Scoperte archeologiche "ritrovate" a Venezia: i primi mosaici della Serenissima a S. Nicolò del Lido

Un progetto di risistemazione dei magazzini archeologici della Soprintendenza a Venezia , nell'isola del Lazzaretto Nuovo, ha portato alla riscoperta di materiale scavato in emergenza nel 1982 all'antica chiesa di San Nicolò del Lido. Una sorpresa per i funzionari stessi, che si sono trovati di fronte a piccoli o piccolissimi lacerti di mosaici (migliaia) provenienti da quello scavo che durò solo un mese, bloccato per una questione di inquinamento (nafta e altro) e di fatto dimenticato, anche per la morte prematura di chi se n'era occupato oltre quattro decenni fa. Rimasti in casse con la semplice dicitura "San Nicolò", per lo storico dell'arte Devis Valenti e l'archeologa Cecilia Rossi della Soprintendenza è iniziato lo studio, quasi un rebus, a caccia dei pochi documenti e delle prime interpretazioni. Con il restauro ad opera dell'Istituto Veneto per i Beni Culturali sono arrivate le sorprese: i mosaici erano di qualità sublime, di mano bizantina, con tessere provenienti da altri mosaici di epoca classica. S'intravedono ora volti di santi, prati, uccelli - anche un pavone - fiori...Sono dell'XI secolo, probabilmente prima di quelli di San Marco. Sono di fatto tra i primi mosaici della Serenissima. San Nicolò del Lido ha possibilmente ancora cose da dire a livello di informazioni storiche, e i riflettori della Soprintendenza sono ora puntati su quel sito- Ora nuovamente illuminato grazia a un'importante operazione di recupero. I magazzini a volte nascondono, ma parlano a chi li sa interrogare e, soprattutto, riorganizzare in chiave contemporanea.

[@user-ov7mi7yy2e]

Caro direttore,lei deve ritenersi un privilegiato nel maneggiare simili frammenti di mosaici,sono una meraviglia e una volta ricomposti….lo spettacolo allo stato puro,la storia millenaria che rinasce,l’emozione di vedere un video così bello e una spiegazione così minuta,grazie a tutti per lo splendido lavoro che fate,il video e’bellissimo❤❤

[@ArchaeoReporter]

Grazie molte

[@albertobazzellato4081]

Un particolare riconoscimento a noi studenti dell’istituto Veneto per i beni culturali per essere riusciti in questa impresa apparentemente impossibile! Fiero di aver fatto parte di questa avventura ☀️

[@ArchaeoReporter]

Siete veramente molto capaci e appassionati, e non solo per questi mosaici!

[@luigit7666]

Grazie bellissimo se si potesse solo ammirare attraverso una macchina del tempo sarebbe fantastico ora solo immaginare gli antichi splendori. Grazie continuate così.

[@1956priscilla]

Che cosa straordinaria! Sarebbe bello vedere come i restauratori riassemblano i pezzi e capire come desumono che si tratta di tessere di riciclo.

[@stefanodadamo6809]

Quanta bellezza

La chiesa oggetto dello scavo prima e dello studio oggi è menzionata in documenti storici in modo da comprenderne l'importanza nel culto all' epoca? Il suo abbandono/decadimento a che periodo risale?

[@ArchaeoReporter]

Storicamente citata. Per l’abbandono chiedo e le rispondo!

[@user-tb9rf7gl6s]

👌

[@lupettoversilia]

3:33 🎅

[@lupettoversilia]

6:29 🔸🤏

[@ripi4057]

Non esistono software in grado di ricomporre questi frammenti come fosse un puzzle?

[@ArchaeoReporter]

Ci sono vari studi che agiscono su algoritmi. Risultati non ancora all’altezza, forse

[@veciamarta]

Ma cosa era accaduto di così grave da portare ad un simile scavo d'emergenza? Si cita perfino la nafta!

[@ArchaeoReporter]

Sì. Era stato intercettato un punto inquinato da nafta. E anche la risalita dell’acqua era incontrollata

[@lupettoversilia]

A metà del testo della descrizione: Lessere Anziché T-essere

[@ArchaeoReporter]

Grande