Clara Zetkin, rivoluzionaria e femminista - Emanuela Ferragamo

Con la sua settantaduesima video-lezione, DoPP prende in esame una delle più note figure femminili del socialismo internazionale, la tedesca Clara Zetkin (1857-1933). Originaria della Sassonia, Zetkin aderì al nascente movimento operaio tedesco nei primi anni Settanta dell’Ottocento, divenendone nei decenni successivi una delle sue esponenti di punta. Diresse il giornale “Die Gleichheit”, ponendo la questione dell’emancipazione femminile come parte integrante del processo di riscatto del proletariato internazionale. Amica intima e stretta collaboratrice di Rosa Luxemburg, con cui condivise la polemica nei confronti del revisionismo bernsteiniano e l’impegno antimilitarista, a partire dal 1916 si spostò verso l’ala sinistra del partito socialdemocratico, contribuendo a dar vita alla Lega di Spartaco, formazione embrionale da cui di lì a poco sarebbe sorto il Partito comunista tedesco (KPD). All’indomani della Prima guerra mondiale, proseguì la sua azione in favore della questione femminile, a proposito della quale si impegnò ripetutamente a sensibilizzare lo stesso Lenin. Nel 1933, in coincidenza con l’ascesa al potere di Hitler, lasciò la Germania e si rifugiò in Russia. A lei si deve l’istituzione della Giornata internazionale della donna (8 marzo). A ripercorrerne l’itinerario biografico, politico e teorico è Emanuela Ferragamo, studiosa di lingua e letteratura tedesca presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino.
Donne e Pensiero Politico è un progetto a cura di Cristina Cassina, Giuseppe Sciara, Federico Trocini ed è promosso dall’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino.
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