È una gran cosa svegliarsi e trovare un video sul sommo Saramago che aspetta solo di essere guardato! Comunque, sul rapporto tra il divino vedere senza essere visti e i social, mi chiedo se il discorso non possa valere anche per chi sui social effettivamente c'è, ma ha un profilo chiuso (spesso senza foto, e con una foto profilo che non corrisponde al volto del possessore dell'account, magari un paesaggio naturale, un dipinto, un animale o un personaggio di fantasia) e si limita a "spiare" gli altri e a giudicare (di solito soltanto mentalmente) ciò che guarda. Di contro, mi tornano in mente le riflessioni di Bauman sul rapporto che abbiamo su internet con l'Altro, che è un semplice strumento manipolabile di autoconferma, atto alla propria autoapprovazione: in modo non esclusivo ma particolarmente evidente, gli streamer che creano delle chat depurate di qualsiasi utente ragioni in modo diverso da loro e gli youtuber che mettono like solo ai commenti di lode ai loro video, ignorando o addirittura cancellando gli altri, non sono a propria volta degli dei del loro piccoli mondi? In linea ancora più generale, pare sia proprio dell'essere umano credere in qualcosa di soprannaturale, al punto che in un mondo senza Dio la fede irrazionale in qualcosa di superiore e 'magico' confluisce paradossalmente in quanto di più lontano possibile dalla religione, cioè nella scienza, sia quella medica ("farmaco miracoloso") sia soprattutto quella tecnologica e informatica: "Io sono l’Occidente perché odio le emergenze e ho fatto della comodità il mio dio; perché tendo a riconoscere Dio in ogni cosa tranne che nella religione. Perché mi piace che se premo un bottone gli eventi accadano come per miracolo, ma non ammetterei mai di dover rendere omaggio a un’entità superiore: sono laico e devoto alla mia ragione" (Troppi paradisi, Walter Siti)
@spigoli7 ай бұрын
Ciao Alessandro! :) Che citazioncina quella di Siti, chiosa perfetta! E come non concordare sui più ampi discorsi di anonimi profili chiusi (che fosse per me adotterei subito, dannato canale che mi inchioda alla mia "umanità" con un volto rintracciabile 😂) e dei micro mondi creati online. Forse un po' scontato e ridondante il discorso delle bolle algoritmiche (che si sente in ogni dove), ma quanto cazzzz è corretto. E in ognuno di queste bolle noi siamo "dei caduti" che osservano il mondo comodamente dietro a uno schermo, con la pretesa di essere divini quando in realtà la stessa tecnologia che osserviamo ci scruta come occhio divino... Com'era quella cit? Se guardi nell'abisso lui guarderà te? Ecco si potrebbe vagamente trasporre in questi casi! Solo che noi crediamo di vedere tutto quando in realtà siamo solo scrollatori seriali 😅
@FromBookstotheMoon7 ай бұрын
Vedo Saramago, metto mi piace. Bellissima riflessione, non conoscevo l'opera di Durrenmatt, è un punto di vista (chiedo scusa per il gioco di parole!) molto intrigante. L'accostamento tra vista/tecnologia/Dio... Diciamo che non lascia indifferenti. Io consiglio sempre di recuperare Saramago, che in quanto a occhio critico (per restare in tema) sulla società è imbattibile. Come dici tu riesce a stravolgere e a dissezionare la realtà partendo da un piccolo presupposto, semplice quanto geniale. Se non l'hai letto e vuoi una lettura un po' più allegra (ma non per questo meno interessante) di suo ti consiglio "Le intermittenze della morte" :) - Marti
@spigoli7 ай бұрын
Ciao Marti! :) Ahahah con "punto di vista" pensavo di titolare pure il video, bel gioco di parole 😅 (mentre a occhio critico non ci ero arrivato!) Comunque Saramago maestro, mi manca ancora Le intermittenze che devo assolutamente recuperare, ma anche altri testi in wishlist come L'uomo duplicato... Non vedo l'ora! Grazie per il bel commento :)
@letizia11267 ай бұрын
Io Cecità l'ho riletto da poco, mi ha invogliato la menzione che ne fanno i ciritci in relazione a Il canto del profeta. Da un punto di vista strettamente personale, dico una cosa: da persona profondamente religiosa, ti dico che per me non è semplice trovare un libro che parli in maniera critica del rapporto col divino senza che mi urti la suscettibilità. Ecco, Saramago è forse l'unico che pur, e forse proprio, col suo sguardo icastico e i suoi modi arguti e taglienti continuerei a leggere all'infinito. A volte se ne esce con delle sentenze sull'indifferenza del divino verso il mondo umano che sono delle vere e proprie stilettate da manuale. Da convertire un cristiano all'ateismo! Adoro!
@spigoli7 ай бұрын
Ciao Letizia! :) Tocchi un punto fondamentale del mio rapporto con Saramago: anche leggendo testi come Caino o Il vangelo secondo Gesù Cristo (con visioni dichiaratamente atee), è possibile trovare sempre un punto di vista oculato oltre che letterario! Insomma, non si sfocia mai nell'ateismo ultradissacrante e fine a sé stesso, come accade in altri testi e contesti, e questo - al di là del fatto di essere o meno religiosi - è una prova di estrema maestria letteraria! ✨
@spigoli7 ай бұрын
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@danielaottone85677 ай бұрын
Ciao Enrico grazie per questo tuo interessante video. A me un testo teatrale che viene a mente e che ti consiglio sul tema che proponi è Aspettando Godot di Samuel Beckett. Cecità invece non l' ho ancora letto, grazie per il promemoria, con il tuo suggerimento sono più incentivata ad affrintarne la lettura. Grazie ciao
@spigoli7 ай бұрын
Ciao Daniela! :) Consigli come sempre calzanti! Aspettando Godot lo avevo letto in alcuni passaggi e richiama in molti punti i discorsi fatti, dovrei rileggerlo! Grazie come sempre per l'attenzione e per il commento 📚✨
@danielaottone85677 ай бұрын
@@spigoligrazie a te con i tuoi video sempre intelligenti e interessanti. Ciao alla prossima.
@MorenoEmme7 ай бұрын
Ho letto Cecità ed è stata una delle letture più sconvolgenti che abbia fatto. Non avevo collegato la capacità di vedere al divino, grazie per il suggerimento (sempre interessanti i tuoi video). Di Cecità mi aveva colpito la descrizione di come l'essere umano sia in grado di adattarsi a situazioni estreme, eccezionali, brutali, pur di mantenersi in vita, seppur in un contesto disumanizzante. Su visione, computer, poteri "divini" mi viene in mente Hal9000 di 2001: Odissea nello spazio. I due astronauti, Bowman e Poole (sperano siano giusti i nomi) decidono di disattivare il computer a loro ostile. Si isolano dentro una stanza dove Hal non può ascoltarli, ma Hal scopre le loro intenzioni osservandone il labiale. Lo stesso Hal è rappresentato come una sorta di occhio con l'iride rossa (è l'immagine che uso proprio su KZbin, associata al mio nick)
@spigoli7 ай бұрын
Ciao Moreno! :) Che bel collegamento (e commento!), in effetti è super calzante e anche l'immagine del minaccioso occhio rosso ha proprio un che di divino e onnisciente che rivedo molto nel discorso! Per quanto riguarda Saramago invece, come non concordare: soprattutto la seconda parte nell'ex manicomio è esattamente quello che dici, sopravvivenza in mezzo alla disumanizzazione più totale (inutile sottolineare come la scrittura di Saramago evidenzi tutto ciò in maniera perfetta) Grazie per il bellissimo spunto e per il commento! 📚
@davidechersini99657 ай бұрын
La vita non ha senso, possiamo cercare di dargliene uno per viverla al meglio. Dio non c'è, se c'è è cattivissimo. Buona giornata
@davidechersini99657 ай бұрын
Un Dio che si nascondesse da microscopi e telescopi sarebbe ridicolo.