Che tu ci creda o no, il numero più frequente di sedute in psicoterapia è...

  Рет қаралды 693

Flavio Cannistrà - Terapie Brevi

Flavio Cannistrà - Terapie Brevi

Күн бұрын

Пікірлер: 16
@mariabianchini863
@mariabianchini863 2 жыл бұрын
Grazie !!!
@FlavioCannistra
@FlavioCannistra 2 жыл бұрын
Grazie a te, Maria
@marcocisafrulli3623
@marcocisafrulli3623 2 жыл бұрын
Immagino quanto sia frustrante per il professionista quando i pazienti fanno 1 seduta e mollano. In una ricerca leggevo che questo è un mestiere dove il rapporto tra le gratificazioni e gli sforzi compiuti dal professionista è piuttosto basso.
@FlavioCannistra
@FlavioCannistra 2 жыл бұрын
Non conosco quella ricerca. Sicuramente è un lavoro con risultati spesso non discreti (guarito vs non guarito, o risolto vs non risolto): ci sono tante sfumature di grigio in mezzo, tra cui le situazioni in cui le persone "mollano" dopo 1 o n sedute prima che il terapeuta abbia ritenuto completo il processo. Una ricerca diceva che solo il 20-30% dei pazienti arriva a tale punto. Tuttavia ciò non significa che non hanno successo, anzi! L'80% delle persone che intraprendono una psicoterapia ne traggono un beneficio, e in generale il tasso di successo è più alto di quello di molte pratiche mediche.
@marcocisafrulli3623
@marcocisafrulli3623 2 жыл бұрын
@@FlavioCannistra la questione della gratificazione era riportata qui www.nicolalalli.it/pdf/novita/salutementalepsicoterapeuta.pdf Mentre sulle percentuali di successo non ci sono dati molto precisi..per esempio facendo qualche ricerca ho trovato i seguenti numeri: 50% migliora, il 40% non cambia, mentre per il 10% la psicoterapia ha effetti iatrogeni
@FlavioCannistra
@FlavioCannistra 2 жыл бұрын
@@marcocisafrulli3623 direi che sono risultati discutibili, anzi, per nulla in linea con quello che ci dice la ricerca contemporanea. Come dice Sanavio nel libro "Le psicoterapie" domandarsi se la psicoterapia è efficace è errato, poiché bisognerebbe chiedersi perlomeno "quale" psicoterapia (CBT, psicodinamica, strategica...?) e per quale tipo di disturbo (DOC, depressione, schizofrenia...?). E in realtà questa domanda tralascia tutti i risultati delle ricerche sui Fattori Comuni. Detto questo, una serie di metanalisi stimano che in generale l'80% delle persone che entrano in psicoterapia ricevono dei benefici, il che comprende risultati quali una totale risoluzione della problematica riportata, un forte miglioramento, un lieve miglioramento, ma anche un impatto positivo su altre aree della vita ecc. Dire che il 50% migliora è vago e, soprattutto, in termini percentuali è lontano da quanto invece detto sopra.
@marcocisafrulli3623
@marcocisafrulli3623 2 жыл бұрын
​@@FlavioCannistra anche questo 80% èun risultato "vago" che fa parte delle percentuali imprecise che vengono stimate. In più bisogna tenere presente i fattori aspecifici, l'effetto placebo ( che in questo caso conta molto di più rispetto ad altre pratiche mediche) e il fatto che la problematica che porta la persona a rivolgersi a uno psicoterapeuta possa passare in secondo piano. Ad ogni modo io sono più favorevole a questo tipo di psicoterapie rispetto ad esempio alla psicoanalisi.
@grumbol
@grumbol 2 жыл бұрын
Spiace dirlo ma la risposta alla sua domanda finale sembra quasi scontata. Conosco persone che, come Woody Allen, hanno vissuto la maggior parte della loro vita seguiti da uno psicologo... (Senza neanche avere i risultati di Allen in termini creativi!!). Anzi la vulgata vuole che il lavoro di uno psicologo sia lungo, faticoso e non necessariamente a decorso positivo per il paziente. E allora viene spontaneo chiedersi: se un approccio come quello a seduta singola esiste e ha una sua storia di successo, cosa spinge un professionista a non APPASSIONARSI ad un percorso simile? Eppure tra l'avere 10 pazienti per decenni senza un chiaro risultato e averne 1000 o 10.000 che in una singola seduta risolvono i loro problemi, cosa è più auspicabile per un professionista?
@FlavioCannistra
@FlavioCannistra 2 жыл бұрын
E' una domanda che mi sono posto anch'io, ma la risposta è più complessa e più ovvia di quel che si pensa. Al contrario della medicina, che lavora con organi i quali hanno un range di risposta relativamente limitato da persona a persona, la psicoterapia lavora fortemente con i significati e i comportamenti (e l'influenza circolare degli uni sugli altri), i quali oltre a essere spesso sfuggenti e poco definiti possono anche essere ampiamente diversi da persona a persona, o necessitare di diverse chiavi di accesso o comprensione. Ne consegue (e ne è al contempo causa) che le stesse psicoterapie possono essere ampiamente diverse le une dalle altre. Cioè può essere diverso il modo in cui ritengano di dover aiutare la persona, nonché il domandarsi cosa significa "aiutare": risolvere il sintomo? Assicurare un funzionamento medio adeguato? Risolvere i conflitti? Naturalmente, se la meta può essere diversa da un modello terapeutico a un altro, lo è ancor di più la strada per raggiungerla, cioè ciò che si ritiene di dover fare con i pazienti. Ecco, dunque, che per alcuni modelli è semplicemente inconcepibile l'idea di una singola seduta come terapeutica. "Non è terapia" hanno detto alcuni a suo tempo (e dicono ancora alcuni resistenti scettici). "La terapia deve per forza di cose durare diversi anni" dicono altri. Oggi la Terapia a Seduta Singola è largamente accettata, forte dei risultati che sta portando a casa negli ambienti scientifici. E l'idea è che sia non l'unico, ma uno dei modi di approcciare alle persone. "Magari non sarà sufficiente una seduta, ma intanto proviamoci" è quello che ci diciamo come Terapeuti a Seduta Singola (e gli studi ci dicono che, così facendo, da 4 a 6 persone su 10 riterranno che quell'incontro è sufficiente). Se ti interessa l'argomento e se sei uno psicologo, tra meno di un anno ci sarà il IV Simposio Internazionale di Terapia a Seduta Singola, organizzato da me e dal team dell'Italian Center for Single Session Therapy, il primo in Europa e in Italia (vedi www.terapiasedutasingola.it)
@grumbol
@grumbol 2 жыл бұрын
@@FlavioCannistra Per quanto mi riguarda se accettiamo l'assunto che il sintomo è un'espressione di un malessere, eliminandolo non si elimina il malessere ma la sola esternazione dello stesso. Che può trasformarsi e "sfogare" in altro modo. Quindi per me l'obiettivo è offrire a una persona la possibilità di avere una vita dignitosa, magari con qualche limite, con qualche stranezza, ma che gli consenta comunque di avere relazioni, lavoro e salute. PS: grazie per la proposta, molto allettante. Purtroppo sto studiando per diventarlo (e mi piacerebbe poter seguire un giorno questo approccio psicoterapeutico) ma allo stato attuale non posso che definirmi un appassionato.
@FlavioCannistra
@FlavioCannistra 2 жыл бұрын
@@grumbol forse che battendo le mani non allontani il cane affamato senza avergli per questo dato da mangiare? Il punto è che l'idea che "eliminando il sintomo non elimini il malessere" manca di prospettiva sistemica: allo stesso modo potremmo allora dire che "eliminando il malessere non elimini il sintomo", così come potrei continuare ad mantenere in vita l'espressione cutanea di un'infezione semplicemente continuando a grattarmi. In altri termini, l'idea che "devi andare all'origine delle cose per risolverle" è solo un'idea, una strada di accesso, tanto valida quanto quella che, lavorando sulla superficie* produce cambiamenti nel profondo*. *ho usato questi termini solo per chiarezza. La metafora di "superficie" e "profondo" è già essa stessa l'espressione di un particolare (e opinabile) modo di vedere le cose.
@grumbol
@grumbol 2 жыл бұрын
@@FlavioCannistra amo l'idea che eliminato il sintomo svanisca il malessere. L'interno è collegato all'esterno e vivono di una relazione vicendevole e a due sensi. Lo dimostrano, se non erro, gli studi di Erickson. Tuttavia la critica che spesso mi viene fatta è quella che ho scritto qui: ovvero, elimina l'onicofagia (per es.) e il paziente sfogherà in altro modo. Ovvero la logica del "finché non trovi il motivo, il problema non lo risolvi". Mi fa piacere trovare un approccio più simile al mio.
@FlavioCannistra
@FlavioCannistra 2 жыл бұрын
​@@grumbol è un'idea basata su un vecchio e inefficiente modo di fare psicoterapia, idea che non ha resistito alla prova del tempo. Ciò non vuol dire che non accade, ma quando accade si può semplicemente stare su ciò che si manifesta o, comunque, concentrarsi successivamente su "l'altro" che emerge.
2 Consigli per migliorare l'efficacia di uno psicoterapeuta.
13:58
Flavio Cannistrà - Terapie Brevi
Рет қаралды 739
Uscire dalla Depressione: la tecnica del "Povero Me"
12:43
Flavio Cannistrà - Terapie Brevi
Рет қаралды 535
Try this prank with your friends 😂 @karina-kola
00:18
Andrey Grechka
Рет қаралды 9 МЛН
Правильный подход к детям
00:18
Beatrise
Рет қаралды 11 МЛН
Le Terapie Brevi vanno bene per casi difficili?
3:40
Flavio Cannistrà - Terapie Brevi
Рет қаралды 471
Anoressia e Bulimia: la prima seduta centrata sulla soluzione
27:04
Flavio Cannistrà - Terapie Brevi
Рет қаралды 199
Disturbo Ossessivo Compulsivo 👉 Perchè Insorge?
5:06
Istituto Watson di Enrico Rolla
Рет қаралды 36 М.
Ecco quando non devi personalizzare la Terapia
12:16
Flavio Cannistrà - Terapie Brevi
Рет қаралды 531
Quali sono le tecniche efficaci della psicoterapia?
1:30
Flavio Cannistrà - Terapie Brevi
Рет қаралды 402
Quando il paziente non segue il compito (2): usare la suggestione
8:51
Flavio Cannistrà - Terapie Brevi
Рет қаралды 196
Mia figlia non vuole mangiare: un caso di anoressia
9:37
Flavio Cannistrà - Terapie Brevi
Рет қаралды 178
Quando il paziente non segue il compito (3): capire quali compiti dare
7:06
Flavio Cannistrà - Terapie Brevi
Рет қаралды 158