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L’intento di CAPPUCCIO COLLECTIVE SMOOTH è di evocare con suoni moderni le atmosfere dello smoothjazz degli anni 70’_‘80 e di incuriosire le nuove generazioni sul periodo musicale di quegli anni, nel quale il jazz si contamina con gli altri generi musicali (compreso la disco music). Alcuni brani e voci famose dello smoothjazz di quegli anni sono:
• Mornin' Al Jarreau.
• This Masquerade. George Benson
• Suddenly. Marcus Miller
• Sweet Love. Anita Baker
• Nightmoves. Michael Franks. ...
• Someday. George Duke
Caratteristica del progetto è la matrice jazz, ma con una semplificazione delle complessità armoniche e improvvisative, con una maggior enfasi sulle melodie e sonorità più rilassanti rispetto alla fusion, e quindi, molto più orecchiabile e commerciabile soprattutto per quanto concerne la diffusione radiofonica. Numerosi artisti e critici contestano che lo smooth jazz sia realmente un genere musicale, ritenendolo semplicemente un format radiofonico "easy listening", o una definizione commerciale delle case discografiche. In realtà in tale genere musicale, più che in altri, si assiste alla continua commistione di stili musicali differenti, che oltre al jazz al pop, funk, soul, blues è sovente influenzato anche dai generi musicali sudamericani, soprattutto bossa nova e latin jazz.
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