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Ponte di Piave, Oratorio della Madonna Addolorata.
Oratorio nei pressi del Borgo Sottotreviso in Ponte di Piave (TV).
Concerto di 3 campane in Mib5 di cui la prima e la terza (concerto originario) elettrificate a battaglio cadente sincronizzato, la seconda proveniente dalle suore dell’asilo Carolina Gasparinetti (integrata successivamente nel 1973), lasciata a slancio manuale e purtroppo da qualche anno inutilizzata (ora al momento è stata smontata dal campanile a vela per una revisione), fuse da fonderie ed epoche diverse; in manutenzione dalla Ditta Comin di Volpago del Montello (TV) e gestite da un programmatore Ecat “Punto 4”.
La campana maggiore (Mib5) possiede un martello: batte le ore ed un tocco alla mezza.
Le campane suonano regolarmente ogni giorno alle 07:00, alle 12:00 ed alle 20:00; oltre anche per le S. Messe in programma.
Distesa delle campanelle originali in esclusiva dato il censimento dei bronzi (dura 1 minuto) [sabato 23 ottobre 2021].
*ALCUNI CENNI STORICI (Oratorio di Sottotreviso)
Breve introduzione:
CAPITOLO I
L’Oratorio dell’Addolorata a Ponte di Piave
L’oratorio dedicato alla Madonna Addolorata nel Borgo Sottotreviso a Ponte di Piave è un fabbricato il cui aspetto e dimensioni attuali sono il risultato di innumerevoli ricostruzioni tra XVI e XIX secolo: in realtà, anticamente, era la Chiesa di Sant’Andrea di Barbarana, comunità che nei secoli scorsi (e fino al 1866) comprendeva parte dell’odierno comune di Ponte di Piave.
In seguito, con lo spostamento del Piave nel sito attuale, la Chiesa (ormai trasformata in piccolo oratorio) si trovò nella parte sinistra e il borgo fu chiamato “Sottotreviso” mantenendo così il ricordo della sua appartenenza al territorio posto verso il capoluogo della provincia.
Fonte: Borgo Sottotreviso a Ponte di Piave (TV)
di Gianpaolo Cagnin, Luciano Mingotto, Claudio Rorato.
(Dicembre 2013)
Fu pure riparato l’antico Oratorio dell’Addolorata di Borgo sotto Treviso, l’antica succursale della parrocchia di Barbarana. Le opere di riparazione furono eseguite a spese dell’attuale arciprete D. Pietro Zanetti.
Sul campanile dell’Oratorio furono sistemate su castello in ferro, fornito dalla Ditta Giuseppe Morellato di Falzè di Trevignano, due campanelle dal peso complessivo di Kg. 25, fuse dalla rinomata Ditta Colbachini di Bassano Veneto: la maggiore porta, oltre l’iscrizione che ricorda la sua origine della guerra, l’invocazione al titolare: « Mater Dolorosa, ora pro nobis », ed è fregiata dalle immagini sacre di Maria Addolorata, S. Emiliana e S. Lucia; la minore, porta l’iscrizione: « Regina Martirum, ora pro nobis », ed è fregiata dalle immagini sacre di S. Tomaso di Canterbury, S. Vincenzo Ferreri e del Sacro Cuore di Maria. Furono solennemente benedette il 27 giugno 1926 dal Delegato Vescovile per le chiese del Lungo Piave; alle due campanelle furono imposti i nomi di Anna Maria Teresa e di Vittoria Emiliana; rappresentanti dei fanciulli e delle fanciulle del paese, funsero da madrine alla cerimonia le due bambine Amelia e Maria Brusatin di Luigi.
Fonte: Ponte di Piave e la nuova chiesa di S. Tomaso, di Mons. Dott. Costante Chimenton (1926).
Orarorio dell’Addolorata
La “Callalta” (strada alta) era la più importante via di comunicazione che da Treviso per Oderzo fino al Friuli per tutto il medioevo sostituiva i precedenti percorsi romani, interrotta solo in corrispondenza del Fiume Piave dove il guado era collegato ad una “muda” (stazione di cambio). Per la sua difesa nella prima metà del ‘200 fu eretta una torre. Fu poi costruito un Ponte di legno. Gran parte del paese però si trovava allora nella parte destra del fiume quando nel 1572 una ennesima piena spostò l’albero sul sito attuale lasciando la torre e il resto dell’agglomerato odierno sulla attuale riva sinistra. Il sito dove sorge l’oratorio mantiene però il nome di Sottotreviso per ricordare la sua originaria collocazione tipografa. Fino al XVX° sec. presso l’Oratorio funzionava anche un piccolo “ospedale”.
Fonte: “La Chiesa Parrocchiale e il suo Santo Patrono” di Don Luigi Marconato.
(Luglio 2002).
I: “Anna Maria Teresa” Mib5, fusa da Pietro Colbachini di Bassano del Grappa (VI) negli anni ‘20 del ‘900; reca scritto: - (Marchio) OPERA DI PIETRO COLBACHINI BASSANO -.
II: Mi5, fonditore ed anno ignoti; proveniente dalle suore dell’asilo Carolina Gasparinetti ed integrata successivamente nel 1973.
III: “Vittoria Emiliana” Fa5, fusa da Pietro Colbachini di Bassano del Grappa (VI) negli anni ‘20 del ‘900; reca scritto: - (Marchio) OPERA DI PIETRO COLBACHINI BASSANO -.
Censimento dei bronzi eseguito dal sottoscritto il giorno 23/10/2021.
Ringrazio infinitamente il custode dell’Oratorio Claudio Rorato per avermi permesso la catalogazione dei bronzi e Thomas Alghersi per la compagnia.
A presto; Diego.