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La Ferrata Zandonella (inaugurata nel 1978 e risistemata nel 2018) è un percorso attrezzato che permette di raggiungere una delle anticime della Croda Rossa - l'Osservatorio - posto a quota 2939 (la cima vera e propria quota 2965 m). E' composto da due tronconi, il tratto ovest e il tratto est, ognuno dei quali era originariamente pensato per raggiungere la cima, utilizzando poi alternativamente l'altro troncone per la discesa: ai nostri giorni il tratto ovest è abitualmente/preferibilmente utilizzato per la salita mentre quello est viene utilizzato per la discesa a valle.
🔶Tratto/troncone ovest: ha inizio alle Cavernette e risale la parete sud-est dei Torrioni (ricalcando la via di guerra ai medesimi) uscendo in corrispondenza della Cengia dei Torrioni (postazioni e opere di guerra italiane della Grande Guerra) dove ha termine il tratto attrezzato. Continua ora a destra, sostanzialmente in quota, lungo il cengione che attraversa la parete orientale del Ventaglio (qualche tratto di fune con funzione di corrimano) fino a giungere alla cengia del Trapezio dalla quale risale un breve canalino, tormentato ma non difficile (corda fissa), all'apice del quale si affaccia sul versante nord della Croda Rossa con vasto panorama sulla Val di Sesto; dall'esile forcelletta cala per qualche metro fino ad incrociare il percorso attrezzato proveniente dai Prati di Croda Rossa (oppure dal Castelliere) lungo il quale raggiunge in breve l'Osservatorio di Croda Rossa (2939 m) con la croce di vetta.
🔶Tratto/troncone est: ha inizio alla croce di vetta e, con tratto attrezzato continuo, discende le paretine tra il Trapezio e l'Osservatorio giungendo alla testata del Circo Est (dove termina il tratto attrezzato); attraversa il Circo (quasi sempre vi è presenza di neve) in vista delle Guglie di Croda Rossa e alla base della terza torre (qui ha inizio un secondo breve tratto attrezzato continuo) si alza per giungere alla Cengia delle Guglie, che percorre (qui tratti di fune corrimano) giungendo a Forcella B, appena oltre la quale discende verticalmente alla testata del Canalone II, con breve tratto di cavo metallico, in vista dei Torrioni (lungo i quali sale il tratto ovest). Percorre l'ampio, ripido, a tratti compatto e a tratti franoso canalone fino ad intersecare il sentiero 101, appena sotto le Cavernette (punto d'inizio del tratto ovest), in vista del Passo della Sentinella (lungo il canalone/ghiaione la traccia a terra è piuttosto labile ma la direzione di discesa è "obbligata").
Avvicinamento e rientro: oltre al percorso vero e proprio della Ferrata Zandonella è ovviamente da considerare anche il lungo avvicinamento dal Rif. Berti (o, a maggior ragione, dal Rif. Lunelli) alle Cavernette (poco al di sotto del Passo della Sentinella) con i suoi 720 m di dislivello circa (un po' meno della metà dei quali su ghiaione, anche se su traccia compattata). Al ritorno inoltre (se fatto lungo il tratto est), come già accennato, la discesa del Canalone II non è propriamente entusiasmante. Va anche sottolineato che chi dice che la Ferrata Zandonella (nel suo insieme) si svolge in un ambiente grandioso e molto appagante, ha tutte le ragioni per dirlo.
Nel nostro caso abbiamo ritenuto che l'escursione sarebbe stata più appagante pernottando al Rif. Berti e partendo freschi la mattina, ma nulla vieta (e non sarebbe la prima volta) di partire dal Rif. Lunelli, aggiungendo al dislivello totale i 370 m circa che lo separano dal Rif. Berti.
Percorso su BRouter con partenza ed arrivo al Rif. Berti; per la discesa al Rif. Lunelli/parcheggio auto aggiungere 2,4 km con 370 m di dislivello (lunghezza 7 km; dislivello 1020 m): bit.ly/3XKqHge
Panorama virtuale con oronimi dalla Croce di vetta di Croda Rossa: bit.ly/3XJgAIs
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