De Pretore Vincenzo- Atto II - 'e figlie nun se ponno dichiarà

Religiosità popolare e tematiche sociali si mescolano in questa favola amara, ispirata a un poemetto in versi e raccontata da Eduardo con la stessa leggerezza di un sogno. De Pretore Vincenzo. Qui in scena Luca De Filippo, Mario Scaccia, Eduardo, Franco Angrisano, Paola Bonoconto, Edoardo Sala. Iscriviti al canale: bit.ly/IlTeatro... facebook: on. 1pz3zd4 twitter: bit.ly/XxzWiS google+: bit.ly/1tNwopX

[@valeriab9048]

la mia preferita in assoluto, una poesia sul senso della vita, mi commuovo ogni volta

[@menatel9358]

EDUARDO è EDUARDO punto .L,'ho sempre amato da ragazzina ,da quando la RAI( è c'era solo quella ) trasmetteva le sue commedie e io non ne perdevo una .....e Luca degno di suo padre 🙌💋💋💋❤

[@INTERISTA1411]

grande Eduardo poesia sempre attuale, perchè i politici sono tutti uguali. e la Napoli descritta da De Pretore è l'Italia attuale. Con troppi galli in un pollaio non si fa giorno mai.

[@francescopolverino2901]

Un capolavoro napoletano che fa un'ora Alitalia nel mondo

[@66buttafuori]

Capolavoro Eterno

[@tortorella3]

Meraviglioso questo pezzo

[@nicoladegiuseppe8354]

bellissimo, grazie

[@albymilan7078]

Ma quello che interpreta il padre eterno è Mario Scaccia?

[@valeriomanisi1982]

Sì

[@RoscioTube]

Sì.

[@valeriab9048]

Si

[@massimogicchetti1665]

La musica e struggente

[@SuperSupersasa]

ma il finale non riesco a trovarlo

[@cordialifetecchie]

kzbin.info/www/bejne/nXKUdax_n6-fhKc

[@emanuelatedeschi4705]

💖

[@ncy8941]

Ma la mamma di Vincenzo come si chiama? mi serve per un quiz

[@marcone5966]

Sul cognome... sicuro De Pretore, soprannome ' a Turresa (come apprendiamo dalla versione in poesia), Sul nome... possiamo azzardare Maria, per mero parallelismo, almeno così era la "mammella" che l'aveva cresciuto, come dice lui a Ninuccia.

[@raffaeledeluca6366]

Dio: "Tu ti chiami Vincenzo" Vincenzo: "Si, signore" Dio: " Di cognome?" Vincenzo: "Faccio De Pretore" Dio: " Tuo padre?" Vincenzo: " De Pretore fui mammà" Dio: "Come sarebbe?" Vincenzo: "Sono di padre ignoto" Dio: "Non capisco, ma ignoto di che cosa?" Vincenzo: "Che quando sulla Terra non si sposa 'e figlə nun se ponnə dichiarà" Dio: "Ma i figli sono figli!" Vincenzo: "Niente affatto, voi vi credete cà so tuttə eguale, ma e figlə 'nterr si nun sò legatə, campenə commə ponnə, c'hanna fà?" Dio: "Ma c'è la Chiesa!" Vincenzo: "Comme nun ce stess, non cambia la via vecchia per la nuova. Ci sta chi il padre falso se lo trova, e diventa legale chillu là" Dio: "Vabene, aggio capito o fattariello, perciò tu diventasti mariuoncello" Vincenzo: " 'Gnorsì, ma sulamente pe campà! Senza nu pate ca te mann a scola, abbandunat e sol miezz a via, facenn sulament a capa mia, se sape ca se furnesce p'arrubbà" Dio: "Dove sei nato?" Vincenzo: "Sò napoletano e pur pe chest stev scumbinat, per Napoli ognuno avevano studiato comme à avevano a nguaià" Dio: "Però, senza volerlo!" Vincenzo: "Per progetto caro Maestro, con la malafede, con l'arma che si vede e non si vede, con la calunnia e con la falsità" Dio:" Ma c'è il Governo?!" Vincenzo: "Non risolve niente! Troppi galli in battaglia, non fa giorno. Non c'è che fare, non si risolve un corno e per Napoli è 'na calamità. 'O peggio surdo è chi nun sent a posta, pecchè si vogliə fà 'na vita onesta e nisciunə m'aiuta, che me resta? Industrializzo la disonestà"

[@dfyu6586]

Certo che sempre questo vittimismo del Sud

[@MrRedrum91]

E' il vittimismo di De Pretore, semmai - la confusione tra la voce del protagonista e il pensiero del suo autore è roba che dovrebbero insegnare al liceo.

[@salvatoremarmorino525]

df yu purtroppo nn è colpa tua se sei un povero limitato e parli solo x sentito dire e nn per esperienza fatta ... altrimenti commenteresti in tutt altro modo

[@francescopesola9059]

Questa parte serve da lezione a tutti quelli che discriminano Napoli e i Napoletani...sono un gran Popolo D'amore e di cultura e soprattutto di accoglienza 💙

[@emiliamartinisi2847]

Praticamente non hai capito un tubo.....non importa .....non ti curare di loro ma guarda e passa e più non dimandar.....disse qualcuno.Grande Eduardo

[@marcone5966]

@@emiliamartinisi2847 "E più non dimandare" era la chiusa ai versi "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole...". Invece "non ti curar di loro ma guarda e passa" è conclusiva, chiude secca. Appunto per questo ha la sua enfasi che l'ha resa famosa. Altrimenti aggiungiamoci pure: la donzelletta vien dalla campagna all'aspro ribollir dei tini, la pargoletta mano se un dì non andrò sempre fuggendo, in sul calar del giorno a me si cara vieni... e dei dì che furon, m'è dolce in questo mar!