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In pieno centro cittadino a Gubbio si trova, lungo Corso Garibaldi, il santuario di Santa Maria al Corso.
Non si conosce di preciso quale sia la data di origine del culto del santuario ma nel 1340 i Servi di Maria si trovarono in Gubbio per domandare al vescovo Gabrielli la costruzione di una chiesa. Un suo restauro completo risale al 1539 come racconta il canonico Mauro Sarti. Divenne nel 1825 consacrata alla Madonna Addolorata e collegiata dei Canonici di S. Cristina.
L’oggetto di culto venerato in origine era la statua della Vergine vestita da stoffe di pregio. Quando la chiesa cadde in disuso, dopo un periodo di spostamenti, della statua si persero le tracce. Oggi una copia in miniatura della statua si trova presso la canonica della parrocchia di S. Giovanni Battista. In seguito, dal 1980 al 1995, il santuario versò in uno stato di abbandono. Più tardi alcune donne del luogo ricominciarono ad usarlo per celebrarvi qui il rosario.
Il campanile ospita 4 campane elettrificate in maniera tale da consentire anche il suono manuale da parte dei Campanari Eugubini.
Tutte le campane vennero fuse da Cesare Agostini nel 1854 ad eccezione del campanone, opera della fonderia Capanni del 1984 (anno in cui realizzò anche il trio di Tortoreto Lido).
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Queste campane non sono più in funzione in seguito alla chiusura della chiesa avvenuta nel 2019.