Consiglio Comunale del 18/11/24 : Battibecco Di Guardo-Maugeri.

Consiglio Comunale del 18/11/2024
Un Consiglio dove non si decide nulla di particolarmente significativo ma è necessario attenzionare alcuni punti che potrebbe essere interessanti ai fini social.
Mentre l'Amministrazione è totalmente impegnata nel "nuovo" rimpasto di Giunta che dovrebbe avvenire entro Dicembre, nello stesso tempo le avanguardie della maggioranza, tramite le Commissioni Consiliari, sono focalizzate su come andare a reperire fondi, ponendo canoni e contribuzioni su tutto ciò che è pubblico e locabile, senza tenere affatto conto che è giusto monetizzare ma, nello stesso tempo, si dovrebbero inserire nel regolamento, clausole che permettono alle associazioni ATTIVE sul territorio di Mascalucia di usufruire del patrimonio a disposizione in maniera gratuita.
Promuovere eventi culturali a costo zero (o quasi!) e con immenso ritorno d'immagine del Comune, non dovrebbe essere assolutamente penalizzato, perché le conseguenze sarebbero un depauperamento culturale e una fuga verso altri lidi e location perdendo di fatto l'input che proviene dal basso.
Speriamo che qualcuno abbia la lungimiranza necessaria a prendere delle decisioni in tal senso, perché se così non fosse sarebbe gravissimo e foriero di conseguenze pesanti.
Ma si sa la cultura a Mascalucia non porta voti, almeno a detta di qualche mente più illuminata delle altre, ma sicuramente povera di materia grigia per assenza di sinapsi neuronali.
Dicevo del rimpasto di Giunta: il carosello, da fonti non ufficiose, prevede l'uscita degli Assessori, Salvatore Roccella e Marilena Caruso, mentre sarebbe in bilico, udite udite, anche l'Assessore al Bilancio, Alessio Cardì, pupillo del Sindaco e probabilmente, unico che mostra una competenza specifica nel settore a lui delegato.
Ma si sa, le competenze, dinanzi ai giochetti politici, valgono il nulla cosmico.
I nuovi assessori designati sarebbero (sappiamo già chi!) scelti tra i premiati per l'apporto numerico al consenso elettorale portato alla causa.
Esiste un problema di un Assessore di genere (una donna!) che un gruppo Consiliare non riesce a esprimere come nominativo fisico per vari motivi.
Probabilmente si penserà a un'esterna della stessa area tanto per tacitare le voci, in quanto le soluzioni "interne", a detta degli opinionisti paesani, sembrano risibili e inconsistenti nonché impresentabili.
Vedremo se prevarrà il buon senso o la tessera di appartenenza a scapito della Comunità.
Di certo e qui esprimo un parere personale, c'è maretta nella maggioranza perché la poltrona fa comodo a tutti, tutti la vogliono e tutti la cercano.
Le ripicche. senza un accordo, saranno all'ordine del giorno "io ti do questo e tu mi dai quello, sennò niente".
Nel video del Consiglio di ieri, da evidenziare solo un battibecco sostenuto dal consigliere Roberta Di Guardo avverso il consigliere di opposizione, Salvatore Maugeri.
Il Maugeri viene tacciato di sbeffeggiare l'intero Consiglio e il Presidente del Consiglio, in quanto ha contestato il mancato recapito personale dei regolamenti all'ordine del giorno e, di conseguenza, l'impossibilità di poter votare in piena coscienza e conoscenza.
E per tale motivo, il Maugeri ha chiesto al Presidente di leggere l'intero regolamento in esame, in aula consiliare.
Cosa che viene eseguita dal Presidente, seppur con un certo sarcasmo.
Caso vuole che il successivo punto all'ordine, tratta di un ulteriore regolamento da approvare su cui il Maugeri ripropone la medesima lamentela, chiedendone la lettura in aula.
La Di Guardo oppone una piccata presa di posizione, addossando al Maugeri, un comportamento irrisorio del Consiglio, accusandolo di voler egemonizzare l'attenzione in maniera pretestuosa, in quanto gli atti da votare in Consiglio, vengono depositati presso gli uffici una settimana prima della data del Consiglio e quindi sono disponibili alla visione e consultazione di tutti. Perché il Maugeri non lo ha fatto, lascia intendere la Di Guardo?
Nella replica, il Maugeri fa presente alla Di Guardo che è proprio il regolamento comunale che prevede il recapito obbligatorio degli atti alla casella di posta dei consiglieri o perlomeno a un recapito conosciuto.
Quindi, nessuna volontà di irridere, ma solo volontà di aderenza alle regole.
La "cosa" finisce a tarallucci e vino, solo schermaglie dialettiche.
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