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La fama di Casalbordino, oltre all'ottimo vino, è legata oggi al Santuario della Madonna dei Miracoli, il più importante e frequentato santuario mariano della regione. Ma in antichità il suo territorio, tra i fiumi Osento e Sinello, costituiva il cuore della Frentania, dove una serie di tratturi formavano il tessuto comunicativo dell'Abruzzo pre-romano e romano. Questa zona infatti era, per Roma, importante per il collegamento con la Puglia attraverso la via Valeria e il Tratturo Adriatico. L'origine di Casalbordino è collocabile intorno al IX secolo. Sulla scia della sempre maggiore influenza esercitata dal Monastero di Santo Stefano in Rivo Maris, l'intero territorio casalese conosce un periodo di crescita e grandi trasformazioni. Vengono bonificati i terreni, impiantati mulini e sorgono diversi insediamenti fortificati e castelli tra cui Casalbordino, governato da Roberto Bordinus, dal quale si vuole che la città prenda il nome. Agli inizi del secolo XII, il Monastero di Santo Stefano, più volte devastato, si avvia verso un'irreversibile decadenza. A rinvigorire le sorti dell'intera zona è l'avvento della dominazione angioina verso la fine del Duecento. Tra il 1300 e il 1400, ripetute ondate di peste portano l'abbandono dei centri vicini, cosa che non accade per Casalbordino, data la sua posizione distante dal tratturo, veicolo di epidemie. Nel tardo Ottocento, abolita la feudalità, si avvia una fase di dinamica espansione dell'antico insediamento medioevale. Il paesaggio cambia rapidamente. Ai boschi si sostituiscono i campi di grano e prende corpo il paese che conosciamo oggi, con le vaste aree coltivate a grano e vigneti, il centro abitato posto sulla collina, vitale fulcro delle diramazioni stradali che collegano le diverse parti del territorio. Un ragionato e corretto sfruttamento agricolo del fertile altopiano e delle zone interne e la valorizzazione della qualità del paesaggio sono la naturale vocazione di questo territorio: numerose le strade e i sentieri da percorrere in bici o a cavallo immersi nel verde, lungo l'alveo del Fiume Osento, o nel vicino bosco di Don Venanzio, lungo il Sinello. Percorrendo il tratto nord, invece, si costeggia la spiaggia, dove resiste un ambiente dunale di rara bellezza con numerose specie vegetali rarissime in tutto il litorale. Le colline sono ricche di uliveti centenari e coltivazioni di uve pregiate, colonne portanti dell'economia agricola e orgoglio degli abitanti di Casalbordino. Il centro storico del paese, col suo borgo fortificato e la Chiesa del Santissimo Salvatore, mostra numerosi palazzi nobiliari di stile neoclassico e barocco. Lungo il tracciato della litoranea sono ancora visibili le antiche mura della Basilica paleocristiana e del monastero medievale di Santo Stefano in Rivo Maris.