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Le prestazioni dell’arco da guerra medievale contro la corazza di ferro, la cotta di maglia o l’armatura di piastre completa: la risposta nelle fonti.
Nelle serie-tv più famose e recenti, come Games of Thrones e The Witcher, sembrerebbe che le corazze indossate dai personaggi siano fatte di gommapiuma invece che di ferro. Perché vengono trapassate con facilità in punta di spada e perfino dalle frecce. Cosa del tutto fuori dal mondo.
Per rompere gli anelli di una buona maglia di ferro (la famosa cotta di maglia medievale), penetrare l’imbottitura della veste sottostante e provocare una ferita è necessario un arco di circa 150 libbre di potenza. Il che significa che lo sforzo di tensione della corda equivale a sollevare 150 libbre di peso (ovvero 70kg!).
Ed è proprio così che si misura la potenza di un arco: con l’equivalente del peso trattenuto dall’arciere nella fase di massima tensione della corda. Adesso che abbiamo dei valori di riferimento (anche se approssimativi), possiamo renderci conto di quanto sforzo sia necessario per utilizzare certe armi contro dei nemici corazzati. 70kg sono infatti un peso spropositato per chiunque non sia addestrato (ma lo sarebbero pure 40-50kg).
Preciso subito che archi da guerra tanto potenti non s’incontravano spesso sul campo di battaglia, sebbene fossero impiegati dalle truppe d’elité (europee e non). E’ il caso degli arcieri inglesi e dei loro longbow, che arrivavano anche a 180 libbre, oppure degli arcieri turchi e ottomani, di cui sono sopravvissuti alcuni esemplari di archi che superano le 180 libbre.
Gli uomini che componevano le fila di queste unità specializzate si addestravano una vita intera per raggiungere simili capacità fisiche e tecniche. Lo dimostrano le fonti storiche come i decreti reali inglesi, ad esempio quello di Edoardo III, che nel 1363 ricordò agli abitanti del suo regno di praticare costantemente il tiro con l’arco e partecipare ai tornei di arcieria in modo da trarre “grandi onore e profitti, e non poco vantaggio per le nostre imprese di guerra…“.
L’arco da guerra è dunque uno strumento complesso da padroneggiare, che richiede molta preparazione fisica nel caso in cui si voglia ferire avversari protetti da armature di ferro: obiettivo che diventa sempre più difficile da ottenere (diventando praticamente impossibile) nel caso in cui i nemici indossino spesse piastre di ferro.
Arrivati a questo punto qualcuno potrebbe pensare che arco e frecce siano allora inutili, ma non è assolutamente così...
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❓Chi è Lorenzo Manara❓
Lorenzo Manara non può fare a meno di scrivere storie, ogni giorno, fino a tarda notte. Autore del romanzo di genere storico-fantastico “La Stirpe delle Ossa”, edito dalla casa editrice Acheron Books.
Appassionato di storia antica e medievale. Scrittore di libri fantasy, racconti, supplementi d’avventura per giochi di ruolo, e sceneggiatore di fumetti e graphic novel.
Laureato alla facoltà di Architettura di Firenze, ha approfondito gli studi universitari per concentrarsi sulla storia delle antiche città fortificate, passando poi all’archeologia e alla storia militare; difficile che s’interessi di qualcosa se non ci sono di mezzo spade e battaglie.
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