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La radioterapia è uno dei trattamenti più usati nella cura del cancro. Come funziona? Giulia Michelini ci aiuta a capire come le radiazioni provocano la morte delle cellule tumorali.
La radioterapia è uno dei trattamenti più usati nella cura del cancro.
Al contrario della chemioterapia, che si distribuisce in tutto il corpo e va a scovare le cellule tumorali dovunque si trovino, la radioterapia ha un campo d’azione più limitato: è come una pistola laser puntata sul tumore.
La radioterapia però non usa il laser, ma delle radiazioni chiamate ionizzanti che sono simili ai raggi X.
Queste radiazioni sono talmente cariche di energia che possono spezzare le molecole che colpiscono, come farebbe un fulmine con un albero.
Le molecole più sensibili agli attacchi delle radiazioni ionizzanti sono le molecole d’acqua, presenti in grandissima quantità in tutte le cellule.
Le molecole d’acqua colpite dalle radiazioni si spezzano in vari frammenti piuttosto instabili e disorientati, che vanno a sbattere un po’ ovunque, creando notevoli danni.
Ad ogni modo… se incocciano nel DNA, il materiale genetico gelosamente custodito dalle cellule, provocano delle brutte fratture, che toccherà poi alle cellule cercare di riparare. Se queste non ci riescono, muoiono.
Di solito il raggio della radioterapia è costretto ad attraversare dei tessuti normali per poter raggiungere il suo obiettivo, il tumore. Lungo il percorso, colpisce inevitabilmente anche qualche cellula normale, la cui unica colpa è quella di trovarsi sulla traiettoria. Queste cellule però, essendo in buona salute, riescono spesso a sopravvivere, anche se un po’ ammaccate.
Si fanno un bagno caldo, una bella dormita e stanno meglio di prima…
Le cellule tumorali, invece, hanno maggiori difficoltà a riparare il proprio DNA: per loro, quindi, per fortuna i danni sono spesso irreparabili e mortali.
I medici però, proprio per limitare gli effetti collaterali, cercano di concentrare le radiazioni su aree ristrette. Anche per questo la radioterapia provoca in genere effetti collaterali minori e comunque diversi rispetto a quelli della chemioterapia.
Uno degli effetti collaterali più comuni della radioterapia è una specie di leggera ustione della pelle sulla zona nella quale viene applicata. E’ un fastidio sì, ma è un piccolo prezzo da pagare per sconfiggere un male tanto pericoloso.