Auguri ai miei gemelli, 18 marzo hanno compiuto 9 Anni

Ricordo come fosse ieri di come salivo le scale con in mano il test di gravidanza mentre Derek stava facendo il bagnetto con il papà, ricordo la commozione di mio marito nel sapere che avremmo avuto un altro bambino, nonostante la grande fatica con il piccolo Derek, che vomitava, non parlava e aveva crisi di rabbia. Ricordo la speranza che questo avrebbe portato miglioramenti in Derek e nella nostra famiglia. Ricordo anche la tachicardia e la pressione alta subito nelle prime settimane e la notizia in PS che erano due ma che uno si sarebbe riassorbito per poi a 6 settimane di gestazione ricevere la notizia che erano 2 , forti, vitali ma concepiti ad una settimana di distanza, e che la stima del parto (40 settimane) era il 14 aprile, il nostro anniversario di nozze. Un segno del destino, qualcosa mi diceva che tutto questo non poteva essere una mera coincidenza, doveva pur significare qualcosa, nati per miracolo perché si stava rompendo l’utero, 7 giorni di TIN per Colin che ha provato anche la C-PAP e la bradicardia, per poi arrivare a vederli crescere senza interagire tra loro, senza parlare, senza giocare insieme. E poi la diagnosi: Autismo per tutti e tre.
I miei figli sono l’uno l’opposto dell’altro, per carattere, funzionamento, colore degli occhi o dei capelli, 3 combinazioni straordinarie di due famiglie e dell’Autismo. La disperazione iniziale nel non sapere come poter dedicare a ognuno le giuste attenzioni, strategie, affetto …e poi l’idea di creare una squadra, l’unico vero modo per aiutarli tutti in modo diverso.
Tanti auguri ai miei eroi Liam e Colin nati da un segno del destino, un destino così unico fatto di tante coincidenze straordinarie che sembrano avere uno scopo più profondo di quello che una mente umana può immaginare. Oggi sono 9 anni, di Liam, il saggio protettore, l’anima della squadra che vive per fare felice gli altri, che sorride sempre anche nel dolore pur di trasmettere felicità agli altri e che insegna ad ognuno di noi il coraggio di essere noi stessi nonostante una società giudicante, vestendo abiti da principessa e portando capelli legati con fiocchi e ganci colorati. Sono 9 anni per Colin, che sa parlare di Autismo, che fin da quando era piccolissimo era spinto dalla sua voglia di insegnare, dal suo coraggio dal suo cuore e dalla voglia di dimostrare al mondo che se si vuole veramente una cosa si può combattendo e non arrendendosi.
Grazie di essere nati, di essere i miei bambini e grazie che state cambiando il mondo con la vostra gentilezza e coraggio.
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