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Sede dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento la Concattedrale, esternamente si presenta in stile romanico-pugliese seppure rimaneggiata, mentre all'interno risulta ormai appartenere al barocco settecentesco, custodisce un ragguardevole patrimonio storico-artistico la maggior parte del quale fruibile visitando le cappelle che si articolano lungo le navate laterali.
Su tutto, degna di profonda devozione, l'icona bizantina su legno di cedro raffigurante una
Madonna con Bambino (quest'ultimo occultato dalla teca) detta “di Corsignano”, eletta Patrona di Giovinazzo e collocata in corrispondenza dell'abside interamente ricoperto con dipinti di Carlo Rosa del 1676, a creare un insieme pittorico in cui il soggetto principale è la Vergine Assunta.
Di particolare interesse inoltre la tavola del Cristo Redentore del XV secolo, un antico Crocifisso ligneo del XIV secolo, l'organo del 1779, i lacerti di affresco, visibili sulla parete meridionale del presbiterio, raffiguranti S. Erasmo martirizzato e S. Agata e i resti del pavimento musivo del XII secolo insistenti all'interno dell'area presbiteriale.
Qui inoltre è conservata la statua lignea del XVII secolo che rappresenta il corpo esanime di Cristo di proprietà dell'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento.
La Cripta, consacrata nel 1150 e denominata anche la Confessione, fa parte del soccorpo (Purgatorio) e dopo aver subito rifacimenti barocchi, mostra i segni di un ripristino del romanico pugliese. Custodisce alcune sepolture e lastre tombali essendo stata anche luogo di sepoltura. Armoniose le 15 crociere poggianti su 10 colonne di diversa tipologia fra cui alcune in marmo cipollino e una in marmo numidico.
In video: Padre Francesco Depalo - amministratore parrocchiale della Concattedrale S. Maria Assunta
Immagini e montaggio: Gianni Visaggio
Coordinamento e grafica: FeArT società cooperativa
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Progetto "Tesori d'Arte Sacra" - finanziato dall'intesa tra Amministrazione Comunale di Giovinazzo, Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Fondazione Museo Diocesano.