Imperdibile: Lucio Battisti raccontato (senza filtri) da suo nipote Andrea Barbacane!

Andrea Barbacane, nipote di Lucio Battisti e autore e "Il grande inganno", racconta il Battisti pubblico e privato: la sua carriera, il rapporto con la famiglia, il sodalizio (e la rottura) con Mogol, la figura della moglie Velezia, le parole su Baglioni e Tozzi, la scomparsa, il mito e molto altro. Una chiacchierata imperdibile!

[@maxmartino8979]

La genialità di Lucio si è sviluppata appieno nel periodo "bianco", post Mogol. Melodie e trame musicali bellissime, costruite su testi difficilissimi e non musicali.

[@gianpaolo8005]

A proposito della vincita al festival bar per due anni di seguito (cosa, appunto, eccezionale, come riportato da Andrea Barbicane), vorrei aggiungere che l'anno successivo (1971) Battisti venne escluso da tale manifestazione, in quanto il suo 45 giri Pensieri e Parole stava letteralmente spopolando, e quindi la sua partecipazione avrebbe svuotato la gara di ogni agonismo.

[@user-vn7qk9fu1j]

Battisti mito unico al mondo

[@ivanaaglietti7070]

Trovo di pessimo gusto chiedere o pretendere dai parenti famosi di raccomandarti per fare carriera

[@salvonicotra3416]

Sig Scanzi, io non so se lei legge i commenti, forse no ma voglio lo stesso scrivere la mia esperianza sul fallimento del disco 'Images'. Un mio collega alla fine degli anni '70 sposo una statunitense. Lui era stato negli USA, in missione per un anno, la conobbe si sposarono e venirono a vivere in Italia. Lei in Italia conobbe le canzoni di Battisti e gli piacevano molto. Il caso volle che nei primi anni 80 vennero a vivere nel palazzo dove vivevo io con la mia famiglia. Per ovvi motivi ci frequentavamo. Parlando di Battisti lei scoprì che io avevo tutti i suoi CD , volle prestati quali che non aveva, me li ritorno entusiasta e mi disse che li avrebbe comprtati tutti. Poi io gli dissi che Battisti aveva fatto un album in inglese, lei entusiasta me lo chiese, io di Images avevo solo il vinile e i vinili non li prestavo ma feci una eccezione perchè volevo sapere cosa ne pensava. Dopo 2 giorni me lo ritorno delusa mi disse queste precise parole : Salvo , devo dirti la verità non mi è piaciuto , Battisti in inglese perde tutta la sua musicalità, il carisma che ha nella voce di quando canta in italiano, inoltre ha un accento un pò strano si sente subito che non è un madrelingua. Allora capii perchè il disco all'estero praticamente passo inosservato.

[@maxmartino8979]

Sono limiti che ha ammesso lo stesso Lucio

[@balice7418]

Negli anni 80 alcuni artisti inglesi dissero che la pronuncia in inglese di Lucio Battisti era perfetta e questo conferma che Lucio Battisti stava preparando la sua opera anche in inglese e quindi avremo una pubblicazione per un pubblico a livello mondiale. Che la pubblicazione era prevista dopo la sua morte lo dice la sua canzone Prima e Dopo La Scatola finita di registrare il 6 luglio 1972 esattamente 52 anni fa in cui le sue idee sarebbero rimaste sotto il sale e quindi ...

[@ganlesat]

È legittimo che il nipote dica ciò che crede. Tutte informazioni pur se opinabili

[@angelaciccone2596]

Beh ....nn è tanto elegante dire invidioso da parte di un nipote su una persona che peraltro non c è più