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I finocchietti abruzzesi
Teneri, anzi tenerissimi che si perdono in bocca.
Leggeri e profumati i biscotti di una volta.
Si chiamano finocchietti perché anticamente si usavano i semi di finocchio, oggi qualcuno ancora li usa, ma è più solito trovarli con i semi di anice.
Velocissimi da fare e altrettanto veloci a sparire.
Sono scioglievoli in bocca e assorbono tantissimo liquido, quindi ottimi inzuppati nel latte o intinti nel vino cotto, o nel vino da tavola come faceva mio padre.
Ognuno ha la sua ricetta, questa è quella più frequente a trovarsi, c'è chi usa l'ammoniaca, chi non mette per nulla il lievito, chi aggiunge olio al composto.
Io ho voluto proporre la versione che preferisco, la più semplice sia di preparazione che di sapore.
Lo zucchero semolato sopra, prima di infornarli è d'obbligo per avere la "scricchiolatura" in bocca sia per le crepe che si formano sulla superficie.
INGREDIENTI PER 23/24 BISCOTTI:
2 UOVA
100 GR DI ZUCCHERO
100 GR DI FARINA
4 GR DI LIEVITO PER DOLCI
LIMONE GRATTUGIATO
UN CUCCHIAIO DI SEMI DI ANICE
ZUCCHERO SEMOLATO QB PER SPOLVERARE SOPRA PRIMA DELLA COTTURA