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Atene e Sparta furono le due più importanti poleis greche: inizialmente si allearono per difendere il territorio greco dall’invasore persiano, ma poi divennero rivali. Vediamo le loro principali differenze...
POSIZIONE GEOGRAFICA E le PRINCIPALI ATTIVITA’
Atene sorgeva nell’Attica, vicino al mare, ed era dedita al commercio e agli scambi culturali con altri popoli; disponeva di un esercito ben addestrato e della flotta più potente del Mediterraneo.
Sparta, invece, era una città stato situata nella penisola del Peloponneso. A differenza degli ateniesi, gli spartani non erano commercianti e navigatori, ma erano abilissimi guerrieri; per questo, la loro città era molto potente dal punto di vista militare.
FORME DI GOVERNO
Nel 508 a.C. ad Atene nacque la democrazia, una forma di governo per cui tutti i cittadini hanno diritto di voto e ogni decisione importante è presa per votazione diretta del popolo. Non a caso, la parola democrazia deriva dall’unione dei termini greci “demos”, che significa popolo e “kratos”, che significa potere.
Quella di Atene, però, era una democrazia imperfetta, perché non proprio tutti potevano partecipare alla vita politica: erano infatti esclusi dal voto gli stranieri e i loro discendenti, le donne e gli schiavi. Il principale organo governativo era il parlamento, chiamato boulè, il cui compito era quello di scrivere le leggi; le leggi passavano poi all’ecclesia, l’assemblea del popolo, che le approvava.
A Sparta, invece, il potere politico non era nelle mani del popolo, ma spettava solo ad un piccolo numero di persone. Questa forma di governo si chiamava oligarchia, ossia governo di pochi.
Potevano governare la città solo gli spartiati, che occupavano il vertice della piramide sociale. Erano ricchi proprietari terrieri e nobili guerrieri, discendenti dei Dori che avevano conquistato quelle terre: consideravano disdicevole lavorare e maneggiare il denaro e dedicavano tutta la loro vita alla guerra. Si chiamavano spartiati perché vivevano tutti a Sparta, in città.
Nel gradino inferiore c’erano poi i perieci, che vivevano nelle zone limitrofe della città: erano uomini liberi, che però non potevano accedere alla vita politica. Infine c’erano gli iloti, la classe servile che lavorava le terre degli spartiati e che viveva in condizioni di miseria, senza diritti.
Il governo era retto da 5 magistrati, gli efori, spartiati che restavano in carica 1 anno. Il potere degli efori era superiore a quello dei 2 re di sparta, che avevano solo il comando dell’esercito. C’era anche un Consiglio degli Anziani, che assisteva i re nelle loro decisioni.
CULTURA E SOCIETA’
La brillantezza culturale di Atene è nota a tutti!
L’Atene del V secolo è la città del teatro, dei grandi poeti tragici e comici, dei filosofi e degli artisti.
Atene era ricca di edifici magnifici: la sua grandezza si riassume nell’acropoli, dove sorgeva il Partenone, il tempio dedicato ad Atena. Al suo interno si ergeva una gigantesca statua crisoelefantina della divinità, realizzata con oro e avorio dallo scultore Fidia.
Nelle scuole si insegnava a leggere, a scrivere, a fare calcoli, a suonare uno strumento musicale, e a leggere i poemi di omero come l’Iliade e L’Odissea, che celebravano le imprese degli eroi greci. Ogni scuola aveva una palestra, chiamata ginnasio, dove si praticavano esercizi fisici.
Il prestigio di Sparta, invece, si reggeva esclusivamente sul valore militare degli spartiati.
Il loro sistema educativo era durissimo: fin dall’età di 7 anni, i bambini venivano tolti alle famiglie per essere addestrati militarmente: venivano abituati all’obbedienza e a sopportare il dolore e le fatiche. Lasciati soli nella foresta, i loro caratteri venivano temprati affrontando ogni sorta di pericolo.
La leggenda vuole che gli Spartani gettassero i bambini gracili, malati o deformi dalla rupe del monte Taigeto: poiché incapaci di diventare valorosi soldati, erano destinati a morire in fasce.
La severità e la rudezza spartane sono diventate proverbiali e ancora oggi, quando si usa l’espressione “vivere in maniera spartana”, si vuole indica uno stile di vita austero e rigido.
LA CONDIZIONE DELLA DONNA
Ad Atene, le ragazze non potevano frequentare la scuola ed erano considerate inferiori ai ragazzi. Dovevano stare in casa ad occuparsi dell’organizzazione delle casa e della tessitura. Potevano uscire solo per far visita ad altre donne o per partecipare ai riti religiosi
A Sparta, invece, le donne benestanti godevano di maggior libertà rispetto a quelle ateniesi: non vivevano relegate in casa e non si occupavano dei lavori domestici. Inoltre, fin da piccole praticavano attività fisica al pari dei maschi, perché si pensava che le donne forti avrebbero generato figli sani e robusti, pronti per la guerra.
E voi? Dove avreste voluto vivere? Ad Atene o a Sparta?
📖 FONTE:
flipped prof: / @flippedprof
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