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La scienza greca fu per Dante patrimonio di conoscenze imprescindibile al quale attingere per la sua opera. Le sue competenze scientifiche muovono dal sapere greco declinandolo secondo le esigenze della poesia e, talvolta, superandone gli approdi conoscitivi. E se la geometria euclidea, in quanto modello di sapere perfettamente strutturato, conquista il primato tra le scienze nella Commedia, dove le forme geometriche rinviano alla conoscenza di profonde verità, la fisica aristotelica definisce l’idea dantesca di tempo attraverso il sapiente uso della retorica classica. Il superamento di quest’ultima Dante propone nel De vulgari eloquentia, riscrivendo anche la precettistica delle poetrie mediolatine, lungo un percorso che troverà concreta realizzazione nella Commedia. Questi sono alcuni degli aspetti della cultura scientifica di Dante che il panel Dante e la scienza greca affronta, a conferma di un interesse del Sommo Poeta per le scienze -testimoniato tra l’altro dalla dissertazione di filosofia naturale della Questio de aqua et terra - sempre all’interno di una visione del sapere integrato tra arti del trivio e del quadrivio.