, anche se fortemente asimmetrici, non ammattiscono e costano poco.

[@MrMgg1974]

concordo con te, ho vissuto quel periodo in pieno. Le derive termiche degli IGBT usati in audio erano catastrofiche. Se guardi il video si nota una modifica per cercare di prevedere l'impennata della corrente di riposo dovuta alle derive termiche, Tr8, un Bd137, che era fissato termicamente all'aletta è stato bullonato a uno degli IGBT. Chiaramente, anche se giovane, capì subito che questo finale non aveva l'affidabilità che mi serviva. Grazie dell'intervento

[@Franco-mr3df]

Guarda è un ottimo amplificatore io feci delle modifiche x autos illazioni e sostituzione dell interruttore sotto oscilloscopio era perfetto

[@MrMgg1974]

niente, il proprietario non vuole spenderci soldi...

[@eziovimercati58]

Ciao Gianluca, ho visto il video degli FT15, ora sono in pensione ed avendo molto tempo libero, progetto, risistemo e colleziono del vintage e ti posso dire che rifarei completamente il tuo finale mettendolo in una scatola tipo Nelson Pass, migliorandolo anche come affidabilità, (niente male come resistenza negli anni) anche con quei 2 MosFettini per canale che raddoppierei aumentando anche il dissipatore. Negli anni 80 feci una piccola serie di finali per taverne, discobar, piccole discoteche (la febbre del sabato sera!!!!) con il MOS120 di Fostex, usava 4 Hitachi in TO3 per canale, ho ancora in laboratorio i disegni. Ora sono al rifacimento/miglioramento del progetto LX252 di N.E. e dello storico LENCO A-50, notati anche da Maurizio di Mauri HiFi che mi ha chiesto di tenerlo al corrente. Alla prossima

[@MrMgg1974]

Molto interessante , io quei moduli di Futura li ho ampiamente usati per sonorizzare disco pub e balere. Si trova alche la versione con 4 e 6 finali, ho usato anche la versione con il contenitore TO3. Io continuo a smontare questo ampli di NE alla ricerca del guasto . alla prossima

[@piodambrosio1427]

Ciao Gianluca; l'interruttore non è a slitta ,Ma a levetta! Riguardo la messa in funzione di questo amplificatore, ti consiglierei di vedere i video fatti a riguardo dello stesso amplificatore, dal tuo collega youtuber Pier Aisa, che non ha avuto difficoltà a rimettere in funzione , un analogo amplificatore!

[@MrMgg1974]

Quello di Pier Aisa é in classe A da pochi Watt, questo é un classe AB , sono kit diversi anche se usano entrambi IGBT. L'interruttore é da cambiare, a sto punto lo modifico e metto uno degno.

[@vitoamici7831]

Chissà se un domani ritornerà la voglia da parte nostra..... di fare le cose fatte bene😅

[@MrMgg1974]

speriamo ...

[@mauriziocesari2621]

GLI IGBT non sono russi,ma sono made in Japan della Toshiba si possono sostituire con i MOSFET irfxxx

[@MrMgg1974]

Se metti degli IRF minimo autoscillano. Negli anni 90 cercai di recuperarli per costruire tutto da zero, mai trovati.

[@mauriziocesari2621]

Io ho realizzato una versione coi finali in parallelo con gli IGBT, sia quello in classe A che quello in classe Ab1,i finali li ho sostituiti con dei transistor non con dei MOSFET chiedo scusa errore mio

[@MrMgg1974]

@@mauriziocesari2621 guarda, se hai le sigle dei transistor mettile, sarei molto curioso di sapere che tipo di finali possono sostituire questi IGBT

[@mauriziocesari2621]

Si ricordamelo domani, che te li mando,li ho segnati sui PCB realizzati

[@MrMgg1974]

basta questo messaggio credo, come appunto @@mauriziocesari2621

[@giuseppemaio5309]

Ciao. È vero che non era proprio economici, ma oggi inevitabilmente facciamo il confronto con i kit e i moduli cinesi che sono prodotti con costi di manodopera e diritti dei lavoratori inesistenti 🙁

[@MrMgg1974]

Io facevo il confronto con dei contemporanei kit di Futura Elettronica, 20.000£ l'amplificatore a mosfet da 150w. Ne ho montati decine, nei vecchi video ne provo uno

[@paoloaudioabc4331]

è vero non costavano poco, e a me è capitato che a volte non funzionavano correttamente anche se tutto era eseguito alla lettera, oppure auto oscillavano......però è comunque un peccato che abbia chiuso.

[@MrMgg1974]

Assolutamente un peccato abbia chiuso, conservo ancora molti numeri. Certo per le scatole di montaggio io mi rivolgevo altrove. Ho usato con molta soddisfazione, spendendo molto meno, l'amplificatore a mosfet di futura Elettronica, se scorri i video lo trovi. Il rapporto Nuova Elettronica vs Futura Elettronica era disarmante, 20.000£ i moduli mosfet di FE contro 78.000£ i moduli a IGBT di NE.

[@dinodelfavero]

C'è la 220 su un amplificatore che tira fuori 100W... e cosa ci volevi mettere? una batteria? Non condivido del tutto il discorso fatto su NuovaElettronica, il costo era commisurato al periodo, gli IGBT erano il non plus ultra per l'epoca, ricordo che gli studi sugli IGBT sono iniziati negli anni '80, avere un kit per l'hobbista, pronto al montaggio, funzionante e collaudato un decennio dopo non è poco! Poi se fate il paragone con le cineserie vendute oggi, beh non v'è paragone, per prezzo.

[@MrMgg1974]

Credo di essere chiaro nel video. Premesso che l'interruttore per la 220v previsto da Nuova Elettronica è ridicolo, chiude tra l'altro un solo cavo. Questo modulo a IGBT è stato messo in commercio nel maggio del 94, ho la rivista, e costava 78.000£ a modulo. Lo comprai , montato e tarato si è messo ad autoscillare, dopo quasi un anno di bestemmie ho comprato 2 moduli FT15 di Futura Elettronica a 20000£ cadauno, una bomba fino a 140 watt su 4 ohm. Non parlo per partito preso, sono moduli che da ragazzino compravo con la paghetta settimanale. Qui ti lascio il video con i 2 FT15, ancora perfettamente funzionanti. kzbin.info/www/bejne/o6ecm3WdYqyhZpI

[@dinodelfavero]

@@MrMgg1974 sono due prodotti diversi però, uno utilizza gli IGBT l'altro dei MOSFET, non è proprio la stessa cosa. Comunque sono felice per te che con 20mila Lire hai dei begli amplificatori potenti!

[@MrMgg1974]

@@dinodelfavero guarda, all'epoca ero appena ventenne, mi sembrava suonassero bene entrambi. Ora a distanza di tempo ho l'attrezzatura per fare delle valutazioni più tecniche, devo dire che gli FT15 di Futura Elettronica erano un altro pianeta. I moduli a mosfet quando scaldavano si auto regolavano, non ne ho mai bruciato uno, mentre nei moduli a IGBT ho dovuto fare delle modifiche mettendo Tr8(bd 137) bullonato direttamente su uno dei 2 IGBT per evitare derive termiche che bruciavano i finali molto facilmente.

[@emanuelelonghin6097]

Ottimo amico, giustissima risposta