È una tragedia vera quella della malattia mentale. Io, che sono un ragazzo di 25 anni, soffro di ansia e angoscia da molto tempo, ho cercato di aiutarmi ed essere aiutato ma niente; se mi metto a pensare al mio disagio non ne esco piú, mi prende una paura verso la schizofrenia e altre patologie psichiatriche. Io penso, comunque, per mia esperienza, che le suggestioni negative, quando uno soffre, non finiscono mai, e che si può arrivare a negare la propria esistenza, a condurre una vita solo di facciata, ma dentro non importa piú niente. È una condizione vissuta tragicamente e, piano piano, come un coltello che affonda la sua lama nella carne, la luce della ragione e dell'allegria si spegne, lasciando spazio ad un orrore senza nome, ad un incubo in assenza di fantasmi o assassini. Il mondo perde colore, e lascia spazio all'irrazionalitá della mente; cosí, pure ciò che appariva bello, adesso, guardato con con gli occhi della sensibilitá e della fragilitá, sembra spingerci a provare un male in cui ci si perde. L'oggetto appare come un mostro sconosciuto e terribile, come anche la percezione dello scenario bizzarro, estraneo in cui viene catapultata la nostra mente. Tutto diventa la fuga verso una salvezza che mai arriverá, perchè il problema è racchiuso nel nostro cervello, nel nostro modo di essere, e non è solo una rappresentazione costruita delle cose, ma è la realtá stessa che si fa cosí pesante, cosí difficile, che l'unico modo per andare avanti è quello di crearsene una nuova, a proprio piacere. Pensiamo alla sofferenza che deve provare colui che decide di sovvertire la realtá con una nuova, fantastica e illusoria. Che tragedia rinnegare sè stessi.
@mauramicheletti39503 жыл бұрын
Credo di avere un appiattimento affettivo
@utenteacaso17193 жыл бұрын
Io ne sono affetto, ho 18 anni. É un incubo,un progetto di vita andato letteralmente in frantumi.