BATTERIA AL SALE. Ecco i PRO ed i CONTRO su questo CASO REALE.

[@BiagioBallerini]

@Soluzioni Green a quando un video sulle batterie agli ioni di sodio? Io sto aspettando a ordinare l'impianto di caso in attesa di questa tecnologia perchè senza autoconsumo non mi sembra un grosso affare.

[@alessandroiannicelli8060]

Segnalo 2 inesattezze: - nello stesso ingombro del “cubo” mostrato ci entrano benissimo 2 batterie da 10kWh cadauna, dunque nello stesso spazio mostrato ci “entrano” 20kWh di batterie e non 10. Degni di nota il fatto che un terzo dello spazio è occupato dall’inverter che volendo può benissimo essere ridotto (l’azienda che li produce ha deciso di privilegiare il raffreddamento, aggiungendo grosse alette di raffreddamento e varie ventole, per far durare di più l’inverter; volendo poteva benissimo fare come tutti gli altri e creare un inverter compatto che sicuro negli anni avrà problemi, azzerando il rumore e riducendo del 70% le dimensioni) - le batterie che utilizzano sono prodotte da un’azienda che attualmente le fa solo di un certo spessore per pura scelta produttiva; si potrebbero benissimo costruire più fine e creare un armadietto da appendere al muro, simile a tutte le altre. Il fatto di avere spessori non è una caratteristica intrinseca delle batterie al sale. PS: perché avete oscurato il marchio? Si tratta di un’azienda italiana di tutto rispetto… non vi ha pagato la sponsorizzazione? 😂

[@SoluzioniGreen]

No, non avendo l'autorizzazione per pubblicare un video di questo tipo (ovviamente non sponsorizzato) in quanto abbastanza critico del sistema, abbiamo preferito oscurare il marchio. Certo, come detto, la tecnologia e lo sviluppo tecnologico può essere enormemente migliorato. Va però sottolineato che, ad oggi, una delle proposte più frequenti è questa, con questi limiti. Certo, si può fare meglio ed in meno spazio? Ma ad oggi non conosco sul mercato soluzioni concrete di questo tipo

[@PaoloSulprizio]

​​​@@SoluzioniGreen heiwit esix agli ioni di sodio da 10kWh 170x480x700mm 130kg 5900€

[@johnwaldt2898]

@@PaoloSulprizio questo è interessante ma la stimano 6000 cicli di carica da specifiche produttore. Cioè uguale se non inferiore alle celle Lifepo4 di oggi che si trovano a 80 euro/kwh.

[@PaoloSulprizio]

@@johnwaldt2898 concordo ma rispondevo al dubbio di Davide sul fatto che non esistano batterie al sodio poco profonde. Comunque rimane i fatti che se uno non vuole usare il litio per motivi ambientali/politici/sociali etc, esistono delle soluzioni alternative (se siano migliori, questo non lo so e non mi permetto di giudicarlo). L'aspetto economico dovrebbe smettere di essere l'unico che prendiamo in considerazione nelle nostre scelte.

[@alessandroiannicelli8060]

@@johnwaldt2898la batteria al sodio nichel smette di funzionare solo se si “rompe” ma non ha una usura elettrochimica intrinseca. L’aspettativa di vita è di 20 anni.

[@MassimoMollica]

Video sempre utili e illuminanti. Piccola inesattezza, il litio non appartiene agli elementi definitj come terre rare. Queste vengono usate nei motori eletrici, nkn nelle batterie. In merito al sale pr3ferisco concettuale le batteire agli ioni di sodio.

[@SoluzioniGreen]

Vero. Grazie per la correzione

[@davidebettin7100]

Molto interessante. Spero che da quá a i prossimi 5 anni si facciano salti in avanti molto importanti su questa fonte di accumulo energetico

[@PaoloBonolis-l6k]

Ti do una notizia, 5 anni sono già passati e la tecnologia si chiama iodi di sodio. Tecnologia che usa sodio a freddo, quindi senza sistemi di riscaldamento, senza inverter incorporati ma usi il tuo dell'impianto. Sono già in vendita anche in italia in tagli da 10kWha 4.000€ installate. Che ne dici?

[@alessandroiannicelli8060]

@@PaoloBonolis-l6kla tecnologia utilizzata dalle batterie oggetto del video è Sodio-Nichel, non ioni di sodio. Attenzione al termine “batterie al sale”, perché ci si può riferire a varie chimiche diverse

[@PaoloBonolis-l6k]

Ok, ma parliamo sempre di una tecnologia antieconomica, il sale fuso. Quando si sceglie un sistema di accumulo non si può non considerare l'LCOE della batteria. Se è superiore a 5/6 centesimi di euro diventa un costo non un vantaggio. In altre parole se mi costa più stoccare l'energia e autoconsumarla gratis che non venderla alla rete e pagarla quando mi serve allora la batteria non si ripaga. L'unica tecnologia che ha un LCOE sotto i 3 centesimi è quella agli ioni di sodio. Sono già in commercio, è l'unica tecnologia sostenibile, oltre che per l'ambiente anche per le tasche.

[@MatteoBenvenuti-i2c]

Concordo, il sale fuso è stata una grande idea, ma tutti i progetti sono stati abbandonati, il botto di fzsonic insegna. Hanno fatto innovazione senza dubbio ma se una cosa costa troppo per i benefici che da non la compro lo stesso. A me avevano quotato una batteria per la mia azienda da 100kWh a 100k euro. Ok, bellissima l'idea del green ma è palese che la batteria non si recupererà MAI! Il costo giusto è 150/200 € kWh di batteria. A quei prezzi allora la monto

[@diegoromano3624]

Effettivamente tra i pro e i contro di una tecnologia rispetto all'altra è molto importante capire a spanne che differenza di costo c'è

[@antoniocirino8444]

se prelevo la corrente la pago 25 cent, non al prezzo di rete, perché devo avere un lcoe pari a quello della rete? gli lcoe molto spesso sono riferiti agli accumuli di rete e non a quelli domestici.

[@PaoloBonolis-l6k]

@@antoniocirino8444 I dati sono: dalla rete la pago 25cent. La produco gratis, se la cedo alla rete mi danno 10cent. Quindi se la immagazzino e la riuso quanto risparmio? 25-10=15cent. Se stoccare 1 kWh su batteria mi costa 15 cent calcolando il costo della batteria (LCOE) allora non conviene stoccarla e usarla, ma cederla in rete e ricomprarla. LCOE in poche parole è il costo di un prodotto per ogni unità calcolando il costo di installazione e la durata di vita. Nel caso delle batterie, semplificando il calcolo, se la batteria da 5kWh dura 5 mila cicli e al quinto anno ha efficienza 80%, quanto mi costa ogni kWh stoccato e ripreso dalla batteria? Costo batteria/(5000*5*0.9*0.8). Se la batteria costa 3.000€ ogni kWh ti costa 16 centesimi, cioè non conviene Ti torna?

[@PierGiorgioCandolini]

Davide, la pompa di calore di questo video, di che potenza di contatore ha bisogno? Senza considerare i piani ad induzione, pompa di calore + elettrodomestici standard potrebbe bastare 6kW? Avrei praticamente la stessa tipologia di impianto (3 zone sia con riscaldamento tradizionale che a pavimento) e impianto FV da 4,8 kW con 10 kWh di accumulo. Giusto per avere un'idea prima di iniziare a pensare seriamente alla sostituzione della caldaia (a condensazione). Per ora ho un contatore da 4kW. Grazie!

[@SoluzioniGreen]

Bisogna fare due calcoli...6 kW potrebbero bastare

[@ManuelCzarny]

io ho impianto da 17 kW. La potenza massima che ho prelevato e' stata di 8 kW, una sola volta in un anno.

[@dpuccitelli]

Scusate.. non per fare l’antipatico ma vorrei capire. Le batterie al sodio sono composte da sale da cucina? Perché se fosse così sarebbe batteria al cloruro di sodio.. per capire chiedo perché se separi il sodio dal cloro non vedo dove sta il discorso di impatto ambientale 😅 vabbè con la candeggina ci puliamo i pavimenti o ci coloriamo le piscine ecc ok.. solo per capire perché le batterie al litio siccome ora sono riciclabili quasi 100% l’impatto è nullo se se ne produrranno tante! Anzi avremo il litio da riciclare una volta acquistato e importato la batteria

[@robertointerdonato8714]

Questa tecnologia, è molto interessante mi piacerebbe vedere un video se funziona per una casa veramente, se aiuta come una batteria al litio...

[@SoluzioniGreen]

Qua funziona

[@robertogarau7328]

Molto interessante ma quanto costa???

[@nicholasc965]

14 mila euro

[@PaoloBonolis-l6k]

@@nicholasc965 Batteria HEIWIT da 10kWh agli ioni di sodio 3.900€

[@ptose]

mi chiedo se non sia possibile, visto che queste batterie al sale hanno bisogno di una temperatura così elevata per funzionare, combinarle con delle batterie alla sabbia che oltre a poter essere utilizzate per il riscaldamento domestico, potrebbero tenere "al caldo" quelle al sale.

[@nathannemo716]

Davide, il rumore , potresti darci un valore in decibel in relazione ad una distanza tipo a 3 metri e 1 metro. E' costante ?

[@SoluzioniGreen]

Si, ronzio costante e importante, tipo quello del microonde quando lavora

[@nathannemo716]

@SoluzioniGreen quindi c'è consumo anche di notte per mantenere il sale allo stato liquido?

[@alessandroiannicelli8060]

@@nathannemo716c’è un consumo costante di circa 100W/h per tenerla in temperatura, energia che può provenire dalla batteria stessa o da fotovoltaico in eccesso

[@giannineve]

Quanti kw serve per mandare la pompa di calore?

[@jenablindata4496]

non hai detto quanto costa,questa batteria di accumulo al sale. infatti se il costo è competitivo verso il litio, avendo spazio si può ipotizzare una casa totalmente autonoma anche senza avere un impianto eccessivamente raffinato o un isolamento eccessivamente spinto: forse si potrebbe anche arrivare agli stessi risultati raddoppiando o triplicando fotovoltaico e l'accumulo, e aumentando di conseguenza la potenza della pompa di calore, senza stare li ad affrontare costose ed impegnative ristrutturazioni totali: alla fine,quasi tutte le case singole hanno cantine abbastanza spaziose... e molti hanno già da venti anni impianti di riscaldamento a bassa temperatura. (e mi pare di aver letto di pompe di calore in grado di gestire direttamente anche impianti a termosifoni,cosa che amplierebbe di molto la platea di potenziali clienti)

[@massimilianorizzi3785]

Pensieri e Ragionamenti su batterie termiche a PCM ?

[@SoluzioniGreen]

Arriverà ovviamente video...e ne ho già parlato su video della fiera MCE 25

[@filippocapizzi7333]

Ciao sono Filippo, fammi capire se ho la batteria al sale piena al 100% in funzione a 300 gradi (supponiamo) la voglio spegnere perché vado via una settimana. Poi torno accendo tutto, ma prima di utilizzare la batteria deve scaldare e raggiungere i 300 gradi ma avrò sempre il 100% di carica? Ho capito bene?

[@alessandroiannicelli8060]

Si, hai capito bene, ma l’energia per scaldarla di nuovo a 270º devi introdurla dall’esterno

[@antoniocolecchia2076]

Gli impianti di destabilizzazione producono molta salamoia, difficile da smaltire, si potrebbero unificare i problemi?

[@crazy4play1]

Domanda forse stupida, ma se la batteria per funzionare deve scaldare il sale a oltre 200° non genera troppo calore per lasciarla in un locale? Eventualmente non si potrebbe sfruttare questo calore per riscaldare l'acqua?

[@alessandroiannicelli8060]

La batteria è isolata a livello termico, puoi benissimo toccarla (la parte esterna) con mano perché la sua temperatura esterna non supera i 40º

[@johnwaldt2898]

No perchè quel calore serve alla batteria che DEVE rimanere in temperature, se lo porti via scaldando acqua dovrai solo metterci dentro ancora piu energia per tenerla calda. All fine diventa un complicato boiler elettrico. Per la stabilità della batteria meglio isolarla molto e metterci dentro poca energia

[@mauriziorecca1408]

Si può accumulare calore dalla sabbia di giorno col fotovoltaico... , per mantenere la temperatura alta di notte.

[@giovannibattistabarisone1079]

Le batterie al sale esistono da 50 anni e si usano in ambito industriale. Le produceva un marchio italiano. Vanno solo migliorate per luso domestico. In Svizzera esiste un'azienda che le installa per impianti civili, in Italia non so.

[@MassimoMasiello-j4s]

Si inizia parlare di batteria agli ioni di sodio, molto più piccole ed efficienti, funzionano senza fondere il sale. A quando un video?

[@alessandromassano5014]

io ho lo stesso identico sistema, montato nello stesso identico "armadio", ma con un accumulo di 19.2 kWh

[@alessandroiannicelli8060]

Esatto, nello stesso “armadio” ci stanno 2 batterie da 9.6kWh

[@etrielnavidad]

Mettiamola così… almeno così avrei una scusa per buttare via i frigoriferi rotti che i miei tengono in cantina tenendoci dentro solo schifezze. 😅😅😅😅😅

[@stefanovecchi7215]

Mi sembra di aver visto mwh E NON kwh. Ho visto male io?

[@SoluzioniGreen]

È indicato MWh ma il (.) segna i decimali, quindi 1.000 MWh equivale a 1,0 MWh, quindi 1000 kWh

[@yuxibass306]

13000/2=6500/170=38 é una casa che consuma solo 38kwh al mq/anno quindi in classe A3, estremamente efficiente, per avere delle performance così elevate c'è bisogno che l'involucro casa sia al top e deve essere al top anche la distribuzione e la generazione di calore, bisogna investire molti soldi non ci sono scappatoie, solo in questi casi è conveniente montare pompa di calore secondo me

[@SoluzioniGreen]

Hai detto tutto giusto...tranne la fine😅 Ci sono video sul canale dove dimostro la convenienza anche su case non riqualificate. Questa è ovviamente stata oggetto di una ristrutturazione... PS. Il secondo me non serve, contano i numeri

[@yuxibass306]

@SoluzioniGreen hai sicuramente ragione i numeri sono quelli che contano, io ad esempio ho una casa in zona climatica F che consuma circa (stimato empiricamente) 218 kWh/mq generati con caldaia a biomassa e distribuiti con riscaldamento a pavimento non penso che mi convenga montare una pompa di calore?!

[@SoluzioniGreen]

Dipende cosa intendi per convenienza. A livello economico se la legna ce l'hai gratis non c'è partita, col pellet siamo lì, spesa simile, quindi non te la ripaghi... Se hai il fotovoltaico, se sei stanco del tempo da dedicare alla caldaia, se devi cambiarla, allora ti dico si, può convenire

[@johnwaldt2898]

Comunque i pro e i contro senza numeri non servono a nulla. Quanto consuma costantemente?Costano 15000 euro per 10kwh o 3000 come i link che qualcuno ha mandato. Dov'è questa longevità esagerata se dal produttore stesso si indica una durata di vita di 6000 cicli di carica esattamente come una cella litio media? Ad oggi si comprano kit da 15kwh litio di grado A pre assemblati di qualità altissima a 1500 euro, e il litio si ricicla al 95%, è veramente meglio per l'ambiente per risparmiare questo poco litio di avere un consumo costante per tenere calde queste batterie per 30 anni? Servono numeri per avere qualche risposta, altrimenti si fa solo per partito preso.

[@MircoMarossi]

Ma non ho capito una cosa… questa inefficienza a quanto ammonta in numeri? Cioè per usare la batteria al sale “butto via” il 15% dell’energia che mi producono i pannelli? Molto di più? O di meno?

[@alessandroiannicelli8060]

Butti via circa 100W/h per una batteria da 10kWh per tenerla calda. Nessun dramma, vanno benissimo in ambito residenziale.

[@antoniorotella9567]

Quanto costa la batteria a sale 10 kv grazie

[@nicholasc965]

14 mila euro

[@PaoloBonolis-l6k]

@@nicholasc965 Batteria HEIWIT da 10kWh agli ioni di sodio 3.900€

[@MatteoBenvenuti-i2c]

@@PaoloBonolis-l6k Confermo, sono le uniche certificate CEI-021 ma sono introvabili, c'è una coda di attesa di 3 mesi. ne producono pochissime per ora.

[@johnwaldt2898]

@@MatteoBenvenuti-i2c io le vedo a 5.9000, comunque è scritto chiaramente durata di vita 6000 cicli di carica, quindi zero vantaggi in termine di durata attesa. Se ne può fare una questione ambientale, ma ci vuole ancora un po di tempo. Ma il consumo medio per riscaldamento si sa a quanto si attesta?

[@alessandroiannicelli8060]

@@PaoloBonolis-l6kle batterie “al sale” mostrate nel video non sono agli ioni di sodio ma al sodio-nichel (sale fuso)

[@igormassimilianoloschiavo9158]

A titolo informativo fate anche impianti fotovoltaici off grid?

[@SoluzioniGreen]

Dipende dalla zona

[@igormassimilianoloschiavo9158]

@SoluzioniGreen Bologna ( Castel Maggiore)

[@oddiolaradio]

pV=nRT

[@SoluzioniGreen]

Esatto... Registrando a braccio mi sono limitato alla configurazione "semplice" 😅😅😅 Correzione doverosa

[@matteopizzoli]

per esperienza DIRETTA, la batteria al sale non è idonea ad un impianto domestico, bassa capacità di carica e autoconsumo la rendono troppo inefficiente. poi se vogliamo difendere per forza le scelte personali fatte in fase di installazione per non ammettere errori va bene ugualmente.

[@SoluzioniGreen]

Di dove sei?

[@alessandroiannicelli8060]

Per esperienza DIRETTA io posso affermare l’esatto contrario. Impianto fotovoltaico 14kWp in Calabria

[@MrMagnet8]

Evidentemente parlate di due batterie al sale diverse, potete specificare che tipo di batterie avete?

[@alessandroiannicelli8060]

@@MrMagnet8batteria al sale fuso (sodio-nichel), anche conosciute come “zebra”

[@pietrofoti4325]

Ciao posso chiederti il tipo di batteria? È dove poterla reperire? Sono anche io in Calabria, grazie mille

[@angelozerbinati556]

Non ho capito come fa il sale a rimanere fuso fino a quando torni dal tibet.

[@SoluzioniGreen]

Si solidifica e la batteria rimane carica perché le cariche rimangono separate

[@angelozerbinati556]

@@SoluzioniGreen Va bene ma per sciogliere il sale devi fornire energia. quindi hai una batteria carica che deve essere caricata. A questo punto la domanda è quanta energia serve per fare questo lavoro? Non mi sorprenderei se ne servisse una quantità pari alla sua capacità ma temo che ne serva pure di più.

[@simonemartini5808]

Posso dire la mia? Ho da 10 anni casa no gas, senza pompa di calore senza centraline senza troppa roba che costerà migliaia di euro. Puffer 1000litri, 12 pannelli solari termici (2 stringhe) e stop. Dal puffer partono le 3 pompe di rilancio per i 3 piani (villa indipendente 300mq) e durante il giorno riscalda. Pomeriggio/sera termocamino che fa sempre piacere (ma volendo si potrebbe fare a meno). Dite la vostra... io spendo zero

[@massimocsw9455]

Magari a Pizzo Calabro, non certamente in zone climatiche F,E. Che se piove/nevica per 1 mese, voglio vedere come ti scaldi.

[@simonemartini5808]

Abito in provincia di Roma, 850 metri. Capitano giornate senza sole. Ovviamente non tutta casa è a 24° ma acs sempre disponibile e riscaldamento a pavimento che va ad intermittenza. Ho il termocamino vulcano per le emergenze/sera

[@ugougo9251]

Zero bollette . Ma quanto costa un impianto così complesso? Ci vuole un tecnico della NASA per farlo funzionare. Non oso immaginare in caso di guasti che batoste di spesa possono arrivare.

[@igorbeatrix142]

Sapete che non contiene solo sale, ma anche altri minerali inquinanti quali nichel e cobalto? Dal mio punto di vista le batterie più "green" restano le piombo totalmente riciclabili anche in ambito domestico se uno ha un po' di mslizia.

[@SoluzioniGreen]

La perla

[@igorbeatrix142]

@SoluzioniGreen mi fa piacere che in maniera molto intelligente tu mi debba denigrare e prendere per i fondelli, bella dimostrazione complimenti

[@SoluzioniGreen]

Definire batterie al piombo le più green mi sembra un assurdità. Puoi confermare quanto dici con dati oggettivi?

[@igorbeatrix142]

Ti posso solo testimoniare la mia esperienza personale. Personalmente ho le competenze tecnico-chimiche e gli strumenti per riciclarmi da solo le batterie, che uso per il fotovoltaico, da oramai quasi dodici anni. Come, giustamente, hai fatto notare nel tuo video, ognuno dovrà impostare l'impianto per le proprie necessità, per me la massima efficienza è in un pacco batterie Hawker al piombo acido libero da 410A che, ciclicamente ogni 4/6 anni ripristino da me. L'onere della prova non spetta a me, sono un tecnico non un influencer come molti su questa piattaforma, io ho solo voluto fornire la mia opinione, che per quanto anacronistica e discordante, ha, nel mio caso specifico, la massima resa al minor costo, ed , ignorantemente ritengo che per altri che non possono permettersi copiosi esborsi di danaro, possa essere altrettanto valida ed efficiente. Grazie

[@albertogiacomuzzi]

@@igorbeatrix142 premetto che scrivo da incompetente, ma mi interessa capire se sia facile riciclare le batterie al piombo acido e se questo metodo non crea dispersione di elementi inquinanti.