Cos'è il WEB 3.0 e come cambierà Internet

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0:37 Web 1.0
1:25 Web 2.0
2:38 Denaro, sicurezza e Privacy
4:34 Web 3.0
8:34 Anonimato e criptovalute
9:10 Il Web 3.0 arriverà veramente ?
10:36 I Problemi del Web 3.0

[@lupen1082]

Ottima introduzione, però c'è una inesattezza: è possibile che migliaia di Terabyte di dati vengano salvati all'interno di una blockchain? No, le blockchain saranno e sono fondamentali, ma sono l'ultimo pezzo del puzzle che serve per completare il Web3. Il Web3 sarà "composto" da varie tecnologie, ne elenco alcune: Reti p2p - DID - Storage decentralizzati - Smart Contract - VM - DAO e Blockchain volete approfondire?

[@TheZazanation]

Gran bel video ferry. Fa sorgere davvero tanti scenari Se i singoli individui avranno il potere di far esistere o far crollare alcuni prodotti. Quanto potere assumeranno le fonti di informazione domani? Che peso avrà lo spingere in massa alcuni tipi di informazione? Le persone che non vorranno approfondire alcune notizie si troveranno a sostenere programmi o ideali spinti da un potenziale conflitto di interesse della persona che comunica. Rischiando di togliere letteralmente dal web ciò che potrebbe non essere tollerato da colui che finanzia l'informazione stessa. Come al solito grandi opportunità e grandi rischi allegati. Veramente un gran video, molto interessante Ferry, complimenti!!

[@nicolagiolo8415]

Mi auguro che sarà così come lo descrivi. Al momento mi pare ci sia un grande sforzo per aumentare laccentramento di potere ed il controllo sugli utenti, perciò uno sforzo contrario alla democratizzazione che prevedi. In sintesi, mi pare troppo bello e libertario. Auguriamoci che si realizzi

[@leonardopiccini7682]

Scusate, ma che sia un qualcosa che prelude al qfs?

[@zaggy6861]

Sempre un passo avanti,grande Ferry.

[@Wo_Odie]

Mi sono appena iscritto al tuo canale perché credo di aver visto uno dei video più interessanti che abbia mai visto! Certo KZbin non permette di approfondire bene il discorso ma a grandi linee è ben spiegato.

[@ssantagata63]

Complimenti per aver spiegato il tutto in modo professionale 🤝🔝👍

[@salvomaugeri343]

Spiegazione perfetta, sei stato molto bravo, complimenti

[@AnedreV]

Ciao Ferry, davvero video interessante. Ma credo che ci sia un grosso e banale problema da affrontare. I grossi player del web 2.0, starebbero li a guardare la crescita di un web dove guadagnerebbero sempre meno per arrivare al nulla/niente in termini di potere e quindi guadagno? Utopico considerando il "centralismo" che hanno ad oggi nelle loro mani.

[@lupen1082]

*Meta* (metaverso) ex facebook - Microsoft ed altre aziende stanno iniziando ad approfondire, sviluppare ed integrare varie tecnologie che comporranno il web3 in alcuni dei loro servizi e creeranno quasi sicuramente nuovi servizi semi decentralizzati che faciliteranno l'accesso alle persone al web3 o come sta facendo Meta, integrare NFT e Crypto, però mantenendo il buisness della vendita dei Dati. Il web3 è inevitabile. Non può essere fermato appunto perchè è decentralizzato.

[@wridlercrushimal5087]

@@lupen1082 esattamente, grazie per averlo scritto al posto mio xD

[@alessiotheblackcat4693]

È già una realtà se ancora non lo avete capito, esistono migliaia di piattaforme che funzionano con Smart contract. Non parlate di utopia se non siete informati .

[@wridlercrushimal5087]

@@alessiotheblackcat4693 non hai capito i commenti, figuriamoci il concetto.

[@dovatti]

Sì e no. Pensa bene: io cliente di (per esempio) American Express, scopro che esiste una nuova banca 3.0, aperta, decentralizzata, che fa le stesse cose che fa AmEx ma meglio. Perché dovrei restare da AmEx? Estendi questo concetto - il concetto di domanda-offerta - per tutti i prodotti (compresi quelli che sembrano gratuiti, ma che paghi regalando dati!) che esistono nel Web 2.0. E tutto ciò non lo dico da tech-enthusiast, ma te lo dico con deontologia professionale coltivata in questi anni in cui opero nel campo informatico. Il Web 3.0 - e l'open-source - sono un fiume in piena. Vedi Elon Musk che vuole presiedere Twitter rendendolo aperto; si sta sempre di più trasformando la tecnologia da qualcosa di "segreto", "licenziato", "proprietario" a qualcosa di distribuito, aperto, libero. Come sarebbe sempre dovuto essere. Ad ogni modo sono d'accordo con te che sarebbe utopico pensare di vedere un intero sistema centralizzato cadere a favore di uno decentralizzato. Ma se ci pensi per molte cose è già così.

[@francescocarbone8466]

A parte il fatto che adesso siamo nell'era del web 4.0, approfitto per ricordare che le varie versioni si applicano alla netiquette, al marketing, alla tecnologia IoT. Le controversie nate nell'ultimo decennio nei confronti dei giganti informatici riguardano, in genere, solo la questione di abuso di posizione predominante atta ad azzerare la capacità di ingresso e sviluppo nel mercato di eventuali competitor o la gestione dei dati degli utenti. In entrambi i casi i limiti vengono aggirati senza troppi problemi soprattutto per due motivi: non puoi impedire ad una azienda informatica di fornire software e/o servizi, non puoi impedire al marketing di procurarsi i dati di potenziali clienti.

[@samuelelazzarin297]

Gran bel video e tu hai un modo chiarissimo ed avvincente di spiegare le cose 😊

[@fabiod.674]

Ciao quindi si sfrutterà un po' il sistema delle box cubbit che creano il cloud su rete privata?

[@simonecarra5904]

Ferry video come sempre super interessante e fatto benissimo. Dici giustamente che bisogna studiare per pilotare l’aereo ma ti chiedevo dove studiare bene ??? C’è qualche corso ??? Senza girare da video a video ??? Sono un po’ stagionato 😀😀 perciò vorrei studiare e capire il fenomeno su una fonte certa che spiega bene. Grazie se mi dai qualche consiglio. Complimenti.

[@etabeta8480]

Se vuoi veramente pilotare un aereo vai in aeroporto e prendi lezioni da un istruttore. Questo per aerei da turismo di piccole dimensioni. Se hai ambizioni superiori allora la cosa diventa più complessa e costosa.

[@tommasodegrandis]

Sarebbe una rete peer to peer, ma quelle reti hanno un po' di problemi

[@MarcoFazio]

Ok, i dati potrebbero essere decentralizzati, ma l'infrastruttura? quella comunque sarebbe sempre di qualcuno. Un crash dell'infrastruttura e il servizio è offline. Chiarissimo il senso di accedere tramite un wallet crypto, ma comunque un wallet crypto è in possesso dei nostri dati, dati che potrebbero essere richiesti dall'infrastruttura (come succede oggi quando si accede ad un servizio con l'account facebook). Mi pare che le basi teoriche ci siano, il risvolto pratico, meno. Blockchain, NFT, offrono grandi opportunità, ma il web 2.0 è nato spontaneamente senza troppe forzature...

[@scorpioga3t6]

a me da veramente l'ennesima impressione questo video di chi ha un sacco di idee confuse e tra l'altro in un mondo in cui le big tech muovono cifre degne di pil di nazioni del primo mondo come possiamo aspettarci maggior liberta su internet suvvia

[@gabrysalerno6059]

Video istruttivo e interessantissimo ✌️😉💯

[@anishanjan1549]

Sono uno sviluppatore nell'ambito del Web 3.0, ovvero il Web Semantico, che non c'entra nulla con la blockchain. Chissà quanti altri usi del termine Web 3.0 esistono

[@massimilianoduo7012]

la domanda che mi porrei io e nel web 3 tutti i dati dove vengono immagazzinati... prendendo ad esempio fb, le mie foto, i miei video.. dove finiscono? vengono divisi tra gli utenti? un serve pubblico?

[@simomag6355]

Ciao ferry, potresti parlarci della progressione del piano ITALIA A 1 GIGABIT?

[@giuliolinuz]

Ciao, al riguardo potresti valutare un video sull' IM Element e relativi server Matrix?

[@luigiimpero3673]

Interessante, speriamo novità tangibili quanto prima.

[@marcosignorelli4817]

Concordo. Ci sarà sempre un parallelismo tra i vari WEB, così come c'è ancora il web 1.0 con i suoi forum, ml e siti statici. Il fatto di usare un wallet per accedere a tanti servizi [cosa che oggi si fa con certi servizi di crypto, ma anche per entrare nelle nuove land del metaverso], garantisce una sicurezza maggiore forse [ma questo lo vedremo in futuro]. L'uso della blockchain come gestione della massa di dati ora tenuti in un server la vedo più lontana nel futuro. Le società che opereranno nel WEB 3.0 probabilmente saranno le stesse di oggi, solo che guadagnerano non solo con la pubblicità, ma con la gestione degli "asset" dei singoli [penso agli NFT e al trasferimento delle Cryptovalute, oltre che gli spazi occupati dalle grandi società, anche se questo si potrebbe confondere con la pubblicità].

[@pasquiniloris3763]

Ma dove cazzo andranno a finire i poveri? Dovranno ritornare a leggere giornali di carta e libri stampati alla maniera del vecchio Guttenberg col suo torchio/pressa, come nel '400.

[@marcosignorelli4817]

@@pasquiniloris3763 perché? A parte il fatto che i poveri nel '400 non leggevano i giornali soprattutto perché non esistevano [sono nati nella seconda metà del 1600] e poi perché non sapevano leggere ed il loro problema principale era mettere la zuppa in tavola. Non è che il web 3.0 annullerà il resto, come il web non ha cancellato il libro.

[@Yep6803]

Esiste un film bello, che è anche libro, che fa anche riflettere: NERVE ed ETHEREUM, uno negativo ed uno positivo! In quel gioco funzionava esattamente così, ogni cellulare era un server. È l'esempio migliore, il più grande rischio è che si finisca in una situazione di ossessione per i social. Ethereum è l'esempio contrario, un uso democratico e positivo.

[@cinziachiarimeschiari8297]

grazie delle informazioni !

[@maxmesposito]

Alcuni servizi hanno senso solo se "centralizzati" (pensate a un qualsisasi servizio di e-shopping con inventario e anagrafiche con indirizzi per spedizione), quindi saranno ancorate al Web 2.0 (o al massimo 2.5 con un anonimizzazione dell'accesso). Web 2.0 rimarrà ancora per decenni, ma credo che il Web 3.0 non sarà un fuoco di paglia, bensì getterà le basi per avere un nuovo modo di pensare e progettare i sistemi tenendo conto della decentralizzazione dei dati

[@lupen1082]

Esattamente, alcuni servizi non possono essere resi totalmente decentralizzati, si cercherà di mediare. Non tutti vorranno utilizzare esclusivamente applicazione web3, ognuno sarà libero di scegliere. E' questo il punto focale, la libertà di scelta, che prima e tutt'ora non c'è. Appena app di messaggistica, social, marketplace di beni digitali e svariati altri servizi prenderanno piede, avremo l'opportunità di scegliere.

[@giuseppemessina3336]

Un social network 3.0 potrebbe non essere un sogno così lontano. Perlomeno, un progetto sulle basi di FB potrebbe nascere da un momento all'altro.

[@bigpharma6938]

Si una buona idea così oltre ad usare i nostri dati useranno anche la nostra potenza di calcolo... Geniale, in nome di una maggiore "sicurezza" si regalerà potenza di calcolo.

[@84Jonny]

Io credo che Meta è il tentativo di Zuckerberg di non farsi buttare fuori, migrerà gli utenti Facebook senza che molti capiscano niente

[@MicheleTorbak]

ma non esistono già alcuni socialnetwork basati sulla blockchain?

[@lupoal4113]

bello il popup che rimanda agli acquisti su Amazon... di un pò... tu l'ahi vista la puntata di Mi Manda Rai3 circa il "come" Amazon fa business e "cosa" questo comporta per le piccole attività?

[@gianfrancograssi2800]

Uno dei parametri fondamentali dei quali tenere conto è il costo energetico . È più economico il sistema 2.0 od il 3.0 ?

[@FranckyCina]

Buonasera Ferry,complimenti per i tuoi video,sempre esaustivi e interessanti.Porgo una mia considerazione,può essere che il web 3.0 si sviluppi parallelamente al metaverso integrandosi con esso?

[@gabriele2659]

È così lol

[@HARIBO97431]

Bellissimo video 🥰

[@federicatadiello3268]

Video molto interessante grazie. A questo punto mi chiedo però come si farà a monetizzare nel web3. Ad oggi, come hai spiegato nel video, I vari player del settore monetizzano grazie alla pubblicità.

[@TicTechPillolediTecnologia]

Ferry, innanzitutto complimenti. Contenuti sempre estremamente interessanti. Mi chiedevo due cose, consapevole che siamo nell'ambito delle ipotesi. I server centralizzati contengono i nostri dati, ma non solo quei dati utili al fine della profilazione pubblicitaria (età, sesso, interessi etc), bensì tonnellate di GB di foto e di video (che una volta analizzati per i fini precedenti restano li). Nel web 3.0 dove verranno conservati? Ognuno tiene i suoi dati sul suo computer/telefono e li "lega" alla blockchain di turno? Non è infattibile? La seconda domanda invece riguarda la sostenibilità economica. Se Google, facebook & co smetteranno di lucrare sui nostri dati, dovranno necessariamente trovare un'altra fonte di guadagno, che verosimilmente potrà essere la cessazione della gratuità dei loro servizi. Come la vedi?

[@MrLucapeppe]

Ciao, col monopolio ICANN la vedo dura. Riguardo la blockchain non voglio 'scontrarmi' con te ma personalmente, e non solo, non la darei così per scontata riguardo la sicurezza. Ora sto guardando l'altro video appunto sulla blockchain, magari un'altra volta strutturo un commento riguardo i dubbi che rimangono nell'autorizzazione a blocchi, benché decentralizzata. Bei video, complimenti per l'esposizione. Alla prossima. Luca Urbinati

[@mariam.5086]

Dove trovo il video della blok chain?

[@ozendino]

Fantasia...pensa se rinunciano al controllo che è il loro potere

[@giovannidemicheli5375]

Vero anche questo. Il vero problema è semmai quelle blockchain create solo per l'uso illecito. Immagina di crearne una solo per aggregare gli spacciatori di armi di contrabbando. Già oggi è difficile beccarli figuriamoci se passano ad una blockchain con anonimato e tutto il resto. Ci sono i pro e ci sono i contro, come ogni cosa.

[@gualtieroconsolo3778]

Come prima domanda vorrei sapere se per accedere a questo WEB 3.0 necessiterà un PC oppure sarà sufficiente un normale smartphone ed in questo secondo caso, come potrà la scarsa memoria di un telefonino riuscire e gestire così tanti dati in transito. Poi mi chiedo come sia possibile mantenere l'anonimato durante un collegamento, quando non ci è dato sapere se l'apparato utilizzato non metta autonomamente una firma sui file trasmessi. Come si fa poi a fidarsi di un Sistema che impedisce di togliere la batteria del telefonino in modo da impedire il completo spegnimento dell'apparato ? Saluti.

[@gapteckspace]

Ottima spiegazione. Per quanto riguarda le fake news non sarà peggio? Grazie

[@nessunohastonick]

Non capisco perché hai inserito i forum nel web 1.0... i forum fanno parte del web dinamico, infatti sono generati dinamicamente tramite php o altri linguaggi prelevando le informazioni da un database mysql o altri.

[@klausder1395]

Interessante Grazie.

[@Robyzed57]

Interessantissimo video, grazie. Mi chiedo però se la sua diffusione non si trovi dinanzi ad un ostacolo difficilmente superabile. Penso non tanto ai grandi operatori cui si sottrarrebbe di fatto un business fantamiliardario, quanto al vantaggio geostrategico di cui gli USA da anni possono godere, grazie al fatto che a) i grandi operatori social di internet sono americani, e b) la tecnologia proprietaria di origine militare sulla quale gli stessi social sono basati appartiene allo stesso governo degli Stati Uniti, che potendo revocare loro la concessione all'utilizzo in qualsiasi momento (almeno teoricamente, per es. per questioni di sicurezza nazionale) è di fatto in grado di esercitare un controllo diretto su tutti i dati, provenienti da tutto il mondo, che da quei social media sono raccolti e conservati. Oro, per una potenza imperiale - il mio non è un giudizio politico, questa è la definizione che gli analisti internazionali danno di quel Paese - che sull'intelligence fonda gran parte del proprio potere...

[@giannispezzano8686]

Gli stati uniti non stanno lì fermi guardare. Oggi l'hashrate di Bitcoin è sostenuto principalmente dalle Mining Farm statunitensi...

[@nicosixages7099]

@@giannispezzano8686 e le cinesi ? No?

[@lupen1082]

Il web3 è inevitabile essendo decentralizzato, non potrà essere spento e controllato da nessuno. L'unico modo per vietare agli utenti di utilizzare il web3 sarà spegnere internet per esempio in tutti gli US (impossibile, l'intera economia si basa su internet), e anche se avviene non è un enorme problema, perchè le persone potrebbero connettersi ad internet via satellite.

[@fabiomaruca142]

Da ingegnere informatico ritengo che non possa esistere una cosa del genere… primis perché la blockchain si basa su server per effettuare la discovery dei “pc host”. Senza parlare del fatto che dare agli utenti la possibilità di modificare funzionalità complesse ti logica business è demenziale… la democrazia in programmazione funziona solo se chi vota è già programmatore😅

[@aminulhossain4992]

io da aspirante informatico ti dico che possibile è l'abbiamo già sperimentato la DAO

[@fabiomaruca142]

@@aminulhossain4992 Come gestiresti il discovery senza un servizio minimamente centralizzato? E come gestiresti per esempio i cross origins e i CSRF? Dire blockchain non risolve tutti i problemi

[@aminulhossain4992]

@@fabiomaruca142 allora nelle Blockchain non esiste un entità più potente di Altra siamo tutti nello stesso livello Poi CSRF poi farla tramite un multising o dando un wallet dove c'è una entità più forte tipi una banca ma perderebbe il senso di centralizzazione Io da 3 anni ho smesso di usare la banca è non sento neache la mancanza posso tranquillamente avere Prestiti e fare quello che faccio normalmente solo che siamo un contesto decentralizzato Io penso che ci alcune cose che forse non compreso della blockchain un consiglio entra un gruppo di programmatori solidity e fai tutte le domande del caso finché non ti facciamo vedere con mano come funziona

[@etabeta8480]

@@aminulhossain4992 senza una banca come gestisci i soldi? Lo chiedo da profano. Se avessi questa possibilità sarebbe comodo fare a meno delle banche.

[@etabeta8480]

@@aminulhossain4992 grazie, credo che avrei bisogno di un corso per poterlo fare.

[@christianloko7940]

Connettersi con un wallet non è anonimo, e senza la centralità dei dati, dei server, come monetizzanl le aziende?

[@lorenzoaiello3965]

Bel video, comunque non credo che le grandi aziende come Google o facebook permetteranno una cosa così...

[@aldec4329]

Facebook ci sta già lavorando, investendo nel Metaverso

[@jann888q]

Si può anche dire che è simile al protocollo Torrent, o no?

[@robertootrebor2975]

Un esempio potrebbe essere chattare con applicazioni diverse....mi spiego....mando un messaggio con whatsapp ad un amico e lui mi risponde con telegram o con signal o un altro ancora...... sarebbe possibile?

[@riccardomassafaidatech]

Un motivo per cui non potrà probabilmente MAI esistere un web 3.0 applicato ai servizi odierni è la mole di dati. Immaginiamo soltanto un sito come KZbin: vengono caricati milioni di GB al minuto di video su KZbin ogni giorno, com'è pensabile che questi dati vengano gestiti da una blockchain e condivisi su ogni computer utilizzatore di quella blockchain? Dovrà per forza esistere una o più server farm di proprietà di qualcuno che CONTENGA fisicamente tutti quei dati. E a quel punto viene completamente a meno il discorso sulla de-centralizzazione e privacy per cui la blockchain viene messa in piedi. La blockchain è applicabile su piccole moli di dati, informazioni testuali, conti bancari, insomma portafogli di dati con pochissime informazioni al loro interno. E già così una blockchain può crescere fino a decine, centinaia di GB.

[@lorentiobrodesco9741]

Hai perfettamente detto quello che avevo intenzione di dire io

[@frse8866]

Ci sono questi tormentoni che girano su internet e si autoalimentato, grafene, economia Green, blockchain, intelligenza artificiale, computer quantistici, adesso arriva il Metaverso e tanti altri. Tutte belle cose ma un po' troppo pompate, vendute come pronte a breve, rivoluzionarie, buone per farci di tutto, ma chi ne capisce veramente a fondo sono pochi tecnocrati che non parlano apertamente su KZbin o Facebook. Mi chiedo questi servizi blockchain chi li implementerà, magari universitari come progetti open source tutto a gratis?! Direi che i big tech hanno i programmatori per creare il servizio, farlo partire su loro hardware, pubblicizzarlo e man mano aggregare utenti che contribuiscono al funzionamento della blockchain. Comunque in fase di progettazione faranno in modo di detenere loro il controllo, basta il 15% dei nodi, il 20 25, poco cambia avranno il controllo. Alla fine comunque vogliono dati, non gli interessa che Marco ama i gattini e compra tramite il link maglia col gattino, gli basta vendere, se compra mr. X o Marco che gli frega. Con l'anonimo è più difficile aggregare dati ma alla fine ci arrivano e nessuno può accusarli di spiare gli utenti. La blockchain sarà una tecnologia importante ma non credo al livello propagandato adesso, la mettono ovunque e sempre con gratis ed anonimo, dubito che aziende e governi stiano a guardare un processo del genere senza far nulla, mi sembra un'utopia. Poi io non sono un tecnocrate che ne capisce a fondo ma come gira il mondo un po' l'ho capito, e gira alla stessa maniera da parecchio, c'è sempre chi ha il potere di controllare le masse, ed il potere passa di mano in mano ma non viene mai dato in beneficienza, mi sembra che questo ci insegni la storia.

[@LoobeGaming]

Esattamente. Ok, figa la blockchain ma ha i suoi limiti, come tutto. Oltre a quello citato da te aggiungo, sperando di non errare, l'impossibilità di cancellare un dato inserito nella blockchain. Ciò rende la funzione social pericolosissima, non sto neanche a spiegare perché.

[@FabioWild-FinalDesign]

@@LoobeGaming nemmeno ora puoi eliminare realmente qualcosa

[@redistan7048]

@@FabioWild-FinalDesign beh eliminare completamente si può benissimo, se poi il dato è effettivamente eliminato dipende dalle politiche aziendali, ma qua si parla di possibilità informatica con business/economica ecc

[@renatoopici8882]

Non preoccuparti sarà semplicissimo... I primi servizi, saranno di pirateria, che con le blockchain saranno inarrestabili, ma faranno da istruttori per il resto. Poi i servizi leciti, che essendo sui pc degli utenti molti saranno soppiantati da softwre opensouce, e visto che nessuno controlla,e tutti sono i controllori, il migliore vincerà sugli altri. O il piu semplice da usare.

[@pablogonzales6194]

il sito originale di space jam degli anni 90 é ancora online uguale a come era

[@ettoresanfilippo729]

Che succede se tutti i computer vanno offline? Continua ad esistere il servizio? Come si fa a non "supportare più la blockchain"?

[@mirkobacchiega943]

OK !

[@DivelhenDpA]

A parer mio la privacy verrà completamente abbattuta ..con l' "illusione" di una privacy completa ;)

[@lupen1082]

Attualmente non c'è privacy ed è realmente una illusione. Con il web3 noi possederemo i nostri dati, quindi se vorrò eliminarli realmente, potrò. Con il web3, potremmo ritornare ad avere una buona parte di Privacy.

[@DivelhenDpA]

@@lupen1082 "A parer tuo" :D

[@lupen1082]

@@DivelhenDpA è un dato di fatto. Se io parlo su whatsapp con un amico, non so se lo stato o l'azienda legge i messaggi. Perchè tutto il codice sorgente dell'applicazione è privato. Se io conosco il codice sorgete di una app, so che la comunicazione è privata, e i dati che invio li posseggo io e nessun altro può leggerli tranne la persona a cui ho inviato il messaggio, allora la mia privacy viene protetta. Giusto?

[@alessandrovitali7104]

mi viene qualche perplessità perchè un social come facebook distribuito richiederebbe una block chain di exabyte, e la blockchain deve essere posseduta da ogni nodo, quindi ci vorrebbero macchine molto potenti, inoltre ci sarebbero dei tempi di attesa molto lunghi quando si dovrebbero interrgoare i db con una query, quindi per ora la vedo dura ... forse un giorno, tra qualche decennio potrebbe essere cosi ma di sicuro non ora.

[@lupen1082]

infatti un social per esempio non si baserà su blockchain

[@vera.masella]

Come mai si usano questi termini 1.0, 2.0, 3.0? Ha un significato particolare il .0? È una cosa che sentendo le varie spiegazioni non ho ancora capito...

[@fabriziodimassimo9209]

Beh io credo che il cambiamento è già in atto e i gradi già si stanno muovendo( meta ) e volevo segnalarvi che già c’è un progetto che si sta muovendo in quel senso Hudi token dateci un’occhiata ( progetto ideato da Italiani).

[@SCYBER.]

Interesante davvero.. chissà perché quando dico "guarda che telegram, instagram, FB, Google.. ecc ecc, essendo gratis, tu hai automaticamente donato i tuoi dati.. ergo condividi te.." mi rispondono di essere pazza e non ci capisco nulla.. in realtà vedo che siamo in tanti qui a "non capire nulla" eppure capiamo molto di più 😆 Ribadisco che è un buon video descrittivo ed esaustivo, anche se siamo già a un livello più avanzato.. Grazie 👍🏻

[@ValentinoRendina]

Emule era un tirannosauro di blockchain?

[@lorisnobili]

Tanta fatica per ammazzare il p2p per poi permetterne ufficialmente un uso ancora più anonimo? Non sarebbe auspicabile l'obbligo alla responsabilità piuttosto che l'anonimato?

[@ridni2388]

Più che concetto fumoso, direi che la parte "gli utenti potrebbero non essere d'accordo e non supportare il servizio" suona un po' come dire ora che puoi eliminare l'app whatsapp dal telefono se non sei d'accordo con le loro politiche sul trattamento dei dati...

[@AlessandroZoofilo]

Hai messo l'immagine di mondochat, graaaande. Ma eri anche te un user della chat Ferry? Va a finire che ci conosciamo pure

[@raresspatariu7691]

Basare il web 3.0 su Blockchain mi sembra un po' una cagata la Blockchain è poco efficace che riesce a fare pochissime operazioni al secondo rispetto alla situazione attuale per non parlare del fatto che esattamente come ci sono ora per i btc ci saranno luoghi dove nasceranno farm di calcolo di dati

[@Deki_88]

Guarda che di blockchain ne esistono a centinaia, non è che è solo una prerogativa di BTC. Essendo la prima blockchain, il numero di TPS è intorno ai 6 ma ci sono altre blockchain che arrivano a 100000 TPS, 9 volte di più del circuito Visa per dire...

[@raresspatariu7691]

@@Deki_88 ok però rimane il fatto che ad oggi la maggior parte dei calcoli per le Blockchain sono concentrati in pochi paesi come il Kazakistan cosa che distrugge il senso stesso di decentralizzazione delle crypto

[@Deki_88]

@@raresspatariu7691 stai parlando del sistema Proof of Work, praticamente quasi obsoleto ed usato da 3/4 blockchain. La maggior parte delle altre blockchain usano il sistema di validazione Proof of Stake , ogniuna modificandolo secondo le proprie esigenze; anche se meno sicuro del Proof of Work è 99% più ecosostenibile. La decentralizzazione è data dal numero di validatori (nel caso della POW che è CPU based) non dal paese in cui sono collocate la mining farm. Dopo il ban della Cina, oggi l'hashrate è al massimo storico nonostante sia calato qualche settimana dopo appunto il ban. Dovresti aggiornare la tua conoscenza del mondo blockchain amico mio

[@antoniofalvella6918]

Interessante se si è pagarti, sicuramente più lento e facilmente di può restare bloccati se c'è qualche avessi nella catena

[@SanTenChan]

*Io spero per il meglio preparandomi al peggio!* Cit. Winston Churchill. PS anche io creo contenuti su KZbin 📺

[@xdegstasorta8991]

Bellissima la puntualizzazione sul fatto che i servizi sono gratis ma paghiamo tramite i nostri dati e molta gente non ci arriva

[@francom1965]

da quanto ricordo la serie TV Silicon Valley finiva con una cosa del genere.

[@Yep6803]

guardati o leggiti Nerve

[@galileoferrara2142]

6:45 secondo me anche Facebook ha fatto questo ragionamento ed ecco il perché del metaverso: sa già che ai suoi social network rimane poco tempo

[@gabrieleingrassia2703]

Impossibile, nel 2030 la parola privacy nessuno saprà più cosa vuol dire.

[@alabarders]

Le aziende monetizzano grazie ai nostri dati. Molti personaggi hanno provato, senza successo, a fare un qualcosa che pagasse gli utenti. Anche lo youtuber vive grazie a noi che guardiamo la pubblicità. Non penso si riuscirà mai a togliere potere alle grosse aziende.

[@yan_g05]

Quindi, facciamo finta che instagram sia così, se io ho il computer spento o sconnesso da internet nessuno può accedere al mio account, se perdo i dati del PC, perdo l'account. Inoltre, essere parte di una blockchain mi consumerebbe costantemente la connessione e utilizzerebbe una parte di processore, giusto?

[@eliazanchetta9889]

Video interessante ma vedo piuttosto improbabile che un web 3.0, che sicuramente esisterà, ma non avrà le caratteristiche descritte per il semplice fatto che la tecnologia blockchain non ha caratteristiche adatte a creare lo scenario immaginato. Per divertimento scommetterei un 2040 come data possibile per una rivoluzione web.

[@danilomancini408]

l'unica cosa di cui son contento se succede è che lo schifolibro chiude.

[@Paolo_Ferraris]

il comunismo non è mai andato da nessuna parte...

[@DisavventureInBici]

In tutto ciò mi pare che manchi un punto fondamentale: dov'è il guadagno? Nel web1 ti vendevano il servizio, nel web2 te lo regalano perché si vendono i tuoi dati, nel web3 se la privacy sarà davanti a tutto e quindi i dati non saranno vendibili a che pro creare il servizio e renderlo disponibile agli altri? Dici poi che se un servizio farà qualcosa di "sbagliato" la community potrebbe protestare disertando il servizio che, essendo diffuso, cesserebbe di esistere. Ma di fatto questo potrebbe esser fatto anche oggi su Facebook riguardo alla privacy (se non ti sta bene non lo usi), ma in realtà nonostante i vari scandali non lo fa nessuno perché si ha interesse ad usarlo e non si reputa abbastanza importante la difesa della privacy. Quindi...boh. Magari ristrettezza mentale mia, ma mi sembra tutto molto filosofico ma poco pratico se non, come giustamente hai detto anche te, per servizi molto specifici.

[@Cjargne93]

Io trovo utile solo youtube.. Il resto sono app di moda.. E spesso le più famose fanno schifo..

[@MrEssenovanta]

Col web 3.0 non sei anonimo. Si sa benissimo chi sei. Se poi il discorso è non lasciare la mail...lo puoi fare anche oggi, lasciando una mail temporanea. E poi perchè uno dovrebbe spendere tempo e soldi per creare servizi decentralizzati di cui non ha il controllo sul business?

[@Presidente82]

Manca ancora l'infrastruttura, per fare una cosa simile serve molto più banda per utente.

[@renatomilanesi9777]

Si ma a che prezzo?

[@Petardo238]

Non lo so... tutta questa libertà dell'utente... mi sa tanto di utopia: da dietro le grandi aziende, piloteranno sempre un gran numero di persone, facendo pendere ipotetiche "votazioni" sempre dove vogliono loro... Non lo so, magari sono solo pippe mentali, ma non penso che le grandi aziende (come le 7 sorelle del petrolio), rinuncino così da un giorno all'altro a milioni di utenti...

[@marcorebesco7351]

Il peso?.. Servirà hardware potente con un enorme consumo di energia a livello globale?... Praticamente ha senso?.. Per me no...

[@Yep6803]

guarda Nerve, il peso è pochissimo comparato... hai solo i dati che usi

[@Yep6803]

se non lo conosci parla proprio del punto debole di questi meccanismi ossia le challenge: un gioco in cui molte persone ti guardano fare challenge stupide in cambio di un premio, sembra assurdo ma la gente già lo fa ma attualmente c'è un server. In questo film/libro i dati sono il tuo stesso cellulare, unico mezzo essenziale che tu non puoi distruggere o perdere per l'appunto, inviando costantemente dati in ingresso ed esterno. Il peso non è un problema, sono pesanti quanto i dati che scambi. Ovviamente il gioco è fittizio, non entreranno nei tuoi dati personali, ma sappi che il rischio si raddoppia.

[@Yep6803]

a parer mio è un film che va visto anche solo per come rappresenta egregiamente il sistema e la popolazione del web che tramite l'anonimato fa la stronza

[@skinoku]

In poche parole web 3 sarà basato sull'idea di 20 anni fa di Emule e Torrent

[@ultralyon7944]

quindi non ci sarà monarchia dei server ma democrazia.

[@anglo1983]

video interessante comunicazione efficace ma non efficiente davvero lungo peccato

[@SPIRITUMLUXMAXSPIRITUMLUX888]

Era meglio quando internet era per pochi. Si viveva meglio con tanto di privacy garantita. Tanti vedono internet ovviamente gli appassionati di questo mondo come una grande risorsa,mentre io, la vedo sempre di più come la nuova schiavitu’ sociale che al posto della catena avremo un microchip impiantato nella nostra testa come in molti dei film di fantascienza del passato le persone cercavano in tutti i modi di fuggire da quella società. Nel tuo commento descrivi un web con più privacy,senza il controllo centralizzato dei grandi social network. Mentre invece è più che giusto che ci sia dal momento che ti permettono di navigare gratis nella rete. Immagina che a navigare nella rete sia un criminale senza essere controllato da nessuno. Sarebbe un vero incubo internet 3.0. Perché il sistema centralizzato è sempre costretto nel bene o nel male a rispondere alla società. Mentre nel tuo sistema nessuno risponde più di nessuno. Meglio la centralizzazione a questo punto. Perché è giusto che siamo controllati,altrimenti la nostra stessa libertà diventerebbe un liberticidio dove ognuno potrebbe fare quello che vuole. Ciò si era visto con i primi social dove la gente insultava gli altri perché tanto al social stesso non gli fregava niente. Poi quando hanno messo le regole,la gente emigrava da quel social in un’altro che gli permetteva di dar sfogo ai loro insulti. Un’esempio è stato proprio quello di Google+ che per il troppo rispetto delle regole i suoi iscritti sono emigrati su Facebook poi sono andati Tik Toc. È sicuramente aspetteranno un social come il tuo dove non saranno più controllati da nessuno. Ciao da Max

[@nator1654]

7:10 cioè io dovrei fare da server a youtube? non esiste proprio.

[@CyberMetaNews]

Non è facile semplificare un argomento così complesso, complimenti. Ancor più difficile immaginare l'inimmagiabile. Anche io prevedo un'evoluzione lenta, ma con un'accelerazione logaritmica e tante novità nei prossimi anni. Sono molto curioso e impaziente di vedere cosa verrà fuori...

[@nykowow]

Quindi dovrei ospitare nel telefono i dati di tutta la rete? Pesantuccio

[@m.t.5571]

Non credo molto a un Web 3.0 basato su block-chain, piuttosto credo che le blockchain possano affiancarsi per alcuni servizi. Chiedetevi del rapporto costo-energia elettrica vs prestazioni blockchain. Se non sbaglio, alcuni cavi sottomarini sono posati dalle Big Tech che comunque devono rispondere agli apparati di qualche potenza regionale o mondiale come gli USA. (Hint: geopolitica). Non è solo questione tecnologica, che pur esiste. Ce li vedete utenti singoli fare collette avendo preventivato un ritorno dell'investimento in tot anni? Nonché la manuntenzione. O un domani chitarristi distanti che suonano in tempo reale fra loro senza latenza su rete blockchain mondiale? Chi garantisce la QoS: Qualità del Servizio? E' un 'castello di carte', da qualche parte si deve poggiare. Affinché un sistema regga, qualcuno che 'paga' c'è. Oggi lo si fa in parte grazie alla pubblicità e consentendo l'uso di dati personali, piuttosto che aprendo il portafoglio.

[@lupen1082]

Le blockchain in particolare le crypto, saranno e sono l'incentivo, è quello che mancava per costruire un web decentralizzato, libero e "gratis". Prima che le crypto prendessero piede, era inpensabile un web decentralizzato. Secondo te in tutti questi anni dalla nascita del web2.0 a qualche anno fa, non hanno mai pensato a creare un web libero? Mancava l'incentivo e la tecnologia, chi avrebbe pagato i nodi in tutto il mondo che servivano e servono per tenere in piedi le varie reti? Il web3 non è solo blockchain, i dati non verranno salvati nelle blockchain. "Oggi lo si fa in parte grazie alla pubblicità e consentendo l'uso di dati personali, piuttosto che aprendo il portafoglio." Credi sia giusto? Le big tech non vendono dati solo a scopo pubblicitario, li vendono anche ai vari governi in modo da permettere la sorveglianza di massa. Il web2.0 è molto vulnerabile, attacchi ddos - ransomware - MITM - leak di dati - attacchi phishing, truffe etc. Il web3 risolverà questi problemi.

[@m.t.5571]

@@lupen1082 Credo tu abbia trascurato molto del mio messaggio: su Geopolitica (i cavi hanno padroni, idem i satelliti, permessi vari, frequenze radio) e su sostenibilità (computer distribuiti dedicati alla rete hanno un consumo notevole di corrente; e se 'sogni' una rete stile peer to peer per 'fornire connettività', stai fresco). Quanto ai problemi che il 3.0 dovrebbe risolvere, con rispetto parlando, sembra la desiderata di una brochure. Tuttora il dark web è regno per truffe e pagamenti in crypto. Una rete senza padrone sarebbe ancora meno controllabile: per fare un analogo, come una 'radio pirata' su una frequenza che non è la sua, verosimilmente finendo con l'usurpare frequenze pagate e riconosciute da/ad altri. Salvo poi che col radiogoniometro la si scova. Ma tu sai cosa è il GARR e come viene gestito il traffico? Dietro ci sono policy. Diverso è il discorso sulle VPN. Ma l'infrastruttura alla base poggia sempre su qualcosa di solido e che uno Stato ha la prerogativa di poter controllare, come le frequenze radio. A chiosa aggiungo che qui sopra la parola "controllo" ha senso ben diverso da "rendere impossibile tecnicamente l'anonimato", che viceversa era possibile già quando c'era la rete telefonica cablata e le cabine. "Controllare" nel senso di "poter mettere mano".

[@lupen1082]

@@m.t.5571 1. Ho capito quello che intendi, lo so che i cavi che connettono tutti gli stati del mondo e ci permettono di navigare su internet hanno dei padroni, i satelliti lo stesso, e così via. E con questo? Loro potrebbero semplicemente staccare o attaccare i cavi, quindi permettere di navigare su internet o non permetterlo, e come ho detto prima, cosa succederebbe se gli Stati Uniti staccassero tutti i cavi? 2. Milioni di computer (server) sono accesi 24/7 in tutto il mondo e con questo? Loro non consumano elettricità? I data center di google - amazon - facebookk, whatsapp ed istagram etc non consumano elettricità e miglioni di tonnellate di litri di acqua per il raffreddamento? Quello che forse intendi tu, sono i miner della blockchain di bitcoin che consumano una enorme quantità di elettricità, però l'infrastruttura bancaria che permette di inviare denaro e riceverlo in tutto il mondo, con consuma una enorme quantità di elettricità più di quella di Bitcoin? I milioni di condizionatori che accendiamo quotidianamente d'estate non consumano più elettricità di bitcoin? Non possiamo farne a meno? 3. I nar*otraf**canti, il traffico umano, di ar*mi etc. non avviene da anni anche prima di quando esisteva internet? (censuro perchè ho paura che YT banni il commento). Sul dark web rete Tor (sviluppata dagli US) vengono vendute ar*mi e drog* (meno di quanto tu pensi) perchè non rafforzare il controllo sulle spedizioni dei pacchi? Sul DW vengono vendute miglia di DATI rubati (carte di credito - documenti etc) a causa delle vulnerabilità del web2.0 che il web3 risolverebbe. Tu accetti la sorveglianza di massa che la Cina, la Russia o gli US stanno facendo su di noi, tramite appunto tutti questi miliardi di dati che le big tech vendono?

[@yunto4]

senza dubbio inizia il gioco WEB 3.0 🧐

[@samirmsellak3843]

Servirebbe una connessione personale troppo potente se ne parlerà quando tutti avremmo il 7g o una connessione wifi con 1 GB di upload ed è anche poco

[@Nirvak84]

Che fine farebbero le società di hosting in questo web 3.0?

[@user-ip4xq3ut3s]

Ci vorranno almeno e dico almeno 15 anni prima che diventi mainstream

[@crazy4play1]

Posso dire di aver lasciato traccia della mia esistenza nel WEB 1.0 ... piccola pagina nel sito della scuola fatto nel '98

[@LEONEROSS0]

Ottimo

[@gabriele2659]

Sarà il futuro perché è p2p quindi nn censurabile... a menochè nn tirino giù l intera linea internet.

[@maj9417]

Oggi stiamo già assistendo a server per le aziende, in cui compri un database che si conette a una rete e crea una sorta di bc! per i più scettici non si rendono conto di quanto siamo già avanti. Io tutti i giorni uso le crypto, comode per chiedere prestiti, metterle a rendita, fare la spesa ecc, con costi quasi azzerati rispetto alle banche. Sono sicuro che la transizione sarà molto lenta, sopratutto perchè ci sono persone che pagano ancora con gli assegni, figurati capire che esistono le bc e internet 3.0. Hai dato uno spunto di riflessione a tantissimi di sicuro, hai spiegato in modo semplice e piuttosto completo!

[@FrancescoMori72]

Scusa, per capire, com'è che usi le crypto per fare la spesa ? E per avere un prestito ?

[@maj9417]

@@FrancescoMori72 esistono varie piattaforme, con cui puoi avere le carte, convertono in euro nel momento del pagamento. Mentre per i prestiti, stessa cosa, ci sono crypto che dando un controvalore, invece di usare la vendita delle crypto, puoi avere dei soldi che vengono bloccati da un contratto, alla restituzione li potrai riavere. Poi in base a quali usi, come li metti in stake, il servizio che usi molti dei parametri cambiano, ma restano utili sopratutto in caso di alta volatilità.

[@alessandrozorzet7485]

Per non avere un server centrale e distribuire tutti quei dati gli utenti dovrebbero avere tanto spazio disco.

[@massimopiazzi436]

Argomento molto complesso, e di conseguenza molto difficile da spiegare bene ai non addetti ai lavori. Un aspetto fondamentale e molto importante, secondo me, è l'anonimato che questo strumento, almeno in teoria, dovrebbe permettere. Non essere obbligati a fornire i propri dati personali per poter utilizzare un servizio offerto via internet è un grande vantaggio ma anche un rischio enorme. Parlando di rischi, il primo esempio che mi viene in mente è il terrorismo. Meditiamo, gente, meditiamo.

[@frank_zapping]

Il primo web era molto democratico e orizzontale, ora è tutto dominato dai soliti noti.

[@duca74]

us robotic 56k virus dialer e bollette fuori di testa...che tempi

[@armandomartino3627]

Quindi anche nei videogiochi ci sarà un ping minore?

[@massimilianoa3263]

Ormai il web è saturo di proprietà e valorizzazione...Già la versione 2.0 ha determinato l'antidemocraticità del sistema imponendo "alla libertà dell'internauta" delle direzioni di interesse...Molto probabilmente useranno le possibilità delle nuove tecnologie per limitare i costi ma non i ricavi...Con studi sociologici alle spalle, un buon algoritmo di profilazione e delle clausole di utilizzo studiate appositamente possono controllare la pseudo democrazia e il comportamento degli internauti come fatto fino ad oggi. In solodoni: Gli Utenti creano i contenuti e le interazioni e sempre gli utenti mantengono l'infrastruttura...MENTRE GLI UTILI ANDRANNO ALLE PROPRIETA'